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Channel: Gruppo "COLTIVARE CONDIVIDENDO"
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CHIAMATA A RACCOLTO 2014...ORMAI CI SIAMO!!!

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Mancano davvero pochi giorni a CHIAMATA A RACCOLTO la giornata organizzata dal Gruppo Coltivare Condividendo e
dedicata alla biodiversità, al coltivare senza chimica di sintesi, al condividere conoscenze, saperi, pratiche..al costruire relazioni

Infatti DOMENICA 30 NOVEMBRE presso il BOCCIODROMO al Foro boario (via 14 agosto 1866 - spazio coperto e riscaldato, con ingresso libero), dalle ore 10, sarà possibile incontrare una serie di gruppi, associazioni, realtà locali e non, che esporranno, scambieranno e DONERANNO le loro sementi antiche e riproducibili. proporranno percorsi, iniziative, laboratori all'insegna dell'auto produzione, del coltivare e acquistare sano, della difesa di territorio, di ambiente, biodiversità e salute.

Protagonisti della giornata i “bambini pirata” circa un centinaio di alunni di alcune scuole che porteranno il loro prezioso forziere pieno di sementi auto prodotte, I bimbi doneranno “sementi per l'orto”, “sementi per il campo” e “sementi per l'animo”
Assieme a loro la più grande associazione di salvatori di sementi austriaca “Arche noah” che oltre a donare sementi non mancherà di elargire consigli, suggerimenti e idee frutti di decenni di esperienza e di lavoro sul campo.
Sempre dal nord” giungeranno anche “gli orticoltori dell'alto adige” (Sortengarten Südtirol)con tantissime sementi alpine e tanta voglia di costruire collaborazioni con la nostra zona. Un' altra organizzazione di levatura internazionale è anche “Seed Vicious” che esporrà, scambierà e donerà sementi da tutto il mondo

Tornano anche quest'anno degli ospiti ormai fissi della manifestazione: ilconsorzio della quarantina con le sue quasi 300 varietà di patate, Antonio cantele con i suoi semi dell'Altopiano di Asiago, i ragazzi di Altro mercato di
Mogliano, gli amici trentini della Pimpinella(con semi e frutti) e Diego che da Marano (VI) ci farà conoscere e offrirà una miriade di varietà di mais. Immancabili anche gli amici di Bassano, un bel ragruppamento di associazioni, gruppi realtà con le quali collaboriamo da tempo (agrincolti, No OGM Bassano, adotta un terrazzamento, Gas Canova, nutrire significa educare..)
Chiamata a raccolto” è oramai diventato un appuntamento molto significativo dal punto di vista della biodiversità, dello scambio semi e della condivisione, pertanto sono molti i nuovi gruppi, associazioni, persone che porteranno a Feltre loro sementi, materiale e conoscenze. L' associazione SeMI scambi”, amidi dell'orto, AdiPa(con semi di fiori, pomodori e ortaggi), Civiltà contadina con salvatori di semi veneti e lombardi. Ma anche importanti realtà locali come Dolomiti bio e l'associazione per la tutela del fagiolo gialet
(che ci farà conoscere i suoi straordinari successi in ambito di selezione in campo e ottenimento di fagioli virus esenti, un qualcosa di veramente straordinario)

Le adesioni e le richieste di partecipazione stanno giungendo anche in queste ore e in questi giorni, da Bergamo, da vari seed seavers sia veneti che di altre realtà italiane. Di sicuro ci sarà un banchetto di coltivatori di canapa che ci mostrerà prodotti per l'edilizia e l'alimentazione ottenuti da questa pianta. Non mancherà uno spazio dedicato alle associazioni che denunciano i danni provocati dalla viticoltura intensiva (in primis quella del prosecco) e dagli OGM, con particolare riferimento alla mangimistica (anche per piccoli allevatori domestici) spesso infestata da mais e soia OGM.

A “chiamata a raccolto” non mancheranno poi i laboratori per bambini e adulti, i punti informativi di associazioni e realtà inerenti la sostenibilità e gli stili di vita, dall'asilo staineriano all'associazione Fantastica, da liberamente valbelluna a SOS anfibi, senza dimenticare l'importante presenza di “genuino clandestino” e altra economia

Ci sarà poi l'opportunità di visitare la città di Feltre accompagnati da personale qualificato, si potrà passeggiare per le vie della cittadina ammirandone le bellezze. Partenze alle ore

..ma le sorprese dell'ultimo momento..non mancheranno

Un bel mix di entusiasmo e della energia vitale dei bambini e di passione, conoscenza ed esperienza di tanti gruppi e realtà di tante zone diverse. Ma soprattutto tanto amore per la Terra, per i semi..vitali e riproducibili, per il costruire assieme agli altri, per il condividere.

Invitiamo tutti a costruire assieme a noi questa giornata che non mancherà di fornire spunti e proposte. Speriamo siano in molti a voler diventare dei “custodi della biodiversità” Iniziando a prendersi cura di un seme, un seme vitale e riproducibile, un seme antico, tramandato di generazione in generazione, adattato a climi e terreni, tutt'altra cosa di un cosidetto “super ibrido” non riproducibili, che si devono acquistare anno dopo anno.
Diventare custode delle biodiversità significa ricevere in dono dei semi e coltivarli, avendo l'aiuto, l'assistenza tecnica e il supporto non solo del gruppo coltivare condividendo ma anche di una serie di altre importanti realtà italiane ed europee con le quali siamo in contatto e collaboriamo. Molti dei nostri progetti, di nostre iniziative e i protocolli coi quali riproduciamo le sementi antiche e locali sono concordate e supportate da associazioni importanti quali Rete semi rurali, aveprobi, arche noah e da genetisti di livello mondiale come ad esempio Salvatore Ceccarelli
Troppo spesso i “salvatori di sementi” vengono accusati di fare un lavoro approssimativo e assai poco scientifico. Vere bugie dato che spesso dietro a questo lavoro basato su passione e volontariato ci sono conoscenze e saperi affinati nel tempo e condivisi

Vi aspettiamo a Feltre (BL) domenica 30 novembre, ricordando che nello spazio adiacente il bocciodromo si terrà il secondo secondo mercatino del baratto delle auto produzioni genuine Organizzato dal “magazzini prensili” vedrà una trentina tra coltivatori ed artigiani proporre le loro produzioni e creazioni “sane e genuine”

 

Grande successo per CHIAMATA A RACCOLTO 2014

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GRANDE SUCCESSO PER CHIAMATA A RACCOLTO


Un grazie di cuore a tutti coloro che partecipando, esponendo, visitando CHIAMATA A RACCOLTO la hanno resa una giornata ricca di belle sensazioni, incontri,
collaborazioni, scambi, donazioni..una giornata per davvero speciale e capace di incarnare il nostro spirito..quello dell'agricoltura relazionale !!!



Diverse migliaia di persone (qualcuno stima 5-6mila) hanno popolato e attraversato il bocciodromo di Feltre (BL), dove anche quest'anno di è svolta CHIAMATA A RACCOLTO, la giornata dedicata alla biodiversità, al coltivare sano e
sostenibile, al costruire assieme ..organizzata dal Gruppo Coltivare Condividendo.


Una trentina gli espositori per lo più “salvatori di semi” provenienti da varie parti d'Italia e dall'estero. Associazioni di caratura nazionale e piccoli gruppi di “scambiatori di semi”hanno riempiti con sementi e piante dai tanti colori e forme uno spazio ormai diventato piccolo per ospitare questo evento. La biodiversità coltivata e spontanea si è mostrata ai tantissimi visitatori giunti a Feltre anche da Sicilia e Piemonte, da Austria e Slovenia per condividere sementi, conoscenze, esperienze e saperi.
alcune bambine pirata

Protagonisti della giornata sono stati senza dubbio i BAMBINI PIRATA che da alcune scuole venete sono giunti con il loro carico di sementi auto prodotte per l'orto, il campo e l'anima



La soddisfazione è davvero grande anche perché, per l'ennesima volta CHIAMATA A RACCOLTO ha dimostrato quale e quanto sia l'interesse per un coltivare e acquistare basata su biodiversità, varietà locali e riproducibili, su biologico..il desiderio di costruire un rapporto stretto e diretto tra produttore e consumatore ma anche per l' auto prodursi un cibo sano e vario. Un qualcosa di assai lontano da un “agricoltura”
intensiva basata su pesticidi, diserbanti, monocultura, OGM (coltivati o somministrati), e scarsa, o nulla, tracciabilità. Una cosidetta “agricoltura”, super finanziata e sostenuta 
(es viticoltura zootecnia “industriale”), spesso indicata come unica soluzione per “sviluppare” il settore e il territorio..ma che in
alcuni "seed vicious"
realtà proprio su territorio e salute ha degli impatti devastanti (impoverimento della sostanza organica del terreno e desertificazione del suolo.. impatto devastanti di pesticidi e diserbanti su salute e ambiente.. escavazioni e movimenti terra..con sospetti smaltimenti..per vigneti e meleti ecc..)



CHIAMATA A RACCOLTO, giornata totalmente auto
finanziata e basata sull'impegno volontario sia dei componenti del gruppo coltivare condividendo ma anche di altre realtà che ci hanno aiutato e sostenuto (magazzini prensili, gruppo natura Lentiai...) ci ha consentito di stringere molti contatti e di avviare collaborazioni, con realtà, gruppi, associazioni, ma anche con molte moltissime persone che desiderano collaborare con noi e diventare “custodi della biodiversità”. Diventare “custode della biodiversità” significa ..PRENDERSI CURA di alcuni SEMI che noi doniamo. Significa affidarli alla terra e coltivarli, senza usare pesticidi e diserbanti chimici. Significa curarli e
selezionarli con metodi antichi e assai efficaci, con la consapevolezza che non si è soli nel farlo, ma si è parte di una rete vastissima di persone che stanno facendo altrettanto. Si può inoltre contare sull'assistenza tecnica non solo del gruppo coltivare condividendo ma anche di una serie di altre associazioni, gruppi, tecnici, esperti di levatura internazionale (rete semi rurali, Arche Noah e molti altri)Prendersi cura di un seme è un gesto apparentemente banale, ma essenziale, per consentire anche alle future
generazioni di disporre di semi RIPRODUCIBILI, vitali, che non necessitano di essere acquistati anno dopo anno. Semi che non sono auto sterili o contaminanti (come i super ibridi, cms e OGM)



A breve organizzeremo una serie di incontri, aperti a tutti, per organizzare assieme dei momenti formativi gratuiti e per pensare si estendere il progetto “campi catalogo” anche a fagioli, piselli e orticole (che si aggiungeranno agli oltre 100 di cereali antichi) Per una sperimentazione, per una ricerca e conoscenza sempre piu' diffusa e partecipata. (chi desidera aderire ci contatti)

PROSSIMO APPUNTAMENTO PER LE SEMENTI RIPRODUCIBILI BELLUNESI ..UN CONCERTO!!!
SALIRANNO SUL PALCO DEL TEATRO BUSNELLI A DUE VILLE INVITATE DAL NOTO CANTAUTORE LUCA BASSANESE (per ulteriori informazioni cliccare qui)
Di seguito un bel video di L. Bassanese e J. Fo contro gli OGM

..ed inoltre alcuni articoli dedicati a CHIAMATA A RACCOLTO
(cliccare sul titolo articolo per leggerlo) 
- Cinque mila visitatori pe run agricoltura no ogm e sostenibile (corriere delle Alpi)  

..e un commento che ci fa particolarmente piacere..
.."Tornando a casa con i miei amici pensavamo che:

E’ stata la più forte realtà di “condivisione del sapere fuori dal mercato”, di cui siamo stati testimoni. Generazioni di esperienza e poi anni di lavoro e di pratica, messi lì, a disposizione di chi abbia voglia o necessità di beneficiarne.

