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vi aspettiamo il 21 aprile a Sedico (BL)

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Serata dedicata ai fagioli bellunesi a Villa Patt a Sedico

Giovedì 21 aprile si terrà a Villa Patt a Sedico(BL) un convegno dedicato ai fagioli.
Un giusto omaggio a questa importante leguminosa a cui la FAO ha intitolato il 2016 (anno internazionale delle leguminose)
badane bonorive
Al fagiolo è stata riconosciuta una grande importanza sia dal punto di vista ambientale ed agronomico, dato che è una pianta “migliorativa” del terreno, sia alimentare dato che è fonte di proteine basilari per l'esistenza umana
L'importanza del fagiolo è ancora piu' vera soprattutto qui, ai piedi delle Dolomiti, dove i fagioli hanno sfamato e fornito reddito ai nostri avi e dove si coltivano tutt'ora decine di varietà di questa leguminosa, varietà alcune molto note e conosciute, altre tipiche di ben determinate aree e zone.
Delle oltre 30 varietà di fagioli delle tecniche e metodologie di coltivazione, di conservazione e di riproduzione del seme si parlerà giovedì 21 aprile in un convegno organizzato nell'ambito della festa di Primavera organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Sedico, in collaborazione con il gruppo coltivare condividendo (inizio del tutto dalle ore 20.30)
Sarà anche possibile vedere la mostra delle sementi antiche bellunesi e ricevere qualche seme tipici, locale e riproducibile per coltivare anche nel proprio orto qualche di queste importanti varietà di fagiolo bellunese.
Ampio spazio sarà anche dato anche alla presentazione del progetto per le riproduzione e il miglioramento genetico partecipato delle sementi locali che ha lo scopo di Rendere più sane, produttive e diffuse le sementi antiche, locali e
fagiolo nanao "bianchet"
tipiche della Provincia di Belluno e dell' area Dolomitica
A dare peso a questa iniziativa il coinvolgimento, la partecipazione e il supporto tecnico di importanti realtà nazionali e internazionali (CREA di Bergamo, il genetista, noto a livello mondiale Salvatore Ceccarelli e Arche Noah la più importante realtà europea in ambito di recupero e rigenerazione delle sementi antiche.
Cediamo molto in questo progetto che ha lo scopo di rigenerare, fortificare, rendere più sani e produttivi i nostri semi tipici e locali, ma anche di renderli capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici. Un lavoro che significa da un lato salvare la nostra biodiversità locale, e dall'altro di fornire a chi vorrà coltivare queste varietà, un seme più sicuro e valido.

Ovviamente il progetto è aperto a tutti, vi possono aderire, dare il loro contributo o sostenerlo singoli cittadini, coltivatori, aziende, ma anche associazioni, gruppi, realtà varie, enti e Comuni. Il progetto sarà articolato su più livelli, da quelli più semplici, ma comunque molto importanti di riproduzione e selezione in campo a quelli più articolati e efficaci di miglioramento genetico.

Crediamo che in un momento come questo sia vitale il costruire assieme, consapevoli che il futuro di queste nostre preziose ed apprezzate varietà locali (sulle queli possiamo basare il futuro del nostro territorio), sta nelle nostre mani e nel nostro impegno, nel lavoro che possiamo fare assieme in e per questa nostra Terra

Acque contaminate dai pesticidi.. è allarme

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La notizia è di quelle che fanno tremare i polsi… l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ci fa sapere che il 65% delle acque italiane è contaminato da pesticidie che in Veneto la situazione è ancora peggiore.
Nelle acque superficiali venete sono state individuate 42 sostanze: ci sono residui nel 74,8% dei punti al vaglio e nel 53,4% dei campioni. Nelle acque sotterranee si riscontrano 13 pesticidi, con residui nel 29,7% dei punti esaminati e nel 22,2% dei campioni (cliccare qui per poter leggere il rapporto ISPRA)
Ma quali sono i principali responsabili di tale contaminazione, che minaccia salute e ambiente? Innanzitutto i diserbanti, in primis il famigerato “glifosate” (e prodotti della sua degradazione). Glifosate che, solo qualche mese fa, è balzato agli onori della cronaca dato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità e lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) lo hanno classificato come “possibile cancerogeno”. Il glifosate è molto usato in viticoltura, nella coltivazione del mais e troppo spesso anche per il diserbo di strade, cortili e spazi privati.
Allarma molto anche il fatto che i dati forniti dimostrano che le acque sono contaminate da miscele di pesticidi (in un campione sono state trovate ben 48 sostanza diverse) e che non esiste una valutazione complessiva del rischio per queste miscele.

Questi dati sono l’ennesima conferma che l' agricoltura chimica e intensiva sta facendo dei danni notevoli,
minacciando non solo la biodiversità, la fertilità del suolo ma anche la salubrità dell'acqua e il futuro dei nostri figli.
Ovviamente dinnanzi a questi dati agghiaccianti non possiamo restare inerti!!!
  • Chiediamo con forza, nel rispetto della salute pubblica e dell'ambiente che si avvii quanto prima una forte azione di stimolo per una graduale conversione a metodi di coltivazione biologici o che non utilizzano la chimica di sintesi
  • Crediamo sia indispensabile l'adozione, quanto prima di regolamenti di polizia rurale capaci di monitorare il corretto utilizzo di pesticidi e la loro graduale sostituzione con principi attivi meno impattanti. Il tutto supportato da un valido sostegno formativo e un preciso e puntuale monitoraggio ambientale ed epidemiologico.
Ma difronte a questa preoccupante criticità cosa possiamo fare noi cittadini?
Innanzitutto, avere piena consapevolezza dei rischi legati all'uso di pesticidi e diserbanti, limitarne l'uso e ancora meglio bandirli dai nostri campi ed orti (consapevoli che ci sono valide alternative).

Fare pressione su Sindaci (che sono i massimi responsabili della salute pubblica) ed Amministratori affinché si adottino seri disciplinari di polizia rurale che tutelino in primis la salute dei cittadini.
A proposito di Sindaci, in questo periodo stiamo ricevendo tantissime segnalazioni, da parte di cittadini arrabbiati dato che troppo spesso operai comunali irrorano (spesso anche senza protezioni) diserbanti a ridosso delle alle loro abitazioni, di parchi e scuole. Nella stragrande maggioranza dei casi il diserbante usato è proprio il famigerato “glifosate”!!

Qui come cittadini possiamo fare un atto molto concreto e pratico: possiamo scrivere al Sindaco del nostro Comune affinchè renda noto il principio attivo utilizzato per il diserbo dagli operai comunali, RICORDANDO CHE IN AREA URBANA il PAN (Piano di Azione Nazionale) vieta l'utilizzo di pesticidi e diserbanti. (Un fax simile della lettera è scaricabile a fondo pagina o può essere richiesto inviandoci una email)

Crediamo che, alla luce di questi dati e di tanti altri che certificano un pesante inquinamento di ambiente e contaminazione del cibo, sia indispensabile una seria e profonda riflessione sul modello di agricoltura che vogliamo. Siamo consapevoli che una valida alternativa c'è, è un coltivare basato su biodiversità, biologico, filiera corta e trasparente, su relazioni tra coltivatori e consumatori, … siamo altresí convinti che questa alternativa sia percorribile sin da ora ... per il bene del nostro pianeta e della nostra salute.

L'ORTO DI NONNO MARIO ..

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L'ORTO DI NONNO MARIO
dedicato a tutti i nonni che nei secoli hanno conservato e tramandato la biodiversità

..mamma mamma vieni che ti devo far vedere qualcosa di molto importante”


La mano della bimba afferra quella della madre e la trascina con entusiasmo verso un angolo della scuola, in cui si intravede un ammasso di fieno, foglie, cartelli e colori”

.. questo è il nostro orto mamma” annuncia gioiosa la bimba.. ”un orto molto importante, è qui che abbiamo seminato i semi di nonno Mario e da queste piantine otterremo tanti semi da donare ad altri bambini”.



L’orto di Nonno Mario fa parte di un progetto che nasce dalla collaborazione tra la scuola primaria di Soranzen (Cesiomaggiore), piccolo paesino adagiato ai piedi delle Dolomiti bellunesi e il gruppo coltivare condividendo.



