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Channel: Gruppo "COLTIVARE CONDIVIDENDO"
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CHIAMATA A RACCOLTA.. prende forma..

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Il programma per CHIAMATA A RACCOLTA l'appuntamento autunnale organizzato dal Gruppo Coltivare Condividendo (in collaborazione con l' associazione Dolomiti bio) prende forma..

La giornata si svolgerà, come preannunciato a FELTRE (BL) presso il foro Boario in un ambiente coperto e riscaldato, circondato da ampi spazi verdi
La giornata avrà inizio alle ore 10. Da quell'ora si potranno visitare i vari banchetti dei molti espositori che giungeranno anche da fuori Regione
Quasi in contemporanea partirà la prima visita guidata a Feltre..per poter conoscere un po' meglio questa bella cittadina dolomitica.  (la visita verrà ripetura nel primo pomeriggio)

Oltre all'esposizione si avvieranno alcuni laboratori.. di realizzazione cesti, impagliatura sedie .. per i bambini.. ma anche ...
(e qui chi ha delle abilità o delle conoscenze.. ben vengano proposte e idee)
.. ci sarà spazio per la musica.. mostre fotografiche e magari (ma ne dovremo parlare)
..pensare di fare delle foto legate alla questione sementi..

 Visitando CHIAMATA A RACCOLTO si potranno conoscere una serie di interessanti esposizioni:
le 280 varietà di patate portate dal consorzio della Quarantina (Liguria)
ma anche i tantissimi cereali alpini che giungeranno dalla Val d'Aosta
non mancheranno le 35 varietà di fagioli bellunesi e le sementi tipiche della nostra zona
Molto interessanti anche le svariate sementi antiche di piante orticole e da frutto

I gruppi, le associazioni, le realtà che finora ci hanno garantito la partecipazione sono:
consorzio quarantina (mostra patate)
cereali antichi dalla val d aosta
aveprobi (cereali antichi veneti)
spazzi in frutto (frutti antichi ponte n alpi)
spiazzi verdi (venezia)
civiltà contadina veneto
Seedsaver Rete Bioregionale Italiana - Civiltà Contadina Comasco
dolomiti bio
aiab /GAS
pubbliche energie
cantele (sementi antiche da asiago)
comitati anti pesticidi valdobiadene
radio gamma 5 - No ogm
coltivatore toscano piante rare
AM terranuova
skasera
coltivare condividendo

..ma attendiamo ancora altre adesioni...!!!!

...ospite d'onore e protagonista della giornata.. 
SEMINO CLANDESTINO!! 
ed ecco un greve commento/spiegazione/riflessione di un amico che saremo contenti di ospitare a CHIAMATA A RACCOLTO
Gli organizzatori di "Chiamata a raccolto" evento che riunirà realtà attive nel mondo variegato, per definizione, viceversa sarebbe un controsenso, della ancora grande e viva biodiversità italiana, ci hanno invitato a Feltre, nel Bellunese per questa manifestazione, ma è molto di più, che si terrà domenica 25 novembre 2012. Nel loro accorato appello essi ci chiamano e noi aderiamo: anche dalla mia Vallassina, è già certo, partiranno soci di Civiltà Contadina, io stesso credo proprio che sarò della partita assieme al nostro vicepresidente Roberto Brioschi.

Questo è uno di quei momenti partecipativi in cui è importante esserci in quanto, con l'arrivo di rappresentanti di realtà dalla Liguria, dalla Lombardia, dal Piemonte, oltre che, naturalmente, dallo stesso Veneto, si attua una pratica precipua nella galassia biodiversa e bioregionalista, nessuno ha primogeniture e tutti possono davvero in un mosaico multiforme, scambiarsi non solamente le buone semenze della tradizione ma anche esperienze e pratiche che affondano la loro ragion d'essere nella agricoltura consapevole di ciascuna valle, di ciascuna bioregione.

Vorrei proprio essere della partita, qui non ci saranno "prime donne"ma comporre il cerchio colorato e arcobaleno delle varie associazioni, Spiazzi aperti da Venezia, il Consorzio della patata quarantina da Genova, noi Lombardi, altri dal Piemonte, chi ci ospita, sarà l'unica forma possibile di messain comune di idee e semi. 

Proprio come prima della Conquista, sulle Ande, facevano gli Incas, suggerisco di recare ciascuno il proprio sacchetto di semi e di metterli in un grande "mandillo" come lo chiamano gli amici genovesi e mescolando, riportarsi a casa, nella propria valle, la stessa quantità messa in comune.

Certo, gli amici di Coltivar condividendo aderiscono all'appello di Vandana Shiva per la libertà dei semi, e come non si potrebbe ?

Ma a Feltre ci saranno non un pubblico solamente curioso o smanioso di nuove mode trendy, ci saranno un piccolo popolo di orticoltori, contadini, nuovi contadini che da anni conoscono le problematiche in questione e non ne parlano soltanto ma agiscono concretamente salvaguardando qui ed ora le specie e le varietà locali.

Ecco, a Feltre, noi di Civiltà Contadina Alta-Brianza Vallassina, gruppo "Lia Nardini"  ci vogliamo andare per incontrare, raccogliere, confrontare, e, permetteteci, abbracciare quanti, senza la luce di riflettori potenti come quelli di Terra Madre, agiscono senza marchietti di sponsor decisamente imbarazzanti, senza, in soldoni, la presenza di quelle stesse multinazionali che la biodiversità la massacrano e sopprimono tutti i giorni in ogni angolo del mondo. 

Non per polemizzare a caso: avete per caso ascoltato parole da Carlin Petrini contro la rappresaglia vigliacca del suo sponsor Fiat contro gli operai di Pomigliano?

Non una parola né un sibilo.

Bene, a Feltre, saremo alla pari, seedsaver con seedsaver e contadini vecchi e nuovi ma uniti dalla logica della condivisione. La biodiversità è multilocale e non si può nè accentrare né ridurre a spettacolo di "varia umanità", la biodiversità è lo specchio cosciente di una nuova agricoltura possibile , di una nuova umanità possibile.

Feltre chiama a raccolta, i salvatori di semi del nord Italia, arrivano.

Teodoro Margarita, referente Seedsaver Rete Bioregionale Italiana  e responsabile per il Comasco di Civiltà Contadina


 


sempre più vicini a CHIAMATA A RACCOLTO 2012

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il 25 novembre si avvicina e il programma di CHIAMATA A RACCOLTO assume sembianze sempre più definitive..

Innanzitutto vi chiediamo un favore.. se lo gradite, scaricate e stampate il nostro volantino e diffondetelo !!!! 
 
Definita (da tempo) la data: domenica 25 novembre.. l'orario di inizio..le ore 10
e il luogo: Foro Boario (Viale 14 Agosto 1866) presso il BOCCIODROMO (ambiente coperto e riscaldato)

..stiamo ricevendo ancora adesioni e partecipazioni a "CHIAMATA A RACCOLTO" Ci saranno infatti anche gli amici di ALTROMERCATO MOGLIANO (con le loro sementi) e i nostro consueti e graditissimi ospiti:  Antonio Cantele e Ca' dell Agata
.. C'è ancora spazio se qualcuno vuole avere un banchetto e il modo di far conoscere il suo agire a favore di biodiversità, biologico, sostenibilità..

.. ormai definita anche la doppia escursione (alle ore 10 e alle 14) per conoscere e visitare la città di Feltre Il tutto con guide che illustreranno aspetti storici, paesaggistici e naturalistici Ricrodiamo che Feltre fa parte del parco delle Dolomiti Bellunesi che ed ha una ottima vista su uno dei siti di Dolomiti UNESCO (Patrimonio dell'Umanità) Prevista anche una breve descrizione di questo importante riconoscimento 

Uno delle mostre più attese è sicuramente quella delle patate.. (280 varietà)
Per la prima volta in provincia di Belluno..
(di seguito un breve video girato a Livorno dedicata al consorzio della quarantina)


ma ecco un altro video dedicato a tre realtà presenti a CHIAMATA A RACCOLTO
 
spiazzi verdi (VE) - Coltivare Condividendo - skasera

..ed un altro video degli amici di SETTIMO CIELO con il loro distillatore di Oli essenziali


.. a breve l' orario e il dettaglio dei laboratori e degli interventi previsti !!!

CHIAMATA A RACCOLTO 2012 .. ci siamo!!!

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Mancano pochi giorni a "CHIAMATA a RACCOLTO" e gran parte del programma è ormai ultimato

Il tutto avrà luogo  domenica 25 novembre a FELTRE (BL) presso il bocciodromo sito al "Foro Boario" (dove convergono viale 14 agosto 1866 e via Peschiera) per visualizzare la mappa cliccare qui

All'interno del bocciodromo (quindi in ambiente coperto e riscaldato) ci saranno una serie di realtà, gruppi, associazioni.. cittadini che esporranno e scambieranno sementi antiche,, che proporranno laboratori, percorsi, iniziative
legate alla sostenibilità, al biologico, alla biodiversità..

Apertura della giornata alle ore 10
Pressapoco a quell'ora partirà (dal bocciodromo) anche una prima "passeggiata" per conoscere Feltre. Tale passeggiata sarà preceduta da un racconto storico, architettonico, paesaggistico della città a cura dell'associazione "la Fenice" 
La passeggiata della mattina prevede una camminata per le vie della città

Nel primo pomeriggio invece (alle ore 14 circa) l'escursione prevederà invece la visita al bellissimo Teatro "de la Sena" (la piccola fenice) e a un museo cittadino
A completare l'interessante panoramica sulla città che ci ospita l'intervendo del geologo Emiliano Oddone incentrata sull' importante riconoscimento UNESCO alle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. 
Ricordiamo che la giornata "chiamata a raccolto" è stata inserita nel Programma Nazionale della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2012 (dedicata quest’anno al tema Madre Terra: Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema).
(per leggere un resoconto sulla questione cliccare qui)

Ovviamente sia le escursioni che l'ingresso alla giornata sono GRATUITE !!

All'interno del Bocciodrono troveremo invece:
(cliccando sul nome dell'associazione è possibile visionare loro blog o siti)

Consorziopatata quarantina (con le sue 280 varietà di patate storiche)
Institut Agricole Régional (scuola agraria valdostana coi cerali altichi alpini)
spazi in frutto(e i frutti antichi bellunesi)
una folta delegazione di civiltàcontadina (veneti e lombardi) con sementi e giochi antichi
A. Cantele (da Asiago con sementi ed erbe) 
Paola e Diego (con svariati tipi di mais e la chicha morada)
ca' dell agata (le sementi dello storico agriturismo di Zugliano -VI)
altro mercato Mogliano (con le sementi antiche legate a un interessante progetto)
i ragazzi della skasera (con le sementi del loro orto comune)
coltivare condividendo (con le 35 varietà di fagioli e le sementi antiche bellunesi)

mauro e vittorino (che impaglia sedie e porta i suoi semi auto prodotti)
Nathan (che costruirà una cartina sul dove vanno le varie sementi)
arianova(progetti di sostenibilità ambientale)
pubblicheenergie (risparmio energetico ed energia pulita)
GRUPPI dI ACQUISTO SOLIDALE (Feltre,  Belluno..il Gasdotto)
Associazione Italiana Agricoltura Biologica
Comitato anti pesticidi zona del Prosecco (per inorridira dinnanzi a un ipotesi di futuro per la nostra Valle)
radiogamma 5- NO OGM
Associazione settimo cielo (con il distillatore di oli essenziali)
Rastafari (ricette vegetariane - vegane)
raccolta fondi valle del Mis
gli amici di spiazziverdi..con i loro svariati progetti
Associazione F.A.N.T.A.S.T.I.C.A.

la filiera dei cereali antichi veneti - piergiorgio De Filippi -aveprobi
dolomiti bio (associazione aziende biologiche bellunesi)
associazione per la tutela del fagiolo gialet(con disciplinare di coltivazione biologico)     
Gruppo AUTO PRODUZIONE SAPONI(come far eil sapone in casa)
Am TERRANUOVA