Apertura a ricevere, valorizzare e rimettere in circolo  le esperienze di chi ha lavorato e sperimentato nei campi e negli orti.

Straordinario!

Unici obiettivi, facilmente visibili, erano  la salute della terra, dei consumatori e il piacere di mangiare piatti deliziosi.

Insomma tutta roba che fa parte del bene comune e dunque delle istituzioni che vorremmo,

intese come collettività che partecipa al proprio sviluppo. 


Bravi, bravi e bravi! Un abbraccio

SALVATA LA BIODIVERSITA' BELLUNESE ?!

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L'annata, dal punto di vista meteorologico, non è stata sicuramente delle migliori, ma ciò nonostante, anche quest'anno una buona fetta di “biodiversità bellunese” è stata salvata.. riprodotta, selezionata, conservata e distribuita
Una gran bella soddisfazione per le centinaia di “custodi della biodiversità” che hanno contribuito in maniera determinante al progetto proposto dal gruppo coltivare condividendo e appoggiato da una serie di associazioni e realtà locali e non.(dolomito bio, rete semi rurali, Arche Noah e molte altre)

I custodi della biodiversità sono dei coltivatori, dei piccoli produttori, degli ortolani ed appassionati che hanno accettato di prendersi cura di alcuni semi (donati loro dal gruppo) coltivandoli senza usare la chimica di sintesi e annotando una serie di dati e informazioni utili ad approfondire le conoscenze dalle diverse varietà locali

Ovviamente ogni custode della biodiversità non non è stato abbandonato a se
badane bonorive (borlotti precoci)
stesso ma ha avuto costantemente a disposizione tecnici ed esperti pronti a dargli informazioni relative alla coltivazione e alla selezione del seme. Selezione fatta esclusivamente in campo, individuando le piante più sane e prelevando i semi da destinare alla riproduzione solo da esse. In alcuni casi è stata fatta anche una individuazione e selezioni partecipata, che ha visto la partecipazione di gruppi di custodi che visitavano i rispettivi campi scegliendo e scambiando conoscenze, esperienze e saperi
A farla da padrona sono stati i fagioli, grande patrimonio della biodiversità bellunese. Oltre alle varietà ormai note, per non dire famose come il fagiolo Gialet della valbelluna (vincitore delle fagioliadi 2014), in molti hanno voluto
fagiolo d'oro della val di fielle
sperimentare delle varietà meno conosciute ma comunque molto interessanti o capaci di vivere in situazioni quasi estreme. Tra i fagioli noti sono stati molto apprezzati il fagiolo BONEL di Fonzaso, la Balla Rossa feltrina, il fagiolo dalla riga d'oro (o tòne) e le Monachelle. Varietà sicuramente molto interessanti sia per le loro qualità organolettiche, per la loro resistenza, rusticità e produttività (hanno anche un ottimo mercato vista la notevole richiesta di prodotto)
Meritano di essere citate e sperimentate su più ampia scala anche le “maselete
fagiolo fumolet basso
rosse”, il fagiolo della “bareta”, il “fasol macià”, il fagiolo dell'ostensorio, il “fagiolo del frate”, la “badana bonoriva (un borlotto molto precoce) e, per le zone più montane i rossoni del cadore e i fagioli d'oro della val di fiemme.
Una citazione la meritano anche la tegolina bisbolada o dell'abbondanza (ottima e super produttiva) e i fagioli bassi. In primis il fumolet, ma anche il bianchet, il bonel bas e il fasol de la marina coltivati un tempo ai piedi delle viti in zona Fonzaso. Un enorme patrimonio di biodiversità che tocca e supera le 40 varietà di fagioli tipici bellunesi che pensiamo non valga solo la pena di salvare e riprodurre ma
anche di coltivare e fa conoscere anche ai tanti turisti che spesso cercano la tipicità locale non trovandola che raramente.Oltre ai fagioli il progetto della biodivesità ha coinvolto anche alcune varietà di mais locale (sponcio, marano bellunese, cinquantino del cadore e dello zoldano, il mais fiorentin e le moneghe nere e gialle destinate al pop corn) Mais che spesso è anche stato coltivato in consociazione con alcune varietà di fagioli (gialet e bonel)
Tra le tipicità locali più apprezzate anche la “zucca santa”, alcuni cavoli invernali, le fave, il grano saraceno e diverse varietà di fiori molto usati negli orti tradizionali. (cosmea, calendula, malva ecc..)
Abbiamo anche sperimentato in zona una serie di varietà RIPRODUCIBILI tipiche di altre zone ma molto apprezzate anche nel bellunese in primis i pomodori (un trentina di varietà), ottimi per gusto, resistenza e apprezzati per la loro scalarità nella produzione

Un discorso a parte meritano i cereali e i piselli. Sono oltre 100 i campi catalogo di
cereali antichi, in cui svariate varietà di orzo, segale, grano tenero, monococco, farro, triticale e grano duro hanno già germogliato e stanno crescendo molto bene. Un progetto molto partecipato che sta riscuotendo un notevole successo, interesse e che sta coinvolgendo anche quattro scuole. 
Quattro le varietà di piselli antichi a semina autunnale (Lavadino, Principe Umberto, Biso negro, pisello fava) stanno crescendo bene in una decina di campi catalogo
A questo lavoro di recupero, classificazione, riproduzione, scambio e donazione di sementi antiche, locali e riproducibili, verrà affiancato un attività di formazione. Stiamo già pensando a una serie di incontri e serate GRATUITE aperte a tutti e dedicate alle tecniche di coltivazioni biologiche e alla selezione delle sementi in campo, invitando esperti di notevole spessoreE' indispensabile che, non solo le sementi ma anche le conoscenze e i saperi siano sempre più diffuse, condivise e partecipate.

Va inoltre ricordato che il gruppo è aperto a tutti e chiunque può decidere di farviparte senza dovere fare tessere o iscrizioni ma semplicemente partecipando alla costruzione e realizzazione delle varie attività. Invitiamo pertanto tutti coloro che desiderano partecipare a ciò di contattarci dato che da gennaio saranno molte le idee e i progetti che intendiamo mettere in cantiere
Come più volte ricordato siamo disponibili a tenere serate e momenti informativi sulle sementi antiche e sulle tecniche di coltivazione sane e sostenibili GRATUITE per chiunque lo desideri (associazioni, gruppi, realtà...) soprattutto locali
varietà di zucca santa
insalata dolomiti (oggi)

buon 2015..all'insegna della biodiversità

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TANTI CARI AUGURI PER UN 2015 ALL'INSEGNA DELLA BIODIVERSITA', DEL COLTIVARE SANO E SOSTENIBILE.. DEL CONDIVIDERE CONOSCENZE, SAPERI.. ESPERIENZE E PRATICHE..
 Auguriamo a tutti un 2015 all'insegna della biodiversità, dell' immenso patrimonio di varietà tipiche e locali, delle sementi RIPRODUCIBILI.
Di un coltivare sano e sostenibile che abbia a cuore la fertilità del suolo la salubrità di ambiente e territorio..ma anche la salute di chi coltiva e chi acquista il cibo prodotto. Auspichiamo una sempre maggior consapevolezza nel ripudiare un agricoltura incentrata su pesticidi, diserbanti, su OGM e super ibridi sterili,  sulla monocoltura intrensiva tesa solo a produrre merce incurante del devastante impatto che ha su ambiente e salute.

Dal canto nostro, come gruppo coltivare condividendo ci prefissiamo di portare avanti i tanti progetti, le iniziative, le idee concretizzate e  costruite assieme a tutti coloro che lo desidereranno.
(il gruppo è ovviamente aperto a tutti!!!)
 Continuando a cercare, selezionare, riprodurre e donare le sementi antiche, locali e riproducibili, a costruire relazioni e condivisione di saperi, conoscenze, esperienze e pratiche in nome di un AGRICOLTURA che è sempre più RELAZIONALE.

Ricordiamo a tutti che siamo sempre  disponibili a tenere serate e momenti informativi sulle sementi antiche e sulle tecniche di coltivazione sane e sostenibili GRATUITE per chiunque lo desideri (associazioni, gruppi, scuole, realtà...) soprattutto locali

BUONA 2015 SANO.. SOSTENIBILE E BIODIVERSTO A TUTTE E TUTTI !!!! 

2015 anno internazionale del suolo.. ma non solo..

