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Channel: Gruppo "COLTIVARE CONDIVIDENDO"
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COME FARE UN CAMPO CATALOGO DI CEREALI ANTICHI?

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GIA' REALIZZATI I PRIMI CAMPI CATALOGO DI 

CEREALI ANTICHI


I primi semi sono già stati affidati alla terra, altri aspettano il momento più opportuno per iniziare a dare vita alla sessantina di campi catalogo di cereali antichi sparsi per varie zone di bellunese, feltrino, trentino, veneto e friuli.

Il progetto che abbiamo lanciato nell'incontro di Fonzaso di fine agosto ha avuto un successo insperato, e sono davvero molti i coltivatori che hanno deciso di dedicare tempo, energia e terreno a questa sperimentazione partecipativa

Ma cosa sono i campi catalogo? Che obiettivo hanno? E' ancora possibile aderire al progetto e che varietà è ancora possibile avere in custodia?

I campi catalogo sono delle parcelle (di 1 – 2 mq) coltivati con una varietà di cereale antico che viene poi monitorato per capire che risultato da in quel ambiente, in quel territorio, in
quel contesto. Serve a capire quale varietà o cultivar è più adatta a una coltivazione più estensiva Tenuto conto anche delle facilità o meno di rispondere alle lavorazioni successive a cui verrà sottoposto

Come viene fatto un campo catalogo? Innanzitutto è bene sa composto da due o più parcelle (di 1 – 2 mq), ben delimitare e identificate anche con un cartello in cui vien indicata la varietà e la data di semina
La lavorazione del terreno puo' essere di vari tipi: Ogniuno sceglie quella che gli è piu' consona.
- si puo' coltivare a spaglio su terreno smosso (zappettatura, fresatura ecc..)
- su puo' coltivare a riga, con seme distante 2,5 cm sulla riga e con interfila di 20 cm. Tale metodo richiede una sarchiatura nell'interfila
- si può seminare su duro. Si sfalcia bene una porzione di prato, si sistema il fieno sulla parcella e si semina a spaglio sul fieno
E' BENE RICORDARE CHE I CEREALI ANTICHI NON VANNO CONCIMATI SUPRATTUTTO CON CONCIMI A BASE DI AZOTO
E' bene delimitare la parcella con 4 paletti uniti da una corda, per evitare che le spighe, una volta cresciute, se si allettano, non si confondano con quelle di altre parcelle

Epoche di semina: in montagna (900 100 m) è bene seminare quanto prima,

stesso discorso per le semina rade o in fila. In aree collinari o pianeggianti si puo' seminare anche fino a fine ottobre

Che deve fare chi realizza e si prende cura di un campo catalogo? Deve compilare una scheda in cui annotare una serie di dati obbligatori In tale scheda ci sono anche dei dati facoltativi, comunque utili per capire meglio lo stato della varietà testata. Sempre gradite le foto

SI PUO' ANCORA ADERIRE AL PROGETTO CAMPI CATALOGO DI CEREALI ANTICHI
Sono ancora disponibili le seguenti varietà di cereale:

Grano Tenero: PIAVE, CANOVE, DE CAROLIS, ANDINO, SOLINA, GERMANELLA, MIRACOLO, GENTILROSSO,
Farro: ALPINO/SPELTA, “DELLA GARFAGNANA??”(nudo)
orzo: di LIVINALONGO, NUDO, DEL TRASIMENO
Grano duro: CORASSAN , TIMILIA, BORROMEO (L'Aquila)
                                MONOCOCCO

Grani di montagna (dalla Val d'Aosta e Svizzera) CLAVEL
segale:                    del primiero

Per avere informazioni in merito: scrivere alla mail del Gruppo Coltivare Condividendo (coltivarcondividendo@libero.it) o telefonare al 3336889954

Per il ritiro del seme: previa accordo recarsi presso il vivaio biologico il ruscello a Porcen di Seren del Grappa(BL) o
partecipando alle prossime iniziative dl Gruppo che verranno indicate qui nel blog

Puo' ovviamnete fare un campo catalogo anche chi dispone di sementi di cereali antichi e vuole seguire il nostro percorso di sperimentazione partecipata

di seguito le schede che chi fa i campi catalogo riceverà o si scaricherà 


stiamo organizzando CHIAMATA A RACCOLTO 2014

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STIAMO ORGANIZZANDO CHIAMATA A RACCOLTO 2014

anche quest'anno torna l'appuntamento con la biodiversità, le sementi antiche, il coltivare sano e sostenibile.. con
l'agricoltura relazionale.. come da consuetudine, l' ultima domenica di novembre torna CHIAMATA A RACCOLTO!!



L'appuntamento, organizzato dal Gruppo coltivare condividendo richiamerà a FELTRE (BL), presso il bocciodromo, una miriade di realtà bellunesi, venete, italiane ma anche provenienti da paesi europei per dare vita a una giornata dedicata alla mostra e allo scambio (o alla donazione) di sementi antiche e riproducibili



Il tutto è ancora in via di organizzazione, quindi se ci sono realtà, gruppi, associazioni che desiderano esporre e scambiare sementi, conoscenze, materiale vario ci contattino.. sarà un piacere condividere lo spazio (coperto e riscaldato) e un piatto a base di prodotti locali

Ben gradito ogni tipo di aiuto e di collaborazione per la realizzazione di "Chiamata a Raccolto"..da chi si propone per una performance musicale o artistica, a chi ci vuol far conoscere sue iniziative e progetti, a chi ci vuole dare una mano in quei giorni


CHIAMATA A RACCOLTO non ha solo lo scopo di “diffondere biodiversità” grazie all'antica pratica dello scambio di sementi, contestando e disobbedendo ai brevetti sulle sementi e a ogni legge o sentenza che limiti o ponga “fuori legge” le Sementi “antiche”.

Ma CHIAMATA A RACCOLTO cerca di essere anche un momento di “relazione”, per costruire reti sul territorio, per costruire assieme, per proporre riflessioni e condivisione di idee, sensibilità, percorsi su questioni per noi cruciali..

le Sementi..la sovranità alimentare..la biodiversità”, “la questione OGM”, “la difesa del territorio, dell'ambiente, della salute”. “il condividere e il costruire assieme..l'agricoltura RELAZIONALE”



Grande novità dell' edizione 2014 è un convegno, che si terrà sempre a Feltre, nella giornata di sabato (dalle ore 17 circa). Un momento di riflessione e confronto tra una serie di realtà italiane e straniere sulla questione sementi, dalla legge sui semi alle metodologie di riproduzione e conservazione, dai vari percorsi intrapresi alle esperienze fatte agli scenari futuri



Per ulteriori informazioni, dettagli e delucidazioni basterà seguire il blog del Gruppo coltivare condividendo (www.coltivarcondividendo.blogspot.com)

o contattarci.. le sorprese e le novità non mancheranno..


Per il momento vi consigliamo di tenerci liberi:

DOMENICA 3O NOVEMBRE 
per poterci raggiungere
 a FELTRE (BL) 
presso il bocciodromo dalle ore 10 avrò inizio 
CHIAMATA A RACCOLTO 2014
(ingresso gratuito)

Prendersi cura di un seme...

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..PRENDERSI CURA DI UN SEME.. DIVENTARE CUSTODI DELLA BIODIVERSITA'
SEMINO CLANDESTINO
Prendersi cura di un seme è un gesto semplice.. apparentemente banale.. ma, contemporaneamente, straordinariamente importante.. vitale
Prendersi cura di un seme significa fare gesti, azioni che da secoli, da millenni altri uomini, donne han fatto, significa mantenere viva un essenza vitale. Significa conoscere quel seme, affidarlo alla terra nel momento più opportuno, significa coltivarlo con amore in modo sano.. osservarlo e da lui ottenere altri semi, tanto simili a lui..da ri-coltivare o affidare ai propri figli..
Ovviamente non tutti i semi ci danno questa straordinaria e antica opportunità. Potrà sembrare assurdo, ma ben pochi sono infatti i semi riproducibili. La stragrande dei semi che troviamo in commercio sono infatti ibridi, CMS o OGM e quindi incapaci di generare dei “figli” con le stesse caratteristiche genetiche dei “padri”. Sono di fatto irriproducibili e usando tali sementi siamo costretti ad acquistarli anno dopo anno dalle 5 multinazionali che controllano il mercato mondiale delle sementi (e al contempo quello dei fitofarmaci e dei medicinali)
Sono “semi” (o meglio “entità”) modificate per lo più in laboratorio, bombardate con radiazioni o a cui sono stati inserite parti di batterio o di altro estraneo alla pianta, al mondo vegetale. Modificazioni utili solo a omologarle, a far si che i loro frutti siano tutti uguali, che se super concimate chimicamente siano più produttive, a renderle funzionali per un agricoltura basata solo sul massimo profitto e la massima resa. Incuranti della perdita di vitalità, di adattabilità, di essenza vitale, di potere nutrizionale
Noi amiamo prenderci cura dei semi riproducibili, quelli che ci sono stati tramandati dai nostri nonni, dai nostri avi. Che da secoli, popolano questa nostra terra, adattandosi a terreni, a clima e micro climi.
Sono fagioli, piselli, mais, farro, segale, cavoli, insalata, pomodori, calendula, e tantissimi altri semi di legumi, cereali, ortaggi e fiori, che consociamo nei nostri campi e nei nostri orti, che coltiviamo in modo sano e sostenibile
Sementi che amiamo anche donare, scambiare, affidare a tutti coloro che desiderano mantenere vive e vitali queste piante, piante che trasudano storia, legame con la Terra, passione.
Sementi che significano anche relazione, fare assieme..dato che nessuno potrà mai da solo riprodurre tutte le sementi con cui coltiverà il suo orto.
E quindi diventa indispensabile che qualcuno si prenda cura di una, due tre, cinque tipi di piante e che poi a fine coltivazione si trovi con coloro che si sono presi cura di altre piante, altre varietà, altri fiori..e ci si scambi le sementi.. pratica antichissima.. E con le sementi si scambiano consigli, saperi, esperienze, pratiche..si creano relazioni.. si costruisce una comunità

Tutti coloro che desiderano diventare “custodi della biodiversità” o iniziare a prendersi cura di qualche seme..o anche solo ammirare le tantissime varietà di sementi antiche (italiane e non) .. sono invitati a una giornate che si svolgerà a FELTRE (BL) il 30 novembre prossimo.. sono invitati a CHIAMATA A RACCOLTO Giornata che richiamerà ai piedi delle Dolomiti svariati gruppi, associazioni, realtà che si dedicano con passione al recupero, alla classificazione, alla riproduzione, allo scambio e donazione di sementi “antiche”..o meglio di sementi..dato che non ha senso chiamare semi quelli che non sono riproducibili, che non racchiudono l'essenza della vita...


LE SEMENTI ANTICHE BELLUNESE PARTONO PER LA BOSNIA

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LE SEMENTI ANTICHE BELLUNESE PARTONO PER LA BOSNIA


La guerra è un qualcosa di atroce, che devasta i corpi, gli animi, il senso di comunità e condivisione. La guerra devasta anche la terra, la sua fertilità, la biodiversità di un territorio

Qualcuno ha detto che l'unica risposta che possiamo opporre alla guerra è il ricominciare a vivere, a far riviere una
comunità, un territorio, la terra.