Nel corso della giornata, oltre alle escursioni sono previsti una serie di laboratori per bambini e adulti (ade s. Mauro Flora insegnerà ai bimbi cole coltivare i semi antichi anche sul balcone di casa)

Non mancherà la musica !!!!!!!!!!!!!!

verso le 14.30 ci sarà un interessante convegno sulla questione LAND-GRABBING (accaparramento di terre pubbliche)  Al quale verrà proposta la gestione pubblica (con orti sociali ecc..) avanzata dal Comune di Feltre

interverranno: Valter Bonan (assess. agricoltura beni comuni e partecipazione comune di Feltre) Eliana Caramelli (spiazzi verdi) Mattia Donadel (Opzione Zero) e chiunque vorrà..

infatti per tutta la giornata è disponibile il MICROFONO APERTO

Non mancheranno Mostre fotografiche, presentazioni dei Distretti di Economia Solidale e una importante iniziativa legata al progetto di SELEZIONE PARTECIPATA DELLE SEMENTI ANTICHE BELLUNESI (col supporto del noto genetisca Salvatore Ceccarelli) ...
ma anche tanta convivialità

inoltre.. un consiglio...  vieni al nostro angolo delle tisane e porta la tua tazza o bicchiere -RIFIUTIaZERO

GRAZIE !!! a tutte e tutti per aver reso speciale CHIAMATA a RACCOLTO 2012

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A distanza di qualche giorno da “Chiamata a Raccolto” la prima parole che ci viene in mente pensando alla riuscitissima giornata feltrina è.. GRAZIE !!!
Un grazie immenso alle oltre 3000 persone che ci hanno fatto visita e a tutti gli espositori (giunti da tutte le regioni del Nord Italia) che hanno costruito assieme a noi una domenica per davvero speciale

Un affluenza e un interesse del genere non ce lo aspettavamo proprio e cio' ci da ulteriore forza ed energia per migliorarci continuando a credere, costruire iniziative e momenti legati a biodiversità, biologico, tutela di territorio, paesaggio, salubrità e soprattutto all'intrecciare relazioni e condivisioni..

Un immenso grazie anche a chi si è occupato dei vari laboratori (l'associazione i margini e Mauro Flora), dell'ambito musicale (M. Scapin), delle letture.. di chi ci ha fatto vedere come ci si auto produce il sapone o impaglia una sedia..o ha fatto conoscere Feltre (oltre 100 i biglietti staccati al museo) a molti visitatori di fuoriprovincia (assoc. la Fenice) senza dimenticarci dell'... “uomo albero”..

Per un resoconto della giornata segnaliamo due scritti uno di R. Scottinipubblicato sul Corriere delle Alpi (per leggerlo cliccare qui) 

A breve ci ritroveremo, come gruppo coltivare condividendo, per riflettere su questa giornata che ci ha lasciato per davvero spiazzati .. che certo, ha avuto lacune e momenti decisamente migliorabili.. ma che ha dato forma a un sentire (che percepiamo essere molto diffuso) a un esigenza.. di salubrità.. di auto produzione.. di sostenibilità.. di biologico e di biodiversità.. di partecipazione.. di relazioni

Abbiamo voluto che questa giornata fosse a “ingresso gratuito”, totalmente auto finanziata (e non mancherà nemmeno un resoconto economico di chiamata a raccolto), in cui, non solo il poter vedere mostre e banchetti sicuramente non banali, ma anche il partecipare a laboratori.. o l'assaggiare cibo di qualità fosse tutto basato sull'offerta libera. Un modo per dire.. la salubrità..la qualità ..il biologico.. la conoscenza non sono un qualcosa per un “circolo ristretto di persone” non sono “elementi di nicchia” ma possono e devono essere ..per tutte e per tutti..

Un ..per tutte e per tutti..che si costruisce ricorrendo alle relazioni. All'intersecare conoscenze e competenze.. per costruire assieme e aprire a tutti Con una logica non “economicista” (del massimo profitto) ma partecipativa.. di condivisione.. di “qualità”
Come ad esempio il voler ospitare gli espositori che venivano da più lontano o il ritagliarsi dieci minuti per mangiare qualcosa assieme (e quindi aver modo di dialogare.. sentirsi)

Sicuramente anche la scelta di non proporre la classica “spina della birra” o il bancone degli alcoolici è una scelta anomala.. come lo è il puntare sul assaggi solamente vegetariani. Un tentativo di coniugare “quantità” (di partecipanti..di espositori) con qualità (degli assaggi, di contenuti, di mostre e laboratori)

Un altra grande soddisfazione la abbiamo avuta ieri..al termine delle pulizie del bocciodromo abbiamo riscontrato che oltre 3000 persone.. un intera giornata di “festa” aveva prodotto solo una borsa di “rifiuto non riciclabile” .. e pensiamo non sia cosa da poco

La soddisfazione più grande è comunque stata quella di incontrare tantissime persone con le “loro” sementi.. qualcuno ci ha “restituito” semi ricevuti la scorsa primavera a Fonzaso, altri ci hanno affidato preziose sementi (e con esse..storie..racconti..aneddoti) tramandate da generazioni..
sicuramente l' antica e nobile pratica dello scambio di sementi antiche.. partecipata e diffusa..e le persone che in essa credono, che la mantengono viva.. hanno dato un senso profondo a questo evento..lasciato un segno profondo in noi..

Per concludere questo scritto.. riportiamo il bellissimo scritto dell' amico Teodoro Margarita (civiltà contadina).. che domenica mattina ha aperto "chiamata a raccolto"

 Ciò che deve saper fare il custode di semi.

Se ti prendi a cuore un seme devi amarlo.  Devi capirlo. Devi rispettarlo.

Un seme ha memoria, Un seme conosce meglio di te la luna, il tempo e le stagioni.
Un seme sa essere amico del gelo e della neve.
Un seme sa come farsi trasportare dal vento nella chiara luce
oppure può preferire il buio pesto dello stomaco di un uccello.
Un seme sa aggrapparsi e può marciare per miglia e miglia e può lasciarsi andare.
Un seme è amico del vasto oceano e può farsi cullare dalle onde, indifferente alle tempeste,
incurante degli squali, può danzare sul dorso delle balene e dei delfini.
Un seme ha più senso dell'umorismo di Charlie Chaplin e può farsi sputar fuori , a freccia
o può nascere solamente con la morte dell'organismo, vievnte, che lo ospita.
Un seme assume le mille e più bizzarre forme che la natura conosca,
un seme è capace di sopravvivere al gelo e dormire, paziente e risorgere, dopo trentaduemila anni.
Se decidi di occuparti di un seme fatti bambino e impara da lui.
Impara la pazienza e vivi con le stagioni, osserva la luna ed annusa il vento.
E se , nonostante tutto questo, il tuo seme non germinasse o addirittura, morisse,
tu, se decidi di occuparti del seme, cercane un altro e ricomincia, ostinato.
Il seme è il bios, la vita, sta in lui il futuro o la desolazione, perciò, tu, non modificherai il seme.
Tu spargerai solamente il buon seme, esattamente come nel ventre di una donna 
che vuol diventare madre, tu ti curerai della sua salute, che esso sia bello, forte, integro
e se un seme ti è stato donato da un vecchio, proveniente dal passato, se un seme
ti racconta storie di mani e di campi, sapori antichi e dolori, tu lo accoglierai e potrai solamente
rassicurarlo, tu, con la tua fragilità, tu, con la tua forza, speranza, pazienza, tenacia,
tu, sarai il tramite della continuazione.
Perchè un seme , un seme buono è come un canto dell'Iliade, è come un affresco pompeiano,
un prezioso manoscritto egizio. Un seme è una canzone che ci viene dal passato,
nel seme sta il sublime e sta la speranza, Il seme, come l'acqua, bene comune.
Un seme, culla della vita, portatore di mistero e di conoscenza.
Tu seminerai e raccoglierai, tu sarai forte, tu porterai innanzi il frutto.
Gandhi ha scritto: Il frutto è nel seme come il fine è nei mezzi".
Dante ha scritto che "il buon seme si vede dall'erba"
Seminando e conservando, raccogliendo e disseminando, tu ti farai vento e cascina.
Un seme è un figlio ed è un padre, è anche un nonno, verrà il giorno in cui e non è lontano,
quando un solo seme sarà stato gettato via, si griderà all'aborto, verrà un giorno in cui i semi buoni saranno contesi e cacciati , cercati e bramati più dell'oro.
Noi, questo tempo, non vorremmo vederlo e facciamoci allora, tutti quanti, su ogni balcone,
in ogni giardino, in ogni orto, salvatori di buoni semi.
Facciamoci tramite di democrazia e di autonomia, facciamoci portatori di riproducibilità.
Diana di Efeso, la Dea dei mille rossi semi di melagrana, signora della fertilità ci assista
e Diana, signora della luce, ci assista.
Vincere la battaglia del seme è vincere la lotta per la vita e dobbiamo vincere.
Nessun seme vada dunque perduto.

Teodoro Margarita, salvatore di semi.



RESOCONTO dI CHIAMATA a RACCOLTO E..I CUMULI INVERNALI

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RESOCONTO DI CHIAMATA A RACCOLTO
Sono già passati alcuni giorni ma il “fermento” è ancora molto. Chiamata a Raccolto” ha chiuso i battenti da qualche giorno ma sono ancora molte le mail e le telefonate che ci giungono Ringraziamenti, considerazioni, inviti per una giornata che ha chiamato a Feltre non solo decine di espositori con mostre non certo banali ma anche più di 3000 persone da tutte le Regioni del Nord Italia.
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Una giornata, totalmente autofinanziata, a ingresso libero Un modo per dire che la salubrità..la qualità ..il biologico.. la conoscenza non sono un qualcosa per un “circolo ristretto di persone” non sono “elementi di nicchia” ma possono e devono essere ..per tutte e per tutti..
Un ..per tutte e per tutti..che si costruisce ricorrendo alle relazioni. All'intersecare conoscenze e competenze.. per costruire assieme e aprire a tutti Con una logica non “economicista” (del massimo profitto) ma partecipativa.. di condivisione.. di “qualità” Come ad esempio il voler ospitare gli espositori che venivano da più lontano, il non far pagare per poter esporre o il ritagliarsi dieci minuti per mangiare qualcosa assieme (e quindi aver modo di dialogare.. sentirsi.. condividere.. imparare)
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Come preannunciato abbiamo deciso di rendere pubblico il bilancio economico della giornata...per organizzare “chiamata a raccolto” abbiamo speso....  660euro
 30 di volantini, 
 350 per il pranzo e la cena offerti agli espositori,
160 per spese varie e rimborsi
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120 per l'affitto della struttura comunale

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Una spesa decisamente ridotta per un evento che ha portato a Feltre circa 3500 persone, le quali hanno consentito di staccare circa 100 biglietti di ingresso al museo comunale e movimentato l'economia della città. Ma chiamata a raccolto è stata soprattutto un evento culturale, una importante vetrina per la nostra biodiversità e agricoltura sana e sostenibile. Dando la possibilità a molti bellunesi di ammirare mostre e tipicità locali di altre zone d'Italia, di intrecciare relazioni e contatti.
Un costo così ridotto è stato possibile grazie alle “relazioni” costruite sul territorio, - alla pro loco di Seren del Grappa che ci ha messo a disposizione tavoli e panche,
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Una spesa decisamente ridotta per un evento che ha portato a Feltre circa 3500 persone, le quali hanno consentito di staccare circa 100 biglietti di ingresso al museo comunale e movimentato l'economia della città. Ma chiamata a raccolto è stata soprattutto un evento culturale, una importante vetrina per la nostra biodiversità e agricoltura sana e sostenibile. Dando la possibilità a molti bellunesi di ammirare mostre e tipicità locali di altre zone d'Italia, di intrecciare relazioni e contatti.
Un costo così ridotto è stato possibile grazie alle “relazioni” costruite sul territorio, - alla pro loco di Seren del Grappa che ci ha messo a disposizione tavoli e panche, 
- a due B&B (l' Insolito posto di Arsiè e alla Casetta di Cesiomaggiore) che hanno ospitato gratuitamente molti espositori 
-a chi ci ha aiutato a fare le pulizie, post festa, del bocciodromo. 
Nella nostra damigiana destinata alle “offerte libere” abbiamo trovato 1010 euro
I 350 euro di “utile” verranno devoluti a sostegno del progetto di “selezione partecipata dei fagioli bellunesi” seguito dal famoso genetista Salvatore Ceccarelli 