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il 2015 è stato proclamato "ANNO
INTERNAZIONALE DEL SUOLO"
"L’anno internazionale mira ad aumentare la consapevolezza e la comprensione sull’importanza del suolo per la sicurezza alimentare e a diffondere quelle che sono le funzioni essenziali degli ecosistemi" (così ci dice la FAO)
Dopo il 2014 "anno dedicato all'agricoltura famigliare" ecco un altra proclamazione che vorremmo tanto aiutasse a riflettere sull'enorme importanza del suolo, su quanto esso viene deturpato, stuprato, non solo dalla cementificazione, da azioni crimilani (spesso legali) che lo innodano di veleni ..ma anche da una  "agricoltura" industriale, intensiva, basata su pesticidi e diserbanti devastanti e deturpanti (che considerano il suolo una sorta di "substrato inerte")
L' agricoltura che noi (e tanti come noi) cerchiamo di fare ha invece a cuore la fertilità del suolo, cerca di rispettare e stimolare l' essenza vitale e le infinite vite che esso racchiude e ospita.
Auspiachiamo che sempre più si diffondano tecniche di coltivazione sane e sostenibili che evitino croste, compattamenti, ma che incentivino e consentano di aumentare la sostanz aorganica nel terreno. Ricordiamo che grazie alla monocoltura intensiva del mais in vaste aree della Pianura Padana la fertilità del suolo è, in pochi decenni scesa dal 5-6% allo 0,8% (siamo al limite della desertificazione)  
 ..ma è possibile fare qualcosa per il "nostro" suolo anche d'inverno?
L' inverno è notoriamente la "stagione del riposo" per chi coltiva e si prende cura della Terra. In realtà non è proprio così, dato che anche in questa stagione possiamo fare qualcosa per il nostro orto, il nostro campo..per noi stessi

Innanzitutto è indispensabile che, anche d'inverno il
terreno non sia mai "nudo" e quindi è importante pensare a come "ricoprirlo" con la pacciamatura (di foglie, cippato, paglia..o altro). Inoltre è sempre utile pensare a costruire dei cumuli, delle lasagne su cuoi poi andremo a coltivare fra qualche mese. Ma sono anche altre le attenzioni che possiamo avere in questo periodo, per avere qualche consiglio è possibile cliccare qui (curare l'orto anche d'inverno)

Ma in inverno non ci si riposa anche perchè cerchiamo di essere dei contadini che amano si dedicarsi con passione e amore al proprio campo e orto..ma che ritengono vitale anche drizzare..di tanto in tanto la schiena e guardare l'orizzonte..cio' che li circonda..e attualmente cio' che ci circonda non è poi così esaltante..anzi..
..certo ci sono tantissimi giovani (e meno giovani) che sia vvicinano a un coltivare rispettoso di ambiente, terra e salute..che chiedono cibo (non merce) tracciabile e salubre..c'è una sensibilità crescente e un "mondo in cammino"..

Ma purtroppo ci sono anche grosse minacce che incombono su di noi.. in primis i grandi accordi internazionali.. le forti pressioni delle potentissime lobbies su governi..nazioni..regioni per incentivare coltivazioni, sementi, "agricolture" ad altisismi impatto ambientale, finalizzate solo al LORO massimo profitto e massima resa e incuranti di salute ed economie locali
Ed quindi eccoci così  a occuparci e a lenciare appelli alla mobilitazione affinchè le amate Terre..le vitali ed essenziali varietà locali non vengano deturpate e contaminate dai famigerati e devastanti OGM..

RICORDIAMO A TUTTI DI CONTROLLARE SEMPRE SE IL MANGIME, IL BECCHIME I
CEREALI CHE ACQUISTANO PER ALIMENTARE POLLI, GALLINE, ANIMALI DA CORTILE CONTENGONO I FAMIGERATI MAIS E SOIA OGM !!!!!!!

 .. OGM che rischiano di aver la strada spianata non solo da poca concretezza di leggi nazionali ma anche da trattati internazionali utili solo alle grosse multinazionali e non certo per le piccole e sane economie locali.. 
Non possiamo che opporci con tutte le nostre forze al TTIP..e per fare un po' di luce su questo trattato tra Europa e Stati Uniti invitiamo alla visione di questo chiarissimo e illuminante video



Oltre a riproporre l'ottimo servizio di R. Pozzan per Report (in cui diciamo due cose anche noi)
..per vederlo cliccare qui..

..ma ovviamente le questioni a cui prestare attenzione non sono solo queste..per restare a un ambito più prettamente locale non possiamo non
preoccuparti (e molto) dell'invasione dei coltivatori di prosecco super sostenuti e finanziati che rischia di trasformare pezzi delle nostre valli in una succursale zeppa di pesticidi, diserbanti e schifezze varie della zona di Valdobiadene in cui una serie di associazioni e cittadini denuncia continui casi di insalubrità e minacce per salute e ambiente..

RITORNIAMO ALLA TERRA....

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RITORNIAMO ALLA TERRA...


Il 2014 è stato un anno molto intenso per il Gruppo Coltivare Condividendo. Abbiamo partecipato e promosso una miriade di attività, incontrato moltissime persone, contadini, studenti, realtà e associazioni. Ci siamo occupati di OGM, TTIP, Expo, di pesticidi..abbiamo avuto momenti di grande visibilità e di grande successo, in termini di partecipazione di nostre
iniziative. Un anno molto intenso ma anche molto faticoso, in cui, a molti di noi, è mancato un contatto molto più stretto, intimo col coltivare, con il mettere costantemente le mani nella terra..E' anche per questo motivo che abbiamo deciso di dare molto più spazio a quelle iniziative, progetti, idee che ci consentono di stare molto più tempo in campo. Uno starci che, ovviamente, non è un coltivare solitario..ma un coltivare..un fare, uno stare assieme.
Un coltivare condividendo che torna ad essere centrale nell'attività del Gruppo. Elemento essenziale del nostro agire sono e restano le
SEMENTI, i semi riproducibili, quelli che abbiamo ritrovato in zona o ricevuto da altri gruppi, associazioni, contadini di altre parti d'Italia e stiamo sperimentando nei nostri campi ed orti.

Sementi che non vogliamo restino in una theka, in vasetti o sacchettini conservati in frigo, ma che riteniamo indispensabile vengano affidati alla terra, riprodotti.


Un coltivare che ci piace sia il più possibile “condiviso”,
partecipato. Cercando di riprodurre, di riproporre quanto fatto per i cereali, una serie di “campi catalogo” utili sia per ottenere informazioni tecniche legate ai vari territori di coltivazione, sia per costruire un contatto costante tra il gruppo e i vari “custodi della biodiversità” 
Molto spesso riceviamo richieste di quantità consistenti di sementi antiche, riproducibili, locali.. richieste che non possiamo né vogliamo assecondare. Non siamo né una ditta
sementiera né dei distributori di sementi. Siamo un gruppo di persone che cerca di divulgare conoscenze, competenze, saperi legati alla biodiversità e al coltivare sano e sostenibile. Cio' che cerchiamo e auspichiamo è di riuscire a coinvolgere nelle nostre iniziative contadini e persone che costruiscono con noi, passo passo quei progetti, avendo anche la “pazienza” di partire da pochi semi, di testarli e sperimentarli Che diventino a loro volta diffusori di conoscenze e pratiche, consapevoli che le sementi
“riproducibili”, oltre a racchiudere un essenza vitale che ibridi, ogm, cms non hanno..sono l'emblema di un coltivare che ha a cuore salubrità, fertilità del suolo, biodiversità, adattabilità a clima e terreno.. sono fondamentali per un agricoltura famigliare, contadina, biologica che produce cibo sano senza deturpare, avvelenare, stuprare la Terra (come fa invece l'agricoltura intensiva intrisa di sementi irriproducibili, pesticidi, ormoni, veleni)


campo catalogo Monte Roncon -900m (foto di S.Brentel)
Ovviamente non siamo “gelosi” di sementi e saperi..anzi ogni informazione ottenuta dai campi catalogo è a disposizione di tutti..come lo sono anche i semi

Semi che cercheremo di affidare durante giornate, serate, appuntamenti in cui desideriamo dare ai “custodi della biodiversità” non solo dei semi con i quali costruire un campo catalogo, ma anche una serie di conoscenze di coltivazione e riproduzione sulle sementi stesse



Inizieremo giovedì 19 febbraio quando ci troveremo a Lentiai (BL) dalle ore 20.30 (presso il centro Tres) per parlare di PISELLI e FAVE. E' nostra intenzione illustrare le diverse varietà di piselli e fave locali, dare dei consigli tecnici di coltivazione (ovviamente biologica) e di riproduzione delle sementi Chiederemo a tutti coloro che desiderano prendersi cura di alcuni semi di prendersi l'impegni di compilare una scheda con alcune informazioni utili per conoscere meglio queste importanti, ma spesso bistrattate leguminose.


Siamo inoltre consapevoli di quanto sia indispensabile studiare molto, approfondire e applicare conoscenze, tecniche, pratiche, sia in ambito di coltivazione che di selezione delle sementi. Organizzeremo sicuramente delle serate con tecnici ed esperti, ma siamo intenzionati anche a costruire dei percorsi di selezione partecipata, in campo di sementi.. soprattutto fagioli.

capo catalogo Sorriva (foto S.Brentel)

Speriamo pertanto che ci siano molte persone che desiderano condividere con noi questi percorsi di conoscenza, condivisione, sperimentazione per ottenere assieme un “buon seme”, elemento essenziale per un coltivare sano, locale e sostenibile.

Non dobbiamo mai dimenticarci che siamo solo noi che possiamo produrre, selezionare, migliorare le sementi locali, tipiche della nostra zona. Nessuna ditta sementiera, nessuna multinazionale, probabilmente nessuna istituzione lo farà per noi.

Non dobbiamo mai dimenticare che se le sementi che ci hanno lasciato i nostri padri e i nostri avi e che ancora oggi riusciamo ad affidare alla terra a a coltivare.. pian piano si perdessero..si impoverissero geneticamente, se si ibridassero.. noi..le future generazioni..le avremmo perse per sempre..

..è una grossa responsabilità.. che non possiamo prendere alla leggera..che ci obbliga a TORNARE ALLA TERRA.. con consapevolezza.. passione.. amore.. conoscenze.. 

PISELLI ANTICHI E RIPRODUCIBILI .. al via i campi catalogo

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Giovedì 19 gennaio si è tenuta a Lentiai una serata molto partecipata e vivace dedicata ai PISELLI e alle FAVE. Due leguminose spesso bistrattate ma che stanno suscitando un interesse crescente da parte di molti auto produttori e piccoli coltivatori bellunesi.

La serata è stata caratterizzata da una chiacchierata in cui sono state condivise alcune informazioni tecniche ed esperienze sui piselli. (esigenze, avversità e problematiche..)
Sono state mostrate e fatte conoscere le 6 varietà antiche e riproducibili di PISELLI e le 2 di fava bellunese.

Una serata che ha dato il via alla donazione di una “modica quantità” di semente a tutti coloro che desiderano realizzare un campo catalogo dedicato a una o più varietà di piselli
Seguendo l'esempio di quanto fatto, con grande successo per i cereali, viene chiesto ad agli “custode della biodiversità” il realizzare una parcella coltivata a piselli e oltre a coltivarla in biologico anche a monitorarla annotando una serie di dati per capire come quella varietà si comporta in quel contesto climatico e di terreno.

