Che cosa è stato Chiamata a raccolto per noi,
ve lo abbiamo detto pochi giorni fa, ora invece abbiamo voglia di farvi leggere
quello che è stato Chiamata a Raccolto per una persona a cui ci partecipava
per la prima volta, prima da Relatore, poi da visitatore.
Questa persona è Paolo Maria Mosca, buona lettura.
Una nuova esperienza motivo di grande crescita personale. Un luogo, Seren del Grappa proprio ai piedi del grande Monte Grappa che ha un fascino tutto suo, anche per ciò che ha rappresentato nella nostra storia.
Un evento, tanto profondo e carico di significato da lasciare il segno.
Oggi sono diventati tutti grandi comunicatori nel voler divulgare concetti legati all'alimentazione alla salute connessa all'alimentazione, alla produzione sostenibile, al futuro della agricoltura, della fame nel mondo, della fame dell'agricoltura e degli agricoltori rilegati a meri esecutori materiali di un sistema che li utilizza e li spreme senza conferire loro il merito è il riconoscimento sociale cui loro spetterebbe.
Dicevo appunto, abili comunicatori, spesso interessati da interessi troppo grandi, altre volte comunicatori inconsapevoli che si prestano al sistema per ritagliarsi un pizzico di popolarità nel trattare una materia, quella dell'agricoltura, molto ghiotta e di moda per l'audience del momento.
Spesso si tratta di abili comunicatori che sfruttano i valori veri per veicolare invece messaggi alquanto interessati, spesso messaggi utili al sistema globalizzato ed incontrollato per indirizzare la politica e il futuro della nostra agricoltura e del nostro modello di evoluzione.
Questo è una parte di quello che vediamo e in certa misura subiamo, come produttori e consumatori, spesso inconsapevoli, spesso troppo impegnati nel seguire scadenze, burocrazia, adempimenti e tanto lavoro che sottraendoci il tempo ci toglie a nostra volta la libertá di informarci, crescere e capire e ritagliarci di conseguenza indipendenza.
Chiamata a Raccolto invece e lo straordinario gruppo di Coltivare Condividendo è un qualcosa di straordinariamente semplice e profondo quanto innovativo che nella sua genuinitá restituisce il giusto valore, in modo indipendente e libero ai fattori in gioco.
Produttori e consumatori, uno stesso fronte, con volontá e obbietivi comuni che necessitano di una voce comune e non distinta come accade invece oggi. Il miglior alleato del produttore locale e virtuoso che nella sua etichetta si distingue, è in primis il consumatore, locale e informato, quanto internazionale ma egualmente informato e preparato nel conoscere e valorizzare quel valore intrinseco racchiuso in un pezzo di formaggio di valle, o di una genuina pagnotta che porta dentro di sé un conglomerato di valori, sociali, ambientali e di economia che garantiscono sussistenza alla produzione aziendale. Valori veri.
Dicevo, un evento quello di Coltivare Condividendo che con Chiamata a Raccolto coniuga in modo consapevole e responsabile il mondo della agricoltura e del consumo, il tutto interpretato in chiave di produzione biologica vera. Ci tengo a dirlo, l'essenza non è il marchio è la facciata del sistema bio, ma l'essenza, la profonda convinzione, il coinvolgimento più profondo della azienda produttrice che nell'etica produttiva racchiude un grande valore da consegnare poi nelle mani di un consumatore altrettanto spinto da motivazioni profonde ed autentiche. Da questo unicum si ottiene società o, localmente parlando, si ottiene comunità. Un elemento dal valore infinito che nella concezione moderna si tende a sminuire in ragione di altre forme di società o comunità che però si basano sul presupposto del possedere cose anzichè sull'essere portatori di valori intrinsechi; questa è una differenza sostanziale. Qual'è il valore di una società che basa la sua forza su valori reali ed autentici rispetto ad una societá che per riconoscersi scambia perdendoli valori autentici con valori commerciali? È un valore infinito che ci porta ad avere un saldo in grandissima perdita. Necessitiamo di essere chiamati a raccolta per capire, diffondere e contagiare, in palio c'è la societá del domani.
Merita poi, una attenta riflessione, il valore chiave di questo importante evento di Chiamata a Raccolto ovvero il ruolo predominante del "seme", e della sua importanza come elemento di libertá, di indipendenza, di garanzia, di valore legante per la comunità.
Il seme ed il suo libero scambio è uno degli elementi chiave di una comunità ricca in termini di valori intrinsechi.
Capire l'importanza del seme e della sua essenza di libertà che lo ha contraddistinto nei millenni, contrasta terribilmente con una tendenza attuale e diffusa ovvero alla segregazione di questi concetti e di questi elementi di libertà in nome di un non meglio comprensibile concetto di crescita.
Un diritto sacrosanto, che dobbiamo difendere e rivendicare come elemento naturalmente costituente della nostra evoluzione.
A Seren del Grappa, questo concetto è forte, le persone che partecipano sono a loro volta consapevoli ambasciatori di questi importanti messaggi. Io da Seren sono tornato a casa ricco, veramente ricco, ricco per le persone che ho conosciuto, per la profonditá dei concetti scambiati, per il valore delle idee di persone libere, che della libertà della propria comunità fanno la loro ragione di vita.
Questo è il vero valore di un seme.
Paolo Maria Mosca