Ciliegina sulla torta il constatare che in un intera giornata di festa con migliaia di visitatori è stata prodotta solo una borsa di “rifiuto non riciclabile

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CON L'OCCASIONE SEGNALIAMO ANCHE UN INTERVISTA CHE CI E' STATA FATTA DA ZENONE SOVILLA IN CUI DESCRIVIAMO LE NOSTRE INIZIATIVE E LO SPIRITO DEL GRUPPO (che ribadiamo è aperto a tutte e tutti). NON MANCA UNO SGUARDO SU QUESTA NOSTRA VALLE.. per andare alla pagine e ascoltarla cliccare qui  

ARRIVA IL FREDDO.. COPRIAMO IL TERRENO
cumuli invernali

Con l'arrivo della stagione invernale è sempre
cumuli invernali
consigliato "coprire" il terreno (di orti o campi) Ottime le pacciamature di foglie (escludendo noce e castagno) Se abbiamo dei residui vegetali (stocchi di mais, ramaglia, foglie, fieno vecchio ecc..) è cosigliato realizzare dei picocli cumuli che, al disgelo, utilizzeremo per le prime semine (es piselli) Sarà sufficiente aprirli, metterci della terra e seminare.
Ovviamente questo utilizzo dei residui vegetali è molto migliore (sia per aumentare la sostanza organica che la fertilità del suolo) rispetto alla pessima abitudine di bruciare Ricordiamo che tali "incenerimenti" liberano spesso sostanze nocive. In una valle chiusa come la nostra in cui l'inversione termica trattiene al suolo gli inquinanti, queste sostanze tutt'altro che benefiche..ce le respiriamo tutte
la famigerata "cappa"

BELLUNO..PROVINCIA BIOLOGICA..

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Alla luce delle dichiarazioni del Presidente del Parco delle Dolomiti Bellunesi che auspica una "Provincia di Belluno, prima provincia BIO d'Italia"..

per leggere l'articolo del Corriere delle Alpi dedicato a tali affermazioni  cliccare qui

..e del progetto del Comune di Feltre di "distretto del biologico"..

..abbiamoritenuto opportuno fare alcune considerazioni...


Belluno la prima provincia bio d'Italia...
La proposta del Presidente del Parco delle Dolomiti bellunesi è sicuramente molto interessante. Tanto più che segue di pochi giorni quella avanzata dal Comune di Feltre di “biodistretto”. Finalmente delle proposte coraggiose, che guardano al futuro, che innescano una serie di opportunità per questa nostra Terra, ben lontane da arroccamenti e doglianze tese più ad avere qualche spicciolo di elemosina che costruire opportunità

E' ovvio che sono proposte a “lungo termine”, è vitale che il percorso per la loro concretizzazione sia un qualcosa di graduale, che coinvolga il maggior numero di persone, di conoscenze e competenze, che sia all'insegna della partecipazione e dell'inclusione, che sia percepito come una grande opportunità e mai come un vincolo e una limitazione (se non per chi vuole devastare la nostra terra per meri scopi speculativi)
Un percorso che è fatta di formazione e informazioni, di spazi di proposta e innovazione (ad esempio la certificazione biologica partecipata..) di capacità di intercettare finanziamenti europei (finora spesso inutilizzati) e di diffonderli sul territorio, incentivando progetti partecipati e non a favore dei soliti noti

Noi da sempre crediamo in una provincia che costruisce il suo domani puntando sul suo enorme patrimonio di biodiversità, sulla salubrità, sulla sostenibilità, su tutela del paesaggio, su un legame forte da agricoltura e turismo sostenibile. Quando parliamo di agricoltura non ci riferiamo solo alle aziende agricole ma anche ai piccoli produttori, agli autoproduttori e agli appassionati. Del resto sono proprio loro i principali produttori di molte delle nostre eccellenze (a partire dai fagioli)
Crediamo in una Provincia che riesce a caratterizzare e dare il valore aggiunto della salubrità ai suoi prodotti e ai suoi servizi, sia per i residenti che per i turisti.
Certo, coltivare bio puo' avere dei costi maggiori ma ci consente sia di non impregnare la nostra terra di pesticidi e veleni chimici (con pesanti ricadute a livello di salute e vivibilità) che di proporre produzioni che si differenziano notevolmente da quelle standard e “convenzionali”

Pensare di produrre nel bellunese un qualsiasi ibrido commerciale (mais, mela, fagiolo che sia) lo stesso che viene coltivato in pianura, in Brasile o in Cina e trattandolo con gli stessi pesticidi, conservanti ecc.. non ci permette certo di affermare (in un mercato che è globale) che il “nostro” è un prodotto migliore e “diverso”, non ci consente di giustificare costi di produzione inevitabilmente più alti
Se invece puntiamo sulle tipicità bellunesi (fagiolo gialet, bonel, mais sponcio ecc..) le coltiviamo biologicamente e magari le offriamo a turisti e visitatori, legandole al territorio, sicuramente possiamo giustificare un valore aggiunto dovuto a qualità e unicità.

Del resto è sempre più evidente l'enorme attrattiva che ha questa nostra terra; un territorio non ancora devastato o deturpato da cementificazione o da un agricoltura intensiva che ha sfregiato altri ambiti Un territorio che, non dimentichiamocelo ospita un importante Parco Nazionale e molti siti “Dolomiti UNESCO Patrimonio dell' Umanità”.
Un attrattiva dimostrata anche dall' enorme partecipazione a una giornata che abbiamo recentemente organizzato a Feltre. Migliaia di persone da tutto il Nord Italia, interessate a conoscere la nostra biodiversità, le bellezze, i sapori della nostra terra.
Figuriamoci se tale interesse fosse amplificato da un riconoscimento di salubrità e sostenibilità, dalla certezza di trovare cibo sano e tipico, da sentieri in cui non si trovano cartelli di “pericolo irrorazioni chimiche”..
Siamo certi che non solo aumenterebbe la qualità della vita dei bellunesi, che aumenterebbe la residenzialità e il recupero di molte abitazioni, ma anche i turisti inizierebbero a trovarci molto più interessanti di trentini e bolzanini (dove la salubrità tra meleti e vigneti iper trattati non è così scontata)

In attesa che alle dichiarazioni di principio del Presidente e degli Amministratori locali seguano anche fatti concreti, noi, nel nostro piccolo, mettiamo a disposizione le nostre competenze, conoscenze, pratiche e tutto il nostro entusiasmo per concretizzare, passo dopo passo, questi progetti. Consapevoli che viviamo in un territorio percorso da molto “fermento partecipativo” da molti gruppi, associazioni, comitati, cittadini desiderosi di fare e mettersi in gioco. Che attraverso la collaborazione e la partecipazione di tutti ce la possiamo fare. Lasciando da parte timori e piccole enclave di potere da tutele, riusciremmo a costruire un degno futuro per noi, i nostri figli, la nostra Terra
Certo, sarebbe molto più facile e poco impegnativo auspicare la colonizzazione da parte di qualche imprenditore della Val di Non o della zona del prosecco..ma se non siamo capaci di credere in noi, nelle nostre capacità, nelle nostre potenzialità.. in questa nostra Terra.. forse non siamo davvero degni di abitarla..di esserne parte

PER NON AVERE PESTICIDI ..SULLA COSCIENZA..

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Si sta concludendo una settimana decisamente intensa per il Gruppo Coltivare Condividendo.
Lunedì abbiamo partecipato a una lezione del dott. D. degl' Innocenti dell'Università di Verona, martedì siamo andati a Istrana (ospiti di Radio Gamma5) e mercoledì abbiamo assistito a un convegno organizzato dal WWF Altamarca sui pesticidi.
Incontri e convegni che hanno avuto come filo conduttore la questione PESTICIDI Una problematica che affrontiamo (e nel nostro piccolo cerchiamo di divulgare il più possibile)  da tempo. Ma nonostante ciò non ci si abitua mai a sentire dati e resoconti che dovrebbero far riflettere, far agire per difendere salute, ambiente, territorio.. mentre si persegue invece il mero profitto e gli interessi economici di pochi
 Fa sobbalzare sentire il pediatra Giacomo Toffol affermare.. «I bambini sono a rischio già prima della nascita» è la tesi di Toffol «e numerosi studi scientifici hanno dimostrato come mamme esposte professionalmente in gravidanza a pesticidi abbiano maggiori probabilità di mettere al mondo figli con alterazioni dello sviluppo neurologico e maggior rischio di neoplasie. I principi attivi sono centinaia, sono persistenti nell’ambiente e disperdibili in vario modo nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Il problema non è solo rappresentato dall’esposizione acuta, ma anche da esposizioni croniche, anche a dosi non elevate, e non esiste una dose minima innocua».

O sentire mamme che raccontano i mille problemi di  salute dei loro bambini che devono convivere quasi quotidianamente con irrorazioni di pesticidi.. (magari mancozeb o glifosate o schifezze varie) Sentire che  persino scuole materne.. asili sono assediate dai vigneti chimici.. posti a 50 cm dal confine della scuola.. a 50 cm.. che senso ha speculare così tanto Non si potrebbe rimuovere un filare di vite e ergere almeno una siepe di protezione?
Che dire..  hanno lasciato l'amaro in bocca le dichiarazioni stizzite di alcuni viticoltori (non biologici) che hanno affermato che non vi è differenza tra un vigneto trattato chimicamente e uno biologico


Di seguito riporteremo alcuni dei tantisismi dati disponibili che ci dicono giusto il contrario..ma crediamo sia importante che.. anche coloro che acquistano certi prodotti.. che si tratti di vino non biologico.. di mele chimiche.. di olio di palma.. si assuma la responsabilità, per lo meno morale dei danni che tale coltivazione.. lavorazione o processo produttivo causa a salute.. ambiente.. territorio  

QUINDI ACQUISTIAMO CONSAPEVOLMENTE !!!!!!!!!!!!
   
Dati che anche se noti pensiamo sia bene ribadirli:
In Italia si consumano ogni anno 150.000 tonnellate di pesticidi che vengono distribuiti a più riprese sul 70% della superficie agricola nazionale (13.000.000 di ettari). In riferimento all’Europa, l’Italia consuma il 33% dei pesticidi impiegati totalmente, siamo il Paese che ne usa di più; buona parte di queste sostanze agrotossiche finiscono poi nel nostro cibo e ce le ritroviamo nel piatto, infatti molte molecole sono persistenti e possono finire anche nell’acqua. Su 1123 punti d’acqua potabile controllati a livello nazionale, il 53% è risultata contaminata, rilevato 131 pesticidi differenti, tra cui anche l’atrazina vietata da anni..
Il Glifosate, uno dei diserbanti più utlizzati, prodotto dalla multinazionale Monsanto, è pericoloso sia per le cellule degli adulti che per quelle placentali, questo, assieme ad altri principi attivi, sono cancerogeni, agiscono disturbando la tiroide, altri agiscono sul nostro sistema ormonale. Alcune molecole possono reagire con il cloro che normalmente si aggiunge all’acqua potabile producendo molecole ancora più persistenti e tossiche. Tutte queste sostanze, oltre ad essere cancerogene, mutagene e teratogene si è scoperto che hanno anche effetti neuropsichici e colpiscono sovente i bambini. Atale riguardo, ricerche a livello mondiale affermano che siamo di fronte ad una “pandemia silenziosa”, dal 10 al 15% dei bambini di tutto il mondo ne sono colpiti, i danni non sono immediati e si vedono nel tempo come l’autismo, deficit di attenzione ed iperattività  (www.giulemanidaibambini.org). Altre sostanze di diffuso impiego sono degli interferenti endocrini e possono condurre a casi di obesità  grave. 