Il tutto prende avvio dalla giornata dei cereali in cui due rappresentanti del gruppo portano nelle classi della scuola una trentina di mazzi di varietà di grano, avena, farro, segale e mostrano ai bimbi le differenze di altezza, di grandezza della spiga, di presenza o meno dei ”baffi” tra le diverse varietà. Cereali coltivati in uno dei campi catalogo del gruppo, ottenuti da semente antica e riproducibile

L’interesse dei bambini è davvero molto, come molte sono le loro domande e proposte. Quando vien loro detto “ogni una di queste varietà ha gusti e sapori diverse dalle altre”, ecco subito la loro richiesta “sarebbe davvero bello poter assaggiare tutti quei cereali".

Così, grazie all’impegno degli insegnanti e di Tiziana, gli allievi della scuola di Soranzen hanno potuto fare e assaggiare delle pagnotte ottenute da una miscela di farine di diverse varietà di cereali, alcuni macinati al momento con un piccolo mulino; hanno degustato dei cereali mantecati e perfino una cioccolata calda fatta con il latte ottenuto in classe partendo da semi di riso rosso e avena.

Nonostante una serie di difficoltà legate ai pochi spazi utilizzabili nel giardino della scuola, a fine ottobre sono state seminate nove varietà di cereali, tre in un cassone e sei in vaso. Questo capo catalogo di cereali antichi è stato sicuramente il più osservato e “coccolato” dei cento realizzati dai componenti o sostenitori del gruppo








In inverno c’è ben poco da seminare e quindi di semi si può parlare, i semi si possono vedere (molto apprezzata la collezione di oltre 40 varietà di fagioli tipici e locali mostrata e raccontata ai bimbi).. coi semi si può anche giocare. Un giocare educativo. Grazie a una psicomotricista che fa parte del gruppo sono state fatte una decina di lezioni in cui i bimbi ripercorrevano la storia di “Mino Semino”, un piccolo seme che cercava il modo più adatto a lui per seminarsi. In una lezione i bambini usavano una sorta di paracadute, in un altra si travestivano per essere più appetibili da qualche animale.. in un percorso emozionale/sensoriale/motorio molto vivo, sentito,giocoso.


L’entusiasmo, la passione,il coinvolgimento di questi bimbi e degli insegnanti della Scuola, ha convinto i componenti del gruppo ad affidare a loro i tanto preziosi “semi di Nonno Mario..

Ma chi è questo “nonno Mario”? In realtà noi nonno Mario non lo abbiamo mai conosciuti direttamente, abbiamo pero’ conosciuto sua nipote, che durante una delle tante giornate di informazione su biodiversità e su coltivare sano e sostenibile, promosse del gruppo, ci ha avvicinato e affidato le sementi del suo nonno recentemente scomparso. “..per anni si è coltivato un bel orto e si è sempre riprodotto una miriade di sementi.. piselli, coste, fagioli, insalata e tanto altro.. ora che lui non c’è più.. non voglio che vadano perse..

Una gran bella responsabilità, non c’è dubbio. Non abbiamo voluto affidare quei semi a destra e manca, in questo o quello scambio sementi.. in cui spesso si trovano persone che
prendono i semi e di cui poi si perde ogni traccia.. li abbiamo tenuti da parte per un’occasione speciale, per dei bimbi speciali.. per gli allievi della scuola primaria di Soranzen



Purtroppo pero’ i bei progetti si scontrano a volte con la dura realtà, che in questo caso prende le sembianze del non poter smuovere il poco terreno di cui dispone la scuola.. ma dato che molti di noi conoscono il buon Fukuoka e la sua rivoluzione del filo di paglia.. abbiamo subito predisposto un bel orto “rialzato”, senza smuovere il terreno e usando fieno e terra.. il classico orto a lasagna. Ovviamente un orto biologico, ricco di biodiversità e senza uso di chimica di sintesi (è "criminale" usare la chimica di sintesi soprattutto negli orti scolastici)

E’ difficile trovare parole adeguate per esprimere la gioia e l’ entusiasmo di quei bimbi alle prese con semi, piantine, aromatiche.. con semine e annaffiatura.. sicuramente ai loro sorrisi si univano quelli di qualcuno che da lassù era felice di sapere i suoi semi in così buone mani..anzi manine..



Oggi 29 luglio abbiamo deciso di andare a trebbiare i cereali e sistemare un po’ l’orto.. certo è folle pensare che dei bambini che sono in vacanza tornino a scuola per dedicarsi all’orticoltura..e invece..erano davvero tanti quelli che hanno contato quanti semi ci sono in una spiga di Risciola o di Piave o messo in fermentazione i semi dei primi pomodorini.

Davvero bello raccogliere assieme zucchine e sedano, coste colorate e melanzane,basilico all’anice e menta.. e ancora più bello vedere i bambini felici che se ne tornavano a casa con i frutti del loro amato orto.. dell’orto di Nonno Mario.. dell’orto dedicato ai nonni che nei secoli hanno conservato e tramandato la biodiversità”



..ci dispiace di non poter pubblicare nessuna foto dei volti
sorridenti dei bambini che hanno partecipato a questo progetto.. siamo certi che sarebbero bastati quei sorrisi a descrivere appieno la bellezza di questo stupendo e per noi emozionante percorso..

Pericolo DISERBANTE nelle scuole???

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   PERICOLO DISERBANTE NELLE SCUOLE ??
La scuola sta per iniziare.. e proprio in questi giorni che anticipano la riapertura di molti plessi scolastici, tanti genitori ci stanno scrivendo e contattando.

Genitori molto preoccupati dal fatto che gran parte degli spazi adiacenti la scuola sono più o meno inerbati ed il loro timore è che per “ripulirli” vengano usati dei diserbanti chimici, soprattutto il diserbante più usato e discusso al mondo, il famigerato “glifosate”.


La preoccupazione è più che giustificata dato che questo principio attivo è stato pesantemente messo sotto accusa dallo IARC (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) che lo ha classificato “probabile cancerogeno”. Del resto sono già diversi anni che associazioni e centri di ricerca indipendenti sfornano analisi e documentazioni dettagliate che evidenziano la pericolosità del glifosate, sia sulla salute pubblica che sull’ ambiente(comecertificato dal ISPRA)



Il consiglio che noi diamo a tutti coloro che ci contattano (e che ci sentiamo di rivolgere a chiunque sia preoccupato per questo rischio di utilizzo di diserbanti negli spazi adiacenti la scuola)è di rivolgersi all’Ufficio Tecnico Comunale o al Sindaco, sia per manifestare la loro preoccupazione che per ricordare che il glifosate era già vietato dal 13/02/2014, giorno dell’entrata in vigore del PAN (piano di Azione Nazionale), ma che c’è una recente normativa Statale (decreto dirigenziale 9 agosto 2016) che:

modifica le condizioni d’impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate revocandone l’impiego:



nelle aree frequentate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili di cui all’articolo 15, comma 2, lettera a, decreto legislativo n. 150/2012 quali: parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie”



Ovviamente confidiamo nel buon senso dei nostri amministratori che, consci della pericolosità di certi prodotti, non li possono (e non devono) usare soprattutto in aree così delicate e frequentate da bambini. Crediamo pero’ che la vigilanza, da parte di genitori e cittadini, debba essere puntuale e costante. Se si notano aree di erba ingiallita o operai comunali intenti a spruzzare prodotti sia nelle vicinanze delle scuole, ma anche in parchi, aree verdi, ospedali, è indispensabile fare foto, video e segnalare il tutto agli amministratori competenti, chiedendo spiegazioni e il principio attivo utilizzato (che sono obbligati a comunicare).


Come Gruppo Coltivare Condividendo siamo, da subito, disponibili a fornire tutta la documentazione e i facsimile di lettera da inviare a Sindaco e Amministratori, ma siamo speranzosi che il buon senso prevarrà e non ci sarà nessuno che per superficialità, approssimazione o comodità metterà a rischio la salute di bambini e insegnanti

Cogliamo l’occasione per augurare a tutti un buon (e sano) avvio di anno scolastico !!!!!!!!!!!! ..magari con un bel orto (biologico e con sementi antiche) da costruire assieme..