Qualche giorno fa siamo stati invitati a un convegno organizzato dal Comune di Venezia “Coltivare la terra, curare i luoghi, costruire la comunità“. 
Un convegno in cui alcuni coltivatori bosniaci raccontavano il loro ritorno al prendersi cura della terra, della biodiversità dei monti a ridosso di Srebrenica. Muhamed e Velibor, l'uno serbo l'altro mussulmano, sono riusciti a coinvolgere una miriade di giovani del posto, capaci di superare ogni contrapposizione etnica e ideologica, per dedicarsi al grano saraceno, alle varietà locali, alla loro Terra.

Un esperienza toccante, di come la volontà di ricominciare vada oltre il pericolo delle mine (che troppo spesso infestano i loro campi), degli odi, della biodiversità perduta.



Per noi, chiamati in laguna per raccontare la nostre esperienza di recupero, riproduzione, donazione delle sementi antiche bellunesi e di costruzione di progetti di condivisione, relazione, comunità, è stato istintivo, immediato, offrire tutta la nostra collaborazione e soprattutto mettere a disposizione a loro disposizione le nostre sementi

Sementi vitali, RIPRODUCIBILI che racchiudono decenni, secoli di coltivazione, di adattamento a zone, aree e climi. Sementi vitali, che generano “figli” uguali al seme “madre” e quindi riproducibili e tramandabili da generazione a generazione.

Tutt'altra cosa rispetto a super ibridi, cms e ogm, che non possono essere riprodotte, che sono spesso sterili e incapaci di rigenerarsi, che devono essere acquistati anno dopo anno



Tra contadini, che amano mettere le mani nella terra, ci si capisce subito e in breve abbiamo innescato una bella collaborazione Grazie al supporto della Fondazione Alexander Langer una delegazione di “Adopt Srebrenica” ci farà visita. Mostreremo loro i nostri campi, le nostre tecniche di coltivazione sane e sostenibili, gli racconteremo dei fagioli, dei cereali, delle coltivazioni orticole che abbiamo recuperato e stiamo riproducendo e coltivando

Dalla chiacchierata svolta a Venezia è emersa una notevole affinità non solo per la similitudine tra le nostre zone ma anche per il modo di prendersi cura di terra e piante, senza alcun uso di chimica di sintesi, di pesticidi e diserbanti



Siamo molto contenti che le sementi tipiche bellunesi vadano a sostenere un progetto tanto vitale e vivo, a dare vitalità a una Terra troppo a lungo ferita e deturpata, ma ora rigenerata soprattutto dallo spirito di questi giovanile



Unico rammarico la loro mancata partecipazione a CHIAMATA A RACCOLTO la giornata di mostra, scambio e donazione di sementi antiche e riproducibili che si svolgerà domenica 30 novembre a Feltre. Giornata alla quale saranno invece presenti una serie di gruppi, associazioni, realtà italiane e straniere con le quale stiamo collaborando da tempo anche per riprodurre correttamente e migliorare le nostre sementi.

Chiamata a raccolto, si svolgerà presso il bocciodromo di Feltre, in via 14 agosto 1866, con ingresso gratuito e sarà un momento in cui si potranno ammirare centinaia di varietà di patate, fagioli, mais, cereali, orticole e varietà antiche di mele e frutti per lo più montani



Una giornata in cui il condividere sementi, conoscenze, esperienze, pratiche e il costruire assieme saranno la base per dar vita anche a progetti locali, nazionali ed europei, con un inevitabile pensiero per gli amici della Bosnia 

con l'occasione consigliamo la lettura di due scritti che condividiamo appieno (per leggerli cliccare sui titoli)

AGRICOLTURA DIPENDENTE vs  AGRICOLTURA RELAZIONALE

a FELTRE l' evento CHIAMATA A RACCOLTO 

Ampiamente superate le 1500 firme per la petizione popolare LIBERI DAI VELENI

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CAMPAGNA LIBERI DAI VELENI: GIA’ SUPERATE LE MILLECINQUECENTO FIRME!
In un solo mese dalla partenza della campagna 'Liberi dai Veleni' siamo già riusciti a superare le millecinquecento firme e voliamo verso le 2000. Un dato importante, che dimostra come i cittadini bellunesi siano attenti e pronti ad attivarsi rispetto a tematiche che coinvolgono la tutela della salute oltre che del territorio e del paesaggio. Sempre più cittadini e portatori di interesse manifestano la volontà di partecipare attivamente alla campagna di sensibilizzazione; sostengono la petizione anche: Coltivare Condividendo; Gruppo Natura Lentiai; Comitato Bellunese Acqua Bene Comune; Movimento Terra Bellunese; Associazione Dolomiti Bio; La Comune Bellunese; Ass. Casa dei Beni Comuni; Cooperativa Samarcanda onlus; AIAB Veneto; G.a.s. el Ceston; G.a.s. la Madia Feltrina; G.a.s. Grillibelluno; G.a.s. mammabimbi; FIAB Belluno Amici della Bicicletta; Gruppo organizzatore della Camminacoigufi di Cesiomaggiore; WWF Terre del Piave Belluno e Treviso.

Le oltre millecinquecento firme raccolte in così breve tempo esprimono la preoccupazione dei cittadini nei confronti dell'ennesima forma di colonizzazione delle terre bellunesi, in questo caso da parte di coloro che vogliono impiantare nella nostra provincia coltivazioni intensive di uva, in particolare prosecco, e mele. Una preoccupazione che nasce dai rischi per la salute (come ampio uso di trattamenti chimici dannosi per l'uomo e le specie animali) e ambientali (radicali modifiche del paesaggio in termini di sbancamenti di suolo e omologazione delle colture) correlati a un'agricoltura intensiva orientata esclusivamente alla produttività, senza tenere in considerazione le specificità locali. Con la loro firma i bellunesi esprimono la consapevolezza della ricchezza del proprio territorio in termini di biodiversità e paesaggio, e la volontà di tutelarli e valorizzarli. C'è inoltre un dato sorprendente: aderiscono alla petizione tanti cittadini non residenti che hanno a cuore il futuro della provincia. Questo ci sostiene nel pensare che la strada maestra per promuovere il nostro territorio sia l'attenzione al suo valore ambientale. Ad avvalorare maggiormente campagna e petizione anche le importanti firme di alcuni amministratori locali, come i Sindaci di Calalzo e Soverzene.
Per coloro che volessero sostenere la campagna contro questa forma di colonizzazione e in favore di politiche agricole che incentivino un’agricoltura sana e sostenibile nel rispetto  della biodiversità e delle tipicità bellunesi, la petizione pubblica “Liberi dai Veleni, io ci metto la firma” è disponibile nei seguenti punti:
  1. Tutti i punti vendita della Cooperativa Samarcanda (Belluno, Pieve di Cadore, Feltre, Santa Giustina);

  2. Un punto macrobiotico a Belluno in via Barozzi;
  3. Ferderconsumatori presso sede CGIL di Belluno;
  4. Bar cooperativa a Cirvoi;
  5. Bar Roma a Puos d’Alpago;
  6. Bottega Bio a Tai di Cadore;
  7. Bar Fabian a San Pietro di Cadore;
  8. Negozio Ariele a Belluno;
  9. Negozio Bio Brothers a Feltre;
  10. Libreria Agorà, Feltre
  11. Il vivaio il Ruscello a Porcen di Seren del Grappa;
  12. La libreria 4 sassi a Rasai;
  13. Farmacia Zampol d'Ortia a Lentiai;
  14. Negozio Il Tronchetto Naturale a Belluno;
  15. Negozio Voulez Vous a Sedico;
  16. Azienda agricola di Enrica Balzan a Campo di Mel.
È inoltre possibile sottoscrivere la petizione on-line al seguente indirizzo:
https://www.change.org/p/liberi-dai-veleni
Prossimi appuntamenti per approfondire i temi della campagna e firmare la petizione:
Festa della patata, 22/23 agosto a Cesiomaggiore;
giornata dedicata ai cereali antichi – sedico (villa Pat) domenica 30 agosto
Orti in piazza, 10 settembre a Castion (Belluno);
Cammina coi Gufi, 11/12 e 25 settembre a Cesiomaggiore.

domenica 30 AGOSTO a SEDICO (VILLA PAT) parliamo e doniamo CEREALI ANTICHI

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Le parcelle dei campi catalogo sono ormai state mietute e i cereali da esse ottenute sono stati trebbiati.. il progetto “campi catalogo di cereali antichi 2014 - 2015 volge ormai al
termine.. Non puo' esserci finale migliore che il ritrovarsi e il condividere esperienze, problematiche, soluzioni e prospettive per queste importanti coltivazioni.

Ci troveremo pertanto:



Domenica 30 agosto a Villa Pat a Sedico (BL)

Dalle ore 14.30 si potranno osservare le spighe dei cereali coltivati presso il campo catalogo di Porcen di Seren del Grappa(chiunque potrà portare ed esporre quelle che ha coltivato)

Oltre alle spighe di grano, frumento, segale, orzo, farro ecc.. ci sarà anche qualche attrezzo per la mietitura e la trebbiatura
dei cereali, in particolare il “macchinario” autorpodotto modificando una vecchia “gramola per uva” (utilizzabile da chi ha modeste quantità di cereale da trebbiare)

Dalle ore 16.30 ci sarà un momento di confronto e dibattito. Verrà brevemente illustrato il progetto “campi catalogo”, i risultati ottenuti e le varietà che hanno spiccato per resa o mancato allettamento nelle varie zone di coltivazione. Già molti i partecipanti al progetto che desiderano raccontare la loro esperienze di coltivazione e lavorazione dei cereali antichi


Un confronto molto pratico e diretto, aperto a chiunque vorrà esporre problematiche e soluzioni, esempi di filiera e di progetti costruiti o in costruzione sui cereali antichi



Non mancherà lo scambio (o la donazione) di sementi delle oltre 30 varietà di cereali antichi che abbiamo coltivato in questi anni. Oltre ai cereali ci sarà anche qualche varietà di pisello e insalata invernale



Siamo molto contenti del progetto campi catalogo di cereali antichi. Un progetto che ha coinvolto oltre 100 persone che hanno realizzato e monitorato centinaia di parcelle nel feltrino, bellunese, trentino, carnia, friuli e veneto.

Un progetto che fornirà dati decisamente importanti per chiunque vorrà dedicarsi alla coltivazione dei cereali antichi in queste zone, dati che metteremo a disposizione di tutti e che sono il frutto di un percorso partecipato, condiviso e totalmente auto finanziato

Coltivatori molto “eterogenei” che avranno modo di confrontarsi e trovare soluzioni legate non solo alla coltivazione ma anche a questioni legate alla mietitura, alla trebbiatura, alla conservazione e trasformazione del prodotti destinato a fornire non solo farine ma anche “tritati”, birre artigianali e tanto altro




Nel campo catalogo che abbiamo realizzato presso il vivaio biologico il ruscello a Porcen di Seren del grappa (in un terreno sassoso e non particolarmente fertile, ove non abbiamo apportato alcun tipo di concime o fatto alcun tipo di trattamento) i risultati dei 33 cereali lì seminati è stato decisamente soddisfacente Sia per qualità della granella che per resa

Tra le viarietà seminate ricordiamo: farro della garfagnana, farro alpino, orzo nudo Roccaforte, orzo nudo pop gerst autriaco, orzo di Livinalongo, grano tenero: piave, canove, solina, miracolo, de carolis, autonomia2, 6 grani montani della valle d'Aosta (clavel, la salle, Rosset, Morgex, etroubles, saint marcel), Rusciola, Gentil rosso, germanella, segale viola, triticale, grano duro carusedda

Un grazie sentito all'amministrazione e alla Pro Loco di Sedico che  ci hanno aiutato e sostenuto per questa iniziativa!