A tutt'oggi i campi catalogo sparsi per la provincia sono una quarantina, ma è ancora possibile aderire al progetto (gratuito e auto finanziato dal gruppo coltivare condividendo)
Per farlo è sufficiente :

- partecipare a una delle serate, in programma nelle prossime settimane, in cui qualche componente del gruppo parlerà di sementi e biodiversità (date indicate nel blog del gruppo)
- recarsi presso il vivaio biologico il ruscello a Porcen di Seren del Grappa (preavvisando)
 
.. di seguito le schede informative delle varietà di piselli antichi e riproducibili distribuiti e le informazioni richieste a chi fa il campo catalogo

ps ricordiamo che le varietà antiche non sono tutte originarie della nostra zona ma che vi crescono molto bene

A BREVE INTEGREREMO QUESTO POST CON INFORMAZIONI TECNICHE SULLA COLTIVAZIONE E RIPRODUZIONE DELLE SEMENTI DEI PISELLI




L' IDIOZIA DEL BRUCIARE I RESIDUI VEGETALI

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Una delle pratiche più diffuse e più “idiote” di questo periodo di inizio primavera..è senz'altro quella di bruciare ramaglie, foglie, residui vegetali e sterpaglie..
Falò nei quali finisce spesso qualche pezzo di telo di plastica, rete di sostegno di fagioli o altri scarti non vegetali. Un aggiunta che rende ancora più impattante e inquinante questa pratica dura da debellare.
Infatti bruciare significa inquinare.. bruciare residui vegetali sprigiona sostanza decisamente inquinanti in primis il benz(a)pirene
(dal sito dell ARPAV)...”Tra questi il benzo(a)pirene (BaP) è il componente più studiato per la sua ampia diffusione nell’ambiente a concentrazioni efficienti e per l’elevata
tossicità. E’ oggetto di attento studio anche il possibile effetto mutagenoe cancerogenodi miscele di IPA. Va sottolineato che gli IPA possono interagire con altre sostanze cancerogene presenti nell’ambiente, potenziandone l’effetto. Nell’animale da esperimento sono stati evidenziati anche numerosi effetti tossici, diversi dal cancro, a carico della cute, dell’apparato respiratorio, del sistema immunitario e del sistema riproduttivo..
Da non dimenticare che dai vari falò vengono sprigionate diossine, benzene, monossido di carbonio, polveri sottili, in quantità molto preoccupanti..per non parlare dei vari residui da potature di alberi, viti, coltivazioni super trattate con prodotti chimici di sintesi..
Ma oltre alla seria minaccia alla salubrità dell'ambiente e alla salute di tutti noi, è
decisamente sciocco bruciare del materiale che debitamente compostato puo' fornirci dell'ottima sostanza organica, di cui i nostri campi e orti hanno spesso estremo bisogno.
Varie le pratiche che possiamo mettere in atto per utilizzare e/o compostare i vari materiali vegetali, dal classico cumulo da realizzarsi in una zona marginale del campo o dell'orto, alla realizzazione di lasagne e cumoli di coltivazione..fino alla pacciamatura (soprattutto con foglie, cippati, ramaglia sminuzzata, paglia o fieno)

Una metodologia che ci piace utilizzare nei nostri campi e orti è proprio quella del cumulo di coltivazione o lasagna. Se non abbiamo a disposizione erba appassita o materiale vegetale verde possiamo comunque iniziare sin da ora a costruire la base del nostro cumulo
... di seguito alcuni consigli per la realizzazione del cumulo in questione... 
UN METODO MOLTO INTERESSANTE DI COLTIVAZIONE E' QUELLO CHE PREVEDE L'USO DI UN CUMULO DI COLTIVAZIONE
CIO' SI PUO' FARE IN MOLTI MODI E CON MOLTE FORME DIVERSE.
QUELLO CHE ABBIAMO SPERIMENTATO NOI NASCE DA UN INTUIZIONE DI IOCI E DI LOLO E FONDE UNA SERIE DI TECNICHE MOLTO PRATICHE.

PREVEDE L'INTEGRAZIONE NEL CUMULO DI FIENO, FOGLIE ED ERBA (SFALCIATA OD ESTIRPATA DA POCO) OLTRE OVVIAMENTE A TERRA E TERRICCIO. UN MIX DI COMPONENTI CHE E' UTILE SIA PER FORNIRE SOSTANZA ORGANICA (IMMEDIATA OD OTTENUTA DA UNA DECOMPOSIZIONE PROGRESSIVA DI MATERIA) M ANCHE CALORE
E' PARTICOLARMENTE INDICATO PER ZUCCINI, ZUCCHE, MELONI, ANGURIE..MA ANCHE PER INSALATE, RADICHCI,  CAVOLI E CRUCIFERE VARIE
---  SI INIZIA CON LO SMUOVERE LA SUPERFICIE DEL TERRENO DOVE DESIDERIAMO COSTRUIRE IL NOSTRO CUMULO..


VI ADAGIAMO POI RAMAGHIE MEGLIO SE SECCHE, MA ANCHE STOCCHI DI MAIS, RESIDUI DI POTATURA O ROVI..

COME SI PUO' NOTARE NELLA FOTO.. SI STABILISCE SIN DA ORA DOVE PIANTEREMO LE PIANTINE E LI SI CREANO DELLE "COLONNE" DI TERRA CHE COLLEGANO IL TERRENO CON LA CIMA DEL CUMULO (melgio se terriccio setacciato o con pochi sassi)
SI AGGIUNGE POI UNO STRATO DI FOGLIE SECCHE (IN QUESTO CASO DI FAGGIO E CARPINO) DA EVITARE QUELLE DI CASTANO E NOCE
si procede a innalzatre le "colonne di terra"
SI RICOPRONO LE FOGLIE CON UNO STRATO DI ERBA SFALCIATA DA QUALCHE ORA OPPURE CON ERBA ESTIRPATA DA ALTRA PARTI DEL CAMPO
 SI INALZANO LE COLONNE DI TERRA E SI AMMASSANO GLI EVENTUALI SASSI ATTORNO AL CUMULO
L' ERBA VIENE POI RICOPERTA CON UNO STRATO DI FIENO
SI PROCEDE ALTERNANDO ALTRI DUE O TRE STRATI DI FIENO ED ERBA, SPARGENDO DI TANTO IN TANTO DEL TERRICCIO O TERRA FINE TRA UNO STRATO E L'ALTRO
QUANDO IL CUMULO HA RAGGIUNTO UN ALTEZZA SODDISFACENTE (60 - 70 CM) SI PIANTANO LE PIANTINE DOPO AVER AGGIUNTO UN PO' DI TERRICCIO E BAGNATO BENE LA TERRA  UN DELLE "COLONNE" CHE COLLEGANO LE PIANTINE AL TERRENO DI PARTENZA                                 (si possono anche aggiungere delle micorize)
  MOLTO UTILE UNA PACCIAMATURA CON FOGLIE DELLE PIANTINE
OLTRE A FORNIRE ALLE NOSTRE PIANTINE UN OTTIMO APPORTO DI SOSTANZA ORGANICA E UNA IDEALE PACCIAMATURA, AL TERMINE DEL CICLO DI COLTIVAZIONE.. IL NOSTRO CUMULO SI SARA' TRASFORMATO IN UN BUON AMMASSO DI OTTIMO TERRICCIO RICOC DI HUMUS
VOLENDO SI POSSONO REALIZZARE "COLONNE DI TERRA" PIÙ FITTE CHE CI CONSENTONO DI COLTIVARE PIANTE DI DIMENSIONI MINORI.
SEMPRE CONSIGLIATO L'ABBINAMENTO DI PIÙ VARIETA' SEGUENDO LE REGOLE DELLA CONSOCIAZIONE
 
.. NON BRUCIAMO LA SOSTANZA ORGANICA.. MA DONIAMOLA ALLA NOSTRA TERRA CHE NE HA ESTREMO BISOGNO !!!

CAMPI CATALOGO DI MAIS ANTICHI E LOCALI

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Venerdì 27 MARZO SI TERRA' A LENTIAI (BL) UN INCONTRO DEDICATO AI MAIS ANTICHI E RIPRODUCIBILI. LA SERATA SI SVOLGERA' PRESSO IL CENTRO S. TRES
CON INIZIO ALLE 20.30
OSPITE D'ONORE DIEGO DA MARANO CON VASTA ESPERIENZA NELLA COLTIVAZIONE, RIPRODUZIONE E CONSERVAZIONE DEI MAIS ANTICHI E RIPRODUCIBILI
PREVISTA ANCHE LA DONAZIONE E L'ASSEGNAZIONE DI CIRCA 200 SEMI DI MAIS A TUTTI COLORO CHE DESIDERERANNO REALIZZARE DEI CAMPI CATALOGO
 
VERRANNO ESPOSTE E RACCONTATE LE Più NOTE VARIETà DI MAIS LOCALE:
 
SPONCIO (ROSSO E GIALLO)
FIORENTIN
MARANO BELLUNESE
BIANCO PERLA
DOROTEA
 
CINQUANTINO DEL CADORE
CINQUANTINO DEL TALPON (TRICHIANA)
CINQUANTINO ZOLDANO
 
MONEGHE NERE (PER POP CORN)
 
..MA SARANNO ANCHE ALTE LE VARIETà DI CUI PARLEREMO E AFFIDEREMO
 
INVITIAMO TUTTI COLORO CHE HANNO VARIETà DI MAIS CHE COLTIVANO DA DECENNI DI FARCELE CONOSCERE ... CI HANNO PARLATO AD ESEMPIO DELLO SPONCIO BIANCO.. CHE CI SIA ANCORA QUALCUNO CHE LO COLTIVA IN ZONA?
 
VI ASPETTIAMO A LENTIAI!!!


MAIS ANTICHI; al via i campi catalogo

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CAMPI CATALOGO DI "MAIS ANTICHI"

Una miriade di "campi catalogo" stanno popolando in modo sempre più consistente sia la provincia di Belluno..che altre zone limitrofe (Primiero, Valsugana, alto vicentino, trevigiano e Carnia..)
"Campi catalogo" che vedono impegnate centinaia di persone sia nella coltivazione che nella catalogazione e raccolta dati inerenti le varie colture di "varietà antiche e riproducibili".
 Una sperimentazione, uno sperimentare totalmente auto finanziato e incentrato sulla partecipazione, sulla diffusione di conoscenze, idee, saperi, pratiche e ovviamente sul no copyright

Dopo il grande successo dei cereali antichi (partiti lo scorso autunno) e dei piselli riproducibili..è giunto ora il momento del MAIS. 