COLTIVIAMO ASSIEME LA BIODIVERSITÀ..CONTRO OGNI MONOPOLIO

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..e adesso cosa facciamo?..e adesso cosa fate...?”
Domande che ci vengono rivolte, con una certa frequenza in questi ultime settimane, dopo che la Bayer ha acquistato (per la modica cifra di 66 miliardi) la Monsanto, dando così vita a un colosso che controlla gran parte delle sementi, dei pesticidi e delle medicine. Settori che stanno vedendo la fusione di altre grosse multinazionali DuPont con Dow Chemical, Syngenta con ChemChina e che quindi tende a concentrare nelle mani di pochi (e potenti) settori cruciali per il nostro vivere.

Certi, dinnanzi a questi enormi movimenti di potere e denaro la domanda sorge spontanea..
..e adesso cosa facciamo?..e adesso cosa fate...?”

Beh noi continuiamo a fare ciò che abbiamo sempre fatto.. recuperiamo, coltiviamo, selezioniamo, cerchiamo di migliorare dal punto di vista genetico rendendo più resistenti e produttive le varietà antiche..locali..tipiche.. riproducibili.. cioè
quelle sementi che ci hanno lasciato i nostri padri, i nostri nonni e che abbiamo il dovere di donare ai nostri figli e alle future generazioni.
Sementi riproducibili, quindi non manipolate in qualche laboratorio, non modificate per renderle più adatte a metodi di coltivazione finalizzati solo al massimo profitto e alla massima resa (con abbondante uso di pesticidi, concimi chimici, ormoni ecc.).
Sementi riproducibili coltivate in modo sano e sostenibile, selezionate in campo (in modo partecipativo) e capaci di fornire un seme “tramandabile” di generazione in generazione
(a differenza degli ibridi, dei super ibridi, dei CMS “costruiti” dalle multinazionali che devono essere acquistati ogni anno)
Sementi riproducibili dai sapori unici e vari, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e alle diverse condizioni di terreni e clima, che amano sinergia e consociazioni.
Semi riproducibili che amano essere scambiati, condivisi, donati.. per far si che grazie alla biodiversità si costruisca una comunità di coltivatori e contadini che condividono non solo i semi, ma anche conoscenze, saperi e una bella energia.

Crediamo che i due progetti che abbiamo avviato e che stiamo portando a termine in questo 2016 siano la risposta migliore che possiamo dare a chi vede nelle mega fusioni tra multinazionali del settore agro-chimico-sementiero, il capolinea di ogni agricoltura sana, indipendente e bio-diversa. (e quello che stiamo facendo noi è portato avanti anche da tantissime altre associazioni, gruppi e realtà italiane e non)
Il progetto “l’orto di nonno Mario” fatto con la scuola di Soranzen (Cesiomaggiore BL) e il progetto di “miglioramento genetico partecipativo” di varietà antiche, locali, tipiche e riproducibili” oltre a darci tante belle soddisfazioni e sensazioni, crediamo siano importanti momenti di divulgazioni (di conoscenze, saperi, esperienze) e costruzione condivisa.

Delprogetto con la scuola di Soranzen abbiamo già parlato a lungo, ma vista la gran bella esperienza fatta ci piacerebbe molto coinvolgere anche altre scuole nel progetto, unendo la coltivazione dell’ orto (biologico e con sementi antiche) con momenti dedicati alla realizzazione e degustazione di pietanze. Inoltre, nell’ambito di “chiamata a raccolto 2016 (che si terrà a Sedico-BL- domenica 27 novembre) stiamo pensando a momenti dedicati ai bambini e alle scuole.
Per quel che riguarda il progetto di “miglioramento genetico partecipativo” possiamo dire che l’entusiasmo dei 20 partecipanti e l’annata particolarmente favorevole alla coltivazione del fagiolo, ci ha dato dei risultati davvero ottimi, sia per quel che riguarda la qualità del seme ottenuto che la quantità
Gli appezzamenti per la selezione e il miglioramento genetico partecipativo delle varietà di fagiolo sono sparpagliati in varie zone del territorio dolomitico, dal primiero al cadore, dallo zoldano al feltrino, dal bellunese a Quero e all’alto vicentino. Per quel che riguarda invece la sola “moltiplicazione” (con selezione in campo della semente) i partecipanti sono stati diverse decine e le località di coltivazione hanno toccato paesi e luoghi di veneto, friuli e trentino.

A ogni selezionatore sono stati consegnati i fagioli per seminare circa 100 tutori (su ogni tutore è stato fatto arrampicare un solo fagiolo per poterlo studiare e catalogare al meglio). Il progetto ha visto una serie di incontri informativi e formativi di condivisione di esperienze e problematiche sia in aula che in campo. Sempre in campo una lezione teorico pratica dell’agronomo Luca Conte, molto utile e illuminante. Ogni pianta di fagiolo è stata identificata e segnata in base alla sua precocità, salubrità, produttività, vigoria e in base a questi (e altri) parametri scelta o meno per fornire i semi

In questa fase siamo in pieno raccolto. Vengono raccolti i baccelli secchi solo dalle piante selezionate (le altre forniscono invece fagioli da degustare e assaporare).
Dopo la raccolta i baccelli vengono lasciati qualche giorno al solo, poi vengono sgrananti, selezionati e fatti asciugare qualche altro giorno all’ombra. Poi si passano in congelatore per almeno una decina di giorni

Le varietà che abbiamo selezionato sono le seguenti:

fagiolo BONEL (recuperato e tipico della zona di Fonzaso) fagiolo alto, produttivo, ottimo sia fresco che secco. Fiori bianchi, baccello giallastro. Fagiolo bislongo, tendente al piatto. Da fresco è bianco, poi colore crema. Buccia fine, sapore delicato

fagiolo GIALLET (tipico della valbelluna) fagiolo alto, tendenzialmente piccolo, tondeggiante. Fiori bianchi, baccello giallastro, fagiolo tondo, piccolo e giallo. Buccia fine e sapore delicato

fagiolo RIGA d’ OROè un borlotto molto coltivato in valbelluna (ma anche in altre zone es. Posina). Fagiolo alto, molto produttivo. Fiori bianchi e baccello tendenzialmente striato di rosso. Fagiolo tondeggiante (ma varia facilmente di forma) color crema di fondo con una striatura (a chiocciola) color giallo scuro-marrone. Buccia fine, molto buono

fagiolo BALA ROSSA feltrina è un ottimo borlotto molto coltivato in valbelluna. Fagiolo alto, molto produttivo. Fiori bianchi e baccelli striati di rosso vivo. Fagiolo tondeggiante, sfondo bianco rosato e striature rosse. Buccia fine e molto buono

fagiolo di SANT’ANTONIO varietà poco nota, alta e tendenzialmente tardiva. Fagiolo bianco, leggermente allungato, con chiazza (che ricorda vagamente un frate) nera in corrispondenza dell’ilo.

 

Fagiolo BIANCHET fagiolo basso, recuperato in zona Arten-Fonzaso dove un tempo veniva coltivato sotto le viti. Molto precoce e di buona produzione. Fiore bianco, baccello giallognolo, fagiolo tondo e bianco, buccia fine e sapore delicato

fagiolo MASELETA ROSSA (guancia rossa) fagiolo recuperato a Fonzaso. Alto tendenzialmente tardivo Fiori bianchi e baccello giallastro. Fagioli grossi, tondi, per metà bianchi e per metà rossi.