Vi aspettiamo domenica 30 agosto a Villa Pat a Sedico dove sarà anche possibile formate la petizione LIBERI DAI VELENO Petizione che è anche possibile firmare on line alla seguente pagina (cliccare qui per aprirla)

Cereali antichi.. il progetto prosegue!!

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Dopo la bellissima e partecipata giornata svoltasi a Sedico, presso Villa Patt, domenica 30 agosto.. il progetto CEREALI ANTICHI prosegue e si arricchisce di nuove idee, proposte e varietà coltivabili anche nelle nostre zone
Prossimo appuntamento a PORCEN di Seren del Grappa (BL) presso il vivaio biologico il Ruscello (via Ronchedel 1). Venerdì 11 settembre, dalle ore 18 ci troveremo per sistemare le sementi di cereali antichi, per vedere le spighe e i dati raccolti nel campo catalogo e soprattutto PER AFFIDARE LE SEMENTI DELLE OLTRE 30 VARIETÀ DI CEREALI ANTICHI A COLORO CHE VORRANNO PRENDERSENE CURA. Un occasione anche per discutere assieme dei temi emersi dalla giornata di Sedico e per concretizzare proposte e progetti

Ma andiamo per ordine... tornano  a domenica 30 agosto possiamo senz'altro dire che:

Domenica 30 agosto villa Patt di Sedico è stata invasa da una miriade di spighe di cereali antichi, di sementi e di visitatori venuti da Veneto, Friuli, Trentino (e non solo) per riportare, ricevere, condividere semi, conoscenze, esperienze, progetti.

Oltre 300 le persone che hanno visitato la mostra di una quarantina di varietà di cereali coltivati nei circa 100 campi catalogo nati grazie al progetto avviato un anno fa dal Gruppo Coltivare Condividendo


Sotto ai portici della Villa han fatto bella mostra di se una “segale viola” che ha raggiungo i 2m e mezzo di altezza, una pianta di avena nuda che da un solo seme ha prodotto 54 steli e le spighe sempre affascinanti di grano Senatore Cappelli (dai baffi neri), Risciola, Gentil Rosso, Piave, Canove, i “padri” dei cereali.. i monococchi e molto altro


Molto l'interesse per riavviare la coltivazione di grano, segale, orzo, farro anche nella nostra provincia, per costruire assieme una filiera che dal campo arrivi fino al forno e al piatto

Un ipotesi che si va via via concretizzando dato che durante il convegno sono stati tanti gli interventi di chi si è messo a disposizione dell'idea, del progetto. C'è chi si è proposto come coltivatore, dei fornai si sono detti pronti ad acquistare tutta la farina prodotta in loco da cereali antichi (senza l'uso di chimica di sintesi), chi di mettere a disposizione vagli e mulini e in tanti hanno appoggiato l'idea di fare l' acquisto comune di una trebbia parcellare.

Certo c'è ancora molto da fare, da incontrarsi, da decidere modalità, varietà e tempi, ma il primo importante passo è fatto. E' nata una bella idea di filiera di cereali antichi anche in provincia di Belluno, una filiera dal basso, auto finanziata, partecipata e aperta a tutti coloro che credono nella biodiversità, nel coltivare sano (senza chimica di sintesi) e locale


Molte e belle le testimonianze di progetti e iniziative nate attorno ai cereali antichi, ce ne hanno parlato Devis Bonanni (il famoso autore del libro “pecora nera”), Toni Vago (arci noto panificatore feltrino) il maestro Agostino che ha coinvolto una intera scuola nella semina, coltivazione, raccolta e trasformazione di questi cereali.


E' davvero tanto il desiderio di farsi il pane, di farlo e assaporarlo assieme, convinti che cio' che ha danneggiato e molto l'agricoltura e il coltivare è stata si una logica di esclusiva ricerca del “massimo profitto e massima resa” a scapito di salubrità e qualità..ma anche il fatto che si è smesso di fare e costruire assieme


A inizio ottobre i cereali antichi bellunesi raggiungeranno la Toscana dove è in programma una due giorni, organizzata da Rete Semi Rurali, in cui le tante esperienze di “filiera corta di cereali antichi” si confronteranno e capiranno come collaborare e aiutarsi vicendevolmente

Una ulteriore possibilità per fare conoscere la nostra Terra, le nostre grandi risorse e soprattutto per imparare


Ovviamente il progetto “campi catalogo di cereali antichi” ripartirà con nuove parcelle e sperimentazioni, è e sarà sempre aperto a tutti coloro che vorranno partecipare sia in veste di coltivatore/sperimentatore (che potrà seminare sia piccole parcelle di pochi metri quadri che appezzamenti più ampi) che con altri ruoli e compiti.



Un grazie alla Pro Loco e all'Amministrazione di Sedico per l'aiuto e il sostegno dato

PER CONCLUDERE IL RIEPILOGO DEI CEREALI COLTIVATI IN QUESTO 2015 NEL CAMPO CATALOGO DI PORCEN E LE SCEDE COMPILATE MONITORANDO LE PARCELLE

grano tenero FRASSINETO:
frassineto
 








frassineto
grano tenero GENTIL ROSSO:
gentil rosso
gentil rosso











grano tenero RISCIOLA:
Risciola


risciola












grano tenero CANOVE:
canove
canove












grano tenero PIAVE:
piave
piave












grano tenero DE CAROLIS:
de Carolis

de carolis













grano tenero SOLINA:
Solina

solina












grano tenero: VERNA:
verna


verna









grano tenero AUTONOMIA b:
autonomia b
autonomia b


grano tenero GERMANELLA
germanella

germanella













grano tenero: CLAVEL
clavel
clavel












grano tenero la Salle:
la Salle
la salle












grano tenero: Morgex:
morgex
morgex












grano tenero San Marcel:
s. marcel
s. marcel












grano tenero ROSSET:
rosset
rosset












grano tenero ETROUBLES:
etroubles


etroubles








TRITICALE:
triticale
triticale








SEGALE VIOLA
segale viola
segale viola








MONOCOCCO
monococco
monococco








BACAR
bacar
 
bacar








WILDEMMAR
wildemmar
wildemmar








ORZO NUDO POP GEST
orzo nudo p.g.








FARRO ALPINO - SPELTA
farro alpino
farro alpino










Grano duro CARUSEDDA (carosello)
carosello







..ci sono anche altre varietà di farro, orzo nudo..

P.S. segnaliamo a tutti coloro che ci hanno chiesto dove reperire la dispensa "il grano vernino".. il seguente link. Lo si puo' scaricare da lì (cliccare qui per vederlo)

E' VITALE FARE LA SELEZIONE IN CAMPO DELLE SEMENTI

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come è andato il raccolto quest'anno?

Domanda assai frequente in questo periodo di fine estate in cui si iniziano a fare i primi conti dell' annata “agricola”



Sicuramente anche questo 2015 è stato un anno “climaticamente anomalo”

Un “anomalia” che, visti i cambiamenti climatici in atto, rischia di diventare la “normalità”. Sta di fatto che il gran e prolungato caldo, le scarse precipitazioni, la quasi totale impossibilità a “dare acqua” hanno danneggiato non poco molte varietà di fagioli, ma anche altre coltivazioni dal mais a talune orticole.

Ovviamente non tutto è andato storto, anzi, i cereali e le patate sono andate decisamente bene e con un buon
settembre, un ottimo ottobre si potrebbe ancora recuperare qualche coltivazione, dalle tegoline ad alcune varietà di fagioli.



Ciò ci insegna, se ce ne fosse ancora bisogno, che la biodiversità, il coltivare vario e il seminare in tempi diversi è una grande risorsa per riuscire a produrre anche in situazioni climatiche non favorevoli. Abbiamo infatti riscontrato degli ottimi raccolti sia in fagioli precoci che in alcuni bassi (bianchet e “fasol de la marina).

Diventa pertanto indispensabile tutelare, far conoscere, riprodurre e diffondere il nostro immenso patrimonio di “biodiversità coltivata” adottando alcune metodologie di selezione delle sementi in campo che si stanno rilevando sempre più fondamentali e indispensabili.



Metodologie che consigliamo vivamente a ogni coltivatore, soprattutto ai tantissimi auto produttori e custodi della biodiversità locale.

Grazie alla collaborazione con alcune tecnici ed esperti, già
differenza tra fagioli ottenuti da semente selezionata in campo(a sinistra) e non selezionata
da diversi anni stiamo portando avanti una serie di progetti di “selezione in campo” e di “campi catalogo” Ciò richiede un piccolo e costante impegno di osservazione e annotazione, ma i risultati che si ottengono valgono decisamente questo piccolo sforzo

Se prendiamo come esempio i fagioli, il lavoro da fare
differenza tra fagioli ottenuti da semente selezionata in campo (a sinistra) e non selezionata
consiste nell' indicare su un foglio (elettronico o cartaceo che sia) il nome della varietà che andremo a seminare e l'annata di produzione (consigliamo sempre di mescolare semi di diverse annate). Successivamente annoteremo e contemporaneamente SEGNEREMO in campo, con un apposito nastrino o bastoncino di vario colore:

- le prime piante che germogliano

- le prima piante che raggiungono il metro di altezza

- le prime piante che fanno i primi fiori

- le prime piante in cui vediamo i primi baccelli

- le prime piante dalle quali andiamo a raccogliere i baccelli freschi e secchi

andremo inoltre a segnare:

le piante più rigogliose, quelle più produttive e quelle più sane, SOPRATTUTTO quelle che non palesano alcuna traccia di VIROSI.


Tutti questi dati ci consentono di fare una selezione delle sementi in campo che è migliorativa della varietà sia in termini di sanità che di produttività. (anche del 20 - 30%)

Al momento del raccogliere i semi da conservare per le future semina, andremo a prendere tutti i baccelli da quelle piante che secondo noi rispondono meglio alle nostre esigenze di coltivatore. Quindi terremo come “piante da seme” le piante più sane e che non hanno palesato virosi, e poi, a nostro
piacimento quelle.. o più precoci, o più vigorose, o più produttive. Avremo così fatto un seme di qualità, sano e migliorato geneticamente. Vivamente sconsigliato illasciare “da seme” i baccelli posizionati più in alto sulla frasca e non raggiungibili durante la raccolta o di fare una selezione “a tavolino” tra i fagioli secchi raccolti a prescindere dalla salubrità delle piante che li hanno prodotti



Tutto bello, tutto utile, ma a questo punto della stagione, cos'è che possiamo fare se vogliamo selezionare bene le nostre sementi riproducibili?



A questo punto della stagione si puo' fare ancora molto. Si può fare una selezione che mira alla salubrità della semente che raccoglieremo.

A darci un aiuto proprio questa stagione difficile e quindi stressante per le piante, soprattutto per i fagioli. In molti infatti hanno palesato i classici sintomi della virosi

La virosi si è manifestata in vari modi: foglie deformate, più piccole del solito, con decolorazioni che ricordano le
virosi
tessere di un mosaico
; nanismo della pianta; aspetto cespuglioso; accartocciamento e bollosità delle foglie. Le piante ammalate possono rimanere vive ma essere improduttive o scarsamente produttive.


Tra le azioni molto concrete e pratiche da fare a questo punto della stagione, c'è innanzitutto l' avere cura delle sementi che abbiamo accantonato. 
(è indispensabile riprendere l'antica abitudine di accantonare la semente, due o tre volte superiore a quella che usiamo di solito)

Molto importante anche andare in campo e segnare tutte quelle piante che non manifestano i sintomi della virosi (anche se cio' non significa che siano sane) e preleveremo solo e unicamente da quelle piante sane i semi che useremo negli anni a venire

E' importante non prelevare semente da piante malate, infatti il virus dimora solo nella semente.