Già molte le sementi affidate sia nella serata tenutasi a Lentiai (in cui l'amico Diego venuto da Marano vicentino per raccontardi la sua grande grande esperienza di coltivatore) che ritirate presso il vivaio biologico il Ruscello a Porcen di Seren del Grappa.
Oltre alle più note varietà locali.. il mais sponcio (rosso e giallo), il
marano bellunese, il Fiorentin, sono state distribuiti anche molti "cinquantini"locali ritrovati in Cadore, Zoldo, Valmorel e Mel

In sperimentazione anche varietà molto note ma non tipiche della nostra zona, come:
bianco perla, spin bianco, rosso di Treviso, rostato di Gandino, Quarantino di Norcia, Cinquantino della val d'aved e dei monti sibillini
Molto apprezzate anche le "moneghe" dalle più note "monegne nere" a quelle gialle, rosse e bianche

Le moneghe sono un tipi di mais ottimo per fare i pop corn

Parlando di Mais è impossibile sfuggire a due aspetti che ci interessano e inquietano non poco. Innanzitutto la questione OGM. Attualmente vige in Italia il divieto di coltivazion del famigerato Mon810 della Monsanto, ma è vitale tenere alta la guardia per prevenire colpi di mano che rischiano di contaminare varietà locali e territori minacciando biodiversità e salute

Ma gli OGM son solo l'ultima degenerazione di una mais coltura intensiva e intrisa di diserbanti e pesticidi. Un "coltivare" che ha smarrito i dettami del buon coltivare, rinunciando alle rotazioni, strumenti indispensabile per conservare (o migliorare) la fertilità del suolo (che in vaste aree della Pianura Padana è scesa a livelli che rasentano la soglia di desertificazione) e
contrastare talune avversità..in primis la diabrotica. 

Per una buona coltivazione del Mais è consigliata una buona letamaione o un sovescio. Indispensabile una coltivazione "biologiche" che ripudia diserbanti e pesticidi
Aspetto da non trascurare la facilità con cui il mais rischia di "incrociarsi". E' pertanto opportuno osservare una certa distanza di coltivazione dal altri campi di mais (circa 250 m) E' anche
possibile   fare una impollinazione manuale o seminare le diverse varietà con tempistiche tali che esse fioriranno in tempi diversi le une dalle altre

Molto interessante la consociazione del 
mais con fagioli e zucche

CAMPI CATALOGO di CEREALI ANTICHI.. SI PARTE!!!!

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CAMPI CATALOGO DI CEREALI ANTICHI.. SI PARTE!!

E' ancora grande la soddisfazione per il successo ottenuto dalla giornata dedicata ai cereali antichi, tenutasi a Fonzaso il 31 agosto scorso.

Un appuntamento che ha dimostrato quanto sia grande l'interesse per queste coltivazioni, per i metodi biologici e per iniziative bastate su partecipazione, coinvolgimento e mai preconfezionate o calate dall'alto
Uno degli aspetti che ha suscitato più entusiasmo e voglia di mettersi in gioco è stato sicuramente quello dei “campi catalogo” Oltre cinquanta le adesioni giunte da coltivatori e auto produttori che desiderano testare sul proprio terreno alcune delle trenta varietà di cereali antichi di cui il gruppo coltivare condividendo dispone

A loro, e a tutti coloro che desiderano ancora partecipare al progetto, è dedicata la serata che si svolgerà venerdì 19 settembre (dalle ore 20.45) presso la Sala Ocri in via Negrelli a Feltre (BL)
Un momento di approfondimento sul tempi e modi di semina ma anche sulle diverse tecniche di coltivazione (es semina a spaglio o semina a fila con successiva sarchiatura). Il Clou della serata è rappresentato della distribuzione delle sementi che verrà decisa di comune accordo tenendo conto del luogo di coltivazione (soprattutto l'altitudine) e della volontà del coltivatore di seguire 2 o più parcelle sperimentali
A disposizione grani teneri adatti alla pianura e altri alle zone montane, e poi orzi, farri, segale e avena già coltivati nei due campi catalogo del Gruppo prima ad Arson e lo scorso anno a Col franco (Cesiomaggiore) Quest'anno il campo catalogo generale verrà realizzato a Porcen di Seren del Grappa presso il vivaio biologico il ruscello e oltre ai cereali comprenderà anche piselli, insalate oltre alle immancabili aiuole di fiori e piante aromatiche

Tutti coloro che si prenderanno cura di alcune parcelle di cereali antichi potranno usufruire della consulenza di alcuni tecnici ed esperti che collaborano al progetto e avranno l'onere di compilare una scheda in cui segnare le varie date di semina, germogliazione, di spigatura oltre a valutazioni su colore, portamento e prodotto raccolto. Una scheda di monitoraggio uguale per tutti, che verrà comunque costruita dai vari partecipanti al progetto.
Crediamo sia molto importante lo spirito dell'iniziativa, un qualcosa di progettato e costruite in modo partecipativo, totalmente auto finanziato, privo di sponsor e finanziamenti che nasce dalla passione e non dalla ricerca di contributi. Un progetto che darà la possibilità non solo di avere dei dati interessanti per lo sviluppo di una coltivazione sicuramente importante ma che darà la possibilità a molte persone di acquisire e condividere conoscenze ed esperienze troppo spesso in mano a poco e assai poco divulgate

In un territorio in cui amministratori e politici continuano a pensare che il futuro di questa nostra Terra sia legato alla viticoltura intensiva (leggi prosecco) o ai meleti intensivi (simil Val di Non), piace constatare che la risposta di coltivatori e acquirenti va in direzione totalmente opposta.
Siamo anche noi convinti che la ricchezza del nostro territorio sia legato alla biodiversità tipica e ai prodotti locali, coltivati in modo sano e sostenibile e con filiere chiare e trasparenti.
parte 1 della scheda da complilare per i "campi catalogo"
     
retro schda campi catalogo.. alcune indicazioni







UNA BELLA RIFLESSIONE DI LOLO...

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DOPO UN PO' DI TEMPO DEDICATO PIÙ AI CAMPI CHE AL NOSTRO BLOG.. ECCO UNA RIFLESSIONE DI LOLO SUL COLTIVARE .. buona lettura..

                              
Avevi tutti gli odori dei giardini
seppelliti nei fossi attorno alle case:tu sei, reseda selvaggia, che mi nutril’amore che cerco, che mi fa sperare.E come l”onda non la puoi più fermare,non puoi chiudere la bocca ai germogli, non serrare le persiane a questo sole,io ti guardo e mi bevo il tuo sorriso,amica del caso, scoperta del cuoreche deve colmare la sera.
Rocco Scotellaro
Il 2O14 è stato dichiarato dall’ONU l’anno internazionale dell’agricoltura familiare. Questo 2015 invece è intitolato ad un tema conseguente: la tutela del suolo. Come mai un organismo come l”ONU si interessa a questi argomenti?
Perché ci troviamo di fronte a scelte improcrastinabili, dovute sopratutto al fenomeno del riscaldamento globale, che è ormai conclamato. Questo fenomeno con i suoi eventi meteorologici estremi ha indotto ad un analisi degli scenari futuri su tematiche relative alla produzione di cibo. Questi studi tendono a mettere in discussione l’attuale modello agricolo occidentale basato su un concetto puramente PRODUTTIVO (1).
Questo modello non è RESILIENTE (2) ovvero non ha la capacita di assorbire il colpo (evento estremo) senza rompersi. Questa resilienza puo’ riuscire attraverso il modello agricolo familiare basato su una visione CONSERVATIVA(3) .
Approfondendo questa tematica il punto che più preoccupa è la costante perdita di terreni agricoli e soprattutto la perdita di FERTILITA’ (4) dei suoli dovuta al modello di produzione imperante.
Il riduzionismo NPK (5) associato alla chimica di sintesi e alla pesante meccanizzazione hanno rotto un equilibrio millenario fatto di cura ed amore, di contatto fisico con l’organismo terra verso il quale non dovremmo porci in modo PREPOTENTE “tu terra ti piegherai alle mie esigenze” ma in senso COLLABORATIVO “io mi sento parte integrante della terra” e sta nella ricerca di questa collaborazione l’inevitabile cambio di paradigma, da produttivo a conservativo,che la FAO ritiene improrogabile dando rilievo a questi temi.
La stessa FAO purtroppo non riesce a trasporre la problematica ai livelli politici sottostanti che continuano a perpetuare un sistema di interessi consolidato che elargisce contributi ai soliti settori al di là della loro reale capacità produttiva, drogando i prezzi, e tutelano gli interessi delle multinazionali dell’agrobusiness attraverso tutta una serie di trattati internazionali, tipo i T.R.I.P.S. Del WTO, arrivando all”eccesso degli attuali accordi segreti in fase di attuazione denominati T.T.I.P. In cui, da indiscrezioni, verranno superate a ribasso le varie normative nazionali, anche in campi come salute ed ambiente,annullando di fatto lo stato nazionale.
Caso emblematico della “crisi antropologica” che stiamo vivendo è insito nel tema dell’EXPO di milano “nutrire il pianeta, energia per la vita”. L’antropocentrismo contenuto in questo slogan ci fa capire quanto il genere umano si sia allontanato da un agire collaborativo con la terra, arrogando a se la capacità non solo di nutrire se stesso ma addirittura tutto il pianeta.
Questa breve analisi ci induce ad un quesito, che fare?
Se vogliamo, meditare sul ed agire per; il futuro la ragionevolezza non ci puo’ che portare in una direzione.
PASSARE DALLA PREOCCUPAZIONE ALL’OCCUPAZIONE
— ITERVENIRE SENZA APPARIRE —
— ASTENERSI DAL PROFANARE —
— COOPERARE E PRESERVARE —
— LAVORARE PER CURARE E SPERIMENTARE PER MIGLIORARE —
— OZIARE PER IMPARARE AD OSSERVARE —
— CHINARSI A CONTEMPLARE —
MANTENERE SEMPRE ALTA LA VOGLIA DI CONOSCERE E SMETTERE DI FARE PER ACCUMULARE


il 2 giugno a PORCEN parleremo e affideremo i FAGIOLI

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I FAGIOLI sono sicuramente una delle coltivazioni più diffuse e importanti del territorio bellunese, e non solo.