Fagiolo della SUORA fagiolo alto con fiori bianchi e baccello giallognolo striato. Il seme è tondeggiante metà bianco e metà nero

Per il progetto di moltiplicazione dei fagioli varietà antichi, tipici e locali sono invece state individuate una trentina di varietà tra le quali:

tegolina bisbolada (o dell’abbondanza), fagiolo basso
Fumolet, borlotto precoce, bianchet alto, Monachella, fagiolo del frate, borlotto antico, fagiolo dalla riga blu, fasole bianche e colorate, fasol macià, fasol de la bareta, rossoni del cadore…


 

 





Tutti i fagioli (oltre 40 varietà) della mostra del gruppo Coltivare Condividendo e i risultati del progetto di selezione partecipata verranno illustrati durante CHIAMATA A RACCOLTO 2016 che anche quest’anno si terrà a Sedico (BL) presso Villa Patt, domenica 27 novembre. In quell’occasione arriveranno nel bellunese una serie di gruppi, associazioni e realtà di “salvatori di semi” che mostreranno le loro collezzioni, scambieranno e doneranno le loro preziose sementi.. per stimolare sempre più un coltivare sano, sostenibile, biologico (senza chimica di sintesi) e incentrato sulla biodiversità..su sementi non manipolate ma adattate a climi e situazioni.. perché..
LE SEMENTI NON SONO DELLE MULTINAZIONALI.. NON SONO DEI GOVERNEI E NEMMENO DEI CONTADINI..
LE SEMENTI SONO DEI BAMBINI….. 
 

CHIAMATA A RACCOLTO 2016.. aiutateci a organizzarla

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Anche quest’anno torna l’ormai consueto appuntamento con CHIAMATA A RACCOLTO..che ..in questo 2016.. si terrà

DOMENICA 27 NOVEMBRE a SEDICO (BL)

presso Villa Patt (spazio coperto e riscaldato)

avrà inizio alle ore 10, per terminare verso le 19



La giornata sarà ovviamente incentrata sulla mostra, lo scambio, la donazione di sementi che vengono definite antiche.. tipiche.. locali.. ma che noi amiamo chiamare SEMENTI NON MANIPOLATE E RIPRODUCIBILI !!!

Sementi che sono state riprodotte e tramandate di generazione in generazioni, che si sono adattate a climi e terreni, che hanno mantenuto nel tempo la loro vitalità.

Sementi che dovrebbero essere la base essenziale di un agricoltura sana, sostenibile e "biodiversa."


Ma oltre ai semi si scambieranno anche conoscenze, saperi, pratiche.. si instaureranno relazioni e contatti..si assaporeranno cibi e.. una bella energia..



Siamo ancora in piena organizzazione di “chiamata a raccolto” e, pur essendoci già delle presenze certe, la possibilità di partecipare (anche con idee, proposte e suggerimenti) alla giornata è ancora possibile



Quattro gli spazi.. gli ambiti.. che daranno vita all’evento.

Il primo è LO SCAMBIO SEMI..(che si terrà all’interno di Villa Patt) già oltre la decina le conferme di associazioni, realtà, gruppi che torneranno a Sedico con il loro carico di legumi, cereali, orticole, fiori,, ma anche conoscenze, saperi, pratiche e segreti per coltivare, riprodurre e conservare sementi

Coloro che desiderano avere un tavolino per scambiare le loro sementi possono mandare una mail a: coltivarcondividendo@gmail.com 
e noi saremo molto felici di trovare loro uno spazio



il secondo spazio è quello dedicato alle SCUOLE.(anch’esso localizzato all’interno della Villa) Certa la presenza degli ormai storici “bambini pirata” che porteranno da Mogliano il loro forziere zeppo di semi, di mandala e di esperienze per davvero straordinarie. Certa anche la presenza della scuola primaria di Soranzen, ascesa agli onori della cronaca per l’ormai noto “orto dedicato ai nonni che hanno salvato la biodiversità” orto scolastico realizzato coi semi di nonno Mario..

Ovviamente qualsiasi altra scuola che vorrà venire a
“chiamata a raccolto” per scambiare i semi dei loro orti o per raccontarci esperienze germogliate dal coltivare a scuola sarà ben gradita. Per aderire alla giornata o per informazioni mandare una mail a coltivarcondividendo@gmail.com

Durante il pomeriggio di domenica 27 novembre nella sala conferenze di Villa Patt ci saranno una serie di conferenze e premiazioni dedicate alle scuole



il terzo spazio è quello del mercatino di prodotti locali, biologici e sani. Il mercatino si terrà nell’ampio piazzale e sotto i portici della Villa (spazio aperto).

Il mercatino sarà gestito dall’associazione Dolomiti bio ed è a questa associazione che serve mandare la mail di richiesta di
partecipazione (indicando nominativo e località di provenienza dell’azienda, partita IVA, prodotti proposti. Metodi di coltivazioni ed eventuali certificazioni) Indirizzare le richieste a info@dolomitibio.it

L’auspicio è di dare spazio ad aziende locali, biologiche, che propongono prodotti ottenuti da sementi antica e riproducibile. E' bene che le richieste di partecipazione arrivino entro domenica 12 novembre.



il quarto spazio sarà quello dedicato ai CONVEGNI (che di terranno presso la sala convegni di villa Patt). Già certo quello di sabato 26 novembre dalle ore 17.30.

Convegno che sancirà il via ufficiale a “chiamata a raccolto” e che sarà dedicato al FAGIOLI (nell’anno internazionale dei legumi..è d’obbligo).

Una serie di relatori ci parleranno del fagiolo e porteranno le loro esperienze per quel che riguarda la selezione in campo dell’ importante legume

Non ancora definiti i convegni di domenica 27 novembre



Ma a “chiamata a raccolto 2016” non mancherà nemmeno la possibilità di pranzare (con piatti tipici.. i prodotti per realizzarli sono stati acquistati da produttori locali bio)

di ascoltare musica, ballare e intrecciare una miriade di relazioni..



VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!

per ulteriori informazioni e per dare la disponibilità di dare un qualsiasi tipi di aiuto.. (sempre molto gradito) contattare il Gruppo Coltivare condividendo 
 

CHIAMATA A RACCOLTO 2016

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CHIAMATA A RACCOLTO 2016

..scambiare o donare sementi riproducibili.. non manipolate.. e con esse condividere conoscenze.. saperi.. metodi ..storie..
Una pratica antica quella dello "scambiare sementi" che torna ad essere di grande attualità in tempi in cui le grosse multinazionali sementiere controllano la stragrande maggioranza dei semi.. e vi è..sempre più forte.. l'esigenza di un coltivare sano.. sostenibile rispettoso di terreno..paesaggio..salute.. della biodiversità
Il donare un seme.. una conoscenza costruendo una relazione..una comunità.. un percorso condiviso..

Ormai ci siamo.. anche quest’anno “CHIAMATA A RACCOLTO” sta aprendo i battenti
Il programma è ormai definito e i semi “riproducibili e non manipolati” quasi pronti.
Chiamata a Raccolto 2016”.. la giornata dedicata alla biodiversità, ai semi antichi, al coltivare sano e sostenibile..al costruire comunità e relazioni partendo dalla Terra e del Seme.. avrà anche quest’anno un preambolo.
SABATO 26 NOVEMBRE presso la “sala conferenze” di Villa Patt di Sedico (BL) alle 17.30 , verrà brevemente presentata la manifestazione, prima di dare avvio a un convegno dedicato ai fagioli (questo 2016 è stato dedicato da Fao e nazione Unite ai legumi). Parleremo di metodi di coltivazione, di metodi di selezione e dei progetti che sono stati realizzati sia in provincia di Belluno che in aree limitrofe (per recuperare, riprodurre, coltivare e migliorare in campo varietà di fagioli tipici e locali).
Il clou di “Chiamata a raccolto” sarà:
 DOMENICA 27 NOVEMBREquando a Villa Patt di Sedico (BL) giungeranno una ventina di associazioni, realtà, gruppi e singoli “salvatori di sementi”
Dalle ore 10 circa all’interno della villa (quindi in spazio coperto e riscaldato) prenderà avvio la giornata di mostra, scambio, donazione di sementi antiche, tipiche, locali, riproducibili e non manipolate (seguendo i principi proposti da Rete Semi Rurali) L’INGRESSO E’ OVVIAMENTE LIBERO !!!
Quest’anno abbiamo riservato una stanza, la stanza centrale della villa, ai BAMBINI. Abbiamo la fortuna di ospitare per l’ ennesima volta i BAMBINI PIRATA che da San Donà di Piave ci porteranno semi, racconti, percorsi e progetti concretizzati in questi anni. Ma con loro ci saranno anche scuola da Mogliano Veneto e.. GRANDE NOVITÀ.. anche una serie di scuole bellunesi. Gli orma
i celebri bambini della scuola primaria di Soranzen (Cesiomaggiore) che si sono presi cura e hanno moltiplicati i semi donati da un nonno (nonno Mario) e che ci presenteranno i semi e i nuovi progetti in programma. Ci saranno anche la scuola media di Cesiomaggiore, l’asilo di Bribano (premiato con un premio nazionale) e altre scuole di Sedico. Quindi una bella ventata di energia ed entusiasmo che si unirà a “nuovi” e “vecchi” ospiti di Chiamata a Raccolto. Non possiamo non citare gli “storici” amici che anche quest’anno arriveranno a Sedico a mostrare, scambiare e donare i loro semi, tra essi: Antonio Cantele (Asiago), gli austriaci di Arche Noah, Civiltà Contadina, Seed Vicious, gli Amici dell’Orto2, SeMi Scabi, Adipa Triveneto, la Pimpinella (dal trentino), Cultura Contadina (da Bergamo), altro mercato di Mogliano, Progetto gaia, il Punto macrobiotico di Belluno, l’ecovillaggio Corte del Vento e amici dalla Valle d’Aosta e dallla Campania. Ci saranno anche dei tavoli a disposizione di tutti coloro che vorranno venire a fare un breve scambio di sementi
Oltre alla stanza dei bambini ci sarà anche la “stanza del MAIS”. Protagonista assoluto Diego Pizzolato da Marano che condurrà a Sedico una miriade di appassionati (passione molto contagiosa) e un mulino auto prodotto.