L' incidenza dei tumori nei bambini è doppia in Italia rispetto agli altri paesi europei
   
Le evidenze del collegamento fra uso di pesticidi e aumento di moltissime malattie e cancri ormai esistono, ciò che non esiste è la volontà  politica di fermare tutto questo; combattere le cause delle malattie significa fare prevenzione, che non significa andare ogni sei mesi a farsi una tac, significa sradicare alla base “le cause reali”, in questo caso, gli agrotossici. Fino a qualche anno fa si parlava di “trionfo della chimica”, oggi dobbiamo iniziare a parlare di pericolo mortale collegato a questa cosa.
Una soluzione fondamentale per prevenire le malattie collegate ai pesticidi è di diffondere l’agricoltura biologica, sia come pratica per gli agricoltori, sia come alimenti per i consumatori.

Per accedere a due interessanti resoconti sui pesticidi vi cosigliamo di cliccare nei documenti proposti di seguito:
 Esposizione a pesticidi e rischi per la salute umana: di PATRIZIA GENTILINI
 

.. ed anche questo 2012 volge al termine.. Maya permettendo..

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.. il video della bella giornata "chiamata a raccolto"

.. ed anche questo 2012 volge al termine.. Maya permettendo..



Inevitabile a fine anno fare alcune considerazioni su quanto fatto e accaduto in questi mesi..



Indubbiamente il 2012 è stato un anno molto intenso per il gruppo coltivare condividendo.. molte le iniziative proposte e gli eventi organizzati.. tantissimi i contatti avuto e le collaborazioni avviate



Potremmo parlare con piacere del ciclo di convegni invernali (sulla canapa, le il paesaggio, sementi e le tecniche di coltivazione dolci) dei tre riuscitissimi appuntamenti (per avere un resoconto cliccare sul nome degli eventi): “chi semina raccoglie”, “mani sporche”, “chiamata a raccolto
Ma cio' che ci ha dato davvero una grande soddisfazione, cio' che ha dato per davvero un senso al nostro agire..sono state le tantissime relazioni costruite anche in questo anno



relazioni” significa condivisione di conoscenze, esperienze, saperi e pratiche.. significa un pensare, progettare e costruire assieme in modo concreti, diretto e pratico. Con lo scopo di “fare assieme” e non tanto di ricercare il contributo o il tornaconto economico. Significa conoscere e imparare..copiare..esperienze e percorsi intrapresi da gruppi, associazioni, singolarità.

relazioni” significa anche rendere trasparente, condiviso e partecipato il nostro percorso.. lontani da ogni “copyright”, da ogni “senso di possesso”, da ogni “esclusività”. Significa anche fare "massa critica" per diffondere conoscenze legate alla sostenibilità e alla salubrità, (o ai danni provocati da pesticidi e OGM) m anche per resistere, disobbedire alle troppe leggi che limitano (o vorrebbero limitare) l'uso delle sementi antiche, favorendo invece le potenti lobbies sementieri e dei pesticidi
"relazioni" significa intersecare progetti e conoscenze che “invadono” i più disparati campi (agricoltura, turismo, comunicazione, artigianato, formazione.. il vivere nel suo insieme), costruendo senza mediazioni e deleghe



Con questo spirito intendiamo affrontare o meglio “colorare” anche il 2013.

Già molti le iniziative e idee in cantiere..

Ad iniziare dal proseguire (in modo sempre più scientifico e approfondito) il progetto “Museo diffuso” (per la riproduzione e diffusione delle sementi antiche) al rendere i nostri campi, orti, frutteti.. i campi, orti e frutteti di chi vorrà partecipare alla nostra iniziativa.. dei “campi aperti”.. cioè visitabili in qualsiasi momento. Quindi non solo “luoghi” di coltivazione ma anche di incontro, dialogo, confronto, sperimentazione Luoghi in cui toccare con mano l'efficacia di talune tecniche di coltivazione, di varietà antiche e tradizionali, di certe consociazioni.. Il tutto all'insegna del far conoscere direttamente.. incastonato in scenari ambientali e paesaggistici decisamente piacevoli

.. ma di tutto questo.. dei progetto per il 2013 avremo modo di parlare in seguito.. ben lieti di assecondare proposte, stimoli, critiche che spero ci farete pervenire..



..per intanto vi consigliamo di tenervi liberi per...
 DOMENICA 6 GENNAIO!!

Nel pomeriggio dell'Epifania organizzeremo un incontro per discutere di questi progetti, iniziative ed eventi.. 
.. W la Befana ruralista!! 

buon 2013 !!!!!

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buon 2013 dal Gruppo Coltivare Condividendo


Tanti cari auguri per un "BUON 2013"..

Un anno in cui grazie alle relazioni e al condividere si riescano a costruire e concretizzare progetti e iniziative tese a tutelare della biodiversità, il paesaggio, la salubrità, l'ambiente.. 
Un 2013 all'insegna della sostenibilità e della partecipazione in cui si sia sempre più consapevoli della pericolosità e della devastazione provocata dai pesticidi, dai diserbanti e da un "agricoltura" finalizzata solo al massimo profitto e alla massima resa (incurante delle fertilità del suolo, della qualità dei prodotti, dei veleni con cui si contamina l'ambiente e il cibo)



In questo 2013 sono già molti i progetti che abbiamo in cantiere. 
Dalla selezione, riproduzione e diffusione delle sementi antiche, all "aprire" i nostri campi e orti a visite e momenti di approfondimenti su tecniche di coltivazione poco energivore e basate solo su apporto di sostenze autoprodotte (coltivazioni "vegan" e a costo zero)
Permettere a chiunque di visitare campi ed orti, organizzare momenti di approfondimenti, di confronto e di "sporcarsi le mani".. significa anche costruire consapevolezza, diffondere conoscenze e informazioni, gettare le basi per rapporti di fiducia, elemento essenziale per futuri progetti di "certificazione partecipata" (quindi un andare oltre il semplice bollino del biologico)   
  
Ma non mancheranno giornate di approfondimento e creazione di orti comuni e condivisi.. 
il tutto all'insegna della condivisione, della partecipazione e delle relazioni..
di un vivere la terra, con la terra, nella terra mai solitario e "rin-chiuso" entro i confini di un orto ma sempre costruito e condiviso con gli altri..

domenica 13 gennnaio.. DA UN SEME PUO' NASCERE UN MONDO..

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.. da un seme puo' nascere un mondo..”

da un seme può nascere un mondo
Sono già diversi anni che ci stiamo dedicando alla ricerca, catalogazione, riproduzione e diffusione delle sementi antiche. Abbiamo vagato per paesini, comuni, feste, sagre della provincia di Belluno alla ricerca di sementi ma anche di storie, aneddoti, conoscenze, metodologie.. Ci siamo resi conto e abbiamo cercato di evidenziare l'enorme patrimonio di biodiversità coltivata (e saperi) che è ancora presente in questa nostra Terra.Una biodiversità che puo' essere un elemento importante per il nostro domani

Anche in questo 2013 proseguiremo nella nostra azione di ricerca, riproduzione e diffusione (tramite donazione) delle sementi antiche. E' però nostra intenzione costruire un ulteriore progetto condiviso, possibilmente più partecipato, più “scientifico” e capace di interagire con altri ambiti e situazioni

Un progetto per ora solo abbozzato (da proporre a tutti coloro che desidereranno pensarlo e costruirlo assieme a noi) che prevede tre possibili azioni..

La prima riguarda la “riproduzione delle sementi antiche
Ci siamo accorti che donare sementi è si un qualcosa di utile, interessante e coinvolgente.. che da senso a parole quali auto produzione e biodiversità ma che spesso chi riceve le sementi si sente poco partecipe di un progetto molto importante (e spesso di costoro si perdono le trecce)
Quindi pensavamo di dare vita a un gruppo più "stretto".. più identificato.. più coeso
Che preveda contatti periodici, momenti informativi (anche in campo), una raccolta dati più precisa.. la possibilità di avere consulenze di tecnici ed esperti
Questo progetto è ovviamente aperto a tutti.. ad aziende a piccoli produttori, auto produttori ed appassionati. Ma anche a gruppi e realtà di altre zone (preferibilmente limitrofe alla nostra) Dandoci così la possibilità di sperimentare metodi, tecniche e varietà in aree e ambiti diversi, valutando efficacia, produttività e qualità.

Se qualcuno desidera fare un ulteriore passo, partecipare a un ulteriore progetto, c'è la possibilità di seguire o collaborare al lavoro di un importante genetista .. Salvatore Ceccarelli che da anni fa una selezione varietale partecipata in campo. Un progetto, che nel nostro caso riguarderà i fagioli, al quale teniamo davvero molto e che pensiamo possa darci molto in termini di conoscenze e materiale vegetale

Stiamo anche pensando a un terzo progetto che abbiamo provvisoriamente chiamato "campi - o orti - aperti"
Dei campi e degli orti che sono cioè visitabili, previa appuntamento, da chiunque lo desideri. (da componenti di GAS, gruppi, associazioni, singole persone anche da altre zone del veneto o d' italia) Luoghi adatti per far conoscere le nostre varietà antiche, tecniche e metodologie di coltivazione, sperimentazioni.
"orti aperti"
Luoghi in cui raccontare il come si è fatto quell'orto.. quel campo, la differenza che esiste tra questa e quella varietà, il perchè si consociano fiori e ortaggi. Evidenziando il contesto che circonda quell'appezzamento, un ambiente non solo molto bello ma anche più salubre di altri. Orti e campi che diventano luoghi di informazione, di confronto, sperimentazione.. di creazione di consapevolezza.
Un progetto che inevitabilmente paleserà il valore aggiunto della biodiversità, del biologico di questa Terra, grazie a un percorso di condivisione e trasparenza
Ovviamente questi “spazi aperti” si prestano a una miriade di iniziative Da mini-tuor (all'insegna del turismo sostenibile) a performance artistiche, da realizzazione di aiuole condivise a prove pratiche e dimostrazioni di ogni tipo..
..da un seme si puo' creare un mondo.. un mondo all'insegna della condivisione..

Ovviamente è un po' tutto "in costruzione" ma pensiamo che con la collaborazione e la partecipazione..il coinvolgimento e la sensibilità di tutti si possa costruire un bel percorso condiviso Che darebbe anche il senso di una rete assai ampia che collabora e propone (il tutto all insegna della spontaneità e mai del sentirsi in obbligo di fare per forza)
..il tutto all'insegna della condivisione, della partecipazione e delle relazioni..
di un vivere la terra, con la terra, nella terra mai solitario e "rin-chiuso" entro i confini di un orto ma sempre costruito e condiviso con gli altri..

Per tutte e tutti coloro che sono interessati a conoscere meglio e a partecipare a questo progetto..
ci troveremo domenica 13 gennaio dalle ore 15.30
presso il MUSEO ENOGRAFICO di SERRAVELLA
Cesiomaggiore (BL) 
clicca qui per vedere la mappa

(il museo è visitabile dalle ore 15 alle 18)
  

13 gennaio a Serravella.. per costruire assieme..