Importante sia per l'enorme patrimonio di biodiversità che essi rappresentano (sono tantissime le varietà coltivate, oltre una quarantina), ma anche per la capacità che ha di migliorare il terreno (aspetto importantissimo soprattutto in questi anni, in cui si parla sempre di più di "desertificazione" provocata da certe coltivazioni intensive zeppe di chimica e mai "ruotate) 
La stragrande maggioranza dei fagioli vengono coltivati per auto produzione anche se stanno sempre più crescendo aziende, associazioni, consorzi di tutela 

Come Gruppo Coltivare Condividendo abbiamo dedicato tempo ed energia a ricercare, catalogare, riprodurre e diffondere varietà di fagioli tipiche o comunque coltivate nel nostro territorio
Dai più noti e diffusi gialet, bonel, bale rosse, fagioli dalla riga d'oro, ad altri legati a certi territori (rossoni del cadore, fagiolo d'oro della val di fiemme...) a delle vere e proprie rarità come il Fumolet, Bonel bas, bianchet (fagioli bassi coltivati un tempo sotto alle vigne di Fonzaso), il maseleta rossa, o i canellini di vallada agordina

Oltre a proseguire nella nostra opera di ricerca e diffusione, in questo 2015 abbiamo anche realizzato delle parcelle destinate alla selezione partecipata in campo dei fagioli. Un progetto suggerito e supportato da una serie di tecnici, esperti e associazioni nazionale e straniere.  
Riteniamo sia fondamentale che conoscenze, saperi e sementi selezionate al meglio siano sempre più diffuse e condivise, per opporci attivamente a chi vorrebbe che fosse tutto accentrato nelle mani di pochi

Di tutto ciò parleremo a PORCEN di SEREN del GRAPPA (BL) MARTEDÌ 2 GIUGNO dalle ore 14.30 alle 19 nell'ambito di una iniziativa paesana a favore e a sostegno delle popolazioni del Nepal

In quell'occasione ci sarà anche il nostro banchetto con la mostra delle sementi (e di piantine di pomodoro e altre particolarità riproducibili) e AFFIDEREMO SEMENTI DI FAGIOLI A COLORO CHE DESIDERERANNO ASSUMERSI IL COMPITO DI COLTIVARLE E RIPRODURLE

VI ASPETTIAMO!!!!!

PS dalle ore 19 sarà possibile visitare il campo catalogo di CEREALI ANTICHI (oltre 30 varietà) e condividere considerazioni e rilevazioni



IL GLIFOSATO, L'ERBICIDA PIÙ USATO..anche in provincia di Belluno..E' CANCEROGENO !!!

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IL GLIFOSATO, L'ERBICIDA PIÙ USATO..anche in provincia di Belluno..E' CANCEROGENO

ci stanno avvelenando”.. “ma vale la pena di rischiare di prendere un tumore per eliminare 4fili d'erba?” “ma come si fa a usare una sostanza così pericolosa con tanta leggerezza??”

Queste sono solo alcune delle frasi (le meno “colorite”) di cittadini, informati della recente decisione della Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) il braccio
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si occupa dell’ambito oncologico.

L'Agenzia per la ricerca sul cancro ha infatti emesso un verdetto pesante su cinque pesticidi molto usati in agricoltura. Si tratta di un erbicida (glifosato) e due insetticidi (malathion e diazinon), dichiarati probabili cancerogeni per l’uomo

Sicuramente il più noto è il Glifosato, l' erbicida più usato al mondo. (si ritiene che circa il 70% della terra arabile del pianeta è trattata con questo diserbante).
Molto usato nelle coltivazioni di piante Ogm definite Roundup Ready, dal nome del primoerbicida a base di glifosato realizzato e brevettato dalla multinazionale Monsanto
La IARC dichiara che sono davvero molti i danni che il glifosato provoca alla salute umana.
I principali sono la cancerogenicità, soprattutto il linfoma, il carcinoma della mammella del tipo estrogeno-sensibile, i tumori della sfera riproduttiva, l'infertilità maschile, sempre più
diffusa, in persone sempre più giovani, la disbiosi intestinale.
Ma molte altre patologie sono sospettate in base ai dati degli esperimenti

Certo, la notizia è importante, ma cosa centra il glifosato con la provincia di Belluno? E ha unsenso che i bellunesi si preoccupino di questa dichiarazione dello IARC?

Noi riteniamo che la preoccupazione debba essere massima dato che il rischio che anche il nostro territorio sia contaminato da questa pericolosa sostanza è molto alto

Due le principali fonti di inquinamento:

- il glifosato è molto utilizzato nei vigneti intensivi (le strisce giallo-arancioni sotto i filari di vite ne evidenziano l'utilizzo).
Alla luce dei massicci acquisti di terreno da parte dei viticoltori (in primis) del prosecco anche nella nostra provincia e del conseguente impianto di vigneti intensivi, è ipotizzabile che anche nella nostra vallata verrà riversata una quantità massiccia di glifosato, probabile cancerogeno

-il glifosato è l' erbicida più usato da comuni e provincia per diserbare strade, parchi
spazi pubblici (ma anche i privati lo usano nei loro viali e davanti le loro abitazioni)

Molte le segnalazioni e le preoccupazioni espresse dai cittadini dinnanzi all'irrorazione distrade e parchi, anche in pieno centro abitato.
Questo è veramente grave, anche perché visono delle normative ben chiare che VIETANO l'uso di erbicidi in ambiente urbano(art.5.6 Misure per la riduzione dell’uso o dei rischi derivanti dall’impiego dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili - art.5.6.1 Utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione erbicida (in ambiente urbano)

Riteniamo importante che sia finalmente bandito l'utilizzo del glifosato, che i Sindaci (come massimi responsabili della salute pubblica dei cittadini) prestino molta attenzione alleindicazioni dell Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro ed ai rapporti ISPRA sull'inquinamento delle falde acquifere, dovuto principalmente al GLIFOSATO.

Un'altra considerazione da fare è la sottostima della classe rischio, assegnata ai diserbanti dal Ministero della Salute, con particolare riguardo a quelli con principio attivo glifosato

E' altresì vitale che ognuno di noi faccia sentire la
propria voce!!
Seguendo le indicazioni dell'amico Gilberto Carlotto del WWF (OA WWF - TERRE del PIAVE TV-BL; Gruppo AltaMarca) sollecitiamo tutti a richiedere all'ufficio tecnico del proprio Comune il nome commerciale e la scheda di sicurezza del prodotto utilizzato per diserbare strade e spazi pubblici. (molti Sindaci lo sanno benissimo, ma se nessuno protesta ....lo usano)

Non nuoce ricordare che alcuni stati europei ne hanno da tempo vietato la vendita (Russia eDanimarca) mentre l'Olanda lo ha fatto qualche mese fa, con un decreto del Parlamento e la Francia ci sta lavorando.

La storia recente della medicina mostra che c'è un tempo di latenza troppo lungo, di almeno un paio di generazioni per arrivare a eliminare dal mercato una qualsiasi sostanza tossica (amianto DDT ecc..) Il procedimento è complesso e gli interessi in gioco sono molto forti.

Tutto nasce da un errore di fondo, quello di non rispettare il principio di precauzione.
..è ad esso che noi ci appelliamo!!!!

ALCUNE NOTIZIE SUL GLIFOSATO:
Attualmente circa il 70% della terra arabile del pianeta è trattata con il glifosato. La quantità usata nella provincia di Ravenna (per fare un esempio) è sufficiente a coprire 1.500 dei 1.800 km2 della sua superficie. Del milione di tonnellate di soia importate ogni anno in Italia per diventare mangime per gli animali da allevamento il 90% è Ogm e può contenere fino a 9 mg/kg di glifosate, che entra anche così nella catena alimentare.
Nella produzione di cereali, sia per uso umano che per uso animale, è utilizzato sia come diserbante sia per favorire l'essicazione pre-raccolto. Non meraviglia quindi che il 70% dei prodotti da forno ne contenga tracce, come non meraviglia che siano presenti residui anche nel vino proveniente da colture convenzionali. Nelle acque superficiali e profonde è presente, ove ricercato, rispettivamente nel 90 e nel 30 % dei campioni (sommandolo al suo metabolita, di pari tossicità Ampa).E' presente nella pioggia, nel terreno e il suo tempo di dimezzamento varia da qualche settimana a più di un anno. E' presente, a varie concentrazioni, alcune altissime, nel latte materno di donne in qualche misura esposte e in quasi la metà dei campioni di urine di abitanti di molte città europee, non direttamente esposti.
Stiamo quindi assistendo a una vera e propria alterazione dell'omeostasi ambientale, a una inconsapevole sperimentazione planetaria di una sostanza tossica.
Da una decina di anni ormai insieme alle vendite di glifosate cresce anche il numero di studi scientifici sull’argomento. Negli ultimi anni se si digita su Pub Med ci sono migliaia di lavori (anche se i lavori italiani ancora una volta sono veramente pochi)... 

FONTE: http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/medicina-e-ricerca/2015-06-22/pillole-prevenzione-caso-glifosato-192107.php?uuid=AC5HsqE


 

giovedì 2 luglio la prima mietitura del campo catalogo di cereali antichi

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La mietitura è un momento sempre molto emozionante e ricco di sensazioni.. emozioni.. tanto più se è condiviso

E' per questo motivo che abbiamo deciso di far si che la prima mietitura nel CAMPO CATALOGO DI CEREALI ANTICHI sia un momento di condivisione riflessione comune

Pertanto ci ritroveremo a PORCEN di Seren del Grappa (presso il vivaio biologico il Ruscello in via Ronchedel 1) GIOVEDÌ 2 LUGLIO dalla ore 19.00


Assieme visioneremo le varie parcelle seminate lo scorso autunno con oltre 30 varietà di cereali antichi, faremo un resoconto dei dati fin qui raccolti e assieme giudicheremo le caratteristiche, i pregi e i difetti delle diverse varietà

Il CAMPO CATALOGO è stato seminato tra inizio e
metà novembre. Alcune parcelle sono state seminate a "spaglio", altre a "riga". Non è stata effettuata alcuna concimazione nè trattamento preventivo o curativo
La zona è stata funestata da almeno tre eventi climatici molto ventosi e con pioggia molto battente il che ha causato diversi allettamenti. 
Queste situazioni difficili ci faranno apprezzare le varietà che più di altre hanno resistito alle avversità, climatiche e non


Tra le viarietà seminate ricordiamo: farro della garfagnana, farro alpino, orzo nudo Roccaforte, orzo nudo pop gerst autriaco, orzo di Livinalongo, grano tenero: piave, canove, solina, miracolo, de carolis, autonomia2, 6 grani montani della valle d'Aosta (clavel, la salle, Rosset, Morgex, etroubles, saint marcel), Rusciola, Gentil rosso, germanella, segale viola, triticale, grano carusedda

Ovviamente tutti i dati raccolti saranno messi a disposizione di chiunque. Crediamo molto nella condivisione delle conoscenze e delle esperienze
Siamo molto contenti dell'ottimo risultato, in termini di partecipazione e di scrupolo nella realizzazione del progetto CAMPI CATALOGO. 
Un grazie particolare e sentito va a tutti coloro che hanno deciso di partecipare al progetto e a chi ci ha supportato (in primis Rete Semi Rurali)

Progetto totalmente auto gestito e auto finanziato che ha coinvolto un centinaio di coltivatori nel bellunese, feltrino, zoldano, cadore, primiero, carnia e altre zone del veneto.