Troveranno spazio all’interno della Villa anche i banchetti di Rete Semi Rurali, di laboratori per bambini e alte interessanti realtà locali e non.

Ovviamente ci saranno anche i banchetti degli organizzatori di Chiamata a raccolto e cioè del Gruppo Coltivare Condividendo che quest’anno si dividono in 4 postazioni. Quella classica della mostra, scambio e donazione sementi. Quella che si occuperà del dare informazioni, del raccogliere semi, proposte e critiche da parte dei visitatori. Ci sarà anche un banchetto dedicato alla “selezione partecipativa e miglioramento genetico delle varietà locali” dove si presenteranno i risultati dei progetti realizzati dai gruppi di “moltiplicazione” e di “selezione” in questo 2016. Si raccoglieranno anche adesioni da parte di coloro che vorranno partecipare a questi progetti ottenendo pertanto un po’ di più semi di quelli ottenuti nei classici scambi.
Per finire una postazione dove si potranno “sostenere” i progetti del gruppo coltivare condividendo. Un sostegno che puo’ essere una volontà di partecipare ai progetti, di mettere a disposizione conoscenze e saperi, ma anche un offerta per finanziare uno dei tre progetti che verranno presentati:
1- PROGETTO SCUOLE realizzazione orti scolastici.. lezioni sulla biodiversità e il coltivare sano..visite in campo e orto
2-PROGETTO SELEZIONE PARTECIPATA VARIETA' LOCALI E RIPRODUCIBILI ..recupero, moltiplicazione, selezione, miglioramento genetico in campo e distribuzione sementi antiche, non manipolate e riproducibili progetti, aperti a tutti, di selezione in campo di fagioli, mais, cereali
3-
COSTRUZIONE DI UNA FILIERA LOCALE DI VARIETÀ ANTICHE NON MANIPOLATE E RIPRODUCIBILI partendo dalle sementi selezionate e migliorate costruire una filiera locale con acquisto attrezzature condivise e a disposizione di tutti. Organizzazione di eventi informativi e di degustazione coinvolgendo coltivatori, scuole, ristoratori, nutrizionisti…
Ovviamente potranno essere proposti e sollecitati altri progetti e collaborazioni

Ci sarà poi l'opportunità di assaporare dei piatti tipici locali fatti con prodotti forniti da aziende locali: Minestrone, orzotto, polenta e formaggio alla piastra, cavolo, fagioli e patate. Menù curato e distribuito dalla Pro Loco di Sedico

Come ogni anno in contemporanea a Chiamata a raccolto ci sarà, nel cortile adiacente la Villa, il mercato contadino delle produzioni sane, tipiche, genuine.
Mercatino curato dall’associazione Dolomiti bio. Presenti anche vari artigiani
Ricordiamo che il mercatino ...nasce dal desiderio di stimolare una collaborazione tra aziende locali e “salvatori di sementi”.Collaborazione che significa anche partecipazione o condivisione di progetti tesi al far conoscere, coltivare,migliorare e diffondere le sementi antiche e le produzioni da esse ottenute

Avendo a disposizione anche una bella sala conferenze, abbiamo pensata di utilizzarla con una serie di convegni. Domenica 27 novembre parleremo di:
dalle ore 10.30 alle 12.00– il coordinamento zeroOGM ci parlerà di TTIP – CETA – OGM e ci farà una relazione dell'incontro di Nyeleni tenutosi in Romania il mese scorso tra varie realtà e movimenti legati al mondo dell'agricoltura (tra gli altri viacampesina)
dalle ore 12.00 alle 14.30 l’associazione Liberamente Valbelluna ci parlarà di rigenerazione e fertilità del suolo grazie a importanti tecnici ed esperti
dalle ore 14.30 alle 15,00 ci sarà la premiazione dei bambini della scuola dell’infanzia di Bribano che hanno vinto un premio per un video da loro realizzato
che verrà proiettato per l’occasione
dalle ore 15,00 alle 16.00 premiazione di due scuole di Sedico
dalle ore 16,00 alle 17.00 confronto tra allievi e docenti su alcuni progetti, inerenti alla biodiversità e al coltivare l’orto scolastico realizzati dalle varie scuole presenti a chiamata a raccolto 2016

Novità di questo 2016 saranno i balli e le danze, dalle 17.00 presso il salone adibito a sala da pranzo della Villa si esibiranno i Stala Fioii’s concerto di balfolk con musiche popolari e danze

Chiamata a raccolto sarà questo e tanto altro..un bel mix di entusiasmo, di energia vitale dei bambini, di passione, conoscenza ed esperienza di tanti gruppi e realtà, di coltivatori ed appassionati. Ma soprattutto tanto amore per la Terra, per i semi..vitali, non manipolati e riproducibili, per il costruire assieme agli altri, per il condividere.

Vi aspettiamo a Sedico!!!! per costruire assieme una bella giornata ricca di idee, proposte, collaborazioni e tante, tantissime sementi!!!!

10.000 Grazie a tutti i partecipanti a Chiamata a raccolto 2016

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Un grazie di cuore  a tutte  a tutti coloro che hanno partecipato a "chiamata a raccolto 2016", che hanno contribuito a costruirla, a realizzarla e a renderla una giornata per davvero speciale
..molto l'energia e le sensazioni positive raccolte domenica.. ci daranno ulteriore forza e determinazione nel portare avanti i nostri progetti (aperti a tutti) Grazie "dieci mila" !!!!
(di seguito un breve resoconto della giornata) 

chiamata a raccolto”, l’appuntamento di fine novembre organizzato dal gruppo coltivare condividendo ha richiamato, anche quest’anno, a Villa Patt di Sedico migliaia di
persona, qualcuno ha stimato siano state superate le diecimila presenze. Pezzo forte dell’iniziativa la “mostra, scambio, donazione di sementi antiche, tipiche e locali”. Oltre venti le associazioni, realtà e gruppi provenienti da svariate regioni d’Italia e dall’estero per raccontare i loro progetti a difesa e diffusione della biodiversità, per mostrare e donare le loro sementi, per intrecciare contatti e relazioni. I visitatori hanno così potuto
ammirare delle vere e proprie rarità, come il fagiolo più grande e quello più piccolo al mondo, quello brillante, ma anche il cetriolo dell’ Himalaya, le patate bianche boliviane, mais neri, ortaggi e fiori di mezzo mondo.

