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Channel: Gruppo "COLTIVARE CONDIVIDENDO"
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Grande successo per la raccolta firme anti OGM e per le iniziative del Gruppo Coltivare Condividendo

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sabato 9 marzo in piazza a Belluno.. domenica 10 marzo a Zugliano (presso Cà dell' Agata) e  a Montebelluna. Fine settimana molto intenso per il Gruppo Coltivare Condividendo, in cui è continuata la sentita raccolta di firme sulla questione "Emergenza OGM", ma anche raccontato il percorso fatto sin qui dal Gruppo e i progetti legati al recupero e alla tutela della biodiversità, al costruire relazioni sul territorio

La raccolta firma sulla questione OGM continua con notevole successo. Abbiamo ampiamente superato le mille firme e riscontrato una ferma e diffusa opposizione alle coltivazioni OGM nel nostro Paese
Ricordiamo che è ancora possibile firmare, sia recandosi nei punti di raccolta firme che partecipando alle due serate previste in questa settimana:

mercoledì 13 marzo (dalle ore 20.30)
presso il "Centro Giovani" a Farra di Feltre 
In una serata in cui si parlerà anche di orti a vista e custodi della biodiversità

venerdì 15 marzo (dalle ore 20.30)
presso il casel di Cellarda (Feltre) per una serata dedicata alla biodiversità coltivata bellunese

DI SEGUITO RIPORTIAMO UN VIDEO E UN RESOCONTO SUL VOLANTINAGGIO DI SABATO REALIZZATO DA "BELLUNO PIÙ"


Per leggere l'articolo pubblicato su Belluno più cliccare qui

Ricordiamo che all'iniziativa di sabato hanno aderito:
Comitato Acqua Bene Comune, Casa dei beni comuni, la skasera, Associazione Arianova, AIAB, WWF,
Gasdotto (coordinamento GAS bellunesi), Gasolo, 
associazione Dolomiti bio, la Ragnatela, WOOF-Italia
In un opposizione agli OGm che vede schierate anche: Coldiretti, Legambiente, Agrincolti, Aveprobi
e molti altri

E' ANCHE POSSIBILE FIRMARE UNA PETIZIONE ON LINE.. è sufficiente cliccare qui e sottoscrivere

Claudio(Woof-Italia) e Lolo (coltivarcondividendo)
In queste ultime settimane siamo stati molto impegnati dalla questione OGM, sia  in giornate di informazione, di sottoscrizione, in incontri e cercando di mettere in collegamento tra di loro realtà e competenze. Siamo contenti che qualcosa sis tia muovendo e siamo certo che la mobilitazione dei cittadini e il fere rete sia un qualcosa di estremamente importante nel rivendicare i propri diritti, nel far circolare informazioni e saperi, nel denunciare abbusi e inefficienze
Ora pero'.. che la neve pian piano lascia intravedere squarci di orto, dic ampo, di prato e ora di prepararci per semine e preparazione dell'orto
A breve riprenderanno vigore i due progetti in cantiere "custodi della biodiversità" e "orti a vista" 
Progetti che porteremoa vanti assieme ad altre realtà della zona e di aree adiacenti la nostra

..nel frattempo c'è già chi sta preparando i primi cumuli o letti caldi....
la base del cumulo è costituita da ramaglia

si procede aggiungendo foglie, stocchi di mais..fieno..

 

SEMENTI..anche di PIANTE TINTORIE

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Dopo tante iniziative, serate, momenti informativi dedicati all' "Emergenza OGM anche in Italia" .. pur seguendo ancora la questione e stimolando prese di posizione e azioni.. è tempo di tornare a dedicarci alle sementi.. 

Certo, i quasi 50 cm di neve caduti oggi ci indurrebbero a lasciare le sementi in dispensa, ma sappiamo bene che non ci vorrà poi molto prima di affidarle alla terra.

Pertanto abbiamo deciso di organizzare una serata che si terrà presso il Centro Giovani a Farra di Feltre (BL), mercoledì 27 marzo (dalle ore 20.30) 
Un momento molto informale in cui parlare di fagioli, insalate, pomodori, cereali.. di tutte quelle varietà che hanno sfamato e nutrito generazioni di bellunesi e che ora rischiano l' estinzione. Una serata dedicata ai "custodi della biodiversità" cioè a tutte e tutti coloro che vorranno prendersi cura di un seme, consapevoli della grande responsabilità che si assumono e del ruolo vitale che hanno per consentire la sopravvivenza  di essenze, sapori, tipicità di questa Terra.
In questo 2013 oltre al progetto legato alla conservazione e riproduzione delle sementi antiche ci sarà anche quello dedicato agli "orti a vista", cioè a una serie di orti e campi (coltivati ripudiando la chimica di sintesi e la monocultura) visitabili.. che diventano luoghi di confronto, di divilgazione di consocenze, saperi, tecniche e pratiche. A breve ulteriori informazioni sull'argomento (che sta suscitando un notevole interesse)

Quando parliamo di "sementi" nn ci riferiamo solo a quelle di ortaggi, di legumi o cereali..ma anche di PIANTE TINTORIE...
A questo proposito ecco un breve scritto di Valentina Saitta sull'argomento..

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Ciao a tutti!Sono una biologa ambientale che da 5 anni cura alcuni aspetti applicativi e di trasformazione delle officinali e aromatiche spontanee e coltivate.
In particolare mi interesso della tematica PIANTE TINTORIE come tavolozza di colori con i quali poter tingere e decorare filati e tessuti in modo naturale e alternativo...giallo, rosso, verde, blu, marrone e tanti altri colori!
Lo sapevate che con l'ORTICA, i LICHENI o il BUON ENRICO si possono tingere filati e tessuti di VERDE?
Dal TAGETE, dall'IPERICO, dalla CALENDULA o dalla RESEDA si ottiene il GIALLO-ARANCIO
Con AMARANTO, FITOLACCA e CAMPEGGIO ricavi il VIOLA?

Così come dal NOCE, dal CASTAGNO e da alcune CORTECCE si può estrarre il MARRONE?
Magari qualcuno di voi conosce meglio l'INDACOche da uno stupendo blu, o il GUADO meglio detto Isathis tinctoria.
Tavola botanica di Indigofera tinctoria (indaco)


Esistono tanti altri colori in natura e ogni colore può anche VIRARE diventando un altro in condizioni di acidità o basicità?

Ecco...se qualcuno volesse scoprire le varietà di piante tintorie, i colori o semplicemente scambiare sementi possiamo organizzarci con il gruppo Coltivare Condividendo e parlare dell'argomento!
Buona condivisione!    Valentina

Le "biodiversità bellunesi" a Geo&Geo su Rai 3

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Le biodiversità bellunesi a Geo&Geo

Martedì 26 marzo una rappresentanza dell' associazione Dolomiti bio, del gruppo coltivare condividendo e dell'associazione per la tutela del fagiolo gialet ha partecipato alla trasmissione televisiva Geo&Geo (Rai 3). Molto bello il titolo dello spazio dedicato alla compagine bellunese.. “i semi della disobbedienza”
Partendo dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea, che nel luglio 2012 ha bandito la vendita delle sementi non iscritte al catalogo europeo, è stato fatta una breve, ma significativa panoramica sulle biodiversità bellunesi

biodiversità coltivata” innanzitutto.. quella rappresentata dalla mostra delle sementi antiche bellunesi. Sementi trovate, catalogate, riprodotte e affidate (a centinaia di custodi della biodiversità) dal gruppo coltivare condividendo Una mostra in cui spiccano le oltre 35 varietà di fagioli, ma anche una dozzina di mais, diversi tipi di cereali, leguminose, insalate e svariate orticole. Un enorme patrimonio di biodiversità che si adatta benissimo a tecniche di coltivazioni biologiche, biodinamiche o vegane..Una moltitudine di sementi antiche ormai sparite da altre zone d' Italia a causa di una agricoltura intensiva che ha imposto ibridi commerciali e frequenti trattamenti chimici

Prima di passare a una panoramica sulla biodiversità spontanea bellunese, alle consociazioni e a una serie di produzioni locali, è stata “aperta” una una finestra dedicata su una di queste tipicità ..il fagiolo gialet.
Una particolarità della nostra partecipazione è stata anche questa, non abbiamo portato un solo prodotto o evidenziato le particolarità di un solo luogo..ma offerto una visione complessiva, messo in luce una serie di ambiti, contesti, di realtà

Un percorso che, grazie all'intuizione degli autori del programma, ha evidenziato anche un' altra “biodiversità”, quella delle relazioni. In questo nostro territorio ci sono tante persone, di svariate età, provenienze, appartenenze.. una moltitudine di contadini, piccoli produttori, auto produttori, appassionati.. di persone che hanno a cuore la propria terra e dedicano tempo ed energie (quasi sempre senza remunerazione alcuna) che si mettono in rete.
Con propri tempi, energie e modalità costruiscono progetti condivisi, iniziative, eventi.. scambiano conoscenze, esperienze, saperi., crescono..camminano assieme
Forse è proprio questa la “biodiversità” più tipica e importante di questo nostro territorio.
Realtà e singolarità che costruiscono cammini condivisi in difesa di salubrità, paesaggio, ambiente, biodiversità, della fertilità del suolo.. che promuovono il biologico e ripudiano la chimica di sintesi che tanti danni ha fatto altrove.
Ci fa piacere che questa “biodiversità”, questa rete sia stata colta e apprezzata da “lontano” (non solo dagli autori Rai ma anche da altri giornalisti, fotografi che le han dedicato articoli e scatti) Purtroppo tutto ciò, unitamente alla passione e
info@dolomitibio.it
all'impegno di molti giovani che si avvicinano alla terra.. è quasi totalmente ignorato da amministratori, politici locali, che preferiscono esaltare il “prosseccaro” o il melicoltore di turno venuto da fuori provincia per “civilizzarci” a base di monocultura intensiva pregna di pesticidi e diserbanti

Ovviamente atteggiamenti del genere non ci scoraggiano, anzi.. ci attende una primavera ricca di iniziative, progetti e idee. Ad iniziare dagli “orti a vista” (apriamo i nostri orti a chiunque voglia visitarli acquisendo conoscenze su tecniche di coltivazione, varietà, consociazioni, circondati da un contesto sicuramente suggestivo), continuando con corsi di formazione, momenti di informazione (con tecnici ed esperti di gran livello) e tante occasioni per “sporcarsi le mani”
Ribadendo che queste relatà, questa rete biodiversa è aperta a tutti, siamo certi che anche in questa primavera.. mancherà la convivialità, la socialità e tanti orti.. aiuole.. momenti da costruire assieme con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore..

OGM.. QUALCOSA (finalmente) .. SI MUOVE !!!