Giovedì 2 luglio saranno a disposizione anche modeste quantità di semi dei cereali presenti nel campo catalogo.
Sucessivamente alla mietitura ci sarà un momento di
riflessione, selezione  e programmazione condivisa

vi aspettiamo a Porcen!!!!   

Al via la campagna "LIBERI DAI VELENI"

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ANCHE IL GRUPPO COLTIVARE CONDIVIDENDO ADERISCE ALLA CAMPAGNA "LIBERI DAI VELENI"

Una campagna che nasce dalla forte preoccupazione per una nuova fprma di  colonizzazione del nostro Territorio da parte di viticoltura e melicoltura intensiva, zeppe di pesticidi, diserbanti..veleni (anche tossisi e possibili cancerogeni per l'uomo)
Una campagna che è informazione, sensibilizzazione, costruzione condivisa di progetti, iniziative, proposte per evidenziare la dannosità della "agricoltura intensiva" e il fatto che esiste una vera, sana, salubre alternativa, basata su biologico, biodiversità e sementi locali e riproducibili. Ci chiediamo perchè quest'ultima agricoltura sia così poco sostenuta dalle politiche agricole a differenza della prima super finanziata, promossa e sponsorizzata.



La campagna "LIBERI DAI VELENI" debutta con un incontro pubblico che si terrà venerdì 10 luglio a Cervoi (Belluno) e nel corso della serata verrà presentata la petizione con raccolta firme che invitiamo belluesi e non di sottoscrivere. 
Ovviamente tale iniziativa è aperta a tutti e si auspica partecipazione e costrizione condivisa
Di seguito il comunicato stampa di presentazione della serata.


Venerdì 10 luglio alle ore 20:30 presso la Cooperativa di Cirvoi a 
Belluno si terrà una serata informativa dal titolo “L’agricoltura
intensiva ci conviene veramente?”.
Una nuova forma di colonizzazione, infatti, è in atto nel territorio
bellunese. Molti ettari di terreno vengono acquistati nelle nostre zone
allo scopo di impiantarvi coltivazioni di tipo intensivo, in
particolare, vigneti e meleti.
Tali coltivazioni sono caratterizzate da un largo impiego di diserbanti
e pesticidi che hanno già avuto diversi effetti negativi per la salute e
per l’ambiente nelle Province confinanti.
Per questi ed altri motivi, diverse realtà e singoli cittadini del
territorio hanno sentito la necessità di organizzare un primo incontro
pubblico di approfondimento sui rischi per la salute e per l’ambiente.
Durante la serata verrà proiettato un breve video estratto da alcuni
documentari sugli effetti devastanti dell’agricoltura intensiva nei
territori limitrofi alla provincia di Belluno . Interverrà, inoltre, Il
dottor Giacomo Toffol specialista in pediatria autore del libro
“Inquinamento e salute dei bambini”.
Vista l’importanza degli argomenti trattati, invitiamo, oltre alla
cittadinanza tutta, gli amministratori locali, provinciali, nonché il
neo assessore all’ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin.
L’incontro sarà occasione anche per la presentazione della campagna “
Liberi dai veleni” e della relativa petizione popolare.

Coltivare Condividendo - Gruppo Natura Lentiai
Comitato Bellunese Acqua Bene Comune - Movimento Terra Bellunese
Associazione Dolomiti Bio - La Comune Bellunese
Ass. Casa dei Beni Comuni Belluno - Gas La madia feltrina
Cooperativa Samarcanda scs onlus.


Con l'occasione ricordiamo anche la nostra iniziativa relativa al pericolo "Glifosato possibile concerogeno" sia in viticoltura intensiva che per il diserbo di  strade e spazi pubblici.
Per ulteriori informazioni cliccare qui
Di seguito la lettera che invitiamo tutti a spedire ai loro Sindaci, amministratori, Uffici tecnici comunali

LE SEMENTI ANTICHE BELLUNESE PARTONO PER LA BOSNIA

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LE SEMENTI ANTICHE BELLUNESE PARTONO PER LA BOSNIA


La guerra è un qualcosa di atroce, che devasta i corpi, gli animi, il senso di comunità e condivisione. La guerra devasta anche la terra, la sua fertilità, la biodiversità di un territorio

Qualcuno ha detto che l'unica risposta che possiamo opporre alla guerra è il ricominciare a vivere, a far riviere una
comunità, un territorio, la terra.



Qualche giorno fa siamo stati invitati a un convegno organizzato dal Comune di Venezia “Coltivare la terra, curare i luoghi, costruire la comunità“. 
Un convegno in cui alcuni coltivatori bosniaci raccontavano il loro ritorno al prendersi cura della terra, della biodiversità dei monti a ridosso di Srebrenica. Muhamed e Velibor, l'uno serbo l'altro mussulmano, sono riusciti a coinvolgere una miriade di giovani del posto, capaci di superare ogni contrapposizione etnica e ideologica, per dedicarsi al grano saraceno, alle varietà locali, alla loro Terra.

Un esperienza toccante, di come la volontà di ricominciare vada oltre il pericolo delle mine (che troppo spesso infestano i loro campi), degli odi, della biodiversità perduta.



Per noi, chiamati in laguna per raccontare la nostre esperienza di recupero, riproduzione, donazione delle sementi antiche bellunesi e di costruzione di progetti di condivisione, relazione, comunità, è stato istintivo, immediato, offrire tutta la nostra collaborazione e soprattutto mettere a disposizione a loro disposizione le nostre sementi

Sementi vitali, RIPRODUCIBILI che racchiudono decenni, secoli di coltivazione, di adattamento a zone, aree e climi. Sementi vitali, che generano “figli” uguali al seme “madre” e quindi riproducibili e tramandabili da generazione a generazione.

Tutt'altra cosa rispetto a super ibridi, cms e ogm, che non possono essere riprodotte, che sono spesso sterili e incapaci di rigenerarsi, che devono essere acquistati anno dopo anno



Tra contadini, che amano mettere le mani nella terra, ci si capisce subito e in breve abbiamo innescato una bella collaborazione Grazie al supporto della Fondazione Alexander Langer una delegazione di “Adopt Srebrenica” ci farà visita. Mostreremo loro i nostri campi, le nostre tecniche di coltivazione sane e sostenibili, gli racconteremo dei fagioli, dei cereali, delle coltivazioni orticole che abbiamo recuperato e stiamo riproducendo e coltivando

Dalla chiacchierata svolta a Venezia è emersa una notevole affinità non solo per la similitudine tra le nostre zone ma anche per il modo di prendersi cura di terra e piante, senza alcun uso di chimica di sintesi, di pesticidi e diserbanti



Siamo molto contenti che le sementi tipiche bellunesi vadano a sostenere un progetto tanto vitale e vivo, a dare vitalità a una Terra troppo a lungo ferita e deturpata, ma ora rigenerata soprattutto dallo spirito di questi giovanile



Unico rammarico la loro mancata partecipazione a CHIAMATA A RACCOLTO la giornata di mostra, scambio e donazione di sementi antiche e riproducibili che si svolgerà domenica 30 novembre a Feltre. Giornata alla quale saranno invece presenti una serie di gruppi, associazioni, realtà italiane e straniere con le quale stiamo collaborando da tempo anche per riprodurre correttamente e migliorare le nostre sementi.

Chiamata a raccolto, si svolgerà presso il bocciodromo di Feltre, in via 14 agosto 1866, con ingresso gratuito e sarà un momento in cui si potranno ammirare centinaia di varietà di patate, fagioli, mais, cereali, orticole e varietà antiche di mele e frutti per lo più montani



Una giornata in cui il condividere sementi, conoscenze, esperienze, pratiche e il costruire assieme saranno la base per dar vita anche a progetti locali, nazionali ed europei, con un inevitabile pensiero per gli amici della Bosnia 

con l'occasione consigliamo la lettura di due scritti che condividiamo appieno (per leggerli cliccare sui titoli)

AGRICOLTURA DIPENDENTE vs  AGRICOLTURA RELAZIONALE

a FELTRE l' evento CHIAMATA A RACCOLTO 

PARTENZA COL BOTTO PER LA CAMPAGNA "LIBERI DAI VELENI"

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Una sala gremita ha tenuto a battesimo l' avvio della campagna LIBERI DAI VELENI!
Non possiamo non dire un immenso GRAZIE alle oltre 200persone che hanno affollato la sala conferenza della cooperativa di Cirvoi (BL). 

Ci dispiace per coloro che non hanno trovato posto ma non mancheranno di sicuro le occasioni sia per partecipare a serate simili che per sottoscrivere la petizione lanciata proprio ieri sera.
Molto coinvolgenti e capaci da dare una panoramica molto chiara sia l'intervento del pediatra Toffol (che ha documentato i danni devastanti di certi pesticidi sulla salute soprattutto dei bambini), che i video proposti (due panoramiche sulla devastazione della monocultura intensiva in Trentino e nella zona del Prosecco)
Tante le domande e le riflessioni che hanno caratterizzato una serata davvero molto intensa e viva.. una serata che da tanta energia per proseguire con sempre maggior determinazione in questa "campagna" che unisce preoccupazione (per una colonizzazione tossica, nociva e assolutamente anti economica per territorio e salute) ma anche proposta, volontà di coinvolgere per condividere e costruire assieme.


Uno dei momenti topici della serata è stata la presentazione della petizione popolare che INVITAIMO TUTTI A DIFFONDERE E SOTTOSCRIVERE.
E' possibile scaricare la petizione, firmarla e farla firmare e consegnarla:
 - in una delle serate che verranno organizzate,
 - ai banchetti di raccolta firme che indicheremo settimana dopo settimana 
 - in uno dei negozi o spazi che indicheremo sucessivamente
 - spedendola via posta a:   Tiziano Fantinel 
   via madonna prima 22 - 32030 Fonzaso BL

Ecco il testo della petizione che proponiamo e di seguito i moduli scaricabili:

CAMPAGNA “LIBERI DAI VELENI”
CI METTO LA FIRMA!
 