Il cuore pulsante di “chiamata a raccolto 2016” sono stati pero’ i bambini, ben nove scuole presenti. Bambini che hanno colorato di energia, vitalità ed entusiasmo le sale di Villa Patt. Molto belli, coinvolgenti e vivi i progetti costruiti dalla scuole di Soranzen, Cesiomaggiore, Sedico,
Bribano, Auronzo e del sandonatese.

Bambini che hanno raccontato dei loro orti scolastici, che hanno donato semi e mandala, che hanno preso in affido semi e varietà, per lo più locali, per rendere ancora più ricchi e belli i loro orti. Significativa anche l’idea di avviare una collaborazione tra le scuole presenti (progetto aperto anche ad altre scuole) e le associazioni di “salvatori e custodi di semi” in primis col gruppo coltivare condividendo



Molto frequentate anche le conferenze che hanno trattato tematiche assai varie, dagli OGM, al Ttip, dalla permacultura, della rigenerazione del suolo, di progetti di selezione dei semi e di progetti scolastici. Sala affollata per la premiazione delle
scuole.

In tanti hanno fatto incetta dei prodotti locali, biologici, sani e genuini del mercatino.

Prosegue la collaborazione tra aziende locali e “salvatori di semi”, è vitale che si tornino a vedere sui banchi di vendita le varietà tipiche del territorio, fagioli, mais ma anche patate e ortaggi.


Siamo estremamente soddisfatti per l’esito di questa giornata, che anche quest’anno è stato certificato essere una tra le più
frequentata a livello nazionale in ambito di scambio sementi. Ma al di là dei numeri e delle presenze cio’ che più ci da soddisfazione è l’aspetto culturale dell’evento, lo spessore degli espositori e di chi è venuto (anche dal Sud Italia) per essere presente a un appuntamento che è ormai ritenuto “imperdibile” per esperti e appassionati del settore.

E’ bello e importante che cio’ avvenga in provincia di Belluno, un territorio ricchissimo di biodiversità, che nonostante sia ritenuto decentrato, marginale, poco significativo a livello agricolo.. in questo caso diventa centrale.

Un grazie sentito all’Amministrazione Comunale e alla Pro Loco di Sedico, ai tantissimi visitatori ed espositori e un grazie immenso a tutti i bambini, ai loro insegnanti e genitori che hanno dato un senso ancora più profondo a “chiamata a raccolto”. Ci hanno fatto capire quanto è vitale, ma anche semplice e istintivo il gesto di salvare un seme e di affidarlo poi alla Terra 

..UN IMMENSO GRAZIE A TUTTE E TUTTI ANCHE DA...
Barbara e Mirco
Luca e Ilaria
 
Caterina e Gioia

Progetto selezione e miglioramento di varieta' antiche di fagioli

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Uno dei progetti più importanti che abbiamo costruito e realizzato in questo 2016 è stato quello della "selezione e miglioramento genetico partecipativo delle varietà antiche, tipiche  e locali". 
Progetto che ha riguardato varietà di fagioli e mais. Una ventina le realtà (aziende, auto produttori, coltivatori) coinvolte per quel che riguarda i fagioli (le varietà selezionate sono state: Bonel, Maseleta rossa, sant'Antonio, Balla Rossa, Fasol da la Riga d Oro, Gialet e Bianchet) e una decina per il Mais.
I progetti sono stati costruiti in maniera partecipata, sia in fase di progettazione che di realizzazione. Molte le serate ma anche gli incontri in campo utili per condividere metodologie di coltivazione (escludendo a priori ogni prodotto chimico di sintesi), di cura e selezione delle diverse varietà.
Per quel che riguarda la "moltiplicazione" delle varietà si è scelto di far arrampicate sui tutori 3 piante per tutore, mentre per la selezione si è optato per la coltivazione di una sola pianta per tutore. Condivise anche le metodologie di selezione sia in campo (aspetto fondamentale) che a baccello sgranato  
Grazie ad un annata particolarmente favorevole la quantità di "buon seme" prodotto è stata decisamente buona.
Ovviamente il progetto verrà riproposto anche nel 2017 e vi potranno partecipare sia coloro che lo hanno fatto lo scorso anno, ma anche tutti coloro che vorranno impegnarsi in questo importante progetto per aumentare e migliorare (anche dal punto di vista genetico) le varietà riproducibili, non manipolate, antiche e tipiche del nostro territorio.
Chiunque desideri partecipare al progetto ci contatti quanto prima. 
A metà gennaio previsti i primi incontri preparatori  

Di seguito il resoconto di un incontro formativo tenutosi in Valle di Seren (località San Siro) con il tecnico Luca Conte che ha tenuto una lezione in campo al gruppo di selezione fagioli 
(articolo scritto da Serena Turrin)


LUCA CONTE IN VAL DI SEREN PER UN 

INCONTRO SULL’AGRICOLTURA BIOLOGICA DI 
MONTAGNA

Venerdì 16 settembre 2016 dalle ore 15.00 alle ore

 18.00, presso l’Agricola “Anemos” nella frazione di 

San Siro, comune di Seren del Grappa, si è svolto un 

incontro di carattere tecnico-agronomico con 

l’esperto nella coltivazione biologica di ortaggi, Luca 

Conte*.


Erano presenti una quindicina di titolari di aziende

 agricole nonché agricoltori ma anche appassionati 

dell’agricoltura biologica di montagna, delle province 

di Belluno e Trento come: Nicola De Paoli, Mirco 

d-Inca, Simone Gaio, Tiziana Cemin, Silvia Facchin, 

Johannes Keintzel, Tiziano Fantinel, Antonio Vago, 

Andrea Turrin, Rosemarie Walters e molti altri.


Dopo un breve saluto e scambio di informazioni relativo alle proprie realtà produttive si è passati in campo per osservare delle piante di leguminose, fagioli di alcune varietà del feltrino: Sant’Antonio, Bonei, Mame di Fonzaso, e altre colture erbacee (mais, altri cereali, insalate, ecc.). L’incontro prevedeva degli scambi culturali relativi all’autoproduzione di sementi.
Il tecnico Luca Conte, dopo una attenta e condivisa analisi e rilievi sullo sviluppo delle piante in campo (malattie, fisiopatie,) e delle tecniche colturali adottate in azienda, si è soffermato sulla selezione degli ecotipi locali. La selezione “deve essere condotta in relazione ai caratteri desiderati dagli agricoltori e consumatori come, la resistenza delle piante alle malattie e alla siccità, la scalarità nella maturazione dei frutti e dei semi, le caratteristiche organolettiche dei prodotti (buccia sottile, dolcezza, ecc.), nel caso dei fagioli, la capacità di mantenere la simbiosi con il rizobio, le rese, l’estetica, lo sviluppo vegetativo (vigoria) e altri”. Per quanto riguarda le tecniche colturali ha sottolineato l’importanza del compostaggio sia per il benessere del terreno (fertilità) che delle piante e ancora ha esordito con una frase molto forte e responsabile : “ bisogna amare il terreno come se fosse un componente della famiglia”.
La selezione degli ecotipi di specie locali e tradizionali, quasi scomparse, trova difficoltà quando questo processo viene condotto da singoli agricoltori o piccole realtà individuali, la strada lunga ma vincente è quella organizzata con metodo partecipativo dove i componenti del gruppo sono disponibili a confrontarsi sui dati raccolti, sulle esperienze di campagna, senza chiusure su quanto sperimentato a livello agronomico.
Molto interessante i suggerimenti sulla realizzazione dei cumuli come materiali per fertilizzare i terreni in agricoltura biologica, nello specifico: le materie prime impiegate (letame, liquame), i preparati biodinamici, i rapporti tra elementi chimici C/N, i materiali per la copertura (paglia, fieno, ecc.), i rivoltamenti, il colore, gli odori, la struttura, la sostanza secca, il rapporto acqua e s.s. insomma una lezione completa ed esaustiva partendo da degli esempi realizzati correttamente nell’azienda “Anemos”.
Nonostante la pioggia, il pomeriggio si è concluso con un convivio e la degustazione di alcuni prodotti della terra di stagione, mele, pere, pomodori, uva, pesche, tisane alle erbe spontanee, miele insomma un tripudio di colori, profumi e sapori della biodiversità coltivata.