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Sono alcuni mesi che anche il Gruppo Coltivare Condividendo si sta interessanto e sta cercando di informare sulla questione "rischio OGM anche in Italia"

Abbiamo raccolto informazioni, interrogato esperti, politici, tecnici.. abbiamo fatto volantini e costruito una petizione che è già stata sottoscritta da oltre 2500 persone.. abbiamo partecipato a momenti di dibattito e discussione.. abbiamo organizzato (assieme al Comitato Acqua Bene Comune e a Belluno+) un banchetto in piazza e constatando che la stragrande maggioranza degli italiani è nettamente contraria agli OGM

A seguito della nostra partecipazione alle giornate svoltesi in Umbria (sul Lago Trasimeno) e organizzate dalla rete semi rurali e da Woof Italia abbiamoa vuto la possibilità di essere messi in contatto con importanti realtà nazionali "anti OGM" e con A. Zaccagnini neo eletto al Parlamento. Adriano ci ha recentemente informato del suo incontro prima col Ministro Catania(Agricoltura) e recentemente con Clini (Ambiente) e Balduzzi (salute)
PER VEDERE LA REGISTRAZIONE DI TALI INCONTRI CLICCARE QUI

Apprezziamo l’iniziativa del Governo che ha trasmesso alla Direzione Generale Salute e Consumatori della Commissione Europea la richiesta di sospensione d'urgenza dell'autorizzazione alla messa in coltura di sementi di mais OGM della Monsanto (Mon810) in Italia.
La lettera del Ministro Balduzzi invita la Commissione Europea ad effettuare una nuova profonda e completa valutazione sul Mon810 alla luce dei più recenti contributi scientifici, definendo con precisione le misure di gestione che dovrebbero essere rese obbligatorie per tutti gli utilizzatori di tali Ogm. In attesa di queste nuove valutazioni si chiede di sospendere la semina di questo tipo di mais Ogm. 
PER APPROFONDIRE LA QUESTIONE INVIATIAMO A LEGGERE IL DOCUMENTO DELLA "FONDAZIONE DIRITTI GENETICI.. cliccando qui)
Ovviamente questo è un primo passo che ci induce a "non mollare la presa" e a far sentire con forza la nostra determinazione nel chiedere la clausola di salvaguardia e la messa al bando degli OGM 
Ribadiamo per l'ennesima volta che il coltivare ogm significa veder contaminato tutto il nostro enorme patromonio di biodiversità (i nostri mais antichi e non solo) Ma significa anche perdere ogni autonomia e possibilità di auto riprodursi le sementi..
divverremmo dei docili "servi" nelle mani delle multinazionali... 

Pertanto invitamo tutte e tutti non solo a sottoscrivere la petizione "cartacea" (che stiamo portando in giro anche in questi giorni che puo' anche essere richiesta mandandoci una mail) e quella on line (per andare alla pagina e sottoscriverla cliccare qui)..  
MA ANCHE A PROSEGUIRE NELLA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E PRESSIONE SU MASS MEDIA, AMMINISTRATORI, POLITICI, CITTADINI E ASSOCIAZIONI VARIE..

(la nostra inerzie e il nostro sconforto sono la loro forza..)

"CHI SEMINA RACCOGLIE"..CAMBIA PELLE..

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domenica 14 aprile.. Ostello ALTANON..

..questo inizio di primavera 2013 è tutt'altra cosa rispetto a quello dello scorso anno..”
Una frase che sentiamo ripetere molto spesso in questi giorni.. e dato che “l' andamento della stagioni varia di anno in anno..” anche le iniziative del Gruppo Coltivare Condividendo.. capita che “cambino sembianze”..


E' quello che capiterà quest' anno all'appuntamento primaverile del Gruppo.. infatti “Chi semina raccoglie” cambia sia luogo che “pelle”..

L'appuntamento è fissato per Domenica 14 aprile. presso l'Ostello ALTANON a Cergniai di Santa Giustina (BL)


e la classica giornata di scambio sementi antiche si trasformerà in una giornata di costruzione condivisa di un orto

E' possibile raggiungere l'Ostello con una bella (e facile)
passeggiata lungo il torrente Veses Un'escursione con guide che descriveranno le caratteristiche del luogo e la flora spontanea. Il ritrovo è fissato per le ore 9.30 in piazza (vicino alla Chiesa) di Santa Giustina, dove in un ampio parcheggio si potrà lasciare la macchina
Dato che i posti auto presso l'ostello sono praticamente inesistenti consigliamo di lasciare l'auto al parcheggio di Cergniai e seguendo le indicazioni raggiungere l'Ostello (dopo 10- 15minuti di passeggiata)

La costruzione dell'orto avrà inizio alle ore 10.30 e prevede la realizzazione di 4 modelli diversi di orto:

  • svangatura tradizionale (senza rivoltamento della zolla)
  • permacoltura
  • con cumulo o lasagna
  • e la innovativa tecnica con cippato di ramaglia fresca (una tecnica molto innovativa che sta riscuotendo un notevole interesse e risultati strepitosi)
Ognuna di queste metodologia darà motivo a confronto, discussione, illustrazione e condivisione di pareri es esperienze

Previsto Pot Luck – pic nic.. porta qualcosa che mangi di sicuro

Non mancheranno laboratori e la mostra delle sementi antiche bellunesi
Previsto anche il tradizionale scambio di sementi per rivendicare il diritto all'auto produzione e il nostro NO a ogni forma di brevetto e controllo sulle sementi

 Gran parte delle sementi sono già state affidate a moltissimi “custodi della biodiversità”

che hanno preso l'impegno di coltivarle in modo biologico, di adottare una serie di accortezze per evitare le ibridazioni e di restituire o diffondere una parte delle sementi ottenute. Riteniamo che questa “assegnazione” mirata delle sementi responsabilizzi notevolmente chi le riceve ed eviti una “distribuzione selvaggia” che ha poco a che vedere con la consapevolezza dell' essere “custodi della biodiversità”

A completare la giornata, in cui non mancheranno convivialità, musica dal vivo e approfondimenti sul coltivare sano, salubre e sostenibile.. la presentazione del progetto “orti a vista” Un iniziativa che rende una serie di orti visitabili e luogo di confronto, dialogo e condivisione dando così la possibilità di toccare con mano l'efficacia di certe metodologie di coltivazione e l'importanza di usare le varietà antiche e tradizionali

Restando in ambito di ORTI.. segnaliamo un interessante iniziativa del Comune di Feltre. Per tutti coloro che fossero interessati a partecipare al progetto "ORTI COMUNI" e ad ottenere in gestione un orto possono trovare informazioni nel sito del Comune
Per informazioni cliccare qui  

Condividere.. sementi.. conoscenze.. pratiche..

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(un video che ci racconta come fare un letto caldo)

Nonostante questa stagione sia “ritardataria” pian piano stiamo vedendo i primi segni di una primavera che sta per “esplodere”.. colori, fragranze e il desiderio di mettere le mani nella terra e affidarle sementi e piantine
Con questo spirito abbiamo costruito..assieme agli amici che gestiscono l'Ostello Altanon e a oltre 120 persone ( tra cui moltissimi bambini).. una giornata dedicata alla realizzazione condivisa di un orto Un orto costruito utilizzando materiali trovati in loco (che molto spesso vengono considerati degli scarti) con lo scopo di ridurre al minimo i costi di realizzazione e l'impatto ambientale


La giornata è sicuramente riuscita sia in termini di partecipazione che di contenuti e riscontro. Un esperienza che porteremo in altri luoghi e situazioni, un appuntamento che si ripeterà con cadenza mensile, all'insegna della partecipazione e del costruire assieme, condividendo conoscenze, esperienze, saperi e pratiche

Ma l'attività del Gruppo Coltivare Condividendo non si è fermata alla bellissima giornata di Cergnai, infatti abbiamo portato le sementi antiche bellunesi e i nostri racconti anche a Torrebelvicino (VI), a Valstagna (VI), a Belluno e a S. Siro in Valle di Seren. Serate e incontri caratterizzati da grande partecipazione e spontaneità, da desiderio di condivisione, di conoscere ma anche di raccontare.
Per noi è una soddisfazione immensa percepire l'interesse per un “vivere la e con la terra” in maniera sostenibile, non impattante, non devastante.. in sintonia con essa.

Ci piace cogliere l'entusiasmo di molti giovani che desiderano coltivare.. come del resto ascoltare i racconti di molti anziani che ci parlano del loro vissuto, delle loro tecniche.. che si avvicinano al tavolo della mostra con un piccolo sacchettino dove celano le loro preziose sementi .. desiderosi di condividerle con noi..
E' così che alcuni amici dell'Alpago di hanno portato sia il prezioso Mais “Fiorentin” che due varietà di fagioli e Maria Scopel ci ha donato sia le “mame” (dei borlotti) che le “i fasoi de salata” (tegoline) che da generazioni vengono coltivati in Valle di Seren

 Sono momenti molto belli e intensi che danno un senso al nostri girovagare per la provincia (e non solo).. un girovagare tra la gente Mai mossi da interessi economici (il nostro gruppo è totalmente auto finanziato, non ha mai né mai riceverà contributi pubblici) ma solo da un grande amore per la Terra. Convinti che sia molto più utile e interessante questo costruire dal basso, diretto, immediato, istintivo che non l'assecondare progetti e strategia calate dall'alto o finalizzate a compiacere a questo o quel politicante. Questa è l'essenza dell "agricoltura relazionale" ..

siamo sempre più convinti che questa Terra abbia delle enormi potenzialità, legate al suo immenso patrimonio di biodiversità, a un coltivare sano e sostenibile e a un intersecarsi tra ruralità ed ecoturismo. Purtroppo ciò che è favorito e finanziato è un fare agricoltura che va in direzione opposta, quello incentrato sui vigneti intrisi di chimica, di diserbanti e veleni Su mono culture (e mono colture) intensive ed impattanti (che hanno provocato e stanno provocando danni immensi altrove..sia alla salute che e all'ambiente)

Noi non smetteremo mai di denunciare tutto ciò.. non ci piegheremo mai a questa logica “del profitto a tutti i costi” e a una pomposa conferenza o meeting con il politico di turno preferiremo sempre un costruire assieme un orto o a 4 chiacchiere con chi la Terra la ama per davvero

I SEMI SONO..DEI BAMBINI...

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...la giornata "chi semina raccoglie" ha visto una
massiccia presenza di bambini.. molto interessati alle sementi e alla costruzione dell'orto. 
Il loro entusiasmo e la loro gioia hanno indotto Michela a scrivere queste righe a loro dedicate...


I Custodi più Grandi, sono i più piccoli

Il 14 aprile come ben saprete si è svolta una nuova formula di “Chi semina raccoglie”, e dal mio punto di vista un ringraziamento particolare va proprio ai più piccoli, i bambini. 
Ringrazio anche i genitori che li hanno accompagnati, ho notato un forte interesse da parte di queste piccole creature con mia grande gioia.


Sono loro i veri protagonisti di questo post, che vorrebbe solo dar nuovi stimoli ai Custodi adulti: il più “piccolo” 5 anni il più “grande” 13 anni ma tutti accomunati dallo scintillio negl'occhi dato dall'entusiasmo.
In una magnifica cornice, quella dell'ostello Altanon, oltre alle pratiche di vari sistemi di “impianto”, abbiamo fatto lo scambio dei semi con la presa di coscienza che prendersi cura di un seme è una grande responsabilità, quindi chi ha voluto dei semi è diventato “custode” della biodiversità coltivata.
 

Ad un certo punto della giornata hanno cominciato ad arrivare i bambini: curiosi, eccitati a questa novità di poter essere protagonisti della custodia di alcune varietà di orticole, fiori, cereali e leguminose.
Entrare nello specifico di quali sono le scelte fatte dai bambini non ci direbbe nulla, invece sapere che prima hanno chiesto i nomi, poi se il nome li incuriosiva abbastanza le domande erano “ma quanto viene grande questa pianta”, i colori che la pianta poteva esprimere, la loro forma.