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Domenica 13 gennaio, con inizio alle ore 15.30, si terrà al Museo etnografico di Serravella (Cesiomaggiore) un incontro che abbiamo intitolato “da un seme puo' nascere un mondo”

L'iniziativa, organizzata dal gruppo coltivare condividendo, in collaborazione con i ragazzi della Skasera, e altre realtà del Primiero, Bassanese, alto trevigiano e della Valsugana ha lo scopo di cercare di costruire una serie di progetti partecipati e condivisi tra tutti coloro che hanno a cuore sostenibilità, salubrità, agricoltura tipica e sana, ma anche la tutela della biodiversità e del paesaggio.. le relazioni

Un progetto per ora solo abbozzato che è soprattutto un “agire in prima persona”, in modo diretto, molto pratico e partecipato.. Quindi un costruire assieme dal basso senza delegare o aspettare “imput” dall'alto 

Il programma della giornata è puramente indicativo dato che ci sarà molto spazio per gli interventi e le proposte.. 

ore15.30.. breve presentazione della giornata
...............  e importanza della partecipazione attiva
Presentazione del progetto relativo al censimento, selezione, riproduzione e distribuzione delle sementi antiche
.... Alcune nozioni sulle tecniche per il mantenimento delle varietà  
idea di sperimentazione di varietà antiche in aree diverse

Dopo il dibattito e confronto su queste tematiche, durante una breve pausa sarà possibile dare la propria disponibilità per riprodurre sementi e piantine antiche.. (essere cioè custodi della biodiversità)  

Presentazione idea di "ORTI APERTI" (orti a vista)
..luoghi di incontro, confronto, scambio di conoscenze, esperienze, saperi.. creazione di consapevolezza 
Sperimentazione di tecniche, creazione di itinerari (ecoturismo).. auto certificazione biologica partecipata

Tra le varie ipotesi di "Orto Aperto" quella dei ragazzi della Skasera (orto sociale e condiviso), quello "vegano" (ove si esclude ogni prodotto di derivazione animale), quello montano (a 1300 m slm).. quello dedicato al teologo Leonardo Boff padre della teologia della Liberazione e ora autore di un interessante e forte scritto sulla questione ecologica. Gli avi di L. Boff sono partiti dalla Valle di Seren ed è proprio nei pressi di "Col dei Bof" che speriamo di realizzare un orto a lui dedicato(un mix di biodiversità coltivata, utilizzo di materiali naturali e scritti del famoso teologo) 


CON L'OCCASIONE VI SEGNALIAMO LA BREVE APPARIZIONE DEL NOSTRO GRUPPO A UN PROGRAMMA TELEVISIVO
(Fuori TG dell' 8 gennaio 2013) 
   



Una gran bella domenica !!!

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Riuscitissima la giornata: “da un seme puo' nascere un mondo”

Sala straripante di persone (nonostante il maltempo) e molto interesse per la presentazione del progetto “da un seme puo' nascere un mondo” avvenuta domenica 13 gennaio al Museo etnografico di Serravella. Il primo di una serie di incontri finalizzati al costruire una serie di iniziative e al mettere in rete una miriade di sensibilità, di persone desiderose di impegnarsi in prima persona in difesa della biodiversità, del paesaggio, dell'ambiente, della salubrità.. del condividere, delle relazioni

Un progetto che deborda dal feltrino e coinvolge anche gruppi e realtà.. per lo più di giovanissimi, di aree limitrofe. Dal Primiero, al bassanese, dal bellunese alla Valsugana fino alla realtà consolidata di Valstagna dedita al recupero dei terrazzamenti.
Assieme costruiremo delle metodologie comuni per classificare le varietà antiche locali (raccogliendo sia notizie sulle sementi sia storie, aneddoti, metodologie di coltivazione e conservazione), ma anche e soprattutto sperimenteremo varietà antiche in zone, terreni e climi diversi.
Ioci e Lolo
Ogni realtà territoriale sarà anche punto di riferimento, divulgazione di informazioni e notizie per tutti quei piccoli coltivatori, auto produttori, aziende e cittadini interessati al progetto e alla tutela delle varietà antiche coltivate in maniera sana e sostenibile

Ma oltre all' adesione da parti di gruppi ed associazioni sono state oltre 30 le persone (in maggior parte feltrine) che hanno aderito all'iniziativa. Dando la loro disponibilità sia di essere “custodi della bio-diversità” ma anche di mettere a disposizione del progetto loro conoscenze e competenze specifiche (inerenti la comunicazione, il design, l'informatica, l'alimentazione, la gastronomia ecc..)
Ovviamente chiunque fosse interessato sia ad aderire alle varie iniziative che a proporne di nuove basta che ci contatti o partecipi alle prossime iniziative.

sebastiano (Skasera) e M. Flora
Molte di queste adesioni riguardano un iniziativa che sia il Gruppo Coltivare Condividendo che altre realtà stanno portando avanti da tempo, quella che si prefigge lo scopo di recuperare, censire, riprodurre e distribuire le sementi antiche.
Molto vivo e interessante il dibattito su questo tema, sia per le delucidazioni del tecnico Mauro Flora sulla differenza tra una semente antica e un ibrido commerciale, ma anche per gli stimoli e le perplessità sollevate dalla direttrice del Museo Etnografico Daniela Perco. Ne è nato un bel dibattito e confronto incentrato su questioni quali “che significa semi antichi e tipici” o “coltivazioni tradizionali”, su cosa è veramente “locale”, ma anche sul patrimonio genetico e la vigoria dei vari semi. E' emersa forte l'importanza del confrontarsi, del costruire assieme, del non pensare mai dia vere la verità in tasca e che un “modo di veder le cose” prevalga sugli altri. Ma è indispensabile seguire più vie, sperimentare anche in luoghi e condizioni diverse.
Abbiamo convenuto che è si vitale conservare le varietà in purezza ma non è da scartare l'ipotesi (affascinante) dell'incrociare Ovviamente non a caso ma seguiti da tecnici ed esperti (e noi abbiamo la fortuna di essere in contatto con uno tra i più importanti genetisti Salvatore Ceccarelli)

Altra iniziativa molto apprezzata è stata quella degli “orti aperti” (o orti a vista)..orti che sono cioè visitabili, previa appuntamento, da chiunque lo desideri. Luoghi adatti per far conoscere le nostre varietà antiche, tecniche e metodologie di coltivazione, sperimentazioni. Luoghi di confronto, di condivisione, in cui si crea consapevolezza
Orti in cui raccontare il come si è fatto quell'orto.. quel campo, la differenza che esiste tra questa e quella varietà, il perchè si consociano fiori e ortaggi. Evidenziando il contesto che circonda quell'appezzamento, un ambiente non solo molto bello ma anche più salubre di altri.
alcuni ragazzi della Skasera
Un progetto che inevitabilmente paleserà il valore aggiunto della biodiversità, del biologico di questa Terra, grazie a un percorso di condivisione e trasparenza
Ovviamente questi “spazi aperti” si prestano a una miriade di iniziative Da mini-tuor (all'insegna del eco-turismo) a performance artistiche, da realizzazione di aiuole condivise a prove pratiche e dimostrazioni di ogni tipo..
Tra le varie ipotesi di "Orto Aperto" quella dei ragazzi della Skasera (orto sociale e condiviso), quello "vegano" (ove si esclude ogni prodotto di derivazione animale), quello montano (a 1300 m slm).. quello dedicato al teologo Leonardo Boff padre della teologia della Liberazione e ora autore di un interessante e forte scritto sulla questione ecologica. Gli avi di L. Boff sono partiti dalla Valle di Seren ed è proprio nei pressi di "Col dei Bof" che speriamo di realizzare un orto a lui dedicato (un mix di biodiversità coltivata, utilizzo di materiali naturali e scritti del famoso teologo)

Molto interessante la proposta di affiancare al “far conoscere” ed assaporare le varietà locali anche quelle spontanee che spesso popolano, quasi sempre ignorate, i nostri orti, campi e prati

Al termine di una giornata davvero molto intensa, ricca di contenuti e di proposte da costruire assieme alcuni dei presenti (in sintonia con lo spirito dell' iniziativa) si sono presi l'incarico di costruire un sito in cui far confluire tutte le notizie, le informazioni, le disponibilità e ciò che si sta facendo sul territorio. Cuore del sito sarà una cartina geografica ove verranno evidenziati i vari “custodi della biodiversità”, gli “orti aperti” ma anche percorsi e iniziative. Per facilitare così visite, acquisti, contatti evidenziando la grande vitalità di questo territorio, le sue enormi bellezze e risorse, ma soprattutto una bellissima realtà costruita dal basso da tante sensibilità che hanno a cuore la loro Terra

A brevi si organizzeranno delle giornate informative (gratuite) su tecniche di coltivazioni naturali e biologiche, su selezione della semente e erbe spontanee. Non mancheranno momenti di approfondimento e iniziative anti OGM
Per informazioni, per conoscere meglio e per aderire alle iniziative proposte contattateci

Mostra sementi antiche e articoli

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Mentre campi e orti riposano sotto una abbondante colte di neve.. il Gruppo Coltivare Condivindendo sta partecipando e programmando una serie di iniziaive e progetti
Ieri, sabato 19 gennaio siamo stati a Borgoricco (PD) dove abbiamo portato le nostre sementi alla giornata organizzata da Civiltà Contadina. Buona la partecipazione e l'interesse suscitato dalle sementi antiche e dal coltavare sano e sostenibile. Molto importante il continuare la collaborazione con gruppi, associazioni e realtà a cariatura locale, regionale e nazionale Al fine di portare anche le nostre sperienze e le tipicità di questa nostra Terra

In attesa di definire data e luogo del nostro prossimo appuntamento informativo (gratuito) dedicato alle tecniche di coltivazione dolci e naturali, ma anche alle piante spontanee.. (che molto probabilmente si svolgerà domenica 3 febbraio..pomeriggio)...

ci fa piacere proporre un bel articolo che ci è stato dedicato dalla rivista "Terre di mezzo" PER LEGGERE L'ARTICOLO CLICCARE QUI
(oltre all'articolo, nel sito di Belluno+" è anche possibile vedere l'estratto della trasmissione "Fuori TG" dedicato al Gruppo Coltivare Condividendo) 

...Una battaglia, quella di Tiziano e di Coltivar condividendo, che a livello mondiale è portata avanti da Vandana Shiva che promuove l’alleanza globale “salviamo i nostri semi”. Nel manifesto si spiega come “la libertà dei semi è minacciata dalla loro deliberata trasformazione da risorsa rinnovabile autogenerativa a merce brevettata non rinnovabile”. Il caso più estremo è la cosiddetta tecnologia Terminator, una tecnica che rende le sementi sterili dopo il primo raccolto, obbligando di fatto i contadini a riacquistare ogni anno le sementi invece di produrle da sè. È anche per questo che il gruppo Coltivar condividendo ha deciso di promuovere la disobbedienza civile per proteggere le sementi tradizionali. “Abbiamo dato vita a un progetto di museo diffuso che prevede la donazione di qualche seme a chi se ne vuole prendere cura, in modo che queste persone lo possano riprodurre seguendo tecniche di coltivazione biologica e buone pratiche agricole. Oggi sono coinvolte nell’iniziativa un centinaio di persone: ognuno ha solo l’obbligo di compilare delle schede utili a raccogliere dati e informazioni scientifiche che servono per aumentare la nostra conoscenza su queste varietà” prosegue Tiziano.

..MA ANCHE...
..il servizio pubblicato sul Touring Club e dedicato all'agricoltura sana e sostenibile bellunese..


 e per finire...

un importante coordinamento anti-pesticidi a cui abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare...

Il movimento NO pesticidi è per ora limitato

 

alle zone di frutticultura e viticultura intensive 

 

direttamente vittime di continue irrorazioni di 

 

ogni tipo di 'fitofarmaco' (anche con 

 

gli elicotteri).

 

Ora si spera di coinvolgere i consumatori.

 

per leggere l'articolo cliccare qui

Rischio OGM anche in provincia di Belluno ????

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RISCHIO OGM IN ANCHE IN PROVINCIA DI BELLUNO ???