Siamo consapevoli che questo è un lavoro arduo e impegnativo ma indispensabile per salvaguardare e migliorare soprattutto le oltre 30 varietà di fagioli che sono stati censiti e classificati (come sementi antiche e locali) della provincia di Belluno. (discorso valido anche per l'intera biodiversità coltivata)

E' importante che vi sia un azione diffusa e capace di recuperare vecchi saperi fondendoli con nuove tecniche e metodi di coltivazione e riproduzione affinchè questo enorme patrimonio di biodiversità non vada perso.



Siamo ovviamente a disposizione di tutti per diffondere e condividere conoscenze e pratiche, per confrontarci e collaborare, consapevoli che più le informazioni circolano e non restano imbrigliate tra burocrazie e chiusi in luoghi e stanze.. più questa nostra terra né trarrà beneficio.. e noi con essa


Abbiamo in programma (e siamo disponibili a tenere) delle serate informative sia sulla selezione in campo delle sementi di fagiolo che di altre coltivazioni (cereali, pomodori, insalate, cavoli, ecc...) Sarà inevitabile affrontare anche la questione delle notevoli limitazioni legislative che minacciano sempre più l'utilizzo delle cosi dette “sementi antichi” e riproducibili in agricoltura, anche biologica.

aiutateci a costruire CHIAMATA A RACCOLTO 2015

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Anche in questo 2015 non mancherà l'appuntamento con
CHIAMATA A RACCOLTO !!!!
la giornata dedicata alla biodiversità, al coltivare sano e sostenibile..
alla mostra, scambio e donazione 
di SEMENTI RIPRODUCIBILI 
..antiche .. locali .. tipiche  



CHIAMATA A RACCOLTO si terrà, come da consuetudine
l'ultima domenica di novembre e quindi
DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015

Nuova invece la località.. non più a Feltre ma a
SEDICO (BL) presso VILLA PATT
(spazio coperto e riscaldato)

Giornata ovviamente a ingresso gratuito

Stiamo lavorando per organizzare una giornata all'insegna della condivisione di conoscenze, esperienze, metodologie di coltivazione..di sementi e buone pratiche


Invitiamo tutti coloro che condividono questo nostro spirito e che desiderano avere uno spazio all'interno di CHIAMATA A RACCOLTO 
 
- SIA COME ESPOSITORI E “SCAMBIATORI” di SEMENTI
- SIA chi vuole partecipare agli incontri organizzativi che   aiutarci nell'organizzazione
a contattarci e costruire assieme a noi questa giornata

Per noi è essenziale affrontare la questione delle “SEMENTI” una questione centrale in un coltivare che desideriamo
semino clandestino
all'insegna della biodiversità, dell' auto produzione delle sementi, del rifiuto della chimica di sintesi, dei super ibridi (CMS) e degli OGM.
La buona selezione delle sementi, la condivisione delle stesse, il contrastare leggi che ostacolano e vietano l'utilizzo di sementi locali, tipiche e auto prodotte.. sono questioni cruciali che non possono essere ignorate o sotto valutate

CHIAMATA A RACCOLTO è tutta da costruire..
se desideri farlo assieme a noi.. contattaci!!!

molto gradite nuove idee.. proposte.. e tanta buona energia!!!

Gruppo coltivare condividendo
3336889954 (tiziano)

..l' INSALATA RIBELLE...

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..non ha le carte in regola..è senza i documenti.. e nonostante cio' gira..circola ovunque.. attraversa i confini.. la hanno vista in mezza Italia, ma anche in Spagna, Francia, Svizzera..

.. non risponde nemmeno alle regole basilari..

..che dire..è per davvero un INSALATA RIBELLE!!!
...è' l' INSALATA DELLE DOLOMITI...
un insalata “antica”,, riproducibile.. che resiste al freddo.. che anomalia delle anomalie ama il freddo.. resiste a temperature ben sotto lo zero e cresce anche sotto la neve..
La abbiamo ritrovata diversi anni fa ad Erto.. paesino che si affaccia sulla drammaticamente nota diga del Vajont.. ce la ha data un vecchio contadino.
Gli era stata affidata dal padre, dal nonno.. uno dei tanti semi riproducibili tramandati di generazione in generazione.. che hanno sfamato generazioni
semino clandestino

Da quel giorno la abbiamo coltivata, assaporata, riprodotta e distribuita ovunque.. dalla Toscana, all' Emilia, dal Friuli alla Liguria.. il buon Diego l'ha portata anche in Spagna e altri in Svizzera e Austria..
La si semina da metà agosto a fine settembre e la si può trapiantare anche a fine ottobre. Ha foglie apparentemente delicate, color verde chiaro che poi si tingono di rosso.. fa cespi grandi ed ha un sapore delicato, dolce.. molto gradevole. Assomiglia molto alle fragranti insalate estive, solo che lei la si può mangiare in pieno inverno
E' un insalata che detesta i prodotti chimici di sintesi, molto adatta alla coltivazione naturale, biologica.. magari in consociazione con qualche porro o rapa rossa..

Ma cos'è questa storia delle “carte non in regola”? Mica serviranno delle “carte” anche alle insalate?
Ed invece si..le carte servono eccome.. in base a una serie di leggi e leggine..italiane ed europee, anche le insalate, come del resto ogni altra semente “devono” essere “registrate”,, iscritte in registri.. regolamentate..
Altrimenti è come se non esistessero..altrimenti non possono essere commercializzate

Una semente che ha decenni..secoli di storia viene bandita dai nostri campi, dai nostri orti per una serie di provvedimenti di burocrati e politicanti che hanno più a cuore gli interessi di grandi e piccole ditte sementiere, che non la biodiversità tipica dei nostri territori.

Troviamo paradossale che sia consentito l'uso (anche in biologico) di sementi ibride irriproducibili e addirittura dei famigerati CMS (ibridi a sterilità maschile citoplasmatica)
mentre si mettono alla porta sementi vitali e capaci di adattarsi a cambiamenti climatici e a situazioni di coltivazione difficili.

E' per questo motivo che abbiamo deciso di ergere l' INSALATA RIBELLE .. l' Insalata delle Dolomiti a simbolo di una lotta contro una burocrazia asfissiante e limitante, soprattutto per tutti colori che vogliono coltivare in modo sano e sostenibile, basato su biodiversità e riproducibilità.

Non possiamo non ricordare che 4-5 multinazionali detengono oltre il 70% del mercato delle sementi “ufficiali/registrate” (da notare che le stesse multinazionali hanno in mano anche il mercato dei pesticidi e dei farmaci), che una miriade di leggi, rettifiche di trattati e norme tendono sempre più a bandire o rendere difficile la vita alle sementi antiche, tipiche, locali.. riproducibili. “Dulcis in fundo” una campagna affinché anche le SEMENTI ANTICHE vengano “registrate”.
Decine di migliaia di varietà, di popolazioni, di sementi che dovranno essere analizzate, descritte, “inserite” in moduli e faldoni per poter essere identificate, riconosciute, classificate, legittimate.. (come se la loro legittimazione, la loro dignità non ce l'avessero anche oggi.. ce l'hanno.. eccome se ce l'hanno)

Noi ovviamente diciamo un forte e secco 
NO a tutto ciò!!!!

Non entriamo nel merito delle varie norme e normative, né analizziamo punto per punto articoli e dettami che vorrebbero fissare caratteristiche di piante che per loro natura mutano, si adattano, si evolvono.. reperire una bibliografia storica introvabile o che vincolano e finalizzano la registrazione a fini commerciali e alla presenza di una ditta sementiera.
 Ci chiediamo però se tutto ciò ha un senso..
Dinnanzi alle centinaia di migliaia di specie, varietà,
popolazioni.. un operazione del genere serve davvero a tutelare la biodiversità o si cerca solo di arricchire qualche catalogo di questa o quella ditta sementiera con le cosi dette “varietà antiche” ora tanto di moda?

Noi crediamo che le sementi..più che registrate e catalogate vadano coltivate, riprodotte correttamente, migliorate in campo (grazie alla selezione partecipata).. vadano fatte conoscere e distribuite, diffuse.. tra contadini.. tra persone che si scambiano dei semi guardandosi negli occhi..
parlandosi.. condividendo conoscenze, saperi.. costruendo relazioni..

SE DESIDERATE CONOSCERE L'INSALATA RIBELLE.. INIZIARE A COLTIVARLA .. MA ANCHE PER SCAMBIARE LIBERAMENTE E RICEVERE IN DONO SEMENTI RIPRODUCIBILI.. VI ASPETTIAMO A CHIAMATA A RACCOLTO L'ULTIMA DOMENICA DI NOVEMBRE (più precisamente domenica 29 novembre) a SEDICO (presso Villa Patt)

CHIAMATA A RACCOLTO 2015 PRENDE FORMA

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Domenica 29 novembre si terrà a Sedico (BL) CHIAMATA A RACCOLTO, il consueto appuntamenti autunnale  organizzato dal Gruppo Coltivare Condividendo) dedicato alla biodiversità, al coltivare sano e sostenibile, al condividere conoscenze, saperi, pratiche..al costruire relazioni .



Presso Villa Patt (spazio coperto e riscaldato, con ingresso libero), sarà possibile incontrare una serie di gruppi, associazioni, realtà locali e non, che esporranno,
scambieranno e DONERANNO le loro sementi antiche e riproducibili, proporranno percorsi, iniziative, laboratori all'insegna dell'auto produzione, del coltivare e acquistare sano, della difesa di territorio, di ambiente, biodiversità e salute.



All'interno della Villa (dalle ore 10 alle 19) sarà possibile ammirare le oltre 300 varietà di patate del consorzio della patata Quarantina (Liguria), le spighe dei cereali antichi e le
oltre 40 varietà di fagioli del Gruppo Coltivare Condividendo, le tantissime pannocchie di mais di Diego Pizzolato (di Marano) e del CREA di Bergamo (centro ricerca maiscoltura). Alcuni espositori giungeranno anche dall'Austria, oltre ad Arche Noah (una tra le più importanti realtà europee di conservazione e miglioramento della biodiversità) ci saranno anche altri coltivatori e salvatori di semi montani e alpini.

Non mancheranno a Chiamata a Raccolto gli espositori
storici, che da anni portano nel bellunese le loro sementi e le loro conoscenze, da Antonio Cantele (Asiago), agli amici di Altro Mercato di Mogliano, ai bassanesi del coordinamento "TerraChiAma". 
Non mancheranno importanti associazioni a livello nazionale come Civiltà Contafina e AdiPa, Amici dell'Orto 2 e Seed Vicious

Anche quest'anno Chiamata a raccolto sarà pervasa dall'entusiasmo, dall'allegria e dai semi dei “bambini Pirati” decine di alunni di alcune scuole veneziane che porteranno il loro prezioso forziere pieno di sementi auto prodotte, I bimbi doneranno “sementi per l'orto”, “sementi per il campo” e “sementi per l'animo”


Molte le adesioni che stanno ancora giungendo.. adesioni che sono ancora aperte.. infatti tutti coloro che vorranno avere uno spazio, un banchetto o un tavolo dove esporre, proporre o scambiare le loro sementi basta che inviino una mail al gruppo coltivare condividendo all'indirizzo coltivarcondividendo@gmail.com( o telefonando al 3336889954)



Novità dell'edizione 2015 di Chiamata a Raccolto saranno i convegni. La Villa dispone infatti di una attrezzata e confortevole sala conferenze in cui organizzeremo una serie di dibattiti e momenti informativi e di approfondimento.