PETIZIONE POPOLARE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE CONTRO L’INVASIONE DEI VIGNETI E
MELETI INTENSIVI IN PROVINCIA DI BELLUNO

Una nuova forma di colonizzazione è in atto nel territorio bellunese. Molti ettari di terreno vengono
acquistati nelle nostre zone allo scopo di impiantarvi coltivazioni di tipo intensivo, in particolare, vigneti e
meleti. Tali coltivazioni sono caratterizzate da un largo impiego di diserbanti e pesticidi che hanno già avuto diversi effetti negativi per la salute e per l’ambiente nelle Province confinanti. Le conseguenze per l’impiego di tali sostanze nel territorio bellunese sono:
a) grave rischio per la salute dei cittadini che abitano, lavorano, frequentano le scuole nelle zone limitrofe alle coltivazioni
b) l’inquinamento della terra, dell’acqua e dell’aria
c) la moria di numerose specie animali (in particolare insetti (es. api), lombrichi e uccelli ecc.)
d) svalutazione del valore commerciale degli immobili confinanti le coltivazioni
e) graduale depauperamento di una risorsa naturale preziosa come è il territorio e il paesaggio della
valbelluna

Noi sottoscritti intendiamo riappropriarci della sovranità sul territorio. Pertanto rivolgendoci alle Istituzioni ed agli Enti di competenza:
CHIEDIAMO
1) Che vengano approvati regolamenti di polizia rurale che limitino l’utilizzo dei pesticidi e vietino
quelli cancerogeni e nocivi per la salute.
2) Che siano sviluppate politiche che favoriscano un’agricoltura sana e sostenibile nel rispetto della
biodiversità e delle tipicità bellunesi.
3) Che vengano rivisti gli strumenti di controllo e salvaguardia sull’utilizzo del territorio per evitare
pesanti sbancamenti, deturpazione del paesaggio e possibili discariche abusive.
4) Che vengano ridotti gli incentivi economici per le produzioni intensive e no food in favore di modelli
di coltivazione sostenibili per prodotti tipici e primari.
5) Che venga revocata la Denominazione di Origine Controllata (DOC) del prosecco dalla provincia di
Belluno, in quanto puro strumento speculativo di aumento delle quote a beneficio esclusivo dei
produttori trevigiani.
6) Che siano attivati nelle scuole percorsi formativi su questi temi e che siano istituite diete con
prodotti biologici e locali per le mense scolastiche



I DUE FOGLI SCARICABILI VANNO STAMPATI FRONTE E RETRO DI UNO STESSO FOGLIO (le firme vanno cioè fatte nel retro della petizione)

Invitiamo tutti a stampare, sottoscrivere e diffondere questa petizione.. ma anche a partecipare alle future iniziative, proponendone e sostenendo la campagna. Campagna che prevede anche una raccolta fondi utile per effettuare analisi su terreni, acque, aria in zone adiacenti i nascenti vigneti e meleti intensivi

Associazioni, gruppi, realtà organizzate possono aderire alla campagna e partecipare alla sua diffusione.

aderiscono alla campagna:
Coltivare Condividendo - Gruppo Natura Lentiai - Comitato Bellunese Acqua Bene Comune - Movimento Terra Bellunese
Associazione Dolomiti Bio - La Comune Bellunese - Ass. Casa dei Beni Comuni Belluno - Gas La madia feltrina
Cooperativa Samarcanda scs onlus. - WWF Terre del Piave Belluno e Treviso

UNA BELLA E INTENSA GIORNATA DEDICATA AI CEREALI ANTICHI

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PARTENZA COL BOTTO DEL PROGETTO SUI CEREALI ANTICHI

Un grazie di cuore alle centinaia di persone che hanno
partecipato e reso davvero bella la giornata dedicata ai cereali antichi e svoltasi domenica 31 agosto a Fonzaso
Una partecipazione e un interesse che va oltre le più rosee aspettative
Oltre 500 le persone che hanno deciso di diventare dei custodi della biodiversità e che hanno pertanto ricevuto sementi di orzo, grano, piselli, insalata, cereali.. da coltivare e riprodurre.
Siamo ben lieti di affidare gratuitamente delle sementi antiche a tutti coloro che desiderano moltiplicarle (seguendo alcuni criteri tecnici che suggeriamo) consentendo a queste sementi RIPRUDUCIBILI e adatte a una coltivazione sana e sostenibile di diffondersi sempre più.
Una pratica antichissima quella dell'auto prodursi il seme, minacciata sia da leggi e norme sempre più restrittive, che da pratiche e da una costante perdita di conoscenze e sementi
Momenti come quello fonzasino hanno la prerogativa anche di consentire una condivisione non solo dei semi ma anche di saperi ed esperienze, di creare e rinsaldare collaborazioni e relazioni, per intraprendere percorsi sempre memo solitari ma all'insegna della partecipazione e del fare assieme


Sala affollata, da oltre 200 persone, anche per seguire il convegno tecnico dedicato alla coltivazione dei cereali antichi. Relatori d' eccezione Riccardo Bocci (rete semi rurali) e Giandomenico Cortiana (aveprobi) che hanno portato la loro notevole esperienze nel settore. Moltissimi e molto interessanti anche gli interventi di coltivatori e trasformatori provenienti da Veneto, Trentino, Friuli e altre zone d'Italia.
Un convegno che è stato soprattutto un momento di avvio di un percorso comune e collaborativo per dare vita, anche nella
nostra zona a una filiera dei cereali antichi. Una grande opportunità per questo nostro territorio dalle enormi potenzialità, troppo spesso lasciato in balia di speculatori e cacciatori di contributi.
Una filiera dei cereali antichi che sarà inevitabilmente basata su una sperimentazione, che anche in questo caso sarà partecipata e costruita da tanti. Oltre 50 le adesioni di coltivatori e auto produttori che mettono a
disposizione terreno, tempo, energia, passione e competenze per dar vita a una serie di CAMPI CATALOGO. In ogni uno di essi verranno seminate una serie di parcelle con cereali antichi, che, monitorati, forniranno dati utili per identificare quali varietà sono più indicate in questa o quella zona. Dati poi condivisi, confrontati, analizzati e divulgati da tutti i partecipanti al progetto totalmente auto finanziato. Il tutto all'insegna della massima trasparenza.
Le adesioni al progetto sono ancora aperte e prevedono una serie di incontri informativi su metodologie di coltivazione e modalità di realizzazione (ovviamente mai imposte e sempre decise di comune accordo)

Siamo molto contenti della massiccia partecipazione, delle tante adesioni e anche del coinvolgimento di molti giovani in questi nostri progetti; ma soprattutto della passione, del desiderio di partecipazione e di voler essere parte di un percorso in cui ogni uno è protagonista e attore.
Troppo spesso ci troviamo dinnanzi a iniziative molto strombazzate e finanziate, calate dall'alto e decise da pochi.
Il nostro desidera essere un percorso opposto e la partenza ci sembra decisamente incoraggiante

CAMPI CATALOGO di CEREALI ANTICHI.. SI PARTE!!!!

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CAMPI CATALOGO DI CEREALI ANTICHI.. SI PARTE!!

E' ancora grande la soddisfazione per il successo ottenuto dalla giornata dedicata ai cereali antichi, tenutasi a Fonzaso il 31 agosto scorso.

Un appuntamento che ha dimostrato quanto sia grande l'interesse per queste coltivazioni, per i metodi biologici e per iniziative bastate su partecipazione, coinvolgimento e mai preconfezionate o calate dall'alto
Uno degli aspetti che ha suscitato più entusiasmo e voglia di mettersi in gioco è stato sicuramente quello dei “campi catalogo” Oltre cinquanta le adesioni giunte da coltivatori e auto produttori che desiderano testare sul proprio terreno alcune delle trenta varietà di cereali antichi di cui il gruppo coltivare condividendo dispone

A loro, e a tutti coloro che desiderano ancora partecipare al progetto, è dedicata la serata che si svolgerà venerdì 19 settembre (dalle ore 20.45) presso la Sala Ocri in via Negrelli a Feltre (BL)
Un momento di approfondimento sul tempi e modi di semina ma anche sulle diverse tecniche di coltivazione (es semina a spaglio o semina a fila con successiva sarchiatura). Il Clou della serata è rappresentato della distribuzione delle sementi che verrà decisa di comune accordo tenendo conto del luogo di coltivazione (soprattutto l'altitudine) e della volontà del coltivatore di seguire 2 o più parcelle sperimentali
A disposizione grani teneri adatti alla pianura e altri alle zone montane, e poi orzi, farri, segale e avena già coltivati nei due campi catalogo del Gruppo prima ad Arson e lo scorso anno a Col franco (Cesiomaggiore) Quest'anno il campo catalogo generale verrà realizzato a Porcen di Seren del Grappa presso il vivaio biologico il ruscello e oltre ai cereali comprenderà anche piselli, insalate oltre alle immancabili aiuole di fiori e piante aromatiche

Tutti coloro che si prenderanno cura di alcune parcelle di cereali antichi potranno usufruire della consulenza di alcuni tecnici ed esperti che collaborano al progetto e avranno l'onere di compilare una scheda in cui segnare le varie date di semina, germogliazione, di spigatura oltre a valutazioni su colore, portamento e prodotto raccolto. Una scheda di monitoraggio uguale per tutti, che verrà comunque costruita dai vari partecipanti al progetto.
Crediamo sia molto importante lo spirito dell'iniziativa, un qualcosa di progettato e costruite in modo partecipativo, totalmente auto finanziato, privo di sponsor e finanziamenti che nasce dalla passione e non dalla ricerca di contributi. Un progetto che darà la possibilità non solo di avere dei dati interessanti per lo sviluppo di una coltivazione sicuramente importante ma che darà la possibilità a molte persone di acquisire e condividere conoscenze ed esperienze troppo spesso in mano a poco e assai poco divulgate

In un territorio in cui amministratori e politici continuano a pensare che il futuro di questa nostra Terra sia legato alla viticoltura intensiva (leggi prosecco) o ai meleti intensivi (simil Val di Non), piace constatare che la risposta di coltivatori e acquirenti va in direzione totalmente opposta.
Siamo anche noi convinti che la ricchezza del nostro territorio sia legato alla biodiversità tipica e ai prodotti locali, coltivati in modo sano e sostenibile e con filiere chiare e trasparenti.
parte 1 della scheda da complilare per i "campi catalogo"
     
retro schda campi catalogo.. alcune indicazioni







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