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Channel: Gruppo "COLTIVARE CONDIVIDENDO"
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TRA I TERAZZAMENTI DI VALSTAGNA

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L'alta via del Tabacco

Le “masiere” di Oliero e Valstagna

L'alta via del tabacco è una zona abbastanza vasta che comprende icomuni di Bassano del Grappa – Campese, Campolongo sul Brenta, Valstagna
in provincia di Vicenza ai piedi del Grappa e dell'Altopiano dei sette comuni.


Coltivar Condividendo ed altri amici tra cui il comitato “adotta unterrazzamento”, la scuola agraria Parolini di Bassano, l'agrotecnico
Mauro Flora , si sono dati appuntamento per sabato 18 maggio portandoognuno le proprie esperienze.

In primis la scuola agraria con un buon numero di studenti curiosi, ci ha mostrato la tecnica originale che veniva usata per la coltivazione
dei terrazzamenti ( quasi ad esclusiva coltivazione del tabacco, da quiil nome Alta via del Tabacco).

Si tratta di un modo inusuale ai nostri giorni di rivoltare la terra conuna metodica che comincia con l'asporto superficiale della coticaarborea deponendola a lato poi si procede con lo scavo e la terradeposta sopra allo strato di erba precedentemente asportata; per dimostrazione non si è inserito il letame ma originariamente nel solco
creato veniva appunto deposto e ricoperto con la terra che si eraspostata in precedenza.
Veniva creato nel mese di marzo e lasciato maturare almeno un mese dopoil quale si procedeva alla coltivazione del tabacco.

Le “masiere” ossia questi terrazzamenti creati con delle cinture disassi a secco (alte anche fino a 6-7 metri) erano, e sono tuttora,l'unica possibilità di coltivazione in una zona a forte pendenza,

trasformando dei pendii rocciosi in oasi pianeggianti che sono la basedella coltivazione della zona.

Naturalmente il gruppo Coltivar Condividendo con l'affiancamentodell'amico Mauro Flora, agrotecnico, non poteva non “seminare” unaparcella detta cumulo o lasagna e cosi anche i terrazzamenti hanno visto
“nascere” un bel cumulo che ricordiamo essere composto dastratificazione di materiale vario, possibilmente, recuperato nel sito di costruzione.
Abbiamo prima messo le ramaglie poi via via, erba di sfalcio fresca,terra di risulta setacciata grossolanamente dai sassi, cippatocompostato che gentilmente ci ha portato la scuola. Come sempre, abbiamocreato dei buchi dove inserire terreno fertile e setacciato, infine seminato alcune varietà di cucurbitacee da noi stessi coltivate.

Non potevano mancare i fiori e così sopra al nostro bel cumulo sonostate trapiantate delle “cosmee”, seminato “boraggine” e “tagete”. L'esperienza all'insegna di un sole che voleva uscire ma timido subitosi nascondeva, ci ha permesso al pomeriggio di percorrere una parte dell'Alta via del Tabacco, sino ad arrivare in una zona di terrazzamenti
chiamata “casarette” ad un dislivello di circa 300 mt rispetto al paese  di Valstagna.
Inutile dire la magnifica visione dall'alto in un ambiente praticamente“selvaggio”, ma impreziosito dalla mano dell'uomo, (nello specificol'amica Cinzia) che almeno in questo caso cerca di rispettare Madre
Terra come Bene Comune.
Ci auguriamo in futuro di visitare altri siti simili e che l'uomo nonsia solo capace di dimostrare la sua intelligenza del nuovo millenniodevastando, cementificando, sbancalando per poi sotterrare rifiuti
speciali, e se proprio deve fare qualcosa almeno abbia la compiacenza difermarsi ad ammirare la Natura forse così darà modo a Madre Terra di
dare i giusti suggerimenti nell'Agire.

Questo è il mondo che vogliamo, senza compromessi “nascosti” sottoterra.

Michela

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