Uno delle attività che il Gruppo Coltivare Condividendo ha svolto in questi anni è stata quella di “girare” per piazze, feste, sagre della provincia di Belluno alla ricerca di sementi antiche Oltre alle sementi, che abbiamo poi coltivato e donato, abbiamo raccolto anche conoscenze, storie, aneddoti, usanze.. costruito relazioni

Adesso, questo enorme patrimonio di biodiversità coltivata (oltre 35 varietà di fagioli, una dozzina di mais e altri cereali, legumi, orticole..) tipico della nostra provincia è, a detta di molti, messo in serio pericolo.
Infatti, grazie a una fortissima pressione svolta dalle multinazionali sementiere sugli organi del parlamento Europeo, si è di fatto giunti a un “via libera” alla coltivazione di alcune varietà di Organismi Geneticamente Modificati (le famigerate sementi Frankenstein) anche in quelle Nazioni in cui erano banditi
Diversi Paesi europei (Francia, Lussemburgo, Austria, Germania, Polonia, Bulgaria, Grecia e Ungheria..ma anche Svizzera ecc..) hanno adottato la cosidetta “clausola di salvaguardia” che blocca questa “liberalizzazione” voluta dalla CE e di fatto vieta ogni coltura di OGM Purtroppo in Italia tutto ciò non è stato fatto, ma, cosa assai grave, (nonostante si sia in piena campagna elettorale)di questa questione non si parla affatto

Noi siamo estremamente preoccupati da questa inerzia, temiamo motivata dalle fortissime pressioni delle suddette multinazionali, di lobbies e dal disinteresse da parte di una ampia fetta della classe politica (locale, regionale e nazionale) verso l'agricoltura sana, tipica e sostenibile.
Da sempre abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà e opposizione alle coltivazione, alle sementi e al cibo OGM. Una contrarietà condivisa dalla maggioranza degli italiani che chiedono non solo il bando degli OGM ma anche una etichettatura chiara e riconoscibile di quei cibi che li contengono

A confermare la nostra contrarietà il fatto che le sementi OGM sono la negazione della libertà di auto riprodursi la semente e quindi di essere autonomi dalle multinazionali sementiere (infatti le sementi OGM devono essere ogni anni riacquistate ed essendo brevettate restano di proprietà della multinazionale, che potrebbe anche decidere di scegliere se darti o meno questa o quella semente)
topi nutriti con Mais OGM
E per favore non evochiamo la lotta alla “fame nel mondo” che è ampiamente dimostrato non è legata alla produzione (attualmente produciamo quasi il doppio del cibo utile per sfamare il pianeta, peccato che una buona fetta venga buttato) ma alla distribuzione

In ambito di biodiversità il nostro maggior timore è legato all' incompatibilità tra coltivazioni biologiche, tradizionali e coltivazioni OGM a causa del “rischio contaminazione” E' la stessa Bayer che ammette limpidamente (cliccare qui per leggere la dichiarazione della Bayern):la contaminazione da Ogm è un processo fuori controllo”
Rischiamo quindi che il nostro patrimonio di biodiversità locale coltivata nel volgere di pochi anni sparisca, si perda a causa di pochi coltivatori che scelgono le sementi OGM (per mero profitto economico) incuranti della devastazione che causano
Mais della Valle di Seren
Pensiamo che, se si ha a cuore l'agricoltura bellunese, sia assurdo puntare sulle coltivazioni Ogm. Puntare cioè su sementi che sono uguali in tutto il mondo, su coltivazioni che non si differenziano pertanto da quelle cinesi, brasiliane o argentine. Le sementi OGM del mais della Monsanto non ci permettono di caratterizzare, tipicizzare un prodotto, una produzione, cosa che invece accade se usiamo le sementi del mais Sponcio, del Fiorentin, del Marano bellunese, dei tanti cinquantini.
Se anche ci interessasse ben poco della salute dei bellunesi, e della nostra biodiversità coltivata, e avessimo solo un approccio “economicista” della questione, ci chiediamo, che senso ha coltivare un mais identico a quello del “resto del mondo” (e con inevitabili costi di produzione più elevati) e incapace di rendere tipici i nostri piatti. Che direbbero i turisti che giungono ai piedi delle Dolomiti se gli offriamo un piatto con fagiolo gialet presidio slow food e tipico bellunese, formaggio schiz e polenta di mais Ogm Monsanto mon810?
E che senso avrebbe parlare di Distretto del biologico o di Distretto rurale di qualità se la nostra valle fosse infestata da coltivazioni OGM?

Ci sentiamo quindi di lanciare un appello forte e sentito in primis a tutti i bellunesi affinchè facciano sentire la loro voce, sia verso le istituzioni, gli amministrazioni ma anche rispondendo al questionario della Comunità Europea 


.. ribadendo il loro No agli OGM devastatori. Ma ci rivolgiamo anche a associazioni, gruppi, realtà locali affinchè si discuta, si agisca e si invochi la clausola di precauzione (una moratoria in attesa di dati scientifici certi e incontestabili)

Purtroppo il rischio OGM e contaminazione da OGM no è un pericolo così remoto dato che un associazione friulana ha già ribadito che ha fatto giungere dagli Stati Uniti una quantità di seme Monsanto tale da coltivare oltre 80000 ettari nel Nord Italia.
Dato che alcuni coltivatori bellunesi e la Confagricoltura si sono in più occasioni espressi a favore degli OGM, ci sentiamo di lanciare un appello a costoro, affinchè
meditino attentamente e con scrupolo la scelta che rischiano di fare.
Una scelta di pochi che mette a rischio un patrimonio e un tipicità che è di tutti
Spiegandoci magari, se mai pensassero di seminare mais OGM nel bellunese, a chi vendono, in che filiera entra e chi è l'utilizzatore finale di queste produzioni

L'auspicio è che anche anche i vari candidati alle elezioni, esponenti politici e associazioni, importanti aziende locali si esprimano su questa questione, che ribadiamo è cruciale per il futuro di questa nostra Terra

domenica 3 febbraio a LENTIAI (BL) "tecniche di coltivazione dolci"

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Domenica 3 febbraio vi aspettiamo a LENTIAI (BL) presso la "Società Operaia" (poco lontano dalla piazza di Lentiai) per una "chiacchierata" sulle tecniche di coltivazione dolci" Il tutto avrà inizio alle ore 15.30.
 L' ingresso è ovviamente LIBERO !!!

Mauro Flora, tecnico di campo, ci suggerirà una serie di tecniche e di metodologie utili per coltivare in modo sano, naturale, privo di concimi  e prodotti chimici l' orto e il campo di casa.
Una panoramica  su tecniche e metodologie che spazierà dall'uso delle micorize, all'orto sinegico, dai macerati alle pacciamature, dal come aumentare la fertilità del suolo a che piante usare per attirare gli insetti utili e gli impollinatori.
Una serie di consigli e di buone pratiche utili, semplici e spesso a "costo zero" per chi ha intenzione di coltivarsi un orto o un campo senza correre il rischio di "auto avvelenarsi"

Durante il pomeriggio faremo anche il punto della situazione su due dei progetti presentati 15 giorni fa al Museo di Serravella. Quello relativo alla "riproduzione" delle sementi antiche (affidate a costodi della bio-diversità) e quello degli "orti a vista" (orti visitabili) che hanno suscitato notevole interesse e avuto degli interessanti sviluppi
Due progetti che non rigurdano solo la provincia di Belluno ma che stanno coinvolgendo anche gruppi e realtà del Primiero, del Bassanese, della Valsigana e dell' alto trevigiano. Una sinergia che coinvolge sensibilità che hanno a cuore biodiversità, sostenibilità, paesaggio, ambiente, salute e che credono in un legame molto stretto tra agricoltura sana (e non quella tossica e devastatrice.. quella che è troppo spesso premiata dalle politiche europee, nazionali, e regionali) ed ecoturismo, salubrità e qualità della vita

Giovedì 31 gennaio dalle ore 20.45 ci troveremo presso la sede WWF al Centro Giovani di FARRA di FELTRE (BL) per dicutere assieme di questi progetti e iniziative (l'incontro è aperto a tutti)

di seguito un breve video di un intervento di M. Flora


PARTENZA COL BOTTO DELLA PETIZIONE ANTI OGM

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PARTENZA CON IL BOTTO PER LA PETIZIONE ANTI OGM

Domenica 3 febbraio si è tenuta a Lentiai una partecipatissima iniziativa organizzata dal Gruppo Coltivare Condividendo.
Cuore dell'evento una lezione del tecnico di campo Mauro Flora sulle tecniche di coltivazione dolci e naturali. Una serie di accorgimenti e suggerimenti su come coltivare il proprio campo e l'orto senza utilizzare prodotti chimici di sintesi, diserbanti ma ricorrendo a prodotti naturali, di facile reperimento. Al fine di ottenere dei prodotti sani, salubri e aumentando la fertilità della nostra terra Una lezione che avrà un seguito meno teorico e molto più pratico, dato che in primavera verrà riproposta la giornata “mani sporche” in cui tutti potranno partecipare alla realizzazione di un orto, seguendo i consigli e i suggerimenti del tecnico

Molto l' interesse suscitato anche dal resoconto dei due progetti inerenti il recupero (la riproduzione e lo scambio) delle sementi antiche bellunesi e degli “orti a vista”, iniziative che stanno avendo sempre maggiori adesioni ed estimatori

In una giornata in cui si parlava di coltivare la terra in modo sano e sostenibile, di sementi antiche, di fertilità del suolo e di vivere in sinergia con l'ambiente e l'eco sistema, non potevamo non ribadire una nostra forte preoccupazione.
Quella legata al “pericolo OGM”.. anche per la nostra Provincia.Infatti, grazie a una fortissima pressione svolta dalle multinazionali sementiere sugli organi del parlamento Europeo, si è di fatto giunti a un “via libera” alla coltivazione di alcune varietà di Organismi Geneticamente Modificati (le famigerate sementi Frankenstein) anche in quelle Nazioni in cui erano banditi
Diversi Paesi europei (Francia, Lussemburgo, Austria, Germania, Polonia, Bulgaria, Grecia e Ungheria..ma anche Svizzera ecc..) hanno adottato la cosidetta “clausola di salvaguardiache blocca questa “liberalizzazione” voluta dalla CE e di fatto vieta ogni coltura di OGM
Purtroppo in Italia tutto ciò non è stato fatto, ma, cosa assai grave, (nonostante si sia in piena campagna elettorale)di questa questione non si parla affatto

Abbiamo pertanto deciso di predisporreuna petizione al fine di chiedere al Ministro dell'Agricoltura che anche l'Italia adotti (quanto prima) la “clausola di salvaguardia, che sancisca quindi una moratoria alla coltivazione degli OGM

Come più volte ribadito siamo contrari alle coltivazioni OGM sia perchè talisementi sono la negazione della libertà di auto riprodursi la semente e quindi di essere autonomi dalle multinazionali sementiere (infatti le sementi OGM devono essere ogni anni riacquistate ed essendo brevettate restano di proprietà della multinazionale, che potrebbe anche decidere di scegliere se darti o meno questa o quella semente), ma anche perchè non vi è nessuna certezza che tali coltivazioni non siano pericolose per la salute e per l'ambiente. Di sicuro c'è l' incompatibilità tra coltivazioni biologiche, tradizionali e coltivazioni OGM a causa del “rischio contaminazione” E' la stessa Bayer che ammette limpidamente “la contaminazione da Ogm è un processo fuori controllo” Rischiamo quindi che il nostro patrimonio di biodiversità locale coltivata, che i nostri mais tipici e locali, nel volgere di pochi anni spariscano.