Il primo, di questi, momenti sarà dedicato ai SEMI e si terràSABATO 28 NOVEMBRE (con inizio indicativo alle 17.30) Grazie a alcuni importanti relatori, austriaci ed italiani,
affronteremo questini inerenti le metodologie, il recupero, la riproduzione e la conservazione delle sementi antiche e riproducibili. Non mancherà uno sguardo su leggi e normative che regolamentano il mondo delle “sementi”

Domenica pomeriggio, in concomitanza con la mostra scambio donazione sementi ci saranno altri tre momenti di approfondimentodedicati alla fertilità del suolo, alla selezione delle sementi e al coltivare sano. Relatori e titoli dei convegni saranno comunicati a brevetti. Tutti i convegni sono a ingresso libero



A “chiamata a raccolto” non mancheranno poi i laboratori per bambini e adulti, i punti informativi di associazioni e realtà inerenti la sostenibilità e gli stili di vita. 
Altra bella novità la presenza del "teatro contadino" dalla Toscana!!! (probabilmente sia sabato sera che domenica)



Anche quest'anno in concomitanza con Chiamata a Raccolto ci sarà il mercatino del baratto, dell' artigianato e delle auto produzioni sane e sostenibili, del biologico e dei coltivatori locali Anche in questo caso sono ancora aperte le iscrizioni per partecipare al mercatino (analcolico e vegetariano) Chi fosse interessato a tale partecipazione basta che invii una mail a Sergio Giacomazzi; sergio.giacomazzi@gmail.com



Altra novità dell'edizione 2015 di Chiamata a Raccolto la possibilità di mangiare un piatto tipico e semplice della cucina bellunese, grazie alla collaborazione con la Pro Loco. Ulteriori dettagli a brevetti



Durante tutta la manifestazione sarà possibile conoscere e sottoscrivere la petizione "LIBERI DAI VELENI". Petizione che puo' essere sottoscritta anche on line al seguente indirizzo (cliccare qui per andare alla pagina della petizione

Speriamo che anche questa edizione di Chiamata a raccolto sia unbel mix di entusiasmo e di bella energia vitale, dipassione, conoscenza ed esperienze,ma soprattutto tanto amore per la Terra, per i semi..vitali e riproducibili, per il costruire assieme agli altri, per il condividere.



Invitiamo tutti a costruire assieme a noi questa giornata che non mancherà di fornire spunti e proposte. Speriamo siano in molti a voler diventare dei “custodi della biodiversità” Iniziando a prendersi cura di un seme, un seme vitale e riproducibile, un seme antico, tramandato di generazione in generazione, adattato a climi e terreni, tutt'altra cosa di un cosidetto “super ibrido” non riproducibili, che si devono acquistare anno dopo anno.Diventare custode delle biodiversità significa ricevere in dono dei semi e coltivarli, avendo l'aiuto, l'assistenza tecnica e il supporto non solo del gruppo coltivare condividendo ma anche di una serie di altre importanti realtà italiane ed europee con le quali siamo in contatto e collaboriamo

Speriamo tanto che siano in molti sia a diventare dei “custodi della biodiversità” ma che ci siano anche molti bellunesi (e non) che vorranno aderire al gruppo coltivare condividendo



Vi aspettiamo a Sedico (BL) domenica 29 novembre!!!!



Un grazie sentito al Comune di Sedico e alla Pro Loco di Sedico per la collaborazione e il prezioso aiuto

Gruppo Coltivare Condividendo
www.coltivarcondividendo.blogspot.com
coltivarcondividendo@gmail.com
3336889954 
 

“Il Premio San Martino per la biodiversità 2015 è assegnato al Gruppo Coltivare condividendo”

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Il Premio San Martino per la biodiversità 2015, promosso dalla provincia di Parma, è assegnato al Gruppo Coltivare condividendo”

 Una notizia che di primo acchito ci ha lasciato esterrefatti, quasi increduli. Ma che poi, soprattutto dopo aver letto le motivazioni del premio, ci ha riempito di gioie a ulteriore determinazione nel portare avanti i tanti progetti e iniziative legate alla biodiversità e al coltivare assieme


Il Premio San Martino è statoistituito nel 2008, è un riconoscimento che la Provincia di Parma assegna a figure di rilievo per l’impegno dedicato alla salvaguardia della biodiversità in agricoltura e alla sensibilizzazione in tale ambito. Tra i personaggi illustri a cui è stato assegnato il Premio ci sono Carlo Petrini, Vandana Shiva, Salvatore Ceccarelli.

Ci fa molto piacere leggere che nel 2015 è stato scelto il Gruppo Coltivare Condividendo perché si è tenuto conto della cooperazione tra gli agricoltori, della rete che si è creata, degli scambi e dei contributi che ogni uno ha portato per raggiungere l'obiettivo.. in una parola si premia la cosi detta “agricoltura relazionale”, il recuperare, il selezionare, il migliorare in modo partecipativo le sementi antiche e locali



Un premio che ovviamente non sentiamo solo nostro ma che va a riconoscere l'enorme lavoro svolto da tantissime realtà, gruppi, associazioni, coltivatori e custodi con cui collaboriamo e costruiamo progetti partecipati e condivisi. Un premio che è un riconoscimento all'enorme patrimonio di biodiversità di cui è ricco il bellunese e a tutti coloro che contribuiscono (spesso con tanta passione, amore e zero finanziamenti) a salvaguardarlo, farlo conoscere e migliorarlo.

Un premio che ci sentiamo di condividere con i tanti “custodi della biodiversità” che in provincia di Belluno e non si stanno prendendo cura delle sementi antiche che gli abbiamo affidato, con l' Associazione Dolomiti bio e tante aziende biologiche che stanno (con grandi sforzi e sacrifici) promuovendo progetti di miglioramenti delle varietà locali.

Senza dimenticare le tante realtà, gruppi, associazioni (da Arche Noah, a Civiltà Contadina, da A. Cantele a Diego Pizzolato, dalla Pimpinella a Rete Semi Rurali, dagli amici di TerraChiAma di Bassano ai bambini piirata, ad AdiPa..e tanti altri) che promuovono attività molto simili alle nostre e ogni anno costruiscono assieme a noi “chiamata a raccolto”, l'importante appuntamento dedicato alla biodiversità, alla mostra, allo scambio e alla donazione delle sementi antiche che si terrà a Sedico (presso Villa Patt) domenica 29 novembre. Non possiamo non citare i tanti tecnici ed esperti che in questi anni ci hanno e ci stanno aiutando, dandoci un valido supporto tecnico e scientifico, un grazie di cuore al Grande Salvatore Ceccarelli, ma anche ai vari Luca Conte, Mauro Flora etanti altri che ci donano sempre preziosi consigli



Il Premio San Martino verrà consegnato a Tiziano Fantinel (in rappresentanza del gruppo coltivare condividendo) sabato 14 novembre a Parma. In quell'occasione avremo modo di parlare dei vari progetti promossi dal gruppo riguardanti fagioli, mais, cereali e orticole.. sementi locali e riproducibili essenziali per un' agricoltura sana e sostenibile

Avremo anche modo di confrontarci con tanti studenti, giovani agricoltori e fare un dibattito con l'on Romanini della XIII commissione agricoltura.

Molti i temi che ci stanno a cuore e che sottolineeremo: dall'importante che sia finanziata la ricerca in campo fatta dagli agricoltori (che devono essere i veri protagonisti di ricerca e sperimentazione e non dei semplici fruitori finali), allo stop ai tanti limiti nell' utilizzo delle sementi riproducibili, locali, tipiche, soprattutto in biologico.



Ovviamente questo premio non ci fa dubitare che sono tanti i limiti e le lacune che abbiamo. Siamo consapevoli della nostra grande ignoranza..ma siamo altresì certi del nostro grande amore per questa Terra e per la sua biodiversità, del nostro grande desiderio di costruire assieme e costruire relazioni.

Vi aspettiamo a Villa Patt a Sedico, domenica 29 novembre per festeggiare assieme, ammirando, scambiando,  parlando di semi.. decidendo magari di diventare un importante "custode della biodiversità"

CHIAMATA A RACCOLTO 2015

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Mancano davvero pochi giorni a CHIAMATA A RACCOLTO la giornata organizzata dal Gruppo Coltivare Condividendo e dedicata alla biodiversità, al coltivare senza chimica di sintesi, al condividere sementi..conoscenze, saperi, pratiche..al
costruire relazioni

Una giornata che in realtà, in questo 2015 si sdoppia, dato che CHIAMATA A RACCOLTO avrà una appendice sabato 28 novembre quando, sempre a Villa Patt di Sedico (aula convegni) si terrà una conferenza dedicata alle sementi “Semi vitali e libere” Dalle ore 17.30 si parlerà di come si selezionano, conservano i migliorano i semi. Inevitabile una panoramica sulle varie leggi che regolamentano il settore e le possibilità di commercializzazione delle sementi antiche e dei prodotti da esse ottenute.
Tra i relatori esperti e tecnici di due grosse realtà, una austriaca ARCHE NOAH e l'altra italiana CIVILTA' CONTADINA. Ovviamente sarà un dibattito aperto in cui non mancheranno le voci bellunesi

DOMENICA 29 NOVEMBRE prenderà il via invece la “classica” CHIAMATA A RACCOLTO che richiamerà a SEDICO (BL) PRESSO Villa PATT (in via Villa Patt n. 2.. spazio coperto e riscaldato, con ingresso libero), una serie di gruppi, associazioni, realtà locali, nazionali e straniere, che esporranno, scambieranno e DONERANNO le loro sementi antiche e riproducibili. Verranno inoltre proposti percorsi, iniziative, laboratori all'insegna dell'auto produzione, del coltivare e acquistare sano, della difesa di territorio, di ambiente, biodiversità e salute.

Anche quest'anno, i protagonisti della giornata saranno i “bambini pirata”, diverse decine di alunni di alcune scuole che porteranno il loro prezioso forziere pieno di sementi auto prodotte, I bimbi doneranno “sementi per l'orto”, “sementi per il campo” e “sementi per l'animo”
Tra gli espositori presenti ci sarà la più grande associazione di salvatori di sementi austriaca “Arche noah” che oltre a donare sementi non mancherà di elargire consigli,
suggerimenti e idee frutti di decenni di esperienza e di lavoro sul campo (associazione che conta circa 15mila soci).
Un' altra organizzazione di levatura internazionale è anche “Seed Vicious” che esporrà, scambierà e donerà sementi da tutto il mondo

Tornano anche quest'anno degli ospiti ormai fissi della manifestazione: il consorzio della quarantina con le sue quasi 300 varietà di patate, Antonio Cantele con i suoi semi dell'Altopiano di Asiago, i ragazzi di Altro mercato di Mogliano, gli amici trentini della Pimpinella (con semi e frutti) e Diego Pizzolato che da Marano (VI) ci farà conoscere e offrirà una miriade di varietà di mais.
Immancabili anche gli amici di Bassano di TerraChiAma, un bel ragruppamento di associazioni, gruppi realtà con le quali collaboriamo da tempo (agrincolti, No OGM Bassano, adotta un terrazzamento, Gas Canova, nutrire significa educare..)
Chiamata a raccolto” è oramai diventato un appuntamento molto significativo dal punto di vista della biodiversità, dello scambio semi e della condivisione, pertanto sono molti i nuovi gruppi, associazioni, persone che porteranno a SEDICO loro sementi, materiale e conoscenze. L' associazione SeMI scambi”, amici dell'orto2, AdiPa Triveneto e Toscana(con semi di fiori, pomodori e ortaggi), Spiazzi Verdi di Venezia, e una tra le più grandi realtà di salvatori di semi italiana Civiltà contadina con salvatori di semi veneti e lombardi.
Due le realtà che verranno a Sedico da Bergamo: l'Associazione Cultura Contadina Cooperazione di solidarietà ruralele il CREA (Consiglio per la ricerca
agricola e l' analisi dell'economoa agraria) tra i massimi esperti di maiscoltura a livello nazionale
Alcune adesioni stanno ancora giungendo e quindi non è escluso che mancherà qualche sorpresa dell'ultimo momento

Alcuni banchetti saranno dedicati ad importanti associazioni e reti, tra di essi troveranno posto la Rete Semi Rurali (un associazione di associazioni nazionali che si dedicano alla ruralità e biodiversità.. woof, diversamente bio ecc..), Dolomiti bio (l'associazione delle aziende biologiche bellunesi), La Biolca, l'associazione Progetto Gaia, Aiab, i Gruppi di acquisto di Feltre e Sedico, l'associazione liberamente Valbelluna e il comitato Acqua Bene Comune.