Serena Turrin

Luca CONTE: Dottore in scienze agrarie, opera come agro-ecologo, fornendo assistenza tecnica “privata ed indipendente” ad aziende agricole. La sua attività professionale si svolge direttamente sul campo ed è rivolta soprattutto a piccoli coltivatori. Si interessa di sistemi di coltivazione condotti con minimi apporti energetici (acqua, lavorazioni, concimazioni, trattamenti), frutto dell’applicazione dei princìpi dell’ecologia alla coltivazione della terra. Nel 2012 si è specializzato in “aridocoltura”, cioè nella conoscenza e nell’uso di tecniche di coltivazione che non prevedono l'impiego dell'irrigazione. Scrive per le riviste “Bioagricultura” e “Vita in Campagna”. 


Molto apprezzati anche gli incontri a tavola degustando varieta'  tipiche e locali coltivate dai partecipanti al progetto

 

buon 2017 !!! sano, sostenibile, biodiverso..

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Auguriamo di cuore un
BUON 2017 !!!!!!
che auspichiamo all'insegna della BIODIVERSITA'
(del recupero, della coltivazione, della selezione e del  miglioramento  partecipato in campo delle varietà NON MANIPOLATE, RIPRODUCIBILI, tipiche e locali),
del COLTIVARE.. ma anche del mangiare, del vivere, SANO E SOSTENIBILE..
del COSTRUIRE ASSIEME progetti, iniziative, idee che contribuiscano a tutelare e diffondere la biodiversità, ma anche un' agricoltura relazionale che riteniamo vitale, soprattutto per il territorio che ci ospita.

Dal canto nostro ci ripromettiamo di portare avanti i tanti progetti che ci hanno dato soddisfazioni, belle sensazioni e una bella energia.. in primis il "progetto di selezione e miglioramento genetico partecipato in campo", ma anche la collaborazione con le scuole, soprattutto con la scuola primaria di Soranzen (Cesiomaggiore BL) che ha salvato e riprodotti i semi che un nonno (Nonno Mario) ci aveva affidato.
Speriamo che in tanti vogliano partecipare alle nostre iniziative, condividendo con noi suggerimenti, spunti, saperi, esperienze, per un costruire assieme che è centrale nel nostro agire.
In questo 2017 che la Fao e le Nazioni Unite hanno dedicato al turismo sostenibile.. auspichiamo che il coltivare sano (senza chimica di sintesi), locale, a basso impatto ambientale, "biodiverso" sia evidenziato come un qualcosa di centrale per un turismo per davvero sostenibile

Tanti cari auguri e buoni auspici per un 2017 vivo e vitale (come i semi riproducibili)
 

Video di "chiamata a raccolto 2016"

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E' passato un po' di tempo da quando migliaia di persone hanno affollato Villa Patt a Sedico in occasione di "Chiamata  a raccolto 2016"
Grazie a Caterina abbiamo la possibilità di rivivere e riassaporare frammenti e sensazioni di quella bellissima giornata



Ovviamente "ri-ringraziamo" tutti coloro che hanno contribuito a rendere "chiamata a raccolto" un momento per davvero speciale !!
Ripensare e rivivere quei momenti ci da una bella dose di vitalità e positività per dare maggiore energia ai vari progetti avviati in questo 2017. 
Nel "progetto riproduzione, selezione e miglioramento genetico partecipativo delle varietà antiche  e locali", nel "progetto scuole", nel "progetto costruzione di biblioteche delle biodiversità (luoghi in cui è possibile vedere e ricevere sementi antiche) e nei tanti progetti in cantiere .. c'è un bel po' di "energia condivisa di chiamata a raccolto"
Aiutateci a salvare e diffondere la biodiversità, le sementi che ci hanno lasciato i nostri avi, che non sono mai state manipolate in nessun laboratorio.. che sono RIPRODUCIBILI.. e potremmo lasciare in eredità ai nostri figli.. alle future generazioni..

Recuperare, moltiplicare, diffondere la biodiversità.. progetti 2017

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Recuperare, moltiplicare, migliorare, diffondere la biodiversità è una delle prerogative del Gruppo Coltivare Condividendo. Il tutto fatto in maniera partecipata e partecipativa, condividendo conoscenze, saperi, metodi e pratiche, avvalendosi della consulenza di tecnici ed esperti.

I semi che in questi anni abbiamo recuperato in zona, che abbiamo moltiplicato e migliorati geneticamente in campo, che abbiamo affidato a coltivatori affinchè li coltivassero in modo sano e sostenibili (senza uso di chimica di sintesi) NON hanno mai visto un laboratorio o una ditta sementiera. Sono sementi tramandate di generazione in generazione, che affideremo ai nostri figli e nipoti.

Con questo spirito stiamo avviando e continuando una serie di progetti anche in questo 2017.

Già partito il progetto di "moltiplicazione, selezione e miglioramento genetico partecipativo in campo di antiche varietà locali": Lo scorso anno questo progetto ci ha dato molte soddisfazioni, sia per il buon numero di partecipanti, che per i risultati ottenuti. Siamo riusciti ad aumentare la quantità di seme di una decina di varietà di fagioli, e accantonato una buona quantità di "buon seme" di 6 varietà di fagioli e 6 di mais. Sementi che non resteranno chiuse in un frigo ma verranno affidate a coltivatori desiderosi di prendersi cura di questa varietà "riproducibili e non manipolate".
Abbiamo già fatto i primi incontri, decisamente molto interessanti, con una quindicina di "nuovi" coltivatori, il progetto è comunque ancora aperto a chi desideri partecipare ai progetti sia di moltiplicazione che di selezione e miglioramento genetico in campo 
(lo scorso anno abbiamo adottato questa metodologia)

 Progetto scuole. Teniamo molto a questo progetto che prevede incontri in classe (teorici) in cui portiamo le sementi antiche bellunesi per farle conoscere a bambini e ragazzi, ma anche
collaborazioni per realizzare orti scolastici. Affidiamo sementi riproducibili e aiutiamo nella coltivazione (biologica) e selezione delle sementi. A cio', spesso, si affiancano progetti di psicomotricità e lezioni sulla nutrizione. Lo scorso anno abbiamo affidato alla scuola primaria di Soranzen (Cesiomaggiore) i semi di nonno Mario e i risultati di coltivazione e riproduzione sono stati decisamente buoni.
(per avere maggiori informazioni cliccare qui)

progetto "biblioteche dei semi" progetto il cui nome è ancora in definizione. Copiando progetti simili sparsi in varie realtà italiane, da quest'anno, costruiremo una serie di spazi in aziende e campi di partecipanti ai nostri progetti, delle vere e proprie biblioteche dei semi antichi. In questi luoghi sarà possibile vedere e conoscere una serie di sementi di fagioli, mais, cereali, orticole ecc... condividere conoscenze e ricevere dei semi di queste varietà, con l'impegno di restituirne una parte in futuro. 
Attualmente hanno aderito al progetto: 
- Az. Andrea Turrin (San Siro - Valle di Seren BL), 
- Vivaio biologico il Ruscello (Porcen di Seren del Grappa BL) 
- Johannes Keintzel (Maran di Sospirolo BL)  
- Az Simone Gaio (Imer - primiero TN) Ma come detto il progetto è in piena costruzione

Oltre a questi molti altri sono i progetti in costruzione, e siamo sempre disponibili ad accogliere ogni proposta ed iniziativa. 
Per ogni informazione siamo contattabili telefonicamente, via mail o in qualche piazza o luogo in cui siamo ben felici di portare le nostre sementi o raccontare le nostre esperienze
   

APPUNTAMENTI DI MARZO 2016

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Sono da poco tornati da Roma, dove sono stati mostrati durante la trasmissione televisiva Geo&Geo, e ora sono porti a girovagare per il Veneto. 
I fagioli antichi, tipici, bellunesi saranno protagonisti di una serie di manifestazioni che caratterizzeranno il mese di marzo.