Una preoccupazione condivisa dalle moltissime persone presenti alla giornata. Infatti, in circa 200 hanno sottoscritto la petizione proposta

Invitiamo pertanto tutti coloro che desiderano partecipare a questa nostra iniziativa, a questa richiesta di adozione della “clausola di salvaguardia” di richiederci o di scaricare la petizione postata qui sotto. Di firmarla e farla firmare per poi o restituircela o inviarla al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

Speriamo che tale iniziativa contribuisca anche ad avviare un dibattito sulla questione OGM ma anche sul futuro di questa nostra Terra. Per la quale in tantissimi auspicano un futuro sostenibile, biologico, con una sinergia importante tra agricoltura, ruralità, ecoturismo, sostenibilità.. ma che rischia invece, per appagare il profitto di pochi, di perdere quelle tipicità che la rendono unica.
Troppo spesso alla salute, alla qualità della vita, all'ambiente, al paesaggio, alle relazioni, alla sicurezza si è anteposto il “profitto” e la “massima resa” (e ad affermare ciò non è un associazione ambientalista o una confraternita No Global ma l' Agenzia Europea dell' Ambiente – Eea- cliccare qui per leggere l'articolo correlato ) .. noi.. e crediamo molti altri.. non siamo più disposti a sacrificare tutto ciò per il profitto di pochi..


SCARICA FIRMA E DIFFONDI LA PETIZIONE PER RICHIEDERE LA IMMEDIATA ADOZIONE DELLA "CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA"
 

Prosegue la campagna NO OGM - SI alla clausola di salvaguardia

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PROSEGUE CON SUCCESSO LA CAMPAGNA “NO OGM”


 Sta suscitando molto interesse e sta raccogliendo moltissime adesioni l' appello lanciato dal Gruppo Coltivare Condividendo affinchè anche il Governo Italiano adotti quanto prima la “clausola di salvaguardia” che vieta la coltivazione di OGM nel nostro Paese.

Molte le firme giù raccolte e forte la preoccupazione di cittadini e agricoltori per una “liberalizzazione” che mette a rischio, non solo la salute ma anche l'enorme patrimonio di biodiversità coltivata bellunese,soprattutto le coltivazioni tradizionali di masi sponcio, fiorentin, marano bellunese, i tanti cinquantini ecc

A seguito di un servizio televisivo trasmesso da Telebelluno,
ma anche da comunicazioni dirette, ci fa piacere apprendere che la stragrande maggioranza non solo degli “acquirenti” ma anche degli agricoltori bellunesi è contraria agli OGM (grazie alle forti prese di posizione di Coldiretti e CIA). Ci lasciano invece molto perplesse le dichiarazioni dei vertici della Confagricoltura che di fatto ribadiscono che cioè che conta è il “fare business”.
Patetico il loro tentativo di giustificare tali coltivazioni, che minacciano le nostre varietà locali, evocando la questione “fame nel mondo”. Come se non si sapesse bene (e lo dicono la Fao, slow food e i principali organismi mondiali) che attualmente al mondo si produce cibo per sfamare 9 miliardi di persone, noi siamo quasi 7 miliardi. Appare quindi evidente che non è una questione di produzione ma di distribuzione del cibo. Inoltre già diverse nazioni al mondo coltivano Ogm e la fame è tutt'altro che sparita.. anzi
Infatti chi coltiva Ogm non può auto riprodursi le sementi dato che sono soggette a brevetto e quindi si è vincolati alla multinazionale di turno che fissa criteri e prezzi
Vorremmo poi ricordare ai vertici di Confagricoltura che la “clausola di salvaguardia” è stata adottata da nazioni come la Germania, la Francia, l'Austria, la Svizzera, la Polonia.. che a noi non sembrano affatto “agricolture retrograde”.. anzi..

Ribadiamo il nostro credere in un agricoltura e a una ruralità che non bada solo al mero profitto, ma anche ha anche a cuore salubrità e salute, biodiversità e fertilità del suolo, paesaggio e ambiente, relazioni, interazioni tra mondo agricolo e turismo sostenibile.
Crediamo che sia i bellunesi che i turisti che vengono ad ammirare la nostra Terra gradiscano molto di più assaporare una polenta fatta coi nostri mais tipici, una fetta di polenta di masi sponcio e non certo di un mais OGM Monsanto 810

Ovviamente siamo disponibili a un confronto pubblico coi vertici di Confagricoltura e abbiamo intenzione di organizzare quanto prima un convegno pubblico su questa problematica dato che temiamo davvero molto la contaminazione OGM che, come afferma la stessa Bayern: “la contaminazione da Ogm è un processo fuori controllo”

Ovviamente abbiamo chiesto conferma dei nostri dubbi e timori a tecnici e ricercatori di caratura nazionale. Uno dei massimi esperti è sicuramente Giuseppe Altieri che ci ha confermato che: “
..gli OGM contaminano irreversibilmente le altre varietà vegetali e l'ambiente con il polline ed il Trasferimento Genico Orizzontale (TGO) di frammenti di DNA transgenico che si diffonde ai batteri intestinali e da questi ad altre specie nella catena alimentare, con rischi imprevedibili ed incommensurabili per la salute umana (perdita d’efficacia degli antibiotici, modificazioni genetiche indotte) e scomparsa della biodiversità italiana, unica al mondo. La Sovranità agro-alimentare italiana è oggi mortalmente minacciata dal rischio di massicce semine di OGM da parte di agricoltori ingannati (o corrotti) dalle multinazionali. Ciò a causa di un vuoto decisionale e di una recente sentenza della Corte di Giustizia UE riguardante il divieto degli OGM in Italia, sino ad oggi basato sulla “mancanza di norme di coesistenza” da parte delle Regioni.E’ necessaria, una rapida ed efficace azione tecnico-giuridica, al fine di evitare, tra pochi mesi, l’invasione di OGM in tutta Italia, con conseguenti enormi ed irreversibili danni all’ambiente, alla salute (specie dei soggetti più deboli come i bambini), alle sementi tradizionali, alle piccole e medie aziende agroalimentari, con violazione della libertà di scelta dei consumatori e di iniziativa economica, la quale deve rispettare i dettati costituzionali inviolabili, incluso il diritto precedente di coloro che vogliono mantenere la produzione Libera da Pesticidi ed OGM (ovvero con tolleranza zero contaminazioni)..”

Ovviamente tale parere, unito a quelli già ben noti di Greenpeace, della Coldiretti e di tantissimi bellunesi, ci induce a proseguire con maggiore determinazione e forza nella nostra campagna informativa e di raccolta firme

Chiunque volesse aderire a questa iniziativa ci puo' contattare o scaricare del nostro blog sia la petizione che le modalità di sottoscrizione e invio.
E' comunque possibile firmare la petizione da inviare al Ministero dell' Agricoltura anche presso:
- il negozio biologico “bio brothers” a Feltre 
- il vivaio biologico il ruscello a Porcen di Seren del Grappa 
(a breve posteremo nel blog anche altri luoghi e punti di raccolta firme)

Crediamo che anche in questo caso sia molto importante che cittadini, auto produttori, contadini.. che i bellunesi diano un segnale forte, esprimano la volontà di essere protagonisti nel costruire il futuro di questa nostra Terra. Una Terra unica per le sue bellezze ambientali e il suo patrimonio di biodiversità Sarebbe folle che la ricerca del mero profitto da parte di qualcuno mettesse in serio pericolo tutto ciò.. il nostro futuro..

di seguito riportiamo il testo della petizione che puo' essere ricopiato. La petizione va completata con: 
Nome e Cognome... Indirizzo e città..... firma 
(i dati personali e le firme possono essere fatti anche nel retro del foglio della petizione)

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Spett.le
MINISTRO CATANIA
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
ROMA


per conoscenza
ASSESSORATO all' AGRICOLTURA REGIONE VENETO

Oggetto: RICHESTA DI APPLICAZIONE della prevista clausola di salvaguardia nazionale
per gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM)

Siamo un gruppo di coltivatori, piccoli produttori, auto produttori, cittadini che credono in un agricoltura, in un vivere la Terra, sostenibile, salubre, rispettoso di biodiversità, paesaggio, ambiente, salute.

Siamo estremamente preoccupati dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea che di fatto consente la coltivazione di Organismi Geneticamente Modificati anche in Italia.
Riteniamo cio' molto pericoloso, una minaccia per la biodiversità e salubrità
E' infatti ormai risaputo che gli ogm contaminano irreversibilmente le altre varietà tradizionali, locali ed altre specie (attraverso il trasferimento genico orizzontale dei frammenti di DNA da una specie all'altra, per mezzo dei microrganismi)...
La pericolosità degli OGM (o comunque la non sicurezza della loro non pericolosità) è confermata da ricerche scientifiche indipendenti.
(ad es. contaminazione del polline, del miele, delle filiere alimentari e delle sementi tradizionali, pericolo per la salute e l'ambiente, maggior impiego di pesticidi e resistenza degli insetti patogeni, fallimenti dei raccolti (Cotone) e ridotte produzioni (Soia), ecc...)
Inoltre, pare che l mais OGM sia reputato cancerogeno alle ricerche recentemente pubblicate in Francia dal Prof. Seralini, così come numerose ricerche indipendenti segnalano la pericolosità degli OGM e la loro contaminazione.
Riteniamo pertanto indispensabile che si adotti la massima precauzione, (principio di precauzione) prima di consentirla la coltivazione

CHIEDIAMO PERTANTO CHE SI APPLICHI QUANTO PRIMA LA
CLAUSULA DI SALVAGUARDIA NAZIONALE
(già applicata in molti Stati Comunitari e non)

vietando non solo la coltivazione degli OGM ma anche l'importazione, ai sensi della Dir. 2001/18 CE in materia di organismi transgenici,
E' necessario ricordare che tra gli OGM vanno inserite anche le varietà "clearfield", resistenti ai diserbanti, in quanto profondamente alterate nel loro DNA, manipolato con sostanze chimiche, ultrasuoni e radiazioni e, pertanto pericolose per la salute e l'ambiente, oggi importate e seminate in Italia senza le previste autorizzazioni.
   
 la petizione puo' essere mandata a noi o inviata direttamente al Mipaaf - Ministero delle politiche agriole alimentari e forestali      Via XX Settembre, n. 20 - 00187 Roma

Emergenza OGM !!!!

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Emergenza OGM anche il provincia di Belluno” - Incontro con l' Assessore Manzato


Qualche mese fa una sentenza della Corte Europea, unitamente a una fortissima pressione svolta dalle multinazionali sementiere sugli organi comunitari, ha di fatto dato “via libera” alla coltivazione di alcune varietà di Organismi Geneticamente Modificati (le famigerate sementi Frankenstein) anche in quelle Nazioni in cui erano banditi.