A “chiamata a raccolto” non mancheranno poi i laboratori per bambini, promossi dall'associazione “dire fare fantasticare” e dalla scula staineriana di Feltre

Ci sarà poi l'opportunità di assaporare dei piatti tipici locali: Minestrone, orzotto, polenta e formaggio alla piastra. Menù curato e distribuito dalla Pro Loco di Sedico

I dibattiti, le proiezioni, premiazioni e altre iniziative ci saranno anche domenica e, dalle ore 11.. presso la sala convegni di Villa Patt si parlerà:

di OGM – TTIP
seguirà proiezione del film “the last farmer” (a cura dell'associazione samarcanda)
dalle 15 premiazione dei bambini della Scuola di Sedico per il progetto Orto scolastico
- convegno dedicato alla maiscoltura a cura del Crea
- convegno sulla selezione, conservazione, miglioramento delle sementi

Altra bella novità il Teatro Contadini e musica dal vivo per allietare la giornata

Un bel mix di entusiasmo e della energia vitale dei bambini e di passione, conoscenza ed esperienza di tanti gruppi e realtà di tante zone diverse. Ma soprattutto tanto amore per la Terra, per i semi..vitali e riproducibili, per il costruire assieme agli altri, per il condividere.

Come ogni anno in contemporanea a Chiamata a raccolto ci sarà, nel cortile adiacente la Villa, il mercato contadino delle produzioni sane, tipiche, genuine.
Molti i produttori biologici per lo più locali

Vi aspettiamo a SEDICO(BL) sabato 28 NOVEMBRE per un interessante convegno e domenica 29 NOVEMBRE per vedere, scambiare e ricevere semi sani, vivi e vitali!!!! 
 

IN MIGLIAIA ALLA CHIAMATA A RACCOLTO

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IN MIGLIAIA HANNO RISPOSTO ALLA CHIAMATA A RACCOLTO



UN IMMENSO E SENTITO GRAZIE DA TUTTO IL
GRUPPO COLTIVARE CONDIVIDENDO.. a tutte e tutti coloro che hanno partecipato a “Chiamata a raccolto” e hanno pertanto consentito a questa giornata..di essere una giornata davvero stupenda!!!

Migliaia i visitatori giunti a Villa Patt (qualcuno li ha stimati in 10.000) dove hanno potuto visitare una trentina di banchetti dediti alla “mostra, scambio, donazione” sementi antiche

e riproducibili. Una miriade di realtà venute nel bellunese da svariate regioni del Nord/Centro Italia e dall'estero. Oltre alle sementi sono state condivide conoscenze, saperi, esperienze legate a un coltivare sano e sostenibile. Tantissime le sementi donate e le relazioni nate e consolidate..un qualcosa che riteniamo a dir poco essenziale


Molto partecipate anche le conferenze, ad iniziare da quella di sabato sera in cui due relatori d'eccezione Alberto Olivucci (presidente di Civiltà Contadina) e una rappresentate di Arche Noah (una tra le più grandi realtà europee di recupero, conservazione e miglioramento di sementi antiche) hanno raccontato a oltre cento persone metodologie di selezione partecipata delle sementi e le leggi che regolano (o meglio condizionano negativamente) il settore. Domenica una sala gremita ha ascoltato Anna Morera una delle massime esperte in permacoltura e rigenerazione del suolo, portata a Sedico dall'associazione Liberamente Valbelluna che ha organizzato il convegno

Molto partecipati anche in convegni del CREA sulla questione mais e cereali, di Arche Noah sulle sementi, la premiazione dei bambini delle scuole di Sedico per meriti legati al coltivare l'orto scolastico e la proiezione di “the lest farmer” film proposto da Samarcanda


Altro luogo molto frequentato il mercatino dei prodotti sani, genuini e biologici con una trentina tra coltivatori bellunesi e non che hanno fatto conoscere ai tanti visitatori le nostre tipicità ed eccellenze prodotte senza danneggiare salute, ambiente e territorio.


Tanta la soddisfazione per questa riuscitissima edizione di Chiamata a raccolto, sia per la qualità degli espositori, molto variegati e capaci di unire l'entusiasmo (in primis dei “bambini pirati”), alle conoscenze ed esperienze affinate sul campo. Ma anche per la massiccia risposta da parte dei visitatori, molto giunti da fuori provincia, che hanno ribadito la loro forte sensibilità verso il coltivare sano, la biodiversità e le tipicità del nostro territorio. Un potenziale enorme per questa nostra Terra anche in termini economici, di costruzione di filiere capace di fornire cibo sano e non delocalizzabile.

Sta a noi lavorare..e bene su questi “semi” attorno ai quali si puo' poco se si lavora da soli..ma molto se si riesce a fare rete e costruire comunità

piccole salvatrici di sementi crescono


Immancabile un grazie all'Amministrazione Comunale di Sedico e alla Pro Loco che ci hanno appoggiato, sostenuto e aiutato non poco.. 
grazie da Johannes
grazie da Tiziana e Rosmarie
Grazie da Stefano
grazie da Chiara

GRAZIE DA TUTTI QUANTI NOI!! da quelli fotografati.. da quelli non fotografati.. da quelli presenti a Villa Patt o non presenti.. 
..in ogni caso.. GRAZIE!!!
grazie da Alessandro
grazie da Benni
grazie da Vittorino, Tiziano, Luca
grazie da Luca

grazie da Linda
grazie da Paolo e Ilenia
grazie da Mauro
grazie da Andrea Sergio Rosmarie

LA VITICOLTURA MINACCIA LA BIODIVERSITÀ E LA ZOOTECNIA BELLUNESE??

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LA VITICOLTURA MINACCIA BIODIVESITÀ E ZOOTECNIA?

Per il terzo anno consecutivo “Chiamata a Raccolto”,
l'appuntamento autunnale del gruppo coltivare condividendo, è stata giudicata una delle iniziative (tra quelle dedicata a sementi antiche, biodiversità e al coltivare sano)più frequentate e importanti a livello nazionale.
Una gran bella soddisfazione per il gruppo e per tutti coloro che credono nell'enorme ricchezza e potenzialità della biodiversità di questo nostro territorio.
Chiamata a raccolto” quest'anno si è tenuta a Sedico ed ha visto giungere a Villa Patt circa 10milla personesia dall'Italia che dall'estero. Il successo dell'evento è pero' dovuto solo in parte alla enorme partecipazione, aspetti rilevantisono anche la qualità degli espositori, dei relatori e i progetti che da questa giornata nascono o si concretizzano.
Molto importanti le collaborazioni nate con Arche Noahla più grande associazione austriaca (e tra le più significative d'Europa) che tutela sementi antiche e biodiversità e con CREA(Consiglio per la ricerca agricola e l' analisi dell'economia agraria) di Bergamo.
In primaverapartiranno progettie sperimentazioni in campo per migliorare sempre più le nostre sementi riproducibili, tipiche e locali, essenziali per costruire delle filiere e un economia locale incentrata sulla nostra biodiversità e sul nostro territorio.

Ovviamente “chiamata a raccolto” è anche una preziosa occasione per condividere conoscenze ed esperienze, per coinvolgere nei vari progetti agricoltori, aziende e appassionati.. ma anche per raccogliere gridi d'allarme e forti preoccupazioni.


In questo 2015, dal nostro piccolo osservatorio, possiamo dire che gridi d'allarme e preoccupazioni possono essere sintetizzati in una parola: viticoltura o meglio “la viticoltura del prosecco 
 
Tante le voci di agricoltori bellunesi, in primis di allevatori.. 
per tanti anni ho sfalciato.. coltivato.. dato letame a terreni che mi venivano concessi.. e i proprietari mi dicevano anche grazie..e adesso..me li portano via dato che “quelli del prosecco” offrono cifre per me inarrivabili”.. “ora come faro' a far fieno o ceroso per le mie bestie?”. Se andiamo avanti così ci sarà spazio solo per le viti e per null'altro, visto anche i contributi che gli danno”
Dal 1° gennaio 2016, i viticoltori che vorranno impiantare nuovi vignetinon dovranno
più acquistare i “diritti” da un altro produttore che espianta, ma dovranno richiedere l’
autorizzazione gratuita, sulla base della disponibilità dei singoli Stati.
Tale “liberalizzazione” unita ai tanti contributi erogati per la viticoltura e a un mercato che premia il prosecco sta scatenando una vera e propria “caccia” al terreno bellunese da parte di tanti “proseccari” trevigiani. Una sorta di “invasione” che toglie terreno e spazio alle coltivazioni
tipicamente bellunesi e alle aziende locali. Qualcuno intravede un serio pericolo, che pian piano i nostri prodotti.. i fagioli, il mais, e perfino i formaggi fatti con latte bellunese.. spariscano lasciando campo libero alla produzione di uva, che ben si sa ha un valore non così redditiziose non viene trasformata in vino nelle tante cantine trevigiane.
E quindi che rimane a noi bellunesi se a guadagnare saranno solo le cantine trevigiane?
..rimangono i pesticidi.. ed ecco..il secondo grido d'allarme che abbiamo colto forte e ben chiaro durante “chiamata a raccolto.. Un grido d'allarme intriso di timore per le decine e decine di irrorazioni di pesticidi, diserbanti, insetticidi, indispensabili per la coltivazione del “prosecco intensivo” (utilizzando dei prodotti che pediatri, medici ed esperti hanno dimostrato essere pericolosi per la salute). In oltre 800 persone hanno firmato la petizione della “campagna liberi dai veleni” (che complessivamente superaormai le 5000 firme)
promossa da una serie di associazioni e realtà bellunesi per chiedere, tra l'altro, una forte regolamentazione nell'utilizzo dei pesticidi per evitare che questi avvelenino scuole, asili, campi, giardini, case, (ma anche che il territorio bellunese non rientri nella Doc del prosecco).