Alle varie descrizioni, i bambini ti guardano negli occhi e non puoi barare perchè sono vigili ed attenti; non possiamo sottovalutare i piccoli perchè se hanno interesse per qualcosa, non mollano lo sguardo intanto che spieghi.
In pratica, ogni bambino che si è preso la responsabilità di poter essere custode, ne era entusiasta, a volte gli adulti lo sono meno. Sono contenta che i bambini si siano avvicinati a questa pratica di “custodi dei semi” perchè cosi abbiamo la certezza che questa è stata almeno insegnata alla generazione che ci seguirà e che sarà pronta e disponibile ad insegnarla ad un'altra, cosi da non rimanereun'usanza praticata da pochi ma abbiamo “seminato” nella generazione successiva e secondo me i “raccolti” saranno proficui, pieni di speranza e amore per la Madre Terra.


Vorrei infine dire che in un proverbio indiano si dice
“il seme porta in se la pianta che era e quella che verrà” come
“i bambini portano in se la pianta che era e la pianta che verrà”, hanno dentro la pianta della Vita e non possiamo far finta di non vederla.


Tiferò per i “custodi dei semi” più piccoli, queste magiche creature che Madre Terra ci ha regalato, che siano da stimolo alle “piante più adulte”.
Michela



Giovedì 16 maggio SCAMBIO SEMENTI ANTICHE.. ma non solo..

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In questo mese di maggio in cui è davvero molto difficile, se non impossibile, dedicarsi a campi ed orti (a causa delle frequentissime piogge e delle temperature minime decisamente basse).. l'attività del Gruppo Coltivare
Condividendo si concentra su una serie di iniziative di informazione, condivisione di conoscenze e scambio sementi

Un ottima partecipazione e un notevole interesse ha contraddistinto le serate organizzate da Spazi in frutto a Ponte nelle Alpi, da Legambiente a Bassano e da Rosanna a Calalzo. Siamo tornati a casa con molti contatti e alcuni interessantissimi fagioli. I borlotti Rossi del Cadore, le tegoline storte della Carnia, le “mame tardive” sono per citarne alcuni

Ma il nostro girovagare non è finito Infatti:

lunedì 13 maggio (dalle 20.40) saremo a Ponte nelle Alpi

mercoledì 15 raggiungeremo Segusino

sabato 18 saremo:

-in mattinata sui terrazzamenti ad Oliero (valstagna) per costruire con gli amici di “adotta un terrazzamento un orto sinergico e naturale

- in serata a Cirvoi per parlare di sementi antiche

Davvero imperdibile l'appuntamento di giovedì 16 maggioDalle 20.30 vi aspettiamo presso il Centro Giovani a Farra di Feltre, dove si terrà una serata dedicata all'assegnazione delle ultime sementi di fagioli, mais, cereali e ortaggi antichi recuperati in questi anni

Un momento e un occasione anche per chiacchierare, conoscersi e condividere alcune conoscenze relative a metodologie di coltivazione, selezione della semente e conservazione.

Come abbiamo più volte detto crediamo molto nella condivisione e nel fare rete.. nel risolvere assieme problematiche, nello sperimentare e in una visione che va oltre il nostro campo o il nostro orte e cerca di guardare al territorio e all'ambiente che ci avvolge

E' pertanto indispensabile costruire una consapevolezza diffusa. Un informazione non ignori l'importanza dell' alimentazione e il rischio legato ai fitofarmaci, l'importanza del coltivare sano e sostenibile e quanti danni stiamo facendo ad ambiente e salubrità.

Non ci appartiene affatto una visione puramente speculativa e basata sul profitto a tutti i costi, sul “fare soldi”.. non usiamo termini quali “sfruttare” o “valorizzare”

Crediamo invece in percorsi condivisi che hanno a cuore aspetti per noi vitali legati a biodiversità, a fertilità del suolo, alle relazioni..

..pronti anche a lottare per questa nostra Terra, che amiamo e di cui ci sentiamo parte..

Ci fa molto piacere quando troviamo articoli a noi dedicati, come quello della bravissima Stefania Bove...

"...Dunque cosa si fa per salvaguardare la nostra biodiversità? Si diventa “fuorilegge”  come il gruppo Coltivar Condividendo” di cui ho  avuto il piacere di conoscere “il capobanda”, l’agronomo  Tiziano Fantinel.  Giovani contadini bellunesi che amano la propria terra e cercano di costruire dal basso, autofinanziandosi totalmente, progetti, iniziative, idee tese a salvaguardare, incentivare, favorire la biodiversità, le tecniche di coltivazioni biologiche, biodinamiche, naturali e che escludono la chimica di sintesi e i prodotti di derivazione animale..."

Ci fa molto meno piacere quando leggiamo commenti non certo positivi e lusinghieri relativi alla nuova legge proposta dalla Commissione europea che renderebbe illegale "coltivare, riprodurre o commerciare" i semi di ortaggi che non sono stati "analizzati, approvati e accettati" da una nuova burocrazia europea denominata "Agenzia delle Varietà Vegetali europee". Si chiama Plant Reproductive Material Law, e tenta di far gestire al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante e semi. Se un contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con semi non regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come criminale.
 

Prima di espriemrci su questa questione preferiamo leggere bene le carte e consultare alcune esperti del settore.. Ovviamente non accetteremo mai e poi mai di rinunciare a coltivare le amate varietà antiche (bellunesi e non) che saremo pronti a tutto per difendere e diffondere i nostri.. semini clandestini..

 

VOGLIAMO CHIAREZZA.. DICIAMO NO AGLI OGM !!1

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BASTA RINVII E TITUBANZE.. VOGLIAMO CHIAREZZA.. DICIAMO NO AGLI OGM !!!

Lo sconcerto è davvero grande.. ci lascia davvero molto perplessi la decisione del Senato di rinviare la decisione
relativa all' adozione, anche da parte dell' Italia della clausola di salvaguardia, l'unico modo davvero efficace di bloccare le semine del mais Ogm nel nostro Paese. 
Nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini e degli agricoltori sia decisamente contraria alle coltivazioni e al cibo OGM, nonostante i tantissimi appelli affinchè si segua l'esempio degli altri paesi europei (che hanno detto No alle sementi franckenstein) per l'ennesima volta i politici italiani non hanno avvallato la volontà popolare.

Crediamo che ciò sia estremamente grave e pericoloso dato che rischia di spalancare le porte al famigerato mais Monsanto e di mettere in serio pericolo le nostre coltivazioni tradizionali e antiche..oltre alla salute di noi cittadini

Da alcuni mesi, come gruppo coltivare condividendo abbiamo promosso (in sinergia con altre realtà locali e nazionali) una serie di iniziative di informazione e sensibilizzazione su queste tematiche. Abbiamo riscontrato un ampio consenso a favore della biodiversità coltivata e del biologico.. pari a una netta opposizione agli OGM. Abbiamo raccolto alcune migliaia di firme per chiedere al Ministro dell' Agricoltura l'adozione immediata della clausola di salvaguardia anche per impedire le semina di mais Ogm già “promesse” da alcune associazioni

Ci sconcerta e irrita la decisione del neo Ministro De Girolamo (pdl), avvallata del presidente della commissione agricoltura Formigoni (pdl), dagli esponenti del Pdl e del Pd.

Lanciamo pertanto un forte appello in primis a tutti i cittadini affinchè si mobilitino e facciano sentire la loro indignazione a esponenti politici, amministratori ecc..

..ma anche ai parlamentari affinchè si ponga fine a questa interminabile e indegna “telenovala”, che si adotti quanto prima la clausola di salvaguardia.
Chiediamo a tutti loro la massima chiarezza e trasparenza!!!!!
Se per davvero vogliono che anche l'Italia sia contaminata dalle sementi OGM, che il nostra patrimonio di biodiversità e tipicità venga irrimediabilmente compromesso (contaminato), se vogliono che il nostro futuro agricolo e alimentare sia in mano ai brevetti e alle 4 – 5 multinazionali del biotech...
lo dicano chiaramente e senza sotterfugi e intrallazzi!!!

Da parte nostra proseguiremo con forza la nostra battaglia di recupero, riproduzione, distribuzione (gratuita) di sementi antiche e conoscenze, tecniche di coltivazione sana e biologica.. ma anche di forte opposizione agli OGM e a tutte quelle leggi, normative e sentenze (ad esempio sulle sementi) che mirano a consegnare il nostro futuro agricolo.. e non solo.. alla lobby o alla multinazionale di turno

IL SENATO DICE SI ALLA CALUSOLA DI SALVAGUARDIA SUGLI OGM

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IL SENATO DICE SI.. ALL'UNANIMITA' ALLA CALUSOLA DI SALVAGUARDIA..
STOP DEFINITIVO AGLI OGM?

Siamo contenti di apprendere che il Senato, con voto unanime ha detto Si alla calusola di salvaguardia e di potenziare la ricera sul biologico

l’approvazione della mozione votata martedì 21 maggio 2013, in Senato che impegna il Governo:

1- A adottare la clausola di salvaguardia prevista dall’articolo 23 della direttiva 2001/18/CE e/o ad adottare la misura cautelare di cui all’articolo 34 del regolamento (CE) n. 1829/2003, in base alla procedura prevista dall’art. 54 del regolamento (CE) n. 178/2002, a tutela della salute umana, dell’ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare italiano.
2- A rafforzare la già efficace opera di monitoraggio e controllo posta in essere con il coinvolgimento del Corpo forestale dello Stato, il quale da tempo effettua verifiche per evitare la contaminazione tra colture geneticamente modificate e non e per controllare l’eventuale presenza di sementi transgeniche non autorizzate.
3- A potenziare la ricerca scientifica pubblica in materia agricola e biologica e, in caso di OGM, in ambiente confinato di laboratorio.

 Dopo aver raccolto migliaia di firme (per l'esattezza 3458), aver sottoscritto petizioni on line, aver partecipato a convegni e iniziative.. la soddisfazione è tanta.. un ennesima conferma dell'importanza della mobilitazione.. del fare rete, del costruire iniziative dal basso.. concrete e dirette.

Di strada ce n'è ancora molta da fare.. ancora tante le questioni da affrontare Dai pesticidi che
contaminano la terra e devastano la salute (soprattutto dei bambini) ai brevetti che vorrebbero importi l'uso delle sementi ibride delle 4 - 5 multinazionali che controllano il mercato sementiero
Ma il percorso intrapreso ci conforta e ci dimostra come il "costruire..il lottare assieme" sia un qualcosa di determinante.. ci fa sentire meno soli, anzi, ci fa constatare che siamo in tanti..tantissime realtà, gruppi. associazioni,. cittadini
Pronti a impegnarsi in prima persona a favore si sostenibilità, biodiversità, salubrità.. stufi di delegare..

Ora.. possiamo tornare a dedicare un po' di più tempo ai nostri campi, orti alle sementi da riprodurre.. alle varietà da testare e alle metodologia da sperimentare.. 

Ovviamente contineremo a monitorare la questione OGM .. ringraziando di cuore tutte e tutti coloro che ci hanno aiutato in questa campagna.. con una firma..con un messaggio di appoggio..condividendo il nostro spirito.. 

TRA I TERAZZAMENTI DI VALSTAGNA

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L'alta via del Tabacco

Le “masiere” di Oliero e Valstagna

L'alta via del tabacco è una zona abbastanza vasta che comprende icomuni di Bassano del Grappa – Campese, Campolongo sul Brenta, Valstagna
in provincia di Vicenza ai piedi del Grappa e dell'Altopiano dei sette comuni.