Domenica 12 marzo saremo a CASTELFRANCO VENETO (TV) ospiti del ristorante stellato Feva. Un ottimo connubio biodiversità e cucina, sapori antichi intrisi di storia e tradizione affidati a capacità di proporre e accostare gusti. 
Per avere maggiori informazioni cliccare qui

Domenica 19 saremo invece a Mogliano veneto ospiti degli amici di altro mercato




Infine  il 26 marzo saremo a Lonigo (VI) alla giornata dedicata alla biodiversità

Vi aspettimo!!!!

Da aprile saremo invece presenti nel bellunese e in Primiero...
..tempo permettendo tornerà lo storico appuntamento con "CHI SEMINA RACCOGLIE" ...

Da non scordare che proseguono i nostri progetti in difesa della biodiversità   Per conoscerli cliccare qui

A scuola con Luca Conte

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A SCUOLA CON LUCA CONTE
 
SABATO 1 APRILE Coltivare Condividendo vi aspetta a Sedico presso Villa Patt per una lezione tenuta dall'agronomo Luca Conte (della Scuola
Esperenziale) sulla "fertilità del suolo e tecniche di coltivazione biologiche"
Il tutto avrà inizio alle ore 14.45 presso la sala conferenze

Al termine della lezione ci sarà la condivisione delle sementi per chi vorrà partecipare ai progetti di riproduzione, selezione e miglioramento genetico partecipativo in campo


Permacultura e Food forest 2017

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Permacultura e Food forest
La stagione 2017 è alle porte, e allora non bisogna arrivare impreparati!
Condividiamo con Voi 2 locandine interessanti: 
La prima si tratta di un corso di permacultura che si terrà a Valmorel

La seconda invece per un corso di Food Forest, che si terrà presso la biblioteca di Limana
E' proprio vero, non si smette mai di imparare. 
E allora che cosa aspettiamo?! Forza che c'è ancora posto!



SEMINATRICE MANUALE

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SEMINATRICE MANUALE

Di solito, nel periodo di ferma lavorativa, si passa molto tempo nel garage per riparare gli attrezzi mal conci dopo la stagione, o più semplicemente a ideare qualche nuova diavoleria da usare in campo.E allora oggi, vi regaliamo queste foto gentilmente offerte dal nostro amico DIEGO.

Si tratta di una seminatrice fai da te come si può ben vedere :-), ideata con un po di ingegno e buona volontà.




A volte basta davvero poco per fare con quelle cose che abbiamo attaccate alle braccia: LE MANI.

E voi???

Che cosa avete costruito?



Chi Semina Raccoglie

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Il gruppo Coltivare Condividendo, 
è lieto di invitarvi al prossimo evento che 
si terrà il 23 aprile a Porcen
Ci aspetterà una giornata con una bella 
passeggiata didattica dove potremmo imparare 
a riconoscere le erbe spontanee,
una prova in campo che fa sempre bene per togliere la ruggine di dosso,
il pranzo,
e per concludere la Musica!, accompagnata dal gruppo
Al Tei,
e tanta allegria!
Vi aspettiamo!!

CHI SEMINA RACCOGLIE.. RITORNA!!!

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Tutto..o quasi..ebbe inizio in un' assolata giornata di fine febbraio 2010.. la prima giornata di mostra e scambio sementi organizzata dal gruppo coltivare condividendo.. giornata che intitolammo.. "chi semina raccoglie"
A distanza di 7 anni..
... CHI SEMINA RACCOGLIE RITORNA !!!!!
Cambia il luogo e la data ma lo spirito, l' energia e il desiderio di condividere sementi.. piantine.. (non ibride e non manipolate..ma riproducibili e vitali),, conoscenze.. saperi ed esperienze è rimasto lo stesso

CHI SEMINA RACCOGLIE... ritorna
DOMENICA 23 APRILE 2017 
a PORCEN dI SEREN del GRAPPA (BL)
La giornata dedicata alla biodiversità, al passeggiare tra erbe spontanee e natura.. allo sporcarsi le mani con prove pratiche in campo.. avrà inizio alle ore 10 quando, nei pressi del "Casel di Porcen", sarà possibile visitare la mostra delle sementi antiche bellunesi e scambiare semi e piantine, ovviamente da sementi antica, riproducibile e non manipolata.
Non mancheranno spazi dedicati ai bambini e laboratori di vario genere.
Dalle ore 11 chi vorrà potrà partecipare a una escursione con riconoscimenti di piante spontanee e illustrazione delle tipicità del territorio "porcenese".
Lungo il percorso (molto facile e accessibile a tutti)
previste alcune soste in campo dove verranno illustrate una serie di tecniche di realizzazione di cumuli sia per il compostaggio che per il coltivare diretta su cumulo caldo. Ci saranno anche dimostrazioni di uso di vanghe (anche auto prodotte)
Il tragitto terminerà al Casel di Porcen 
A caratterizzare il pomeriggio ci saranno due importanti momenti. Dopo un breve resoconto della mattinata e delle erbe spontanee trovate durante l'escursione, sarà possibile partecipare a un dibattito con una biologa nutrizionista che illustrerà i benefici delle leguminose nella nostra dieta
"Chi semina raccoglie" avrà un epilogo festoso e conviviale con l'esibizione (dalle ore 16) del gruppo folck "Al Tei" composto dai noti Toni Vago e Andrea   
Da Cortà.

Una giornata, quindi, all'insegna della convivialità, del coltivare sano, sostenibile e biodiverso.. del costruire relazioni condividendo conoscenze, saperi e una bella energia..
Vi aspettiamo a Porcen domanica 23 aprile !!!  

per chi vuole riassaporare le atmosfere della prima edizione di "chi semina raccoglie" ... cliccare qui 

"chi semina raccoglie" una gran bella giornata condivisa

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Un grazie di cuore alle centinaia di persone che hanno partecipato e hanno reso speciale.. CHI SEMINA RACCOGLIE.. la giornata dedicata alla biodiversità, allo scambio sementi.. al costruire assieme e al condividere..

Il tutto si è svolto a Porcen, frazione del Comune di Seren del Grappa e ha avuto inizio, in una splendida giornata baciata dal sole primaverile, con una bella passeggiata Un centinaio le  persone che, guidati da Ezio De Cet hanno avuto la possibilità di riconoscere piante spontanee e ammirare deliziosi scorci del territorio porcenese.
La  passeggiata che è culminata con una visita in campo dove si sono svolte una serie di dimostrazioni tecniche di vangatura (con vanghe auto costruite), di cumuli di compostaggio e coltivazione. Tecniche e metodologie che uniscono saperi antichi e conoscenze moderne, per un coltivare sano e sostenibile esente dalla chimica di sintesi e molto rispettosa della fertilità del suolo e della biodiversità
Nel pomeriggio i banchetti di scambio sementi e
saperi sono stati presi d'assalto e una miriade di sementi antiche, riproducibili e non manipolate sono state donate e affidate ad appassionati e coltivatori poco propensi a utilizzare ibridi, super ibridi e sementi pesantemente manipolate
Gran finale con la musica del gruppo "Al Tei" .. tra balli, danze, chiacchiere e sorrisi.. il proposito di tutti è di ripetere eventi di questo tipo che creano o consolidano percorsi condivisi..pratici e concreti

Un grazie sentito all'associazione che gestisce il Casel per la disponibilità e il supporto e a tutti a volontari che hanno consentito di costruire un evento così bello, partecipato e sentito


Si è appena conclusa la bella giornata "porcenese" che le sementi del gruppo coltivare condividendo sono già in viaggio per il Primiero
Infatti martedì 25 aprile all'interno della festa di primavera, che si svolgerà in Val Canali presso
Villa Welsperg, ci sarà (nel pomeriggio) uno spazio per lo scambio semi e una conferenza sulla selezione delle sementi

Distribuzione sementi per la riproduzione partecipativa

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Finalmente ci siamo! Lunedì 8 maggio alle ore 20.30 nella sala parrocchiale a Soranzen, ci sarà  la distribuzione delle sementi per la riproduzione partecipativa.
Sarà una serata fondamentale per quanto riguarda la riproduzione delle sementi di mais, fagiolo, zucca. Spiegheremo tutto ciò che c'è da sapere per poter partire con la semina, e vi consegneremo delle schede d'istruzione.

La serata è aperta a tutti, quindi se avete degli amici curiosi, non esitate a portarli con voi!

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