Purtroppo dinnanzi a questa forte preoccupazione di coltivatori e cittadini bellunesi la politica balbetta e non è ancora riuscita a trovare delle soluzioni efficaci per arginare questa “invasione tossica” (come l'ha definita qualcuno)
Nel nostro piccolo ci stiamo impegnando a costruire delle reti di conoscenze, competenze, sperimentazione per incentivare e favorire un coltivare sano e salubre, basato sulla nostra biodiversità e sui nostri prodotti tipici tanti ricercati (per lo più fuori provincia) quanto introvabili per mancanza di produzione
Crediamo inoltre che ogni coltivatore..e noi lo diciamo da agricoltori.. deve essere responsabile dei prodotti che utilizza e degli eventuali danni che tali prodotti causano a salute e ambiente. (soprattutto fuori dai suoi terreni) Non ci si puo' nascondere dietro al profitto facile o a deroghe e “deroghette” varie che vengono concesse a prodotti che sappiamo bene tutti cosa provocano (es glifosato, mancozeb o clorpirifos)
Il futuro di questa nostra terra sta nelle nostre mani, nelle nostre scelte, nelle nostre azioni e collaborazioni.. nel non subire passivamente imposizioni calate dall'altro utili sono agli interessi di pochi a scapito della salute di tutti.. in primis della nostra 

RICORDIAMO CHE E' POSSIBILE FIRMARE LA EPTIZIONE "LIBERI DAI VELENI" ANCHE AN-LINE 8solo per chi non ha già firmato la petizione cartacea"
 

BUON 2016 - anno internazionale dei Legumi!

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UN CARO E SINCERO AUGURIO DI BUON 2016 DA PARTE DEL GRUPPO COLTIVARE CONDIVIDENDO
Un 2016 che spariamo all'insegna della biodiversità, del coltivare sano e sostenibile, rispettoso di salute, ambiente, paesaggio e territorio

Un anno in cui a prevalere non siano gli interessi economici di pochi a scapito della salute di tutti (leggi coltivazione intensive super chimiche e super finanziate) ma un coltivare e nutrirsi sempre più vario e salubre, incentrato su condivisione (di conoscenze, saperi, pratiche, sementi..), sperimentazione in campo e recupero, miglioramento, diffusione di varietà tipiche, locali e bio-diverse.

Un 2016 che vede una significativa e importante “intotolazione”..
Infatti con lo slogan "semi nutrienti per un futuro sostenibile", l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2016 l'Anno Internazionale dei legumi per fare opera di sensibilizzazione e aumentare la consapevolezza dei molti vantaggi dei legumi, incrementarne la produzione e il commercio, e incoraggiare utilizzi nuovi e più intelligenti lungo tutta la catena alimentare.

I legumi, compresi tutti i tipi di fagioli e piselli secchi, sono una fonte economica, gustosa e molto nutriente di proteine e micronutrienti vitali che può essere di grande beneficio per la salute e i mezzi di sussistenza delle persone”
i legumi sono un’alternativa valida alle più costose proteine di origine animale, e questo li rende ideali per migliorare le diete nelle parti più povere del mondo”

Noi da diversi anni ci dedichiamo con crescente interesse e “scientificità” al recupero, catalogazione, miglioramento e diffusione delle tantissime varietà di fagioli e piselli locali e riproducibili, crediamo che questadichiarazione sia molto importante, sia per far conoscere e apprezzare le nostre tipicità, ma anche come stimolo per avviare un serio, diffuso e partecipato progetto di “selezione partecipata in campo di
sementi di legumi”
Un progetto ovviamente aperto a tutti che prevede il monitoraggio di tecnici ed esperti e la collaborazione con altre realtà locali, nazionali e straniere

Presenteremo a breve questo progetto, assieme ad altri che riguarderanno mais, cereali e orticola varie.
Crediamo sia molto importante costruire assieme dei percorsi di approfondimento di tecniche di riproduzione in campo di sementi di varietà anche, tipiche, locali, riproducibili sia per migliorare salubrità e produttività delle sementi stesse, ma anche di consentire ai coltivatori (aziende o appassionati che siano) di riappropriarsi delle capacità di auto produzione dei semi, indispensabile per un coltivare basato sulla biodiversità locale coltivata

al via il progetto MIGLIORAMENTO GENETICO PARTECIPATIVO DI ANTICHE VARIETÀ LOCALI

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AL VIA IL PROGETTO:
"Miglioramento genetico partecipativo delle antiche varietà locali" 
            PROGETTO APERTO A TUTTE E TUTTI

di seguito riportiamo alcune linee guida e intenti..che saremo ben felici di integrare e completare grazie a idee e al coinvolgimento di tutti coloro che vorranno aiutarci e condividere questo lavoro con noi

Abbiamo deciso di costruire questo progetto "partecipato e condiviso" per "celebrare" a modo nostro questo 2016 che la FAO e le nazioni Unite hanno dedicato ai legumi. Un ottima occasione per dare risalto alle oltre 40 varietà di fagioli tipici, locali e riproducibili coltivate in questa nostra zona.. ricca di biodiversità coltivata e non

Siamo ben consapevoli dell'importanza della biodiversità soprattutto se legata a un coltivare sano e sostenibile. (senza comunque trascurare l' interessamento del mercato per le varietà tipiche e locali) Crediamo sia indispensabile fare in
modo che tale patrimonio non vada disperso, perduto e impoverito soprattutto dal punto di vista genetico. E' altresì evidente che un lavoro di questo tipo è difficile che possa essere fatto da un'unica azienda, sia per le competenze richieste e per i costi che avrebbe coinvolgere tecnici ed esperti. Riteniamo pertanto importante costruire un progetto “partecipato e collettivo”, anche alla luce delle “raccomandazioni politiche ed esperienze della conferenza internazionale FSO”, degli articoli 6 e 9 del trattato internazionale PGRFA (Plant Genetic Resources for Food and Agriculture), di molte raccomandazioni della FAO e degli ottimi risultati ottenuti in varie parti del mondo dall'amico
Salvatore Ceccarelli e dai PPB (Partecipatory Plant Breeding)
Crediamo pertanto che sia indispensabile avviare, quanto prima, un progetto di:

- individuazione - classificazione - catalogazione - riproduzione - rigenerazione - selezione di varietà antiche, tipiche e locali

Un lavoro che o viene fatto dalle aziende e realtà locali (che usufruiscono e basano il loro futuro su dette varietà) o che non verrà fatto da nessuno visto lo scarso interesse delle ditte sementiere per queste varietà

L'obiettivo principale del progetto è quello di ottenere un BUON SEME. Un seme sano, vitale, produttivo, con un ampia diversità genetica, resistente ad avversità e virosi, riproducibile e migliorabile, che si sa adattare al meglio alle mutazioni del clima. Quindi un seme che sfrutta a nostro vantaggio il suo potenziale evolutivo, fondamentale per un coltivare biologico, sano e sostenibile. Un seme ottenuto in modo partecipato e frutto di una condivisione di saperi, conoscenze, pratiche, metodi.
Un “buon seme” che consente di salvare la biodiversità costruendo una comunità

I criteri base di questo nostro progetto sono:

- Si usano varietà locali possibilmente frutto di buone selezioni,
- si fa una selezione inter-varietale, basata su materiale genetico diversificato
- si utilizzano metodi di coltivazione biologici o che comunque escludono la chimica di sintesi
- i coltivatori che partecipano al progetto usufruiranno di supporti tecnici da parte di esperti e ricercatori ed è ipotizzabile l'uso di macchinari e materiale a uso collettivo

Il progetto è bene che abbia diversi livelli di svolgimento. Riteniamo importante che ogni aspetto del progetto sia
trasparente e visionabile o visitabile da chiunque, ogni risultati sarà messo a disposizione e condiviso con tutti

Il progetto sarà strutturato su 2 livelli di complessità

La riproduzioneprevede il coinvolgimento di tutti coloro che desiderano prendersi cura di una certa qualità di sementi di varietà locali e si impegnano a riprodurle annotando fasi vegetative, culturali e avversità
Le varietà usate per questo ambito sono sementi locali e riproducibili non molto diffuse, non molto conosciute e studiate. Varietà in cui non è stato fatto alcun lavoro di selezione e miglioramento genetico
vengono affidati minimo 60 semi (1 ma anche 3 semi per tutore), si deve tenere una distanza dalle altre coltivazioni di fagiolo di minimo 10m
La scheda che si chiede di compilare prevede una serie di dati generali (altitudine, quota, esposizione) e colturali ( quantitativo seme, data semina, data germogliazione, data inizio fioritura, data primo raccolto secco e quantitativo raccolto) oltre a una serie di osservazioni e annotazioni

Rigenerazionee selezionesono livelli leggermente più complessi dato che richiedono una maggiore osservazione e raccolta dati.
Le varietà usate in questi ambiti sono note e ampiamente coltivate in zona, già soggetti a precedenti selezioni in campo
Tali “livelli” prevedono momenti partecipati e condivisi di selezione e monitoraggio in campo. Sono previsti minimo 100 tutori con un solo seme che vi si arrampica e una distanza da altre coltivazioni di fagiolo di minimo 20m
I dati che sono richiesti sono:
dati generali
nome coltivatore, luogo di coltivazione, esposizione, quota, altitudine, tipo di terreno, andamento climatico stagionale, descrizione dei metodi di coltivazione e calendario degli interventi colturali
dati colturali
quantitativo semi, data semina, data germinazione (segnare le prime dieci piantine, anche in campo con apposito segnalino), data del raggiungimento del metro di altezza (segnare le prima 10 piante) data inizio fioritura (prime dieci piante) data comparsa dei primi baccelli freschi maturi (prime 10 piante), indicare le 10 piante più vigorose, indicare le piante sane, esenti da virus e malattie, data di comparsa dei primi baccelli secchi e quantitativo raccolto
E' inoltre importante osservare e annotare: le malattie riscontrare, la presenza di insetti dannosi e utili, sviluppo e anomalie dell'apparato radicale (con particolare attenzione per i rizobi), la produttività o meno di eventuali piante colpite da virosi e loro segnalazione, qualità e caratteristiche del seme prodotto

Tutti i partecipanti al progetto saranno coinvolti in momenti
periodici di confronto, dialogo, condivisione di conoscenze e saperi. Potranno usufruire della consulenza di tecnici ed esperti e di materiale ad hoc per agevolare coltivazione e selezione

Pericolo Prosecco..anche la televisione ne parla..