Coltivar Condividendo ed altri amici tra cui il comitato “adotta unterrazzamento”, la scuola agraria Parolini di Bassano, l'agrotecnico
Mauro Flora , si sono dati appuntamento per sabato 18 maggio portandoognuno le proprie esperienze.

In primis la scuola agraria con un buon numero di studenti curiosi, ci ha mostrato la tecnica originale che veniva usata per la coltivazione
dei terrazzamenti ( quasi ad esclusiva coltivazione del tabacco, da quiil nome Alta via del Tabacco).

Si tratta di un modo inusuale ai nostri giorni di rivoltare la terra conuna metodica che comincia con l'asporto superficiale della coticaarborea deponendola a lato poi si procede con lo scavo e la terradeposta sopra allo strato di erba precedentemente asportata; per dimostrazione non si è inserito il letame ma originariamente nel solco
creato veniva appunto deposto e ricoperto con la terra che si eraspostata in precedenza.
Veniva creato nel mese di marzo e lasciato maturare almeno un mese dopoil quale si procedeva alla coltivazione del tabacco.

Le “masiere” ossia questi terrazzamenti creati con delle cinture disassi a secco (alte anche fino a 6-7 metri) erano, e sono tuttora,l'unica possibilità di coltivazione in una zona a forte pendenza,

trasformando dei pendii rocciosi in oasi pianeggianti che sono la basedella coltivazione della zona.

Naturalmente il gruppo Coltivar Condividendo con l'affiancamentodell'amico Mauro Flora, agrotecnico, non poteva non “seminare” unaparcella detta cumulo o lasagna e cosi anche i terrazzamenti hanno visto
“nascere” un bel cumulo che ricordiamo essere composto dastratificazione di materiale vario, possibilmente, recuperato nel sito di costruzione.
Abbiamo prima messo le ramaglie poi via via, erba di sfalcio fresca,terra di risulta setacciata grossolanamente dai sassi, cippatocompostato che gentilmente ci ha portato la scuola. Come sempre, abbiamocreato dei buchi dove inserire terreno fertile e setacciato, infine seminato alcune varietà di cucurbitacee da noi stessi coltivate.

Non potevano mancare i fiori e così sopra al nostro bel cumulo sonostate trapiantate delle “cosmee”, seminato “boraggine” e “tagete”. L'esperienza all'insegna di un sole che voleva uscire ma timido subitosi nascondeva, ci ha permesso al pomeriggio di percorrere una parte dell'Alta via del Tabacco, sino ad arrivare in una zona di terrazzamenti
chiamata “casarette” ad un dislivello di circa 300 mt rispetto al paese  di Valstagna.
Inutile dire la magnifica visione dall'alto in un ambiente praticamente“selvaggio”, ma impreziosito dalla mano dell'uomo, (nello specificol'amica Cinzia) che almeno in questo caso cerca di rispettare Madre
Terra come Bene Comune.
Ci auguriamo in futuro di visitare altri siti simili e che l'uomo nonsia solo capace di dimostrare la sua intelligenza del nuovo millenniodevastando, cementificando, sbancalando per poi sotterrare rifiuti
speciali, e se proprio deve fare qualcosa almeno abbia la compiacenza difermarsi ad ammirare la Natura forse così darà modo a Madre Terra di
dare i giusti suggerimenti nell'Agire.

Questo è il mondo che vogliamo, senza compromessi “nascosti” sottoterra.

Michela

PARTE IL PROGETTO.. ORTI A VISTA!!!

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VI RICORDIAMO CHE MARTEDÌ 4 GIUGNO SI TERRÀ PRESSo IL CENTRO GIOVANI A FARRA DI FELTRE (BL).. CON INIZIO ALLE ORE 20.45 L'ULTIMA SERATA DEDICATA ALLA SCAMBIO SEMENTI ANTICHE
CI SONO ANCORA ALCUNE VARIETÀ DI FAGIOLI, MAIS, ORTICOLE, FIORI CHE DESIDERIAMO AFFIDARE A CHI LE VORRA' COLTIVARE(evitando l'ibridazione e con tecniche di coltivazioni che escludono la chimica di sintesi)
 VI ASPETTIAMO !!!!

             ORTI A VISTA !!!! 
La primavera 2013 è caratterizzata da un clima decisamente avverso. Frequenti piogge e temperature minime davvero basse (6 - 8 - 10°C) Cio' ostacola non poco i lavori in orto. In molti devono ancora affidare alla terra fagioli e piantine e quelli che lo hanno fatto spesso notano una crescita stentata delle stesse e ingiallimenti diffusi
Va un po' meglio a chi ha seminato su letto caldo o cumulo

Cio' nonostante l'annunciato progetto “ORTI A VISTA” è pronto a partire !!!

ma cos'è “orti a vista”??

..Il progetto nasce dal desiderio di condividere le conoscenze in ambito agricolo seguendo modalita' legate alla sostenibilita', alla biodiversita', e salubrita' con il ripudio della chimica di sintesi. Piace l'idea che l'agricoltura sia luogo di reciprocita' tra le persone e il vivente circostante. Piace che l'agricoltore torni ad essere contadino e l'agricoltura fonte di vita qualitativamente elevata. Per questo si e' creata una rete di persone desiderose di aprire i propri orti alla curiosita' e alla competenza altrui. L'obiettivo e che lo scambio di conoscenze tra persone diverse porti a una visione globale, ed etica del rapporto essere umano-universo.
Orti aperti a menti aperte: Visitare, imparare, insegnare, custodire, condividere..
Già molti gli “orti” e gli ortolani che hanno deciso di dare la loro adesione al progettoDal Feltrino al Bellunese, dal Primiero al Bassanese, da Valstagna ad Asolo..
A breve verranno indicati su di un sito che stiamo costruendo:
.. oltre alla collocazione verranno descritte le loro caratteristiche e particolarità, non mancheranno foto e magari anche qualche video dedicato a tecniche di coltivazione e varietà antiche lì coltivate

Già a buon punto gli orti di Arson (Feltre BL) Ben tre sono collocati nella frazione feltrina In essi troviamo una serie di parcelle di cereali antichi (a luglio ci sarà la festa della mietitura e una valutazione partecipata di farro, grano, segale, orzo lì coltivati), di piselli (alcuni già in produzione) oltre a mais, fagioli, meloni e molto altro.

A dare il via alle giornate in orto sono pero' altre due località feltrine: Pren e Col dei Bof in Valle di Seren.

A Pren la giornata “orti a vista” si terrà domenica 9 giugno.

Dal pomeriggio un ricco programma che spazia dalla visita in orto all' Agri-yoga”,
da una lezione sull'uso della falce a concerti e molto altro..

A Col dei Bof, in Valle di Seren la giornata si svolgerà domenica 23 giugno.
Stiamo organizzando due escursioni (molto facili) con guide ed esperti di riconoscimento erbe e piante spontanee che da pian della Chiesa ci porteranno a Col dei Bof
Giornata che non può non essere condizionata dalla figura di Leonardo Boff, il teologo padre della Teologia della liberazione originario del borgo in cui costruiremo assieme un orto.

Un orto che cercherà di racchiudere lo spirito del famoso teologo.. all'insegna della biodiversità, delle tecniche di coltivazione sane e sostenibili (senza chimica di sintesi) e del condividereUn luogo che non sarà un semplice “campo di produzione” ma che incarnerà l'essenza del “fare assieme”, che è laboratorio di sperimentazione rurale, agricola ma anche umana e sociale. Attraversato da tantissime persone..incubatoio di idee e progetti esportabili in ogni altro pezzo di Valle (e non solo)

Un luogo all'insegna della biodiversità (non solo coltivata), da costruire coinvolgendo gruppi, associazioni e abitanti della Valle (ma non solo).
Luogo di incontro, costruzione, confronto e dialogo in un contesto che fu di guerra e di morte.. un luogo di speranza e di vita

Un luogo in cui far convivere una miriade di varietà diversi di alberi da frutta, cereali, legumi, orticole.. in consociazione (aiuto reciproco) e coltivate in modo biologico, senza pesticidi e diserbanti. Luogo in cui si intrecciano percorsi, in cui si sperimentano varietà e tecniche di coltivazione, in cui si tengono lezioni e dimostrazioni (es. selezione delle sementi), in cui si riportano brani e scritti di Leonardo Boff.

Crediamo che un “luogo di incontro e sperimentazione condivisa” sia utile in un contesto come quello della Valle, sia perchè offre modelli esportabili e utilizzabili dagli abitanti della valle (es le sperimentazioni sulle varietà di frutta antica, sui cereali e legumi) ma anche perchè lega a quel territorio, contestualizza in quell'ambiente scritti, riflessioni, percorsi di uno tra i piu' importanti pensatori mondiali

La realizzazione di tutto ciò passa da una progettazione condivisa e partecipata.. ma è ipotizzabile la costruzione di aree di sperimentazione (unite tra di loro da percorsi) di consociazione meli antichi-cereali (ma anche con erbe aromatiche, legumi, ortaggi)
col dei bof
Realizzazione di cumuli e letti caldi in cui seminare e trapiantare varietà antiche sia locali che non.. utili per l'auto produzione ma anche per stimolare produzioni di qualità

Un ruolo fondamentale lo ricopre l' Agricoltura Relazionale
Basata sulla condivisione e la collaborazione, sul costruire assieme in modo naturale e mettendo in sinergia persone, ambiente, visioni.. un crescere e approfondire reciproco
Senza mai perdere di vista il contesto che ci circonda, una visione a 360°
 

RISCHIO CONTAMINAZIONE DA OGM

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RISCHIO CONTAMINAZIONE DA OGM.. E' VITALE AGIRE SUBITO
 GLI ENTUSIASMI DI QUALCHE SETTIMANA FA SI SONO PRESTO PLACATI..
LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA NON E' STATA ANCORA ADOTTATA.. IL GOVERNO PARE INERTE E .. PROPRIO OGGI IN FRIULI E' STATO SEMINATO MAIS OGM..
ACCOGLIAMO L'APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE "NOGM" E INVIATIAMO TUTTI A SOTTOSCRIVERLA QUANTO PRIMA..
NON POSSIAMO RIMANERE INERTI DINNANZI A TUTTO CIO'.. E' VITALE COORDINARCI E AGIRE!!!