Diversi Paesi europei (Lussemburgo, Austria, Germania, Polonia, Bulgaria, Grecia, Ungheria.. ma anche Svizzera ecc..) hanno adottato la “clausola di salvaguardiache blocca, a livello nazionale, questa “liberalizzazione” voluta dalla CE e di fatto hanno vietato ogni coltivazione OGM. Purtroppo in Italia tutto ciò non è stato fatto, ma, cosa assai grave, (nonostante si sia in piena campagna elettorale)di questa questione non si parla affatto

Per questo motivo giovedì 21 febbraio una delegazione del Gruppo Coltivare Condividendo, assieme a esponenti di AIAB, di Dolomiti bio e del consorzio del Gialet, è stata ricevuta dall'assessore all'agricoltura Manzato e da alcuni funzionari regionali

In un clima sereno e costruttivo sono state esposte le forti preoccupazioni legate al rischio che fra poche settimane anche la nostra Terra venga stuprata da semine di mais OGM Monsanto. Cio' metterebbe a serio rischio il nostro patrimonio di biodiversità. Infatti è acclarato che gli OGM contaminano le altre varietà di mais, e quindi le varietà tipiche di mais Sponcio, Storo, Cinquantino, Fiorentin, Marano, Bianco Perla..e molte altre sono in serio pericolo

Ci ha molto rincuorato sentire che la Regione e l'assessore sono decisamente contrari agli OGM (convinti anche che l'introduzione degli Ogm comporterebbe notevoli costi economici per la comunità veneta). Si sono già attivati (nella conferenza Stato Regioni) per chiedere l'adozione della clausola di salvaguardia Una contrarietà agli Ogm condivisa da tutte le Regioni Italiane Si stanno comunque perseguendo anche altre vie, come ad esempio la clausola di bloccoche ha tempi molto più rapidi, è sul tavolo del ministro dell'agricoltura. Tale clausola si ispira al reg 2008/29 art 34 misure di emergenza. (simile a quella adottata dalla Francia)

Qualora non venissero adottate le clausole suddette (prima delle semine) ci è stato garantito che la Regione attuerà e potenzierà una serie di misure atte a monitorare tutte le semine di mais che verranno effettuate nei prossimi mesi. Permanendo l'obbligo di comunicazione relativo ai tipi di sementi usate, saranno potenziati i controlli per tracciare eventuali partite di seme OGM Non si esclude l'ipotesi che in caso (probabilissimo) di moratoria per gli OGM si intervenga in campo per evitare la contaminazione del polline (anche con distruzione dei campi OGM) Abbiamo anche proposto l' introduzione di idonei indicatori su cui basare un sistema per l'accesso ai contributi, che premi l'utilizzo di sementi tradizionali ed escluda dai contributi coloro che seminano OGM


Queste iniziative della Regione, ma anche la crescente mobilitazione da parte di associazioni, di organizzazioni di categoria (in primis la coldiretti) e la forte opposizione della stragrande parte dei cittadini non ci fa abbassare la guardia.

Infatti abbiamo organizzato per mercoledì 27 febbraio presso il centro giovani a Farra di Feltre (dalle ore 20.30) un incontro sulla questione “emergenza OGM .. anche in provincia di Belluno”. Un occasione per ribadire che l“gli OGM sono una strada senza ritorno”, la contaminazione che provocano è permanente e la coesistenza con altre varietà e metodologie di coltivazione è incompatibile. Quindi per i (miseri) profitti di pochissime persone si compromette il futuro di un territorio e di una comunità.. sempre più indirizzata verso un agricoltura sana, sostenibile, tradizionale, tipica e biologica

Stiamo inoltre valutando molto attentamente l'ipotesi di seguire le vie legali verso chi sta distribuendo mais OGM Monsanto, in barba alla tracciabilità, al fine di contaminare il territorio (pratica molto usata in sud america) e rendere così impraticabile l'ipotesi di “regione Ogm free” 

Nel frattempo continua la "raccolta firme" per sottoscrivere la richiesta di "clausola di salvaguardia" al Ministro dell' Agricoltura (per visionarla cliccare qui)  
La petizione è "firmabile" anche presso:
- negozio biologico "bio brothers" a Feltre (BL)
- vivaio biologico il ruscello a Porcen di Seren del Grappa (BL)
- il Nido - negiozio biologico ad Auronzo (via unione)
- Agenzia d'affari Palatini a San Vito di Cadore, (Corso Italia)

 ma anche durante i convegni e incontri a cui partecipa il Gruppo Coltivare condividendo

lunedì 25 febbraio a Bassano
mercoledì 27 febbraio presso Centro Giovani a Farra di Feltre
venerdì 1 marzo a Semonzo 
lunedì 4 marzo a Pieve d'Alpago  

Prosegue con grande successo la campagna "Emergenza OGM!!!"

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 In queste ultime settimane l'attività del Gruppo Coltivare Condividendo è decisamente concentrata sulla questione “Emergenza OGM” e non potrebbe essere altrimenti visto il rischio che stiamo correndo. Se il Ministro dell' Agricoltura non deciderà quanto prima l'adozione della clausola di salvaguardia (o di blocco d'emergenza), cosa sollecitata da tutte le Regioni italiane (nella conferenza Stato Regioni), da associazioni e cittadini.. entro qualche settimana..la nostra Terra, le nostra varietà antiche di Mais rischiano di venir contaminate dal famigerato Mais OGM Monsanto

A farci supporre cio' sono le frequenti dichiarazioni del “Movimento Libertario” che a più riprese ha dichiarato di aver già fatto giungere dagli USA milioni di sementi transgeniche (leggi articolo.. leggi articolo)

Molte le iniziative che abbiamo costruito e altre sono in cantiere.
Mercoledì sera a Farra di Feltre, presso il centro giovani la sala era strapiena di persone interessate alla questione e determinate nel dire No agli OGM. Ieri sera a Semonzo del Grappa (TV) oltre centro persone hanno affollato una serata dal titolo emblematico “Monsanto o Coltivare Condividendo”. Luca di radio gamma5 ci ha proposto una ricostruzione della storia della Monsanto costellata di “devastanti regali all'umanità” (PCB, agente orange, ormone della crescita bovina, aspartame, diossina, Rundap, OGM e molti altri) Un agire finalizzato al profitto e incurante dell'impatto a livello sociale, ambientale e sulla salute
Molte le firme raccolte anche ieri in sottoscrizione alla petizione che entro 10-15 giorni manderemo al Ministro Catania
A breve una delegazione del Gruppo Coltivare Condividendo raggiungerà Passignano sul Trasimeno (PG). Porteremo la mostra delle sementi antiche m anche i nostri volantini e petizioni. E' indispensabile informare e far conoscere la problematica e l'emergenza OGM..anche in Italia..anche in provincia di Belluno
Rischiamo una contaminazione irreversibile

Oltre alla serata di lunedì 4 marzo a Pieve d'Alpago abbiamo in programma un volantinaggio informativo con raccolta firme sabato mattina a Belluno (a breve ulteriori dettagli)

Invitiamo inoltre tutte e tutti a scaricare il volantino qui postato a stamparlo e a diffonderlo portandolo in locali pubblici, affiggendolo in bacheche o inoltrandolo via mail.. ribadiamo è indispensabile informare e far conoscere, mobilitarsi e agire per tutelare salubrità, biodiversità e il futuro della nostra terra e ruralità

Pur concentrati su questa campagna le attività del Gruppo Coltivare Condividendo continuano Prosegue il progetto “custodi della biodiversità” (rivolto a tutti coloro che vogliono prendersi cura di una semente antica, coltivarla, riprodurla, e diffonderla) e “orti a vista” Progetto che prevede l'aprire i nostri campi e orti a visite e momenti formativi. Progetto che sta suscitando un notevole interesse e dimostra quanta sensibilità ci sia verso questioni cruciali quale il coltivare e mangiare sano e locale. (soprattutto se legato a un territorio come quello bellunese)
Preferendo le antiche varietà all'abominio di OGM e super ibirdi, unendo al piacere dell'assaporare queste tipicità quello del conoscere (e vedere) come vengono coltivati (magari con  tecniche naturalio adirittura vegan)

Sabato in piazza a Belluno per dire NO agli OGM

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C'è un appuntamento imperdibili per coloro che hanno a cuore la loro Terra, la salubrità, la biodiversità, la sostenibilità in questo territorio. Un occasione per sottoscrivere con una presenza e una firma la propria opposizione alle coltivazioni OGM in Italia, in Veneto..in Provincia di Belluno




L'appuntamento è fissato per sabato mattina (dalle 10 alle 12) in piazza Piloni a Belluno, all'ingresso del Centro Piero Rossi Un iniziativa organizzata e condivisa da una serie di associazioni, realtà, gruppi locali e non (le adesioni sono ancora aperte)



L'iniziativa nasce dalla sempre maggiore preoccupazione che anche qui, ai piedi delle Dolomiti trovino spazio le famigerate sementi Franckenstine.

Infatti lo scorso settembre una sentenza della Corte Europea e una fortissima pressione delle multinazionali sementiere sugli organi comunitari, ha di fatto dato “via libera” alla coltivazione di alcune varietà di Organismi Geneticamente Modificati anche in quelle Nazioni in cui erano banditi. Quasi tutti i Paesi europei hanno adottato la “clausola di salvaguardiache blocca, a livello nazionale, questa “liberalizzazione” e di fatto hanno vietato ogni coltivazione OGM. Purtroppo in Italia tutto ciò non è stato fatto(nonostante tutte le Regioni abbiano chiesto il blocco degli OGM), ma, cosa assai grave di questaquestione non si parla affatto



NON POSSIAMO RESTARE INERTI DINNANZI A QUESTO PERICOLO.. E' INDISPENSABILE AGIRE !!! Chiediamo con forza che anche l Italia blocchi le coltivazioni OGM



Sabato saremo in piazza con volantini, materiale informativo e una petizione che è già stata sottoscritta da centinaia di cittadini. Inviteremo tutti a firmare, a far firmare e diffondi la petizione che chiede l'immediata adozione della clausola di salvaguardia, il bando degli OGM

Non mancherà una mostra di mais antichi locali e tradizionali che evidenzierà il nostro enorme patrimonio di biodiversità locale e coltivata



Ma perchè diciamo NO agli OGM?

In primis perchè le coltivazioni OGM CONTAMINANO e quindi causano la PERDITA della BIODIVERSITA' coltivata (in questo caso delle varietà tipiche di mais.. sponcio, marano, fiorentin, cinquantino, bianco perla..)


Inoltre le sementi OGM NON consentono la RIPRODUIONE del SEME (anche perchè soggetto a brevetto) Si perde ogni forma di autonomia del contadini e si crea una sorta di dipendenza (schiavitù) dalla multinazionale produttrice (in questo caso la Monsanto)


Non vi è inoltre NESSUNA SICUREZZA rispetto ai RISCHI per la salute di esseri umani e animali, alla CONTAMINAZIONE (permanente) del suolo e dell'ambiente. E NESSUNA certezza di resistenza a siccità e avversità climatiche

Registriamo inoltre una forteCONTRARIETA' alla coltivazione degli OGM da parte di tutte le Regioni soprattutto per motivi economiche (in primis per una perdita d'immagine)


..e infine..smettiamola di evocare la “fame nel mondo” i dati della FAO parlano chiaro “si produce cibo per oltre 8miliardi di persone mentre siamo in 6 miliardi” quindi non è un problema di produzione ma di distribuzione..



Noi che crediamo e lavoriamo per un agricoltura, una ruralità bastata sulle tipicità del nostro territorio, su tecniche di coltivazione sane, biologiche e sostenibili siamo certo che il futuro soprattutto di questa nostra Terra sia “green” e non certo contaminato dalle sementi OGM.



   Chiediamo pertanto una presa di posizione, una dichiarazione, una mobilitazione, un azione informativa sulla questione OGM anche alle associazioni di categoria e associazioni ambientaliste, agli enti locali, al Parco delle Dolomiti bellunesi, ai nostri rappresentanti politici e a tutti coloro che hanno a cuore la loro Terra... 
    Invitiamo tutti alla mobilitazione per squarciare questo assordante silenzio che avvolge la questione, consapevoli che la stragrande maggioranza dei cittadini e dei coltivatori sono contrari agli Ogm e che vi sono interessi enormi affinchè non si sappia e si contamini anche questo territorio

      VI ASPETTIAMO SABATO IN PIAZZA PILONI A BELLUNO (dalle ore 10 alle 12)

   "siamo passati dai campi di sterminio allo sterminio dei campi" (A. Zanzotto) 



Casa dei Beni Comuni, Comitato Acqua Bene Comune, 
la Skasera, Gruppo Coltivare Condividendo,
  Associazione Arianova,  WWF,  Woof-italia, la Ragnatela, AIAB, Radio Gamma 5.. 
      SEGNALIAMO ANCHE LA POSSIBILITA' DI SOTTOSCRIVERE UNA PETIZIONE ON LINE PER DIRE NO AGLI OGM E CHIEDERE L'ADOZIONE DELLA "CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA"
     PER ANDARE ALLA PAGINA E SOTTOSCRIVERE CLICCARE QUI

   
 
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