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PERICOLO PROSECCO..
anche la televisione nazionale ne parla

..sono inorridita da quello che succede nella zona del prosecco..e terrorizzata che ciò accadrà anche qui da noi un giorno”.. “ma allora sono veramente molto gravi i danni da pesticidi legati alla viticoltura..”..”non voglio che il futuro dei miei figli sia minacciato dai pesticidi del prosecco”

Queste sono solo alcune delle tante frasi, delle tante preoccupazione che in questi giorni ci sono state recapitate via mail da tanti bellunesi che hanno visto la puntata di Presa Diretta, la trasmissione di Rai 3 che ha dedicato un servizio alla “fabbrica del vino” e al prosecco. (per vedere la trasmissione cliccare qui)
Qualche giorno fa anche la 7 aveva trasmesso un servizio dal titolo più che mai esplicito “Terre avvelenate per i vitigni del prosecco”(per vedere il servizio cliccare qui)

Servizi molto chiari, espliciti che fanno conoscere dati, situazioni, storie di vita noti da tempo, ben illustrati da volantini, serate informative, conferenze.. ma questa volta a parlarne non è un medico, un pediatra o chi vive quelle situazioni sulla propria pelle.. questa volta a raccontare tutto cio'è la televisione.. e quindi tutto diventa drammaticamente
più vero
Fa comunque impressione sentire madri che per tutelare la salute dei propri figli sono costrette a trasferirsi altrove, o che è vietato il passaggio (da aprile ad agosto) lungo sentieri che passano attraversi i vigneti (causa trattamenti in atto). Inquietante vedere scuole chiuse e bambini barricati in casa (magari con particolari sistemi di filtraggio dell'aria) per evitare esposizioni a pesticidi. Pesticidi spesso autorizzati in deroga anche se hanno effetti cronici sulla salute umana o vengono considerati “possibili
cancerogeni” dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Certo la risonanza mediatica di questi servizi è stata notevole, ma la preoccupazione di molti bellunesi verso l'invasione dei vigneti di prosecco (la colonizzazione tossica come qualcuno la chiama) è già molto alta, basti pensare che son circa SEIMILA coloro che hanno firmato la petizione che chiede tra l'altro regole più chiare e restrittive nell'uso dei pesticidi (soprattutto in viticoltura e melicoltura)per evitare che questi avvelenino scuole, asili, campi, giardini, terreni biologici,case. Da non dimenticare che lo scorso anno c'è stato un aumento nell'uso dei fitofarmaci del 30% nella nostra Provincia (nonostante un anno climaticamente ottimale) Aumento dovuto, a detta di molti, proprio all'espansione della viticoltura nel nostro territorio
Purtroppo dinnanzi a questa forte preoccupazione di coltivatori e cittadini bellunesi la politica balbetta e raramente
abbiamo assistito a prese di posizioni forti, chiare e nette. Certo di sono Sindaci e Assessori (per lo più donne) che hanno firmato la petizione o che si stanno muovendo per concretizzarla, ma la maggioranza degli amministratori locali fa “orecchie da mercante” anche se sono proprio i Sindaci i massimi responsabili della salute dei cittadini. (questo è una dato da non sottovalutare dato che sono molti i dati scientifici che certificano la pericolosità, soprattutto per i bambini, di molti prodotti usati)
Ovviamente l'impegno del Gruppo Coltivare Condividendo, nell'ambito della campagna “liberi dai veleni” (che vede impegnate molte associazioni e realtà bellunesi), continua e si concretizza sempre più. Molte le iniziative di informazione e sensibilizzazione che porteranno medici, esperti, pediatri in
vari comuni della provincia. Continueremo a chiedere a tutti i cittadini di mobilitarsi e agli amministratori di promuovere azioni concrete
Ci stiamo inoltre impegnando a costruire una serie di progetti per promuovere e far conoscere le nostre eccellenze tipiche e locali. Un lavoro che è anche sperimentazione e miglioramento genetico per rendere i nostri fagioli, mais, cereali più sani e produttivi.
Un lavoro fatto in collaborare con importanti realtà italiane e straniere, che sta coinvolgendo molti coltivatori e appassionati bellunesi e non.
Sono proprio le nostre tipicità che possono garantire un futuro prospero, diffuso e sano a questa nostra terra e non certo il
tanto decantato “prosecco” che porta soldi e onori alle cantine trevigiane e lascia a noi pesticidi e pesanti alterazioni di paesaggio e territorio

Il futuro di questa nostra terra sta nelle nostre mani, nelle nostre scelte, nelle nostre azioni e collaborazioni.. nel non subire passivamente imposizioni calate dall'altro utili sono agli interessi di pochi a scapito della salute di tutti.. in primis della nostra

Domenica 20 Marzo presentazione del Progetto di Miglioramento Genetico partecipativo

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DOMENICA 20 MARZO SI TERRA' A SEDICO, PRESSO VILLA PATT 
(CON INIZIO ALLE ORE 16,00)

 un incontro per illustrare, far conoscere e costruire assieme il progetto dal titolo:MIGLIORAMENTO GENETICO PARTECIPATIVO DI ANTICHE VARIETÀ LOCALI

Progetto che riguarda la riproduzione, la selezione e il miglioramento in campo di varietà antiche, tipiche, locali di FAGIOLI, MAIS e CEREALI.

Un progetto, aperto a tutti, che ha la finalità di
promuovere, grazie al supporto di tecnici, esperti, enti ed associazioni, la selezione delle sementi di varietà riproducibili, locali e tipiche, in campo, con metodologie scientifiche capaci di migliorare la salubrità, la qualità, la produttività delle sementi stesse. 
Cio' comporta si un evidente miglioramento delle varietà coinvolte nel progetto, ma anche una conoscenza e un sapere diffuso tra i partecipanti riguardanti la selezione, la conservazione e l'utilizzazione delle sementi stesse
Il progetto sarà articolato su più livelli, da quelli più semplici, ma comunque molto importanti di riproduzione e selezione in campo a quelli più articolati e efficaci di miglioramento genetico.
Tutto cio'è reso possibile da una serie di
collaborazioni molto importanti con il CREA di Bergamo (specializzato in Mais e cereali) e con il genetista di fama mondiale Salvatore Ceccarelli
Non mancherà il supporto tecnico riguardanti le metodologie di coltivazione (che escludono ogni sostanza chimica di sintesi)
Durante la giornata di domenica 20 marzo avremo modo di illustrare i vari progetti, di rispondere alle domande di quanti sono interessati a seguire o aderire al progetto e di costruire assieme una serie di progetti utili al buon funzionamento del progetto stesso
Ovviamente il progetto è aperto a tutti, vi possono aderire, dare il loro contributo o sostenerlo singoli cittadini, associazioni, gruppi, realtà varie, enti e Comuni
Il programma della giornata sarà così articolato:

Programma indicativo della giornata:
- presentazione del progetto evidenziando le finalità dello stesso

- introduzione alla riproduzione delle sementi con uno sguardo alle caratteristiche botaniche delle varietà

- visione di un breve video sulla selezione in campo
- progetto Fagioli
. progetto mais
. progetto cereali
- microfono aperto, discussione e adesioni al progetto
Questo sarà il primo di una serie di incontri. Già in programma una serie di appuntamenti sia tecnico-teorici con esperti che pratici in campo.
Vi aspettiamo Domenica 20 marzo a Sedico!!!!

AIUTATECI A SALVARE LA BIODIVERSITA' COLTIVATA

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AIUTATECI A SALVARE LA BIODIVERSITA' COLTIVATA

Ormai ci siamo.. fra poco più di un mese campi ed orti saranno per lo più seminati e la nostra speranza è che in molti di essi abbiano trovato posto sementi e piantine di varietà riproducibili, antiche, locali e tipiche.
E' solo con la coltivazione che queste varietà, che hanno sfamato i nostri avi, hanno la possibilità di
essere tramandati di generazione e generazione, di continuare una pratica che ha caratterizzato per secoli la nostra agricolutura
Varietà che hanno la straordinaria capacità di adattarsi (nei limiti del possibile e terreni, climi, variabilità climatiche)

La speranza è che, oltre alla coltivazione, prenda sempre più piede anche un metodologia, una pratica che è sempre più importante.. fondamentale.. per fare in modo che questa nostra biodiversità sia basata su semi sani, resistenti, geneticamente validi, produttivi e non minacciati da erosioni, virosi e
problematiche varie. Tutto cio'è possibile grazie a una corretta e precisa SELEZIONE di MIGLIORAMENTO GENETICO PARTECIPATIVO.

Grazie al supporto e all'aiuto di importanti genetisti (tra tutti Salvatore Ceccarelli), di tecnici, esperti (anche di coltivazione) e di realtà, enti ed associazioni (in primis il Crea di Bergamo..ma non solo), abbiamo deciso di avviare una serie di progetti sia di riproduzione che di selezione riguardanti le antiche varietà di MAIS, FAGIOLI e CEREALI
Progetti che hanno suscitato l'interesse e la voglia di adesione e partecipazione di molti coltivatori locali (agricoltori professionisti e non).
Crediamo che cio' sia molto importante dato che denota una spiccata sensibilità da parte di chi crede in un coltivare sano, sostenibile e biodiverso

Dopo l'interessante incontro tenutosi a Villa Patt a Sedico il 20 marzo scorso, che ha visto una buona e attenta partecipazione.. ora è giunto il momento di partire coi progetti!!!!

PROGETTO CEREALI
I cereali sono stati seminati lo scorso autunno e in questo periodo, dopo un inverno non certo favorevole, è il momento di proseguire con la rilevazione dei dati relativi alle varie parcelle. Il progetto ha visto una ottima partecipazione sia di auto produttori, che di scuole (dalle scuole agrarie di San Michele all'Adige-TN- a quella di Thiene-VI, alla scuola media di Cesiomaggiore, alla primaria di Soranzen, a quella dell'infanzia di Tomo ecc..). Il
campo catalogo, che quest'anno è stato fatto a San Gregorio nelle Alpi ha un estensione di circa 5000metri, mentre gli altri, sparsi tra bellunese, feltrino, trentino, Carnia e resto del triveneto hanno parcelle piu' ampie rispetto agli scorsi anni

CHIEDIAMO A TUTTI COLORO CHE STANNO COLTIVANDO I CEREALI DI INVIARCI UNA MAIL RACCONTANDOCI DELLA SITUAZIONE DELLE LORO PARCELLE.. SPECIFICANDO VARIETÀ ED ESTENSIONE DELLE STESSE E SE NECESSITANO O MENO DI AIUTO PER LA TREBBIATURA 

PROGETTO FAGIOLI e PROGETTO MAIS
I progetti (chi partecipa puo' farli entrambi o solo uno di essi) hanno lo scopo di promuovere una selezione in campo di varietà locali di fagiolo e mais, con lo scopo di ottenere un buon seme.. sano, produttivo, resistente e capace di adattarsi alle tipicità del luogo (clima, terreno ecc..) 
Ogni progetto prevede due livelli:

- progetto di riproduzione per aumentare la quantità di sementi della varietà meno diffuse e noti, facendo una prima selezione in campo seguendo i dettami tecnico scientifici dati dagli esperti che ci seguono e supportano
- progetto di miglioramento genetico partecipativo Per migliorare anche geneticamente soprattutto quelle varietà più note e diffuse (bonel, gialet, balla rossa, riga d'oro..) Progetto che richiede una maggior precisione e metodologie più stringenti (es una fagiolo ogni tutore, numero minimo di piante coltivate pari a 100)
Chiediamo a tutti coloro che sono interessati a partecipare al progetto di selezione migliorativa di contattarci, mandandoci una mail nella quale specificano:
- DATI DEL COLTIVATORE E CONTATTI (nome, cognome, indirizzo mail e telefono)
- LOCALITÀ DI COLTIVAZIONE 
- se desiderano partecipare al progetto RIPRODUZIONE o a quello SELEZIONE
- CHE VARIETÀ desiderano coltivare e se HANNO GIA' SEMI LORO CHE DESIDERANO COLTIVARE E SELEZIONARE ADEGUATAMENTE

Per informazioni relative alle procedure e metodologie di coltivazione e selezione dei diversi progetti si puo' contattare il Gruppo Coltivare Condividendo o farsi un idea leggendo il post  "progetto MIGLIORAMENTO GENETICO PARTECIPATIVO DI ANTICHE VARIETÀ LOCALI" (CLICCARE QUI) 

VERSO META' APRILE SI TERRA' UNA GIORNATA DI APPROFONDIMENTO IN CUI VERRANNO CONSEGNATI I SEMI E LE SCHEDE TECNICHE DI COLTIVAZIONE... 
OVVIAMENTE IN TALI PROGETTI NON E' CONSENTITO L'UTILIZZO DI PRODOTTI CHIMICI DI SINTESI (si seguiranno disciplinari biologici)

..GRAZIE ALLA BIODIVERSITÀ COSTRUIAMO COMUNITA'..


 

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