PETIZIONE AL GOVERNO E AL PARLAMENTO PER LA “CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA” CONTRO GLI OGM
(art. 25 dlg n°224 del 2003 che ha recepito la Direttiva 2001/18/CE)
L’ecosistema, la salute degli esseri umani e l’agricoltura, sono gravemente minacciati e già in parte compromessi da decenni di uso indiscriminato di pesticidi ed erbicidi tossici, a cui le multinazionali agroalimentari-chimiche, come se non bastasse, hanno aggiunto i pericolosissimi Organismi Geneticamente Modificati.
Questi sono ancor più inquietanti, come molte ricerche scientifiche indipendenti hanno dimostrato e numerose Associazioni ambientaliste e per la tutela bio-agroalimentare denunciano da anni, perché i “complessi transgenici” di cui sono portatori sono capaci di  autoduplicazione invasiva e interazione col patrimonio genetico delle varietà vegetali coltivate e spontanee, nonché con i batteri del suolo, con tutti gli insetti e animali, incluso l’uomo, nella cui catena alimentare è stata oramai documentata la presenza diffusa di tossine e frammenti transgenici, riscontrati perfino nel sangue del cordone ombelicale di feti umani e nel latte materno… come era ampiamente prevedibile, ma negato fino all’inverosimile da tecnici e scienziati compiacenti verso le multinazionali del settore.
E’ PURA FOLLIA E CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ  permettere che interessi di profitto di gruppi monopolistici e sovranazionali compromettano impunemente la salute pubblica, la biodiversità e l’integrità genetica delle specie viventi vegetali e animali, minacciando seriamente la qualità attuale di vita dell’umanità e ancor più delle generazioni future, fino ad ipotecarne l’esistenza sana e libera!!
Inoltre, la brevettabilità (molto discutibile) del patrimonio genetico di specie vegetali ed animali appartenenti alla catena alimentare umana, accompagnata a pratiche di mercato e pressioni lobbistiche delle multinazionali degli OGM e della chimica agricola sulle istituzioni USA, europee e anche italiane, volte a far approvare leggi di settore a loro favorevoli, sta creando “de facto” un pericolosissimo MONOPOLIO AGROALIMENTARE E DELLE SEMENTI, che sta passando come un rullo compressore sui diritti naturali e millenari dei piccoli agricoltori e dei popoli, fino a delineare possibili INQUIETANTI SCENARI ANTIDEMOCRATICI DI DITTATURA NELLA VITALE FILIERA AGROALIMENTARE, CON PERDITA DELLA SOVRANITÀ  E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE DEGLI STATI E DEI POPOLI.
Per l’Italia, oltretutto e nell’immediato, la diffusione degli OGM e della presenza monopolistica delle multinazionali come la Monsanto, costituirebbe un colpo mortale ad uno dei settori di punta rimasti alla nostra disastrata economia, quello agroalimentare di qualità, caratterizzato finora da prodotti regionali altamente tipici che traggono le loro peculiarità nutrizionali e gastronomiche, apprezzate in tutto il mondo, dalla grande biodiversità caratteristica della storia millenaria dell’agricoltura e selezione di sementi e varietà pregiate e rare, dell’Italia, culla della Dieta Mediterranea.
Per quanto sopra esposto, l’Associazione NOGM chiedea tutti i Parlamentari, a tutti i Partiti e Gruppi politici, al Governo in carica ed in particolare ai Ministri dell’Ambiente, della Salute e delle Politiche Agricole e Forestali, di VARARE IMMEDIATAMENTE LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA verso il mais mon 810 della multinazionale Monsanto, come previsto dall’art.23 della Direttiva CE 2001/18 e come espresso nell’Ordine del giorno unitario approvato dal senato in data 21 maggio u.s.Viceversa l’Associazione NOGM, in relazione al testo dell’odg sopra citato, rileva la contraddittorietà e la non efficacia, rispetto al fine dichiarato di voler impedire la coltivazione di OGM in Italia, del riferimento alla  "misura cautelare di cui all'articolo 34 del regolamento (CE) n. 1829/2003, in base alla procedura prevista dall'articolo 54 del regolamento (CE) n. 178/2002"poiché questa disposizione in realtà sottrae la valutazione definitiva alla decisionalità dello Stato nazionale, rimandandola di fatto alla Commissione europea, notoriamente a favore degli OGM.Riteniamo anche che debba essere istituita un’apposita Commissione Parlamentare che valuti obiettivamente e approfonditamente le molte ricerche scientifiche, indipendenti da quelle effettuate dalle multinazionali del settore ogm, le quali hanno evidenziato reali e significativi rischi per l’ambiente e la salute umana, questi ultimi evidenziati anche tramite danni organici in animali nutriti con mangimi ogm. A seguito delle risultanze dei lavori di detta Commissione, auspichiamo che il Parlamento discuta al più presto l’opportunità di VARARE UNA MORATORIA VERSO TUTTI GLI OGM, ANCHE INSERITI IN MANGIMI, ALIMENTI E ALTRI PRODOTTI D’IMPORTAZIONE.
C
hiediamo inoltre di approvare sia NORME PIÙ RESTRITTIVE SULL’USO E ABUSO IN AGRICOLTURA DI PERICOLOSI PESTICIDI ED ERBICIDI TOSSICI, quest’ultimi irresponsabilmente usati perfino nella manutenzione del verde lungo le strade e nei parchi; sia leggi a favore e tutela della diffusione delle produzioni e del consumo di ALIMENTI PRODOTTI CON TECNICHE DI AGRICOLTURA BIOLOGICA.
Vi chiediamo di APRIRE LA VOSTRA COSCIENZA all’ascolto della voce, dei legittimi interessi e dei bisogni fondamentali del POPOLO ITALIANO CHE VI HA ELETTI e che è il legittimo titolare della Sovranità della Repubblica italiana a cui avete solennemente giurato perenne fedeltà.

domenica 23 giugno a Col dei BOf !!!

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Domenica 23 giugno vi aspettiamo a Col dei Bof. Un piccolo borgo sito in Valle di Seren, nel cuore del Grappa..
 Una giornata, organizzata in collaborazione con la Fondazione Valle di Seren, che dedicheremo alla realizzazione di un “orto” in cui non troveranno posto solo tantissime varietà di leguminose, cereali,orticole antiche e locali..ma che sarà anche luogo di convivialità, di incontro, di dialogo e condivisione Non solo tecniche di coltivazione sane e sostenibili, rispettose di biodiversità, salubrità, ambiente e territorio..ma anche spazio di sperimentazione..di creazione.. di confronto.

Un luogo che non sarà un semplice “campo di produzione” ma che incarnerà l'essenza del “fare assieme”, che è laboratorio di sperimentazione rurale, agricola ma anche umana e sociale. Attraversato da tantissime persone..incubatoio di idee e progetti esportabili in ogni altro pezzo di Valle (e non solo)
Un luogo che incarnerà non solo l'essenza del pensiero e degli scritti del famoso teologo Leonardo Boff (la cui famiglia è partita proprio da quel borgo) ma anche lo spirito dell'agricoltura relazionale.

Molte le realtà che hanno già dato la loro disponibilità a collaborare, dalla ragazze dall'associazione Spazzi in frutto (che metteranno a disposizione le loro conoscenze in ambito di recupero di varietà antiche di piante da frutto locali ma anche le loro capacità di organizzazione e gestione di spazi e creazione di orto-parco-giardino) ..alla consulta giovanile Diciamo la nostra.

La giornata di domenica 23 giugno inizierà con una passeggiata comune che prenderà avvio alle ore 9 (circa) da Pian della Chiesa (Seren del Grappa) e che, tra erbe, alberi e scorci del Grappa raggiungerà Col dei Bof in circa 30-40 minuti (la passeggiata si ripeterà nel pomeriggio)

A Col dei Bof inizieremo a realizzare un orto usando la tecnica del “letto caldo” della lasagna” e delle consociazioni
Prevista anche la posa in opera di varietà antiche di melo in consociazione e la progettazione dell'intera area (dentro e fuori dai recinti)

Non mancheranno letture per lo più inerenti Leonardo Boff
(di seguito un suo recente scritto che ci ha dato svariati spunti di riflessione)

Ovviamente lo spazio è aperto a tutti..a ogni idea.. proposta.. suggerimento e pronto a ospitare istallazioni e realizzazioni

E' anche possibile pranzare presso la trattoria “al Pian de la Cesa” prenotanto ai n 0439394814 e 3288175845

Vi ASPETTIAMO !!!! 

Bilancio annuale della microrealtà: germogli nel deserto
Leonardo Boff (traduzione di Antonio Lupo)

Da Santo Agostino (“in ogni uomo c'è insieme un Adamo e un Cristo), passando per Abelardo (“sic et non”), per Hegel e Marx e arrivando a Leandro Konder, sappiamo che la realtà è dialettica.
Vale a dire che é contradditoria perchè gli opposti non si annullano, ma si intendono e convivono permanentemente generando dinamismo nella storia. Questo non è un difetto di costruzione, ma il segno distintivo della realtà. Nessuno lo ha espresso meglio del poverello di Assisi quando pregava : ”dove c'è odio che io porti amore, dove ci sono tenebre che io porti la luce, dove ci sono errori che io porti la verità...” Non si tratta di negare o annullare uno dei poli, ma di optare per uno, quello luminoso, e rinforzarlo al punto di impedire che l'altro negativo sia così distruttivo.
Perchè questa riflessione? Significa che il male non è mai così male da impedire la presenza del bene, e che il bene non è mai così bene da prosciugare la forza del male.
Dobbiamo imparare a trattare con queste contraddizioni.
In un precedente articolo tentai un bilancio della macrorealtà, bilancio negativo; attualmente stiamo andando di male in peggio. Ma dialetticamente c'è un lato positivo che è importante rilevare.
Un bilancio delle microrealtà ci rivela che stiamo assistendo, speranzosi, allo sbocciare di fiori nel deserto. E questo sta accadendo in tutto il pianeta.
Basta frequentare i Forum Sociali Mondiali e le basi popolari di molte parti del mondo per notare che una nuova vita sta esplodendo tra le vittime del sistema e perfino nelle imprese e nei dirigenti che stanno abbandonando il vecchio paradigma e si mettono a costruire una Arca de Noé salvatrice.
Annotiamo alcuni punti del cambiamento che potranno salvaguardare la vitalità della Terra e garantire la nostra civilizzazione.
Il primo è il superamento della dittatura della ragione strumentale analitica, principale responsabile della devastazione della natura, mediante l'incorporazione dell'intelligenza emozionale o cordiale, che ci porta a coinvolgerci con il destino della vita e della Terra, curando, amando e cercando il ben-vivere.
Il secondo è il rafforzamento mondiale dell'economia solidale globale, dell'agroecologia, dell'agri-coltura biologica, della bio-economia e dell'eco-sviluppo, alternative alla crescita materiale misurata dal PIL.
Il terzo è l'ecosocialismo democratico che propone una nuova forma di produzione con la natura e non contro di essa e un necessario governo globale.
Il quarto è il bioregionalismo che si presenta come alternativa alla globalizzazione omogenizzatrice, valorizzando i prodotti e servizi di ogni regione, con la sua popolazione e cultura.
Il quinto è il ben vivere dei popoli indigeni andini, che suppone la costruzione dell'equilibrio tra esseri umani e con la natura a base di una democrazia comunitaria e nel rispetto dei diritti della natura e della Madre Terra o l'Indice di Felicità Lorda del governo del Bhutan .
Il sesto è la sobrietà condivisa o la semplicità volontaria che rafforzano la sovranità alimentare di tutti, la giusta misura e l'autocontrollo del desiderio ossessivo di consumare.
Il settimo è il visibile protagonismo delle donne e delle popolazioni indigene che hanno una nuova benevolenza verso la natura e modi più solidali di produzione e consumo.
L'ottavo è l'accettazione lenta ma crescente delle categorie della cura come precondizione per realizzare una reale sostenibilità. Questa si sta slegando dalla categoria sviluppo ed è vista come la logica della rete della vita, che garantisce le interdipendenze di tutti con tutti, assicurando la vita sulla Terra.
Il nono è la penetrazione dell'etica della responsabilità universale, perché siamo tutti responsabili per il nostro destino comune e della Madre Terra.
Il decimo è la redenzione della dimensione spirituale, al di là di religioni, che ci permette di sentirsi parte del tutto, percepire l'Energia universale che tutto penetra e sostenta e ci rende chi si prende cura e custodisce la sacra eredità ricevuta dall'universo e da Dio.
Tutte queste iniziative sono più che sementi. Sono già germogli che dimostrano la possibile fioritura di una Terra nuova con una Umanità che sta imparando a responsabilizzarsi, a curare e a amare, il che assicura la sostenibilità del nostro piccolo Pianeta.
Vedi L.Boff e M.Hathaway OTao da Libertação: explorando a ecologia da transformação (Vozes 2012)
 

PISELLI ANTICHI..

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PISELLI ANTICHI.. ma anche molto altro nell'orto di Lolo ad Arson di Feltre (BL)

Innanzitutto vorremmo ringraziare le tante persona che hanno partecipato e hanno costruito assieme a noi la riuscitissima giornata a Col dei Bof in Valle di Seren. E' partita davvero bene la costruzione dell' orto dedicato al teologo Leonardo Boff.. Un orto, aperto a tutti, all'insegna della biodiversità, del coltivare sano e sostenibile (senza pesticidi e ormoni vari) e del condividere saperi e conoscenze

Sempre nell'ambito del progetto "Orti a vista", oggi siamo andati ad Arson di Feltre, all'ingresso del Parco delle Dolomiti bellunesi.. Lì abbiamo visitato l'orto di Lolo Un orto caratterizzato da una notevole sperimentazione e dall'uso della tecnica di coltivazione sul duro. Molto interessante la prova di coltivazione su una serie di piselli antichi e di cereali per lo più antichi. 



L'Orto di Lolo è visitabile e molto probabilmente ospiterà una giornata condivisa nel periodo della mietitura dei cereali

Restando sempre nel progetto orti a vista ecco due righe che ci ha inviato Luca.. che cura l'orto presso l'ostello Altanon Lì abbiamo organizzato una giornata di costruzione condivisa il 14 aprile.. ma ecco cosa ci dice Luca..

L'orto dell'Altanon è stato "inaugurato" il 14 aprile, quando eravamo un po' più ottimisti sull'evolversi della stagione (sic!), durante la giornata Mani Sporche organizzata insieme a Coltivar Condividendo.
L'esperienza è stata un successo e molte persone hanno messo le mani nella terra insieme a noi:
abbiamo impostato l'orto, che poi è stato "allargato" ed è tuttora in progress...
Nell'orto dell'Ostello stiamo adottando tre tecniche di coltivazione: 1) la vangatura classica; 2) il cumulo o lasagna; 3) il metodo del cippato di ramaglia fresca

Sul terzo metodo, ancora in fase sperimentale dato che la preparazione del terreno dura due mesi, non posso ancora pronunciarmi.


Alcune considerazioni comparative invece sul cumulo in rapporto all'uso della vanga: è la prima volta che sperimento questo metodo e, visti i risultati, mi sento assistito dalla buona sorte (oltre che dall'esperienza degli amici di Coltivar Condividendo).

Infatti nonstante le pessime condizioni climatiche, il freddo e la pioggia continua il cumulo produce e protegge: le piante, in particolare le zucchine e le verze che son state le prime ad essere piantate, hanno raggiunto una dimensione notevole e a parte qualche attacco delle lumache, sono in buona salute!
(Nota sulle lumache: il metodo più efficace per combatterle risulta senza dubbio il doppio controllo, mattina e sera con asporto/soppressione delle intruse.

Il Ferramol mi è sembrato poco efficace.Efficace anche il barattolo interrato con il fondo pieno di birra, con due controindicazioni:
- se piove troppo si riempie e non funziona più;
- ci finiscono dentro anche altre bestioline, ad esempio lucertole, a volte topolini)

Altro vantaggio riscontrato: lo strato di paglia sul cumulo evita di dover strappare molte erbacce che si formano invece sul vangato.
Un'altra considerazione da fare circa la rapidità di crescita delle piantine: ho piantato gli stessi semi di bieta in terra e, dopo circa 3 settimane, su un cumulo. Le piantine del cumulo risultano attualmente più sviluppate delle altre che pur erano state piantate con un bell'anticipo...
Va detto a onore del vangato, che l'insalatina sta venendo bene, un po' indietro, ma ha resistito ai monsoni ed inoltre chissà come mai, sul vangato non ho mai trovato nemmeno una lumaca...
 

Ora l'orto si sta arricchendo di molte varietà, anche grazie ai semi dati in custodia da Coltivar Condividendo: zucche, fagioli, tegoline, fiori di vario genere che presto abbelliranno ulteriormente il nostro "giardinetto". Ricordo che il nostro orto fa parte degli "Orti a Vista" e pertanto chiunque volesse visitarlo sarà benvenuto, contattate eventualmente i recapiti che trovate sul nostro sito: www.ostelloaltanon.it

i "NEMICI" DEL NOSTRO ORTO

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      I "NEMICI" DEL NOSTRO ORTO

Anche quest'anno sono molte le mail che ci giungono per chiederci informazioni su come evitare o contrastare l'attacco da parte di afidi (per la lotta agli afidi ricordiamo un consiglio che ci diede lo scorso anno Enzo Nastati per leggerlo cliccare qui), lepidotteri, limacce.. ecc.. ad orti e campi..
 Innanzitutto noi sposiamo appieno questa note affermazione: L’atteggiamento più sensato per il controllo delle
malattie e degli insetti è avere delle colture vigorosein un ambiente sano 
(Masanobu Fukuoka “La rivoluzione del filo di paglia”)
Un punto di partenza importante.. il far si che il nostro orto sia un "ambiente sano", in cui vi è  un equilibrio tra insetti utili, predatori, e i cosidetti insetti dannosi. E ciò grazie a fiori, nidi per insetti, cespugli, aromatiche, alberi da frutto.. habitat ideale per cocinelle, sirfidi ecc..

Purtroppo pero' a volte diventa indispensabile intervenire con l'irrorazione di prodotti..che noi ovviamente consigliamo vivamente siano biologici, naturali e mai "chimici di sintesi" Troppo spesso sentiamo di piccoli produttori e auto produttori che trattano..che feriscono la Terra con diserbanti (magari
proprio con quel glifosate messo spessissimo sotto accusa per i suoi effetti sulla salute), fungicidi (magari con quel "mancozeb" che in tanti vorrebbero messo al bando anche in Italia)..ma potremmo citare anche i vari "decis" "confidor" e chi più ne ha più ne metta...
Troviamo assurdo che chi si auto produce il cibo rischi di auto avvelenarsi, o comunque di avere nel suo cibo residui di prodotti chimici che potrebbero essere benissimo evitati (e che prima di essere usati andrebbero conosciuti.. è vitale informarsi e decidere consapevolmente e non perchè un commesso ci ha rifilato un chilo o un litro di quesl prodotto che "va bene"...)

E' bene sapere che ci sono in commercio una serie di prodotti consentiti in agricoltura biologica, prodotti molto validi che non minacciano la nostra salute, nè la fertilità o la salubrità del terreno. 
Alcuni di essi sono: Olio di Neem (azadiractina agisce su oltre 200 tipi di insetti tra cui ortotteri, omotteri, afidi, cicadellidi, imenotteri, eterotteri, tisanotteri, aleurodidi, lepidotteri, ditteri agromizidi e sciaridi, coleotteri) bacillus thuringiensis (ottimo contro lepidotti, in primis la cavolaia) Spinosad (che non utilizziamo pur essendo molto valido. Presenta un profilo ambientale estremamente favorevole, lo spettro d'azione di Spinosad è paragonabile a quello di un tradizionale prodotto fosforganico ed include i Lepidotteri, i Ditteri, gli Imenotteri ed alcuni Coleotteri.
Per le Limacceè invece utilizzabile un ottimo prodotto biologico: il FERRAMOL Il principio attivo è a base di fosfato di ferro, una combinazione che esiste allo stato naturale, e viene degradato dai microrganismi del terreno in ferro e in fosfato.
  
Noi pero' consigliamo l'utilizzo di una serie di macerati, infusi e decotti che ogni coltivatore puo' auto prodursi a costo zero e a zero impatto ambientale !!!!
Ringraziando il tecnico Mauro Flora per il materiale fornitoci (disponibile per chiunque lo desideri in VERSIONE COMPLETA), vi diamo alcuni suggerimenti

Innanzitutto una distinzione tra:
Macerato:mettera a bagno le piante impiegando acqua piovana o di fonte a temperatura ambiente. Non utilizzare contenitori metallici, ma pentole o vasi in terracotta, smaltati, di maiolica, oppure di legno o di plastica. Il contenitore non deve mai essere chiuso ermeticamente, per consentire il ricambio d’aria e il contenuto va mescolato almeno una volta al giorno. Si può coprire con un pezzo di juta e va tenuto al sole.
Infuso: evitare assolutamente di far bollire le piante, ma versare direttamente sulle erbe l’acqua bollente necessaria e lasciare riposare per qualche minuto.
Decotto: mettere a bagno le piante in acqua fredda per ca. 24 ore.Successivamente riscaldare a fuoco lento per 20-30 minuti a secondadella legnosità delle erbe impiegate.
Estratto acquoso: lasciare a macerare le piante per 3 giorni in acqua atemperatura ambiente e poi filtrare. 

E di seguito alcuni prodotti  di facile fattura e utilizzo:
Ortica(SI USA LA PIANTA INTERA, SENZA LE RADICI; contieneacido
formico) gr. 150/200 di ortica secca o 1kg di pianta fresca in 10 lt di acqua. Far macerare per uno, due giorni sotto l’esposizionediretta del sole. Filtrare e diluire una parte di macerato in cinque parti di acqua. Si può anche fare un macerato di 12 ore che va distribuito tal quale, senza diluirlo con altra acqua. Ottimo contro i pidocchi (delle piante !!!!!) e il ragnetto rosso. Si impiega anche prima degli attacchi parassitari al fine di stimolare la crescita della pianta e incentivare i meccanismi naturali di difesa. Per evitare possibili ustioni agli organi delle piante è consigliabile eseguire i trattamenti nelle ore più fresche. Alcuni consigliano di non usare mai il macerato di ortica sui cavoli e sututte le crucifere (perchè attira la cavolaia), su ortaggi o frutta destinati alla conservazione, in particolare zucche e mele
Pomodoro: si impiega contro cavolaia, dorifora, afide, tortrice del pisello e varie nottue. Utilizzare 150 gr di foglie fresche (si possono impiegare anche le femminelle asportate dalla pianta) e farle macerare in 10 lt d’acqua per 3 giorni. L’estratto acquoso, diluito 2 volte, viene usato come repellente all’apparire dei primi parassiti.
Aglio decotto: frullare un bulbo d’aglio senza buccia fino a ridurlo in poltiglia, dopodichè, versarci sopra 1 lt d’acqua bollente (75 gr di bulbi tritati o 500 gr di pianta intera fresca in 10 lt d’acqua) e lasciare riposare per qualche minuto; si spruzza sulla pianta per allontanare molti fastidiosi parassiti fungini per diverso tempo (es. Peronospora, Monilia e Oidio); impiegato anche contro afidi, cocciniglie, cidia, mosca della carota, tentredini, tignole, tortricidi, ecc.; effettuare almeno tre trattamenti a distanza di tre giorni; rafforza anche la resistenza delle piante.
Cipolla: attiva contro gli afidi, gli acari e numerose malattie di natura fungina, tra le quali la peronospora; fare un infuso con 75 gr di bulbo in 10 lt d’acqua; per il decotto occorrono 350 gr di bucce ogni 10 lt d’acqua. Il prodotto non va diluito.
Maggiorana: si utilizza contro le formiche. L’infuso si prepare utilizzando 100 gr di foglie fresche o 10 gr di foglie secche ogni Litro d’acqua; si distribuisce lungo le piste delle formiche per tenerle lontane dalle piante infestate.
Equiseto(Equisetum arvense): si usano solamente i ributti estivi (contiene zolfo colloidale); la dose consigliata è di 100 gr di pianta fresca (15 gr se essicata) in 1 lt d’acqua. Far macerare in acqua fredda per 1-2 settimane, mescolando il tutto (almeno una volta al giorno), poi filtrare e eseguire il trattamento. Si utilizza come anticrittogamico. Si impiega anche prima degli attacchi parassitari al fine di stimolare la crescita della pianta e incentivare i meccanismi naturali di difesa. L’aggiunta di macerato di ortica ne migliora l’efficacia.
Assenzio (Artemisia absinthium e vulgaris): si utilizza la pianta intera senza le radici; si raccoglie prima della fioritura (secondo altre fonti in fioritura). Per la
preparazione del macerato e del decotto occorrono 500 gr di pianta fresca o 30 gr di pianta secca ogni 10 lt d’acqua. L’aggiunta di un uno per cento di silicato di sodio aumenta l’efficacia del preparato. Si distribuisce direttamente sulla pianta contro afidi, ruggine del Ribes e sul terreno contro le formiche; l’infuso è utile contro gli acari delle fragole e delle more; il decotto viene utilizzato contro la carpocapsa delmelo, la cavolaia, la mosca del cavolo, le altiche e la mosca della cipolla.
Rosmarino: lasciare macerare 100 gr di rosmarino fresco in 10 lt d’acqua per 3 giorni (estratto acquoso). Il prodotto va distribuito sulle piante dell’orto soggette agli afidi, perché irrobustisce le piante. Si conserva al fresco per un paio di settimane.
Menta: l’infuso si prepara utilizzando 1 kg di foglie fresche o 150 gr di foglie secche ogni 10 lt d’acqua; il prodotto, non diluito, si distribuisce lungo le piste delle formiche. 
Sambuco(Sambucus nigra): contro la cavolaia si prepara un estratto acquoso impiegando 1 kg di foglie fresche o 150 gr di foglie essicate; l’estratto va diluito 5 volte e distribuito come repellente all’apparire delle prime cavolaie. Per allontanare le arvicole: all’aperto, in un contenitore non di metallo, far macerare in 20 lt di acqua 1 kg di foglie fresche di sambuco nero per 7-10 giorni; con un bastone mescolate energicamente il tutto una volta al giorno. Trascorso il tempo indicato eliminate le parti verdi in decomposizione (riciclatele nel composto) e diluite con altra acqua il macerato, nel rapporto 1:10 (1 litro di macerato in 10 litri diacqua). Per 2-3 giorni distribuite questo liquido nel terreno dell’orto laddove ritenete siano posizionate le gallerie delle arvicole. Cercate di non bagnare la vegetazione delle coltivazioni perché il macerato trasmette un sapore cattivo; se accade che i prodotti destinati al consumo ne entrino in contatto, lavateli molto bene dopo la raccolta. Il macerato di sambuco possiede anche un’azione collaterale positiva come concime liquido. 

Sapone di Marsiglia o Sapone potassico (biologico): 10 gr (1 cucchiaio da minestra) o 10 ml in 10 lt d’acqua come insetticida per aleuroidi, acari e tripidi o per lavare melate zuccherine (es. fumaggine, afidi e metcalfa). Rallenta inoltre l’azione dilavante della pioggia degli altri preparati.
Estratto di semi di pompelmoFungicida, battericida e virucida contro le principali malattie delle piante.Ottimo come preventivo o curativo anche per le malattie radicali. Immergere (previa diluizione con acqua) le radici e i bulbi prima
dell’interramento.
Bicarbonato di sodioFunzione: ha un’azione inibente sulle malattie fungine ed è una buona alternativa allo zolfo. Utilizzo: si diluisce un cucchiaino in un litro d’acqua (30 gr in 10 lt di acqua), aggiungendo eventualmente una decina di gocce di olio essenziale di tea tree. Può essere usato anche per pulire la serra prima del ricovero invernale. 

Per ogni informazione, consiglio, richiesta di schede tecniche scriveteci a : coltivarcondividendo@libero.it

Festa della Fragola.. biologica?

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COLTIVARE BIOLOGICO.... CERTIFICATO.. 
E COLTIVARE SENZA CHIMICA DI SINTESI.. NON CERTIFICATO

Domenica 28 luglio la “mostra delle sementi antiche bellunesi” farà tappa a Paderno, nell'ambito della festa biologica della fragola. Un ulteriore occasione per mostrare l'enorme
patrimonio di biodiversità coltivata presente nella nostra provincia, ribadendo l'importanza che ha il tutelarla, riprodurla e diffonderla
Sono già più di cento le persone che han deciso di “prendersi cura di un seme” e, mettendosi in rete, stanno coltivando le diverse varietà antiche senza usare prodotti chimici di sintesi.

Stando al programma originale, il gruppo coltivare condividendo avrebbe dovuto fare una piccola dimostrazione su come si realizza un cumulo o un letto caldo. Cosa che abbiamo già fatto all'interno di svariati eventi primaverili e che ha sempre suscitato molto interesse.

Abbiamo tuttavia deciso di chiedere una “variazione dell'ultim'ora” all'organizzazione.
Dato che quest'anno gli organizzatori (Comune di San Gregorio e AIAB) hanno deciso che alla festa biologica della fragola non ci saranno solo aziende certificate biologiche, ma anche chi, pur coltivando senza chimica di sintesi non è certificato,(cosa che ha suscitato non poche perplessità) abbiamo pensato che sarebbe molto più interessante organizzare un dibattito su questo tema.

Spiegando cosa significa “coltivare biologico”, come funziona il sistema delle certificazioni e che le aziende che decidono di certificarsi non lo fanno per un vezzo, ma spendono soldi, tempo ed energia per fornire una garanzia all'acquirente. Ma anche l'impatto che ha su territorio, ambiente e salute il coltivare senza chimica di sintesi, soprattutto in una zona stupenda e fragile come la nostra.
Ovviamente non mancherà un accenno al progetto di distretto del biologico per la nostra Terra, ed eventuali progetti di “rafforzamento” delle garanzie che può dare il produttore biologico attraverso dei percorsi partecipati tesi a chiarezza e trasparenza.

Riteniamo che il confronto, il dialogo, il ragionamento condiviso siano la cosa migliore sia per chiarire le questione che per informare correttamente chi decide di acquistare prodotti biologici per tutelare sia la sua salute che l'ambiente che lo circonda

STOP OGM: CHIEDIAMO CON FORMA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

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STOP OGM !!!!!!!!

CHIEDIAMO CON FORZA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA!!!

Una delle più importanti iniziative che abbiamo intrapreso come Gruppo Coltivare Condividendo è quella contro gli OGM
Una minaccia che, nonostante le forti mobilitazioni, la forte opposizione della stragrande maggioranza dei cittadini italiani (oltre il 70% è contro gli OGM), i vari impegni di politici e i voti sia di Senato che della Camera.. la minaccia che è ancora viva..  

E' pur vero che è stato firmato un decreto interministeriale che “colma un vuoto normativo dovuto alle recenti sentenze della Corte di Giustizia europea” e “tutela la nostra specificità, che salvaguardia l’Italia dall’omologazione”. 
Con queste parole il Ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, annuncia la notizia.
“Con i Ministri Lorenzin e Orlando avevamo preso un impegno preciso sugli Ogm, considerate anche le posizioni unitarie del Parlamento e delle Regioni. Con il decreto che abbiamo firmato oggi vietiamo la sola coltivazione del mais Mon810 in Italia.  Il decreto di oggi – spiega De Girolamo – è solo il primo elemento, quello più urgente, di una serie di ulteriori iniziative, con le quali definiremo un nuovo assetto nella materia della coltivazione di Ogm nel nostro Paese”.
(per leggere l'articolo da cui abbiamo estrapolato questa dichiarazione cliccare qui

Va detto pero' che che questo è un provvedimento a tempo e con molte zone d'ombra..
 E' PER QUESTO CHE NOI NON CI FERMIAMO E CHIEDIAMO A TUTTI DI NON "MOLLARE LA PRESA" .. DI CHIEDERE CON FORZA L'ADOZIONE IMMEDIATA DELLA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA!!!

PERTANTO INVITIAMO TUTTI A DARE UN PRIMO SEGNO TANGIBILE SOTTOSCRIVENDO QUESTA PETIZIONE ON-LINE
PER FIRMARE LA PETIZIONE CLICCARE QUI

..ma anche la bonifica immediata dei campi già seminati con sementi di mais Monsanto OGM in Friuli a Vivaro..
Ricordiamo che ci saranno vari appuntamenti nei prossimi mesi in cuia vremo modo di parlare di OGM a iniziare da quello che si terrà presso Il Parco di S. Giuliano a Mestre domenica 4 agosto.. 

Di seguito riportiamo alcune dichiarazioni del Prof. Altieri (agroecologo) sicuramente molto interessanti


Gli OGM in Italia
Gli OGM sono organismi che non esistono in natura, creati in laboratorio modificando il DNA di alcune specie introducendo pezzi di DNA, chiamati costrutti transgenici derivanti da altre specie viventi. Completamente innaturali. Significa creare sostanze incognite imprevedibili e sconosciute dalle conseguenze pericolose per la salute. In Italia gli OGM ancora oggi non sono coltivati, però vengono importati oltre 60 OGM e con un meccanismo di decisione comunitaria che si basa su un vuoto decisionale, perché il Consiglio dei Ministri europei, l'organo deliberante che deve autorizzare gli OGM, non vota mai a maggioranza qualificata.
Gli OGM in Europa


In Europa viviamo in una legislazione particolare, più avanzata rispetto a quella degli Stati Uniti. Gli OGM sono pericolosi, intrinsecamente pericolosi per la salute, e contaminano l'ambiente in modo irreversibile. Non è soltanto la semina che contamina l'ambiente, ma anche l'importazione, perché se noi importiamo 60 OGM per alimentazione di animali o anche esseri umani, la cui innocuità è tutt'altro che dimostrata (ci sono sempre più studi indipendenti che ci dimostrano che gli OGM sono pericolosi) è chiaro che noi non possiamo soltanto vietare la semina del Mais Monsanto MON 810 autorizzata a livello europeo, in realtà un'autorizzazione della Francia. Questa materia infatti viene regolata dal diritto nazionale degli stati membri, perché le costituzioni non sono delegate al trattato europeo per quanto riguarda l'ambiente e la salute. Sulla salute si può applicare il livello di diritto di cautela, superiore a quello che è il diritto europeo. Il singolo stato membro può vietare la coltivazione OGM in base alle norme europee stesse.
La Costituzione ci tutela
Dobbiamo applicare il diritto costituzionale e dire che per il principio di precauzione gli OGM fino a che non è dimostrato che siano innocui non possono essere né coltivati, né importati in Italia. Il Paese con la maggiore biodiversità agricola al livello mondiale deve tutelarsi. Oggi importiamo OGM per fare il Parmigiano Reggiano, e questo è assurdo. La contaminazione irreversibile dell'ambiente avviene anche attraverso le importazioni. Il prodotto contamina l'ambiente in maniera irreversibile attraverso la catena alimentare, perché i residui del DNA modificato attraverso i batteri si trasferiscono ad altre specie viventi, nel terreno, acque, e gli stessi semi importati per essere macinati possono cadere e contaminare l'ambiente. La Costituzione ci tutela: l'articolo 32 tutela la salute, l'articolo 9 tutela l'ambiente.
La sicurezza dei consumatori
La questione riguarda anche la sicurezza dei consumatori. La soglia di tolleranza nei cibi prevede che fino a 9 grammi per chilo di prodotto OGM venga omessa l'etichettatura, un "cavillo di Troia" per poter introdurre gli OGM nel mercato, senza farlo conoscere ai consumatori, ma i consumatori devono avere il diritto di sapere cosa c'è negli alimenti. Tolleranza zero! Un livello superiore di sicurezza rispetto a quello che è il minimo stabilito a livello europeo. Non ci devono poi essere soglie di tolleranza nei confronti di sostanze pericolose per la salute. Ci sono categorie sociali più deboli, i bambini, le donne in cinte, i malati, sottoposti a residui chimici come pesticidi negli alimenti, OGM e tantissime altre sostanze che nel loro insieme hanno un effetto che si chiama "concausa aggravante di pericolo grave per la salute". Quando si mettono più cause di pericolosità per la salute si moltiplicano gli effetti negativi e le categorie più deboli vengono a essere soggette a danni. Questo pone i cittadini in modo diverso nei confronti del principio di uguaglianza costituzionale , cioè le persone più deboli sono vittime e noi non possiamo fare altro che impostare la tolleranza zero, fare un divieto di tutte le importazioni e etichettare qualsiasi presenza di OGM che troviamo negli alimenti.
Tolleranza Zero e referendum consultivo
Oggi il MoVimento 5 Stelle deve chiedere una legge che blocchi importazioni e coltivazioni OGM a partire dall'importazione del Mais Mon 810. Detto questo c'è un passo da fare, un obbligo per direttiva comunitaria di consultare la popolazione: un referendum consultivo perché la scelta sugli OGM è di tipo irreversibile. Non esiste la coesistenza con gli OGM. La presenza di OGM in un territorio preclude la possibilità dell'esistenza di quello che c'era prima, cioè le coltivazioni biologiche o quelle convenzionali naturali. Non è la coltivazione biologica che contamina gli OGM, ma è l'OGM che contamina. Il referendum consultivo è obbligatorio e noi sappiamo che l'80% dei cittadini italiani non ne vogliono sapere né di mangiare né di vedere i campi coltivati con gli OGM. Gli agricoltori potranno tornare a fare agricoltura biologica e sfruttare le politiche comunitarie agro ambientali che oggi finanziano con oltre venticinque miliardi di euro ogni sette anni, più il sostegno al reddito, la riconversione dell'agricoltura verso un modello biologico.
La grande bugia delle multinazionali
Tutto quello che ci raccontano le multinazionali è una grande bugia, cioè è vero l'esatto contrario: loro ci propongono gli OGM per risolvere la fame nel mondo e noi sappiamo invece che, anche se sembra un paradosso, la fame del mondo è dovuta alle eccedenze agroalimentari perché tutti i mercati vengono invasi da prodotti dalla globalizzazione che distrugge l'economia locale dei contadini e quindi la sovranità alimentare dei popoli. Le multinazionali in Brasile hanno deforestato quasi il doppio rispetto ai 5 anni precedenti negli ultimi 5 anni per fare coltivazioni di OGM che stanno intossicando i territori. La Monsanto è stata condannata in Vietnam perché usava lo stesso prodotto che si usava nell'agente Orange, il disseccante con cui deforestano oggi la foresta amazzonica. Nel mondo alleviamo oltre due miliardi di bovini che mangiano come 15 - 20 miliardi di persone, e quindi tutto l'effetto serra, tutto è collegato, è drammaticamente una conseguenza di questa agricoltura industriale, che vede negli OGM il controllo totale, appunto, da parte delle multinazionali, perché controllando il seme controllano tutto.
Come difendersi dagli OGM
Protetti dalle Alpi e dal Mediterraneo possiamo fare un bando, mantenere il nostro Paese libero dagli OGM e proporre il modello alternativo
Per difendervi dagli OGM comprate prodotti alimentari biologici coltivati in Italia, guardando molto bene l'etichetta con scritto agricoltura Italia e non UE o non UE, perché se sono biologici e coltivati in Italia dovrebbero essere prodotti 100% liberi da OGM.
Dai dati ufficiali della organizzazione mondiale della sanità risulta che l'Italia è il Paese con il maggiore tasso di tumori infantili fino a 14 anni, e abbiamo addirittura il doppio di quelli neo natali rispetto all'Unione Europea. Un Paese dove l'aspettativa di vita sana praticamente si è ridotta di 10 anni negli ultimi 10 anni circa. Dobbiamo portare tutte le forze interessate in una grande convergenza di interessi, cioè puntare a questi finanziamenti europei per riconvertire la nostra agricoltura e lavorare affinché i consorzi agrari vendano prodotti per agricoltura biologica e siano tutti più ricchi: coloro che vengono i mezzi tecnici, gli agricoltori e i consumatori che non si ammaleranno.
Passate parola, affinché possiamo organizzare appunto questo referendum finalmente contro gli OGM nel nostro Paese.
dell'agricoltura dei popoli, tradizionale, biologica, a partire dal salvataggio della nostra Banca dei semi di Bari che rischia di perdere oltre 100 mila varietà lì presenti e che devono essere riprodotte.

Non costringeteci ad estirparlo

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NON COSTRINGETECI AD ESTIRPARLO”

Per mesi e mesi abbiamo sottoscritto e promosso appelli..
raccolto firme.. organizzato iniziative informative e per sensibilizzare.. per chiedere con forza che la grande opposizione agli OGM (7 italiani su 10 sono anti OGM) si tramutasse in provvedimenti..in leggi che vietassero la coltivazione delle famigerate sementi franckenstein
Abbiamo gioito ogni qualvolta dichiarazioni..provvedimenti.. iter lunghi e farraginosi si concretizzavano.. per poi scoprire che in realtà ben poco era stato fatto di concreto.. 
 
Il 12 luglio va sembrava che fosse stata posta la parola fine al rischio contaminazione da OGM.. i Ministri di agricoltura, salute e ambiente firmavano il divieto alla coltivazione del famigerato Mais OGM Monsanto Mon810
Invece.. a distanza di quasi un mese (????) il decreto NON è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale... Inerzia..inettitudine..o deliberata strategia pro OGM??

E.. dato che nel frattempo in Friuli i soliti noti han provveduto (senza essere fermati) alla semina e alla coltivazione di circa 6000mq di mais OGM.. il pericolo contaminazioneè  sempre più consistente

Dinnanzi a questa situazione.. a queste continue promesse e rassicurazioni smentite dai fatti..
 ADESSO DICIAMO BASTA !!!
Un BASTA intriso di delusioni..di disincanto verso questa “politica”
Ma un BASTA anche carico di consapevolezza e determinazione, di volontà forte di lottare per questa nostra Terra, per la tutela della biodiversità, della salubrità, della libertà di coltivare e auto produrre senza dover essere schiavi di questa o quella multinazionale sementiera o farmaceutica

Un BASTA che si concretizza in un appello forte..

  • una sorta di ultimatum ad amministratori e politici... affinchè in tempi brevissimi si espletino tutte le procedure del caso e sancito il divieto di coltivazione di sementi OGM si provveda all'immediata bonifica dei campi seminati in Friuli con Mais Monsanto MON810

  • a gruppi, associazioni, a contadini, auto produttori a cittadini.. affinchè si condividano conoscenze, competenze, saperi, pratiche e ci si organizzi per raggiungere Vivaro (PN) Per procedere alla bonifica del mais contaminante che sta minacciando biodiversità, ambiente, salute. libertà

Non siamo piu' disposti ad accettare passivamente l' inerzia e l' inconcludenza di politici ed amministratori Siamo pronti a mettere a repentaglio i nostri corpi, la nostra fedina penale per evitare uno scempio imperdonabile.
Facciamo appello alla dignità di ogni uno per porre fine definitivamente alla questione “rischio contaminazione da OGM”

..”non costringeteci ad estirparlo”..
..tutti a Vivaro ...

vaganto tra Orti biodiversi

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Nonostante il tempo e le energie dedicate alla lotta contro gli OGM (finalmente è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che vieta la coltivazione di Mais OGM Monsanto Mon810) e i pesticidi.. 
.. non ci dimentichiamo delle sementi antiche..dei nostri campi.. dei nostri orti.. dei nostri vasi... 
Si, avete letto bene, dei nostri vasi. Infatti molti "custodi della biodiversità" stanno riproducendo le sementi antiche ricevuto durante le varie feste e iniziative.. in vasi 

Ciò ci fa capire come, spesso, la biodiversità è stata tutelata e conservata, riprodotta e diffusa non solo e non tanto dalle grandi imprese agricole ma da molti piccoli produttori, da auto produttori ed appassionati. Lo abbiamo detto spesso, è un errore pensare che l'agricoltura sia prerogativa solo dei cosidetti "imprenditori agricoli" Molti di essi se ne fregano della biodiversità, delle sementi antiche, della fertilità del suolo. Molti di loro hanno a cuore solo il massimo profitto e la massima resa.. puntano sui super ibridi ghiotti di chimica, su tecniche di coltivazioni impattanti e la terra manco la toccano, tutt'al più la sbirciano dall'alto dei loro potenti trattori super finanziati da noi.
Quindi un super incoraggiamento a chi ha più passione che terra !!!    

Un altra pratica da incoraggiare è quella del compostaggio. Troppo spesso i residui vegetali.. stocchi di mais, resti di piante di fagioli ecc.. vengono bruciati Con gravi conseguenze per la qualità dell'aria e con un inutile spreco di sostanza organica, vitale per i nostri campi. 

Un "custode della biodiversità" ci ha mandato una foto, mostrandoci che, a distanza di un solo anno, la massa di residui del suo orto si è trasformata in ottimo terriccio..ideale per riempire le postarelle del cumulo dove sta seminando radicchi e coltivazioni invernali.. indubbiamente un esempio da seguire.. 

In questo 2013 nonostante le tante piove primaverili e scarsità di precipitazioni estive, i fagioli, soprattutto quelli irrigati, stanno dando degli ottimi risultati. Alcuni esempi ci vengono da due varietà locali molto interessanti:
badane bonorive
le BADANE BONORIVE (borlotto precoce) che si sta già raccogliendo fresco e
il FAGIOLO BONEL (che sta promettendo molto bene) e che fra qualche settimana si inizierà a raccogliere fresco..
badane bonorive
fagiolo bonel di fonzaso

Restando sempre in ambito di fagioli ecco alcune immagini (in esclusiva) di un aiuola coltivata seguendo le indicazioni dell'amico e genetista S. Ceccarelli. Un mix di 7 varietà diverse di fagioli bassi..a breve la descrizione del progetto
consociazione fagiolo - carota
aiuola mix fatta con 7 varità di fagioli
 










e per finire alcuni "pomodori antichi" Annata strepitosa per i pomodori, soprattutto per le varietà antiche, molto piu' resistenti alle avversità  rispetto agli ibridi commerciali. Inoltre le varietà antiche hanno produzioni a scalare, distribuite su un ampio lasso di tempo. Gli ibridi commerciali invece sono stati concepiti per concentrare la produzione in un tempo molto ristretto, cosa che favorisce la raccolta meccanica
pomodoro antico nasone

pomodoro antico pera toscano












pomodoro antico cuore"nadia"
pomodoro antico